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giovedì 24 ottobre 2013

Ve lo dico nel suo nome - Kolbe Massimiliano Santo -

Uno dei testi più belli che si trovano tra gli scritti di S. Massimiliano M. Kolbe: una lettera che egli invia il 13 aprile del 1933 ai suoi figli in Giappone dalla nave che lo sta portando in patria per delle faccende. Da questa lettera, trasuda la follia d'amore che il Santo aveva verso l'Immacolata e il tenero amore che aveva non solo verso i suoi confratelli, ma verso tutte le anime. 
È un testo che commuove, e allo stesso tempo infonde fiducia nell'amore della Vergine, spingendo decisamente le anime piccole a consacrarsi a Lei. Maria!

Miei Cari,
Non ho fatto in tempo a spedire questa lettera da Shanghai, perciò aggiungo ancora qualcosa qui a Hong Kong.
La testa non mi funziona, mi duole, non ho dormito bene, perciò non scrivo molto. Ho parlato con don Wieczorek riguardo ai fratelli che dovranno passare di qui. Se non partirà da Hong Kong andrà a prenderli alla nave. Don Siara non sta più a Hong Kong. 

Pomeriggio.
Sono già stato da don Wieczorek e l'ho pregato di andare incontro al nostro quartetto, che arriverà qui il 25 IV, cioè fra 12 giorni. Ho fatto un breve sonnellino, perciò la testa è un po' più fresca. Solo adesso mi sono ricordato della richiesta di fr. Severino a proposito degli articoli di apertura. 

Senza dubbio l'Immacolata stessa dirigerà le cose in modo tale che, se non arriverà nulla da parte mia, sarà bene ugualmente, anzi forse sarà anche meglio. Mando l'articolo di apertura per giugno, ma non è troppo tardi? Preghiamo affinché l'Immacolata divenga al più presto possibile... la Regina del mondo intero, perché ci sono ancora tanti pagani, tanti poveri peccatori.

Inoltre, con il Suo aiuto, ripetiamoLe che per Lei siamo disposti a tutto, ad ogni fatica, sofferenza, umiliazione, alla morte per fame o per qualche altra causa, ma solamente con il Suo aiuto, perché da soli noi non possiamo assolutamente far nulla.Qualche volta mi preoccupo per voi, ma mi consolo pensando che l'Immacolata si ricorda di voi assai di più, senza paragone, di quanto io possa immaginare, mentre voi, da parte vostra, desiderate con tutto il cuore di lasciarvi condurre da Lei liberamente.
Sto pensando perché, invece di raccontare le vicende del viaggio, ritorno continuamente all'Immacolata e all'amore verso di Lei, ma voi, amatissimi Figli, mi comprendete, perché siete di questo medesimo spirito. 

Carissimi Figli, nelle difficoltà, nelle tenebre, nelle debolezze, negli scoraggiamenti ricordiamoci che i paradiso... il paradiso... si sta avvicinando. Ogni giorno che passa è un intero giorno in meno di attesa.
Coraggio, dunque! Ella ci attende di là per stringerci al Cuore.
Inoltre, non date retta al diavolo, qualora volesse farvi credere che il paradiso esiste, ma non per voi, perché, anche se aveste commesso tutti i peccati possibili, un solo atto di amore perfetto lava tutto al punto tale che non ci rimane neppure un'ombra. 
Carissimi Figli, come desidererei dirvi, ripetervi quanto è buona l'Immacolata, per poter allontanare per sempre dai vostri piccoli cuori la tristezza, l'abbattimento interiore o lo scoraggiamento. La sola invocazione “Maria”, magari con l'anima immersa nelle tenebre, nelle aridità e perfino nella disgrazia del peccato, quale eco produce nel Suo Cuore che tanto ci ama! E quanto più l'anima è infelice, sprofondata nelle colpe, tanto più questo Rifugio di noi poveri peccatori la circonda di sollecita protezione. 
Ma non affliggetevi mai se non sentite tale amore. Se volete amare, questo è già un segno sicuro che state amando; ma si tratta solo di un amore che procede dalla volontà.
Anche il sentimento esteriore è frutto della grazia, ma non sempre esso segue immediatamente la volontà. Vi potrà capitare, miei Cari, un pensiero, quasi una mesta nostalgia, una supplica, un lamento...: “Chissà se l'Immacolata mi ama ancora?”.
Figli amatissimi!
Lo dico a tutti insieme e a ciascuno in particolare nel Suo nome, notate bene, nel Suo nome: Ella ama ciascuno di voi, vi ama assai e in ogni momento senza alcuna eccezione.
Questo, carissimi Figli, ve lo ripeto nel Suo Nome. 
E dite questa stessa cosa a quei quattro che giungeranno subito dopo la presente lettera. 

Vostro

Padre Massimiliano M. Kolbe


























"La guarigione completa e radicale è la "salvezza". 
In verità, la lebbra che realmente deturpa l'uomo e la società è il peccato; sono l'orgoglio e l'egoismo che generano nell'animo umano indifferenza, odio e violenza. 
Questa lebbra dello spirito, che sfigura il volto dell'umanità, nessuno può guarirla se non Dio, che è Amore. Aprendo il cuore a Dio, la persona che si converte viene sanata interiormente dal male".

(Benedetto XVI, Angelus, 14 ottobre 2007)




Atto di consacrazione della famiglia alla Vergine SS. della Mercede

Dègnati, o dolcissima Vergine della Mercede, di visitare con il tuo divin Figlio, questa casa che da oggi in poi è tua; e ricolma i fortunati tuoi figli che vi abitano delle celesti grazie e dei singolari favori che costantemente concedi alle famiglie consacrate al tuo tenero cuore di Madre.
Tu stessa, o Sovrana Redentrice degli schiavi, hai manifestato che desideri e vuoi regnare nelle famiglie. Perciò questa famiglia tutta, ascoltando la tua voce, risponde premurosa alla tua chiamata e contrariamente all’abbandono e all’indifferenza di tante famiglie, ti proclama, o carissima Madre della Mercede, sua amabile Regina e ti consacra interamente le sue gioie, le sue fatiche, le sue tristezze, il suo presente ed il suo avvenire.
Benedici dunque i presenti, benedici gli assenti, benedici anche o amorosa Madre, i nostri cari defunti. Prendi dimora in questa tua casa, te ne supplichiamo per gli acerbissimi dolori che soffristi ai piedi della croce; stabilisci in essa il tuo dolce regno ed il dominio della tua carità e del tuo amore, della tua bontà e delle tue misericordie.
Vieni, o Signora, e regna in questa casa; vieni e comanda in essa come Madre, come Regina, come Padrona. Tutto qui è tuo, tutto ti appartiene.
Allontana tutto ciò che ti disgusta, correggi tutti i difetti che vedi in essa, ispira in essa l’amore casto e l’osservanza delle sante leggi, infondi in tutti i suoi membri lo spirito di fede e di pietà, di fortezza e di purezza.
Fa, o Signora, che la mansuetudine, la pazienza, l’umiltà, il distacco ed il disprezzo per le folli vanità, e tutte le altre virtù che furono tue prerogative, formino anche la delizia di questa famiglia.
Aprici, o Signora, il tuo dolce manto di Madre e come in un’arca di salvezza custodisci sotto di esso tutti i componenti di questa famiglia che sono tuoi fino alla vita eterna.
Viva sempre amata, benedetta e glorificata tra noi la Vergine SS. della Mercede, unitamente al cuore vittorioso di Gesù. Amen



photo:Immaculada Concepción Fray Juan Sánchez Cotán (Orgaz (Toledo), 1560 - Granada, 1627) Entre 1617 y 1618



Prayer of invocations to Mary in time of  temptations



Haste, my Mother, run to help me; 
Mother, haste, do not delay; 
See from Hell the envious serpent 
Comes my trembling soul to slay. 

Ah! his very look affrights me, 
And his cruel rage I fear; 
Whither fly, if he attacks me? 
See him, see him coming near! 

Lo! I faint away with terror, 
For if yet thou dost delay, 
He will dart at me his venom; 
Then, alas! I am his prey. 

Cries and tears have nought availed me, 
Spite of all I see him there; 
Saints I call till I am weary. 
Still he stands with threatening air. 

Now his mighty jaws are open, 
And his forked tongue I see; 
Ah! he coils to spring upon me,
Mother! hasten, make him flee. 

Mary! yes, the name of Mary 
Strikes with dread my cruel foe; 
Straight he flees as from the sunbeam 
Swiftly melts the winter's snow. 

Now he's gone; but do thou ever 
Stay beside me, Mother dear; 
Then the hellish fiend to tempt me 
Never more will venture near. 



Buona giornata a tutti :-)

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venerdì 22 febbraio 2013

Preghiera al Santo Nome di Maria - Sant’Alfonso Maria de’ Liguori -

O potente Madre di Dio e Madre mia Maria,
è vero che non sono degno
neppure di nominarti,
ma Tu mi ami
e desideri la mia salvezza.

Concedimi, benché la mia lingua sia immonda,
di poter sempre chiamare in mia difesa
il tuo santissimo e potentissimo Nome,
perché il tuo nome è l’aiuto
di chi vive e la salvezza di chi muore.

Maria purissima,
Maria dolcissima,
concedimi la grazia
che il tuo nome sia da oggi in poi
il respiro della mia vita!

Signora, non tardare a soccorrermi
ogni volta che Ti chiamo,
poiché in tutte le tentazioni
e in tutte le mie necessità
non voglio smettere di invocarti
ripetendo sempre: Maria, Maria!

Maria, amabilissima Maria,
che conforto, che dolcezza, che fiducia,
che tenerezza sente l’anima mia
anche solo nel pronunciare il tuo nome,
o soltanto pensando a Te!
Amen.

(Sant’Alfonso Maria de’ Liguori)




“Al termine della preghiera, tu dici: Amen, sottoscrivendo con l’Amen, che significa - Cosi sia -, tutto ciò che è contenuto nella preghiera, insegnata da Dio”. 

- san Cirillo di Gerusalemme -




"L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore!"

In questo inno diviene manifestato che Dio manda all'aria tutti i nostri criteri di giudizio,
innalza in noi proprio ciò che è di scarsa valore e sazia in noi ciò che ha fame.

- Anselm Grun -
       


























“Dietro ai modi diversi di concepire la liturgia ci sono modi diversi di concepire la Chiesa, 
dunque Dio e i rapporti dell’uomo con Lui. 
Sono convinto che la crisi ecclesiale, in cui oggi ci troviamo, 
dipenda in gran parte dal crollo della liturgia”.

- Papa Benedetto XVI - 




Molti aspettano segni dal cielo. Alcuni hanno il perenne prurito di essere confermati da visioni e messaggi. Ma è forse poco quello che stiamo vivendo? Può esservi segno più grande di quello che ci viene dato in Colui che è il capo della Chiesa sulla terra? Può esservi terremoto peggiore? Forse il Signore parla soltanto quando lancia fulmini ed incenerisce i nemici? Non dobbiamo attendere una giustizia cinematografica, almeno finché la barca non sia giunta all'approdo. Dobbiamo invece incenerire noi i nemici, con una fede granitica, con una conversione sincera, con il desiderio di conformarci alla volontà di Dio, con la preghiera umile e perseverante, innanzitutto per quanti sono posti al servizio della Chiesa e per coloro che, pur essendo dei nostri, agiscono contro di noi. La vittoria che ha sconfitto il mondo è la fede. Lasciamo i messaggi (se non quelli dei mistici beatificati e canonizzati, per nostro conforto) e prendiamo in mano il Catechismo della Chiesa Cattolica e la corona del Rosario.

- Don Antonio Ucciardo -

Buona giornata a tutti. :-)


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sabato 8 dicembre 2012

Tutta bella sei tu! -



Grandi cose di te si cantano, o Maria,
perché da te è nato il sole di giustizia,
Cristo, nostro Dio.
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.


Dal Vangelo secondo Luca 1,2

Vergine Immacolata, Madre mia Maria,
io rinnovo a te oggi e per sempre
la consacrazione di tutto me stesso
perché tu disponga di me
per il bene delle anime.
Solo ti chiedo, o mia Regina e Madre della Chiesa,
di cooperare fedelmente alla tua missione
per l’avvento del Regno di Gesù nel mondo.
Ti offro, pertanto,
o Cuore Immacolato di Maria,
le preghiere, le azioni, i sacrifici di questo giorno.
O Maria concepita senza peccato,
prega per noi che a te ricorriamo
e per quanti a te non ricorrono.


Omaggio alla Vergine, Edicole Mariane a Roma on PhotoPeach



Signore Dio nostro,
noi facciamo memoria di Maria,
figlia di Sion
e figura della nuova Gerusalemme
che scende dal cielo,
nell'attesa della venuta gloriosa
di tuo Figlio Gesù Cristo;
ti preghiamo: affretta quel giorno,
e tutte le genti assieme a tutto Israele
otterranno la salvezza nel regno eterno.
Te lo chiediamo
attraverso lo Spirito santo,
nostro intercessore e consolatore,
benedetto nei secoli dei secoli.



Buona giornata a tutti. :-)


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domenica 7 ottobre 2012

Preghiera di San Pio X alla Vergine Immacolata -

Vergine Santissima,

che piaceste al Signore e diveniste sua Madre,

Immacolata nel corpo e nello spirito,
nella fede e nell'amore, concepita senza peccato,
deh! riguardate benigna ai miseri
che implorano il vostro potente patrocinio!
Il maligno serpente,
contro il quale fu scagliata la prima maledizione,
continua purtroppo a combattere
e a insidiare i miseri figli di Eva.
Deh! voi, o benedetta Madre nostra,
nostra Regina ed Avvocata
che fino dal primo istante
del vostro Concepimento
schiacciaste il capo del nemico,
accogliete le preghiere,
che uniti con voi in un cuor solo,
vi scongiuriamo di presentare al trono di Dio,
perché non cediamo giammai
alle insidie che ci vengono tese:
cosicché tutti arriviamo al porto della salute
e fra tanti pericoli, la Chiesa e la società cristiana
cantino ancora una volta l'inno della liberazione,
della vittoria e della pace.
Così sia.
(San Pio X, papa)






La Beata Vergine Maria Incoronata Regina
(dipinto del Beato Angelico conservato al Louvre di Parigi)




"Tu, Maria, hai educato Dio. Hai trasmesso a Gesù tutto il corredo della vita, il bambino ha visto e capito la realtà attraverso i tuoi occhi. E allora anche il suo Vangelo, tutto, gesti e parole, è colmo dell'eco silenziosa della tua personalità di madre, insieme ad un segreto venuto d'altrove. La maternità è molto più di un fatto biologico, è la relazione permanente e totale. Ogni madre è madre dell'intera persona di suo figlio. Generare un figlio è facile, ma essergli madre o padre, insegnare l'arte di vivere ,il mestiere di un uomo, è impegno che prende tutta la vita. Maria è la garanzia della grandezza della donna: chiamata a partorire non solo il bambino, ma l'umano totale, a coltivarlo attraverso l'accoglienza ,l'accudimento, il primato attribuito alla qualità delle relazioni interpersonali". (Padre Ermes Ronchi)


Da Oriente a Occidente la Tuttasanta è invocata Madre celeste, che sostiene il Figlio di Dio fra le braccia e sotto la cui protezione trova rifugio tutta l’umanità, con l’antichissima preghiera: “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta”. 
(Papa Benedetto XVI - Angelus 15 agosto 2010)




mercoledì 15 agosto 2012

O Vergine mite – Bostio Arnoldo, 1499 -

O Vergine mite,
roccia da cui sgorga ciò che dolcemente scorre,
goccia d'unguento, scala fiorita di Giacobbe.
Nube che piove manna, profumo di paradiso.
Porta che rimane chiusa, patrona senza macchia.
Porgi a Cristo, tuo Figlio, il seno pieno di dolcezza.
O Vergine Maria, miele stillante.
O Vergine celeste, accompagna i nostri passi
perché il nostro cammino sia sempre certo.
Tu vuoi, puoi, devi, o regale tutrice.
È in te risposta pienamente la speranza di tutti noi. 
Dolce, tu vuoi.

Regina, tu puoi.
Patrona, tu devi.

Effondi la tua preghiera e concedi il tuo favore e il tuo aiuto.


[dal De Patronatu del carmelitano Arnoldo Bostio, 1499]


«Il Padre di ogni misericordia è Dio. La misericordia per eccellenza si realizza nel grembo di una donna che riceve un seme e restituisce un frutto. Maria è madre di misericordia perché accoglie il Figlio di Dio. Anche noi dobbiamo essere misericordiosi con Dio. Accogliere Dio è aiutarlo ad incarnarsi in questo mondo per dare carne, corpo, importanza e spessore alla sua Parola. Il rapporto uomo-Dio non è dare-avere, né dare a ciascuno il suo. Che io sia salvo, non dipende dal fatto che io amo Dio, ma dal fatto che egli ama me. La giustizia di Dio è salvare, non punire. 
Nella Bibbia ci accorgiamo che all'uomo non è chiesto di scontare il peccato, ma di confessarlo. Misericordia, quindi, non è semplice perdono dei peccati, ma esprime il compito di madre che Dio ha nei nostri confronti. 
La sola legge è che l'uomo viva: “Vai e non peccare più”. 
Queste sono le parole che nel Vangelo bastano a cambiare una vita». 

- Padre Ermes Ronchi, presbitero e teologo -


"Lourdes è un luogo di luce, perché è un luogo di comunione, di speranza e di conversione".
 (Papa Benedetto XVI)


Tutte le buone opere insieme non equivalgono al Santo Sacrificio della Messa: 
esse, infatti, sono opere degli uomini, mentre la Messa è opera di Dio.
Il martirio è nulla al suo confronto: 
è l'uomo che sacrifica a Dio la sua vita, 
ma la Messa è Dio che sacrifica all'uomo il suo Corpo e il suo Sangue. 

(S.Giovanni M.Vianney)


Buona Festa dell'Assunta a tutti. :-)



domenica 21 agosto 2011

Aurora della vita nuova – Madre Anna Maria Cànopi -

Vergine purissima,
innocenza del mondo,
tu sei l’aurora
che si dischiude ogni mattina
davanti al nostro sguardo;
con te ogni cosa rinasce limpida e buona,
e in ogni cuore fiorisce la speranza.
Il tuo immacolato candore
ci attiri alla bellezza dell’eterno Amore,
il tuo dolce sorriso
sia luce ai nostri passi,
dissipi le nubi dei nostri timori.
Accanto a te, Maria,
la nostra vita scorra
nella serenità e nella pace:
tu, che sei nata
per donare al mondo Gesù,
Figlio di Dio e nostro Salvatore,
fa’ che nelle nostre case
fiorisca la vita, regni l’amore,
abbondi la gioia
a lode e gloria di Dio,
Padre, Figlio e Spirito Santo.
Amen.

(Madre Anna Maria Cànopi)
Fonte: Il respiro dell’anima,Ed. Paoline, pag.103, Preghiere mariane

Madonna del Cardellino, 1505
 Raffaello, (1483-1520)
 Palazzo Medici Riccardi in Firenze, Italy



Buona giornata a tutti. :-)

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