"La bontà divina vuole da noi che
non facciamo mai del bene in nessun luogo per metterci in evidenza; dobbiamo
invece guardare sempre a Dio solo, direttamente e immediatamente e senza
secondi fini in tutte le nostre azioni. Ciò mi dà motivo di raccomandarvi due
cose.
La prima, che evitiate, quanto vi sarà
possibile, di mettervi in mostra.
La seconda che non facciate mai cosa
alcuna per rispetto umano.
Riguardo a ciò è giusto in ogni
maniera che onoriate per un po' di tempo la vita nascosta di nostro Signore.
Non pochi tesori sono racchiusi in essa, poiché il Figlio di Dio dimorò per
trent'anni sopra la terra come un povero artigiano prima di manifestarsi al
mondo. E così Egli benedice sempre molto di più gli inizi umili che non quelli
che fanno grande rumore.
Mi direte forse: Che opinione avrà di
noi questa corte e che si dirà di noi a Parigi? Lasciate pensare e dire tutto
quello che vorranno, e siate certo che le massime di Gesù Cristo e gli esempi
della sua vita non portano mai all'errore e daranno il loro frutto a tempo
debito.
Tutto invece riesce male a chi opera
con massime contrarie. Questa è la mia fede e questa è la mia esperienza.
Considerate anche voi questo come infallibile, e vivete nel massimo
nascondimento".
- san Vincenzo de' Paoli
Vincenzo de' Paoli, nome originale
Vincent de Paul (1581-1660), fino a quindici anni fece il guardiano di porci
per poter pagarsi gli studi.
Ordinato sacerdote a 19 anni, nel 1605 mentre
viaggiava da Marsiglia a Narbona fu fatto prigioniero dai pirati turchi e
venduto come schiavo a Tunisi. Venne liberato dal suo stesso «padrone», che
convertì. Da questa esperienza nacque in lui il desiderio di recare sollievo
materiale e spirituale ai galeotti. Nel 1612 diventò parroco nei pressi di
Parigi. E’ stato fondatore e ispiratore di numerose congregazioni religiose
come la Congregazione della Missione i cui membri sono comunemente denominati
“Lazzaristi”, le Figlie della Carità ricordate come le “Dame della Carità”
(1633) e la Società San Vincenzo de’ Paoli comunemente denominata “La San
Vincenzo”. Diceva ai sacerdoti di S. Lazzaro: «Amiamo Dio, fratelli miei,
ma amiamolo a nostre spese, con la fatica delle nostre braccia, col sudore del
nostro volto». Per lui la regina di Francia inventò il Ministero della Carità.
E da insolito «ministro» organizzò gli aiuti ai poveri su scala nazionale. Papa
Benedetto XIII lo ha proclamato beato il 13 agosto 1729 e papa Clemente XII lo
ha canonizzato il 16 giugno 1737. Attualmente il suo corpo è
esposto nella Cappella dei Lazzaristi, 95, rue de Sèvres a
Parigi. La sua memoria liturgica è il 27 settembre. È considerato il più
importante riformatore della carità della Chiesa cattolica. La sua opera ispirò
Giuseppe Benedetto Cottolengo, fondatore della Piccola Casa della Divina
Provvidenza.
Signore, fammi buon amico di tutti,
fa' che la mia persona ispiri fiducia
a chi soffre e si lamenta.
A chi cerca luce lontano da Te,
a chi vorrebbe cominciare e non sa come,
a chi vorrebbe confidarsi e non se ne sente capace.
Signore aiutami,
perché non passi accanto a nessuno
con il volto indifferente, con il cuore chiuso,
con il passo affrettato.
Signore, aiutami ad accorgermi subito
di quelli che mi stanno accanto,
di quelli che sono preoccupati e disorientati,
di quelli che soffrono senza mostrarlo,
di quelli che si sentono isolati senza volerlo.
Signore, dammi una sensibilità
che sappia andare incontro ai cuori.
Signore, liberami dall'egoismo,
perché ti possa servire,
perché ti possa amare,
perché ti possa ascoltare,
in ogni fratello che mi fai incontrare.