Vincenzo de' Paoli, nome originale Vincent de Paul (1581-1660), fino a quindici anni fece il guardiano di porci per poter pagarsi gli studi. Ordinato sacerdote a 19 anni, nel 1605 mentre viaggiava da Marsiglia a Narbona fu fatto prigioniero dai pirati turchi e venduto come schiavo a Tunisi. Venne liberato dal suo stesso «padrone», che convertì. Da questa esperienza nacque in lui il desiderio di recare sollievo materiale e spirituale ai galeotti.
Nel 1612 diventò parroco nei pressi di Parigi. E’ stato fondatore e ispiratore di numerose congregazioni religiose come la Congregazione della Missione i cui membri sono comunemente denominati “Lazzaristi”, e insieme a santa Luisa de Marillac, le Figlie della Carità ricordate come le “Dame della Carità” (1633) e la Società San Vincenzo de’ Paoli comunemente denominata “La San Vincenzo”. Diceva ai sacerdoti di S. Lazzaro: «Amiamo Dio, fratelli miei, ma amiamolo a nostre spese, con la fatica delle nostre braccia, col sudore del nostro volto». Per lui la regina di Francia inventò il Ministero della Carità. E da insolito «ministro» organizzò gli aiuti ai poveri su scala nazionale. Morì a Parigi il 27 settembre 1660, Papa Benedetto XIII lo ha proclamato beato il 13 agosto 1729 e papa Clemente XII lo ha canonizzato il 16 giugno 1737. Attualmente il suo corpo è esposto nella Cappella dei Lazzaristi, 95, rue de Sèvres a Parigi. La sua memoria liturgica è il 27 settembre. È considerato il più importante riformatore della carità della Chiesa cattolica. La sua opera ispirò Giuseppe Benedetto Cottolengo, fondatore della Piccola Casa della Divina Provvidenza.
Fonte: Avvenire
"La Chiesa ha, per misericordia di Dio, un sufficiente numero di persone che vivono nella solitudine; ma ne ha tante che sono inutili, e ancora di più ne ha che la straziano. Il suo grande bisogno è di avere uomini che lavorino per purgarla, illuminarla e unirla al suo Sposo divino".
Dagli scritti di S. Vincenzo de' Paoli
"Guardatevi dal voler far troppo. È un'astuzia del diavolo per ingannare le anime buone quella d'incitarle a far più di quello che possono; affinché non possano poi far nulla. Invece lo Spirito di Dio incita dolcemente a fare il bene che ragionevolmente si può fare, così che si possa fare con perseveranza e a lungo".
Dagli scritti di S. Vincenzo de' Paoli
Preghiera per implorare una Grazia al Santo
O glorioso S. Vincenzo, celeste patrono di tutte le Associazioni di carità e Padre di tutti i miseri, che in vita vostra non rigettaste mai alcuno che a Voi facesse ricorso, deh! guardate da quanti mali noi siamo oppressi, e venite in nostro aiuto.
Ottenete dal Signore soccorso ai poveri, sollievo agli infermi, consolazione agli afflitti, protezione agli abbandonati, carità ai ricchi, conversione ai peccatori, zelo ai sacerdoti, pace alla Chiesa, tranquillità ai popoli, salute e salvezza a tutti.
Sì, tutti provino gli effetti della vostra pietosa intercessione; sicchè, da voi sollevati nelle miserie di questa vita, possiamo riunirci con voi lassù, dove non vi sarà più nè lutto, nè pianto,nè dolore ma gaudio, gioia e beatitudine eterna. Così sia.
Buona giornata a tutti. :-)
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