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mercoledì 1 maggio 2024

preghiere per Maria



ITALIANO-Ave Maria, piena di grazia, il Signore é con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto é il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

SPAGNOLO – Dios te salve, María, llena eres de gracia, el Señor es contigo. Bendita tú eres entre todas las mujeres, y bendito es el fruto de tu vientre, Jesús. Santa María, Madre de Dios, ruega por nosotros pecadores, ahora y en la hora de nuestra muerte. Amén.

PORTOGHESE - Avé Maria, cheia de graça, o Senhor é convosco. Bendita sois vós entre as mulheres, e bendito é o fruto do vosso ventre, Jesus. Santa Maria, Mãe de Deus, rogai por nós pecadores, agora e na hora da nossa morte. Amen.

INGLESE – Hail Mary, full of grace, the Lord is with thee. Blessed art thou among women, and blessed is the fruit of thy womb, Jesus. Holy Mary, Mother of God, pray for us sinners, now and at the hour of our death.

FRANCESE – French Ave Maria: Je vous salue, Marie pleine de grâces, le Seigneur est avec vous. Vous êtes bénie entre toutes les femmes et Jésus, le fruit de vos entrailles, est béni. Sainte Marie, Mère de Dieu, priez pour nous pauvres pécheurs, maintenant et à l'heure de notre mort. Amen.

MALTESE - Sliem Ghalik Marija bil-grazzja mimlija, il- Mulej Mieghek, imbierrka fost in-nisa u mbierek il-front Tieghek . Quddiesa Marija Omm Alla,itlob ghalina midinbin,issa u fis-siegha tal-mewt taghna, Croato – Croatian Ave Maria:Zdravo, Marijo, milosti puna, Gospodin s tobom, blagoslovljena ti među ženama i blagoslovljen plod utrobe tvoje, Isus.
Sveta Marijo, Majko Božja, moli za nas grešnike sada i na času smrti naše. Amen



“S. Bernardo scrive: 

Ecco due prodigi che debbono riempire cielo e terra di stupore. 

È una cosa prodigiosa vedere la maestà suprema di un Dio abbassarsi ad umiliarsi al punto di ubbidire ad una donna: prodigio di umiltà che non ha esempio: «Quod Deus foeminae obtemperet, humilitas absque exemplo». Ed è una cosa ammirabile, senza pari, vedere una donna elevata a tale grado da avere il diritto di comandare a Dio. «Et quod Deo foemina principetur, sublimitas sine socio».
«È qui, dice S. Pier Damiani, che ogni creatura deve entrare in un profondo e rispettoso silenzio, e tremare alla vista di tanta meraviglia, senza osare ad alzare gli occhi, per guardare l'altezza sublime di tale dignità e l'immensità di tale potenza».”

Estratto di: San Giovanni Eudes. “Il Cuore ammirabile della SS. Madre di Dio.”

La Madonna fa proprio questo con noi, ci aiuta a crescere umanamente e nella fede, ad essere forti e non cedere alla tentazione dell’essere uomini e cristiani in modo superficiale, ma a vivere con responsabilità, a tendere sempre più in alto.

 Papa Francesco 4 Maggio 2013




Vergine tutta Santa - Padre Massimiliano Kolbe


Vergine immacolata, 

scelta tra tutte le donne 
per donare al mondo il Salvatore, 
serva fedele del mistero della Redenzione, 
fà che sappiamo rispondere 
alla chiamata di Gesù 
e seguirlo sul cammino della vita 
che conduce al Padre. 

Vergine tutta santa, 
strappaci dal peccato 
trasforma i nostri cuori. 

Regina degli apostoli, 
rendici apostoli! 

Fà che nelle tue sante mani 
noi possiamo divenire strumenti docili 
e attenti per la purificazione 
e santificazione del nostro mondo peccatore. 
Condividi con noi la preoccupazione 
che grava sul tuo cuore di Madre, 
e la tua viva speranza 
che nessun uomo vada perduto. 

Possa, o Madre di Dio, 
tenerezza dello Spirito Santo, 
la creazione intera celebrare con te 
la lode della misericordia 
e dell’amore infinito. 

(S. Massimiliano Kolbe)


Preghiera della sera

Signore, mio Dio,
io ti ringrazio che hai portato a termine questo giorno;
io ti ringrazio che hai dato riposo al corpo e all'anima.
La tua mano era su di me e mi hai protetto e difeso.
Perdona tutti i momenti di poca fede
e tutte le ingiustizie di questo giorno
e aiutami a perdonare tutti coloro che sono stati ingiusti con me.
Fammi dormire in pace sotto la tua protezione
e preservami dalle insidie delle tenebre.
Ti affido i miei cari,
ti affido il mio corpo e la mia anima.
Dio sia lodato il tuo santo nome.

Buona giornata a tutti :-)

domenica 28 maggio 2023

Vieni, Santo Spirito - Ignazio IV Hazim

 Vieni, Santo Spirito,
Tu sei la novità che opera nel mondo,
la presenza di Dio nei nostri cuori.
Vieni Santo Spirito.
Senza di Te Dio è lontano,
Cristo resta nel passato,
l’Evangelo una lettera morta,
la Chiesa una semplice organizzazione,
l’autorità dominio.
La missione propaganda,
il culto una semplice evocazione,
la condotta cristiana una morale da schiavi.
Vieni Santo Spirito.
Perché quando Tu giungi
il cosmo viene sollevato e geme nel travaglio del regno,
l’uomo è in lotta contro la carne,
Cristo risorto è presente,
l’Evangelo è potenza di vita,
la Chiesa una comunione trinitaria,
l’autorità un servizio liberante,
la missione una pentecoste,
la liturgia memoriale e anticipazione,
l’agire umano continuamente deificato. Amen.


- Ignazio IV Hazim -



O Spirito Santo,
anima dell'anima mia,
in te solo posso esclamare: Abbà, Padre.

Sei tu, o Spirito di Dio,
che mi rendi capace di chiedere
e mi suggerisci che cosa chiedere.

O Spirito d'amore,
suscita in me il desiderio 
di camminare con Dio:
solo tu lo puoi suscitare.

O Spirito di santità, 
tu scruti le profondità dell'anima
nella quale abiti,
e non sopporti in lei
neppure le minime imperfezioni:
bruciale in me, tutte,
con il fuoco del tuo amore.

O Spirito dolce e soave,
orienta sempre più
la mia volontà verso la tua,
perchè la possa conoscere chiaramente,
amare ardentemente
e compiere efficacemente. Amen.

- San Bernardo - 



L’origine della parola Pentecoste è  greca e significa 50 giorni dopo la Pasqua pente = cinque (latinamente Quinquagesima. È per definizione una festa mobile, dipendente dalla data della Pasqua.

L'origine della festa della Pentecoste  è ebraica e si riferisce allo Shavuot (letteralmente: settimane), celebrato sette settimane dopo la Pasqua Ebraica, iniziando a contare dal secondo giorno di Pasqua, il 16 di Nisan. La festività ebraica era legata alle primizie del raccolto e alla rivelazione di Dio sul Monte Sinai, dove Dio ha donato al popolo ebraico la Torah. Le sette settimane corrispondono al periodo dell'Omer, un periodo di lutto in memoria di disgrazie accadute al popolo di Israele che termina con la festa di Lag Ba Omer, e Shavuot vuole essere una festa gioiosa per il dono della Torah.

A Pentecoste la Chiesa fa festa per il dono dello Spirito Santo, promesso da Gesù ai suoi discepoli. Per i cristiani, la Pentecoste è il compimento del mistero pasquale di Cristo.
L'evangelista Giovanni racconta l'effusione dello Spirito nella sera stessa di Pasqua, quando il Signore si manifestò ai discepoli riuniti,  l'evangelista Luca colloca il dono dello Spirito nella festa del 50mo giorno.
Si chiude con la Pentecoste il ciclo liturgico della Pasqua.




Preghiera allo Spirito Santo

Spirito di Vita, che in principio aleggiavi sull'abisso,
aiuta l'umanità del nostro tempo a comprendere
che l'esclusione di Dio la porta a smarrirsi nel deserto del mondo,
e che solo dove entra la fede fioriscono la dignità e la libertà
e la società tutta si edifica nella giustizia.
Spirito di Pentecoste, che fai della Chiesa un solo Corpo,
restituisci noi battezzati a un'autentica esperienza di comunione;
rendici segno vivo della presenza del Risorto nel mondo,
comunità di santi che vive nel servizio della carità.
Spirito Santo, che abiliti alla missione,
donaci di riconoscere che, anche nel nostro tempo,
tante persone sono in ricerca della verità 
sulla loro esistenza e sul mondo.
Rendici collaboratori della loro gioia 
con l'annuncio del Vangelo di Gesù Cristo,
chicco del frumento di Dio,
che rende buono il terreno della vita
e assicura l'abbondanza del raccolto.
Amen.

- Papa Benedetto XVI -

Discorso del Santo Padre Benedetto XVI 
all'assemblea della CEI, 24 maggio 2012




Buona giornata di Pentecoste a tutti. :-)

giovedì 18 giugno 2020

XII gradini della superbia - San Bernardo

I gradino
La curiosità:
andare alla ricerca di ciò che non ci riguarda

II gradino
La leggerezza:
parlare senza discernimento

III gradino
l'allegria degli stolti

IV gradino
L'ostentazione di sè:
parlare continuamente

V gradino
Il culto di sè:
Vantarsi delle proprie cose

VI gradino
L'arroganza:
credersi il migliore

VII gradino
La presunzione:
ingerirsi in ogni cosa

VIII gradino
difesa delle proprie colpe

IX gradino
Confessione ipocrita di colpe
non commesse per ingannare l'opinione altrui

X gradino
ribellione contro i superiori e i fratelli

XI gradino
libertà di peccare

XII gradino
abitudine al peccato



- san Bernando -




Una ragnatela di parole è l'inferno per chi vi resta impigliato. 
Sii cauto con le parole, sceglile bene, prendi parole sicure, parole prive di appigli. 
Non tesserne una all'altra, affinché non ne nasca una ragnatela, perché tu saresti il primo a restarvi impigliato. 
La parola è quel vi è di più futile e di più potente. Nella parola confluiscono il vuoto e il pieno.


- Carl Gustav Jung -



"Per unire gli uomini, non basta gettare ponti, bisogna costruire scale.

Chi non sale sino a Dio non può incontrare il fratello"

- Gustav Thibon -




La tolleranza dovrebbe in verità essere solo un sentimento transitorio: essa deve portare al rispetto. 
Tollerare ha ancora un che di disprezzo.

Johann Wolfgang Goethe




 Buona giornata a tutti. :-)



martedì 4 dicembre 2018

Una piccola scintilla potrà far nascere grandi luci in tutta la Chiesa - Santa Teresa Di Gesù Bambino

Suor Maria dell'Eucaristia voleva accendere le candele per una processione; poiché non aveva fiammiferi, vedendo la piccola lampada che ardeva davanti alle reliquie, gli si avvicina. 
Ahimè, la trova mezza spenta; non resta che una flebile luce sul lucignolo carbonizzato. 
Ella riesce tuttavia ad accendere la sua candela e, con essa, tutte le candele della comunità furono accese. 
E' dunque quella piccola lampada mezza spenta che ha generato le belle fiamme che, a loro volta, possono generarne infinite altre ed incendiare persino l'universo. Ma sarà sempre alla piccola lampada che si dovrà la prima causa dell'incendio. E come, sapendo questa cosa, le belle fiamme potrebbero gloriarsi di aver scatenato un simile incendio, dal momento che sono state accese con la piccola scintilla?...
E' così anche nella comunione dei santi. 
Spesso, senza saperlo, le grazie e le illuminazioni che riceviamo sono dovute ad un'anima nascosta, perché il buon Dio vuole che i santi si comunichino gli uni gli altri la grazia con la preghiera, affinché in cielo si amino di un grande amore, di un amore più grande di quello della famiglia, anche la famiglia più ideale sulla terra. 
Quante volte ho pensato che potevo attribuire tutte le grazie ricevute alle preghiere di un'anima che avrebbe richiesto la mia santità al buon Dio e che conoscerò solo in cielo. 
Sì, una piccola scintilla potrà far nascere grandi luci in tutta la Chiesa, come dottori e martiri che saranno senza dubbio molto più su di lei in cielo; ma come si potrà pensare che la loro gloria non diventi la sua? 
In cielo non ci saranno sguardi indifferenti, perché tutti gli eletti riconosceranno che devono gli uni agli altri le grazie che hanno loro meritato la corona.

- Santa Teresa Di Gesù Bambino -


A che serve dunque la nostra lode ai santi, a che il nostro tributo di gloria, a che questa stessa nostra solennità?
Perché ad essi gli onori di questa stessa terra quando, secondo la promessa del Figlio, il Padre celeste li onora?
A che dunque i nostri encomi per essi?
I santi non hanno bisogno dei nostri onori e nulla viene a loro dal nostro culto. E’ chiaro che, quando ne veneriamo la memoria, facciamo i nostri interessi, non i loro.
Per parte mia devo confessare che, quando penso ai santi, mi sento ardere da grandi desideri. Il primo desiderio, che la memoria dei santi o suscita o stimola maggiormente in noi, é quello di godere della loro tanto dolce compagnia e di meritare di essere concittadini e familiari degli spiriti beati, di trovarci insieme all’assemblea dei patriarchi, alle schiere dei profeti, al senato degli apostoli, agli eserciti numerosi dei martiri, alla comunità dei confessori, ai cori delle vergini, di essere insomma riuniti e felici nella comunione di tutti i santi.
Ci attende la primitiva comunità dei cristiani, e noi ce ne disinteresseremo?
I santi desiderano di averci con loro e noi e ce ne mostreremo indifferenti?
I giusti ci aspettano, e noi non ce ne prenderemo cura?
No, fratelli, destiamoci dalla nostra deplorevole apatia.
Risorgiamo con Cristo, ricerchiamo le cose di lassù, quelle gustiamo. Sentiamo il desiderio di coloro che ci desiderano, affrettiamoci verso coloro che ci aspettano, anticipano con i voti dell’anima la condizione di coloro che ci attendono.

- Dai “Discorsi” di san Bernardo, abate -




O Dio, Padre buono e misericordioso, ti ringraziamo perchè in ogni tempo tu rinnovi e vivifichi la tua Chiesa, suscitando nel suo seno i Santi: attraverso di essi tu fai risplendere la varietà e la ricchezza dei doni del tuo Spirito di amore. 
Noi sappiamo che i Santi, deboli e fragili come noi, hanno capito il vero senso della vita, sono vissuti nell’eroismo della fede, della speranza e della carità, hanno imitato perfettamente il Figlio tuo, ed ora, vicini a Gesù nella gloria, sono nostri modelli e intercessori.
Ti ringraziamo perchè hai voluto che continuasse tra noi e i Santi la comunione di vita nell’unità dello stesso Corpo mistico di Cristo.
Ti chiediamo, o Signore, la grazia e la forza di poter seguire il cammino che essi ci hanno tracciato, affinché alla fine della nostra esistenza terrena possiamo giungere con loro al beatificante possesso della luce e della tua gloria. Amen.


Buona giornata a tutti. :-)

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domenica 3 dicembre 2017

Prima domenica di Avvento 2017

Ogni esistenza personale è chiamata a misurarsi con Lui.
Dio ci chiama alla comunione con sé, che si realizzerà pienamente al ritorno di Cristo, e Lui stesso si impegna a far sì che giungiamo preparati a questo incontro finale e decisivo. 
Il futuro è, per così dire, contenuto nel presente o, meglio, nella presenza di Dio stesso, del suo amore indefettibile, che non ci lascia mai soli, non ci abbandona nemmeno un istante, come un padre e una madre non smettono mai di seguire i propri figli nel cammino di crescita. 
Di fronte a Cristo che viene, l'uomo si sente interpellato con tutto il suo essere...ogni esistenza personale è chiamata a misurarsi con lui - in modo misterioso e multiforme - durante il pellegrinaggio terreno, per essere trovata "in lui" al momento del suo ritorno.

- papa Benedetto XVI - 
dalla "Omelia nei Primi Vespri della I Domenica di Avvento" - 26 novembre 2005





Andare incontro al Natale: quattro settimane diverse dal solito. 
Dare forma a uno spazio di calma e di silenzio. 
Vivere con consapevolezza un tempo che si lascia contagiare da ciò attendiamo nel Natale. 
Se per ogni giorno di Avvento ci lasciamo condurre un passo più vicini al mistero della nostra vita, possiamo giungere davvero all’interno del nostro cuore. E toccare l’amore di Dio per noi.

- Anselm Grün - 



AUGURI DI BUON AVVENTO!

«Noi guardiamo l'Avvento un po' troppo dalla parte dell'uomo. 
Forse bisognerebbe guardarlo di più dalla parte di Dio. 
Sì, perché anche in cielo oggi comincia l'Avvento. 
Il periodo dell'attesa. 
Qui sulla terra è l'uomo che attende il ritorno del Signore. 
Lassù, nel cielo, è il Signore che attende il ritorno dell'uomo».

- Don Tonino Bello -

E ogni cosa deve essere irrorata da Cristo.
"In mano tua non è nulla. Noi nasciamo dal niente, noi siamo niente. L'inizio tuo è nulla. L'inizio è l'accettazione dell'intervento dell'Altro; una accettazione che non è tale se non è domanda. Si può domandare la misericordia nell'atto stesso del male. Vuol dire che ami qualche cosa più del male che fai. E questo lo si impara con chi si vive o non lo si impara"

- don Luigi Giussani - 
da: Dal temperamento un metodo


Misericordia, pietà, clemenza del mio Dio!
Come in questo fatto manifesti la tua tenerezza!
Come una madre amorosa, la quale,
vedendo cadere vicino a sé il bambino,
corre ad arrestarlo sull'orlo del precipizio,
così Gesù, vedendo il suo discepolo sul punto
di consumare la sua riprovazione e piombare nell'inferno,
adoperò verso di lui, 
tutti i tratti della sua carità per riconquistarlo 
alla salute, alla grazia, alla vita!

- San Bernardo - 








Buona giornata a tutti. :-)




domenica 20 agosto 2017

Amo perché amo, amo per amare - San Bernardo di Chiaravalle, abate

L'amore è sufficiente per se stesso,
piace per se stesso e in ragione di sé.
E' se stesso merito e premio. 
L'amore non cerca ragioni, non cerca vantaggi all'infuori di Sé.
Il suo vantaggio sta nell'esistere. 
Amo perché amo, amo per amare. 
Grande cosa è l'amore se si rifà al suo principio,
se ricondotto alla sua origine,
se riportato alla sua sorgente. 
Di là sempre prende alimento per continuare a scorrere.  
L'amore è il solo tra tutti i moti dell'anima,
tra i sentimenti e gli affetti, con cui la creatura possa corrispondere
al Creatore, anche se non alla pari; l'unico con il quale possa contraccambiare il prossimo e, in questo caso, certo alla pari. 
Quando Dio ama, altro non desidera che essere amato.
Non per altro ama, se non per essere amato,
sapendo che coloro che l'ameranno si beeranno di questo stesso amore. 
L'amore dello Sposo, anzi lo Sposo-amore cerca soltanto il
ricambio dell'amore e la fedeltà.
Sia perciò lecito all'amata di riamare.
Perché la sposa, e la sposa dell'Amore non dovrebbe amare?
Perché non dovrebbe essere amato l'Amore?
Giustamente, rinunziando a tutti gli altri suoi affetti,
attende tutta e solo all'Amore, ella che nel ricambiare l'amore
mira a uguagliarlo.
Si obietterà, però, che, anche se la sposa si sarà tutta trasformata nell'Amore, non potrà mai raggiungere il livello della fonte perenne dell'amore.
E' certo che non potranno mai essere equiparati l'amante e l'Amore, l'anima e il Verbo, la sposa e lo Sposo, il Creatore e la creatura.
La sorgente, infatti, dà sempre molto più di quanto
basti all'assetato.
Ma che importa tutto questo?
Cesserà forse e svanirà del tutto il desiderio della sposa
che attende il momento delle nozze,
cesserà la brama di chi sospira, l'ardore di chi ama,
la fiducia di chi pregusta,
perché non è capace di correre alla pari con un gigante,
gareggiare in dolcezza col miele,
in mitezza con l'agnello,
in candore con il giglio,
in splendore con il sole,
in carità con colui che è l'Amore?
No certo.
Sebbene infatti la creatura ami meno, perché è inferiore,
se tuttavia ama con tutta se stessa,
non le resta nulla da aggiungere.
Nulla manca dove c'è tutto.
Perciò per lei amare così è aver celebrato le nozze,
poiché non può amare così ed essere poco amata.
Il matrimonio completo e perfetto sta nel consenso dei due,
a meno che uno dubiti che l'anima sia amata dal Verbo,
e prima e di più.
                                         - San Bernardo di Chiaravalle - 
       Dai «Discorsi sul Cantico dei Cantici» di san Bernardo, abate

                 (Disc. 83, 4-6; Opera omnia, ed. Cisterc. 2 [1958] 300-302) 




La grazia, un tempo nascosta e velata nel Antico Testamento è stata rivelata nel Vangelo del Cristo secondo un'ordinatissima distribuzione dei tempi fatta da Dio, che sa disporre bene tutti gli eventi...
In tale mirabile coincidenza c'è questa grande differenza tra due epoche: nel Sinai, il popolo non osava accostarsi al luogo dove il Signore donava la sua legge; nel Cenacolo invece lo Spirito Santo discende su coloro ai quali era stato promesso e che per aspettarlo si erano riuniti insieme in un sol luogo (Es 19,23; At 2,1).
Prima il Dito di Dio operò in tavole di pietra; ora scrive nei cuori degli uomini (2 Cor 3,3).
Un tempo,  la legge fu proposta esternamente e spaventava gli ingiusti, ora è data interiormente perché gli ingiusti fossero da essa giustificati. Infatti tutto ciò che fu scritto su quelle tavole: “Non commettere adulterio, non uccidere, non desiderare”, e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: “Amerai il prossimo tuo come te stesso”. L'amore non fa nessun male al prossimo:pieno compimento della legge è l'amore (Rm 13,9-10).
L'amore “è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm 5,5).

(San Bernardo)
1091-1153
 monaco cistercense e dottore della Chiesa
Discorsi vari, n° 22, 5-6






«E' veramente un cavaliere senza macchia e senza paura
colui che difende la propria Anima con l'armatura della Fede.»

- S. Bernardo di Chiaravalle -


Buona giornata a tutti. :-)

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