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venerdì 5 aprile 2019

Rimani e Stringiti a me - Gabriele D'Annunzio

Stringiti a me, abbandonati a me, sicura.
Io non ti mancherò e tu non mi mancherai.
Troveremo, troveremo la verità segreta
su cui il nostro amore potrà riposare per sempre,
immutabile.
Non ti chiudere a me, non soffrire sola,
non nascondermi il tuo tormento!
Parlami, quando il cuore ti si gonfia di pena.
Lasciami sperare che io potrei consolarti.
Nulla sia taciuto fra noi e nulla sia celato.
Oso ricordarti un patto che tu medesima hai posto.
Parlami e ti risponderò sempre senza mentire.
Lascia che io ti aiuti, poiché da te mi viene tanto bene!

- Gabriele D'Annunzio -



Dipinto di Lauri Blank

“Se mi schiacci le ossa dentro ci trovi te sola; se mi tagli le vene, te sola; se mi spacchi il cervello, te sola; se mi apri il cuore, te, te sola sempre te, in tutto me, a vita e a morte!”

- Gabriele D’Annunzio -
(Forse che si forse che no)



Il verbo amare è davvero di difficile coniugazione:
il suo passato non è prossimo,
il suo presente non è indicativo e
il suo futuro non è un condizionale.

- Jean Cocteau - 






Rimani 

Rimani!
Riposati accanto a me.
Non te ne andare.
Io ti veglierò.
Io ti proteggerò.
Ti pentirai di tutto fuorché d’essere venuta a me, liberamente, fieramente. 

Ti amo.
Non ho nessun pensiero che non sia tuo; non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.
Lo sai.
Non vedo nella mia vita altra compagna, non vedo altra gioia.
Rimani. Riposati.
Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore…

- Gabriele D’Annunzio  -

Giovane donna addormentata dopo il ballo
Delphin Enjolras (1857-1945)


Buona giornata a tutti :-)










venerdì 4 gennaio 2019

Come i re magi - Federica Storace

Alcuni Magi giunsero da Oriente a Gerusalemme e domandavano:" Dov'è il Re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti per adorarlo". (Mt 2, 1-2).

Signore, ti chiedo di rendermi simile, almeno un pochino, ai Re Magi.
Questi personaggi speciali, tra leggenda e realtà, che finiscono sempre un po' bistrattati nei nostri presepi domestici. 
Giungono a destinazione quasi alla fine della festa, quando Gesù Bambino è ormai nato e tutti sono già arrivati ad adorarlo prima di loro. 
Fanno appena in tempo a posare i famosi doni davanti alla capanna e vengono velocemente riposti, con le altre statuine, nella scatola e poi in dispensa, pronti per l'anno dopo... "Toccata e fuga". 
Una presenza su cui non meditiamo mai abbastanza e che, invece, porta in se tutte le premesse e la fatica di un lungo viaggio.
Rendimi simile a loro, Signore.A questi uomini colti, ricchi, potenti, che avrebbero potuto stare tranquillamente e comodamente nelle loro bellissime case e, invece, si sono messi in cammino.
Con i loro bagagli, le carovane, l'oro, l'incenso e la mirra, con una stella speciale ad illuminare le loro notti e l'eco delle profezie antiche a riscaldare i loro cuori.
Uomini di scienza, di successo e di cultura che, però, non si sono accontentati.
Dona anche a me l'umiltà necessaria per mettermi in viaggio ed infiamma la mia anima del desiderio ardente di trovarti. 
Non permettere che io mi inganni pensando di poterti raggiungere senza "muovermi", rimanendo ferma in me stessa. 
Spingimi a lasciare tutto e a mettermi per strada affrontando gli inconvenienti che ogni viaggio comporta, magari un viaggio difficile, in pieno deserto.
Ricordami sempre che bisogna cercare ciò che vale perché né la scienza, né l'intelligenza, né la cultura, né i piaceri, né la ricchezza, niente basta per dare senso alla vita, niente senza aver trovato te, il Salvatore. 
Tu, Signore, colui che non possiamo incontrare se rimaniamo confinati in casa nostra. Colui che non possiamo scoprire se non facciamo la fatica di superare il nostro limite umano.
I nostri limiti. Quei limiti che, spesso, diventano un comodo alibi per giustificarci, per non trovarci costretti a porgere l'altra guancia, per non dover andare incontro al nostro fratello scomodo, proprio quello che, sfortunatamente!, ci è prossimo ma ci urta il sistema nervoso!
Che cosa si saranno detti questi tre Re multietnici, a rappresentare tutte le genti del mondo e del tempo, durante il viaggio? 
Cosa sarà passato nei loro cuori? 
Quali interrogativi? 
Quali speranze? 
Quanti, profondi scoraggiamenti ed incertezze? Chissà. Forse le loro speranze e le loro paure sono anche le nostre...
Donami, Signore, alla fine di questo cammino, di trovarti e di poterti adorare con i miei poveri doni.
E allora non sarà più come arrivare ad una festa giunta quasi alla fine ma sarà festa senza fine. Amen.

Federica Storace -



Nel mondo antico, i corpi celesti erano guardati come potenze divine che decidevano del destino degli uomini. 
I pianeti portano nomi di divinità. Secondo l’opinione di allora, essi dominavano in qualche modo il mondo, e l’uomo doveva cercare di venire a patti con queste potenze. 
La fede nell’unico Dio, ha qui operato ben presto una demitizzazione, quando il racconto della creazione, con magnifica sobrietà, chiama il sole e la luna “lampade” che Dio, insieme con tutta la schiera delle stelle, appende alla volta celeste (cfr. Gen 1, 16s). 
Entrando nel mondo pagano, la fede cristiana doveva nuovamente affrontare la questione delle divinità astrali. 
Per questo, nelle Lettere dalla prigionia agli Efesini e ai Colossesi, Paolo ha fortemente insistito sul fatto che il Cristo risorto ha vinto ogni Principato e Potenza dell’aria e domina tutto l’universo. 
In questa linea sta anche il racconto della stella dei Magi: non è la stella a determinare il destino del Bambino, ma il Bambino guida la stella. 
Si può parlare di una specie di svolta antropologica: l’uomo assunto da Dio è più grande di tutte le potenze del mondo materiale e vale più dell’universo intero.

- papa Benedetto XVI -
da: L’infanzia di Gesù


I Re Magi

Una luce vermiglia
risplende nella pia

notte e si spande via

per miglia e miglia e miglia.



O nova meraviglia!
O fiore di Maria!

Passa la melodia

e la terra s’ingiglia.



Cantano tra il fischiare
del vento per le forre,

i biondi angeli in coro;

ed ecco Baldassarre

Gaspare e Melchiorre,

con mirra, incenso ed oro.

- Gabriele d’Annunzio - 



Buona giornata a tutti. :)




mercoledì 21 novembre 2018

Scuse al divino femminile (da un guerriero in transizione) - Jeff Brown

La relazione in trasformazione ad opera di un guerriero è un punto di vista umano, una esperienza di consapevolezza che trasforma i generi in una percezione di anime.

* Scuse al divino femminile (da un guerriero in transizione)*

Mi scuso per non aver saputo distinguere il guerriero benevolo dal guerriero senza cuore, un riflesso della confusione che è dentro di me, fin dai lontani campi di battaglia.
In quel tempo non potevo aprire il mio cuore, sarei stato troppo vulnerabile e avrei rischiato la vita.
E’ così che il condizionamento della rigidità e chiusura come armi per difendere me stesso e gli altri dagli attacchi esterni si è protratto nel tempo.
Ora, però, vedo che in questo modo mi sono allontanato da te, ho interrotto il ponte che collegava i nostri cuori, ora lo vedo e mi scuso.
Mi scuso per la mia perpetua assenza, un riflesso della mia assenza interiore, un riflesso della mia incapacità di connettermi a te. 
Un cuore stretto nell’isolamento che non sapevo liberare, non avevo gli strumenti per farlo, mi mancano ancora molti strumenti ma sono disposto ad aprirmi ed imparare.
Mi scuso per la mia incapacità di distinguere una relazione dalla guerra.
Come guerriero in territorio nemico ho saccheggiato e mi sono preso quello di cui avevo bisogno, per poi strisciare via senza esser visto.
Avevo la guerra nella mente e non vedevo il fiume d’amore che fluiva oltre il campo di battaglia.
Ora riconosco che l’amore è l’antidoto per lasciare andare la corazza che copre il mio cuore, ma fin’ora non mi è stato possibile bere l’antidoto ero ancora nel bisogno di proteggermi.
Mi scuso per non aver permesso ai miei occhi di vederti, erano pieni di rabbia e lacrime mai versate. So che non è una consolazione, ma io non potevo vedere neanche me stesso.
Vedevo solo quello che serviva al guerriero dentro di me, il mio specchio era il campo di battaglia.(…)
Mi scuso per la mia sessualità scollegata dal cuore, so che hai desiderato a lungo ricongiungere il piacere con l’anima, ma c’erano troppe difese intorno al mio cuore; ci sono stati dei momenti in cui le tue vie d’amore mi hanno mostrato un bagliore di verità, ma non c’era intorno a me nessun modello che mi sostenesse nel rimanere connesso al cuore. 
Mi dispiace per questo, perchè ora so che una sessualità sacra è il percorso che ci riporterà verso Dio.
Mi scuso per i miei atti orribili di violenza, un riflesso della mia rabbia accumulata, della mia incapacità di distinguere i nemici dagli alleati. So, che non esistono parole che possano sanare le ferite che ti ho inflitto, questo lo so, ed è per questo che spesso sono scappato davanti a te; nascondevo il mio viso per la vergogna, ma ho capito che questo atteggiamento non migliora le cose. Ora, guardo negli occhi la violenza che ho perpetuato e cerco un luogo amorevole per chiederti perdono e perdonarmi.
Chiedo a tutti i guerrieri d’amore di riconoscere, senza senso di colpa, ma prendendosi la responsabilità per tutta la violenza e l’orrore che il nostro genere ha protratto sulla Terra.
Il Guerriero d’amore riconosce la via sbagliata e fa tutto il possibile per ritrovare il giusto sentiero.
Mi scuso per la mia incapacità di sviluppare un rapporto consapevole. 
Tu, eri lì con il cuore aperto ad accogliermi, ed io ero spaventato, perchè conoscevo le barricate ma non le porte aperte, per me quello era un terreno sconosciuto.
Mi scuso, perchè ora so che mi stavi chiamando per tornare a Casa.(…)
Attendo con impazienza , il momento in cui le nostre anime si ritroveranno, il momento in cui i nostri cuori cammineranno verso la stessa direzione.
Non ti cercherò perchè tu gratifichi il mio ego, neanche per il tuo aspetto esteriore, ti cercherò perchè la tua stessa presenza mi richiama fuori dal nascondiglio che ho scelto per la mia anima.
Ho ancora addosso l’armatura, ma ho scelto una via nuova.
Dopo così tante vite con le armi fra le mani, sfiorare un cuore mi confonde, ma so intuitivamente che questa è la via di casa.
Ti prego di non rinunciare a me, prego tutte le donne di non rinunciare ai guerrieri. 
Verrà il giorno in cui diventeremo guerrieri d’amore e perderemo i confini ispidi che abbiamo costruito.
Ti incontrerò sul ponte ricostruito della nostra sacra intimità, mano nella mano, cuori aperti per ricevere e donare, senza più paura, senza più bisogno di combattere e difendersi.

- Jeff Brown -








Avere un pensiero unico, assiduo, di tutte le ore, di tutti gli attimi; non concepire altra felicità che quella, sovrumana, irraggiata dalla sola tua presenza su l'esser mio; vivere tutto il giorno nell'aspettazione inquieta, furiosa, terribile, del momento in cui ti rivedrò.

- Gabriele D'Annunzio -







Essere sensuale è, credo, rispettare e gioire della forza della vita, essere presente in tutto ciò che si fa.

- James Baldwin -



Buona giornata a tutti. :-)




martedì 3 gennaio 2017

Chi è Gesù per me? - Madre Teresa di Calcutta

Il Verbo fatto carne.
Il Pane di vita per il mio nutrimento.
La Vittima offerta per i miei peccati.
L’Amore che deve essere amato.
La Pace che deve essere data.
La Gioia che deve essere condivisa.
La Parola che deve essere pronunciata.
La Via che deve essere percorsa.
La Luce che deve essere accesa.
Il Povero che deve essere accolto.
L’Affamato che deve essere nutrito.
L’Ammalato che deve essere servito.
L’Anziano che deve essere rispettato.
Il Bambino che deve essere protetto.

- Madre Teresa di Calcutta - 



Voglio fare un regalo alla Befana

La Befana, cara vecchietta,
va all'antica, senza fretta.
Non prende mica l'aeroplano
per volare dal monte al piano,
si fida soltanto, la cara vecchina,
della sua scopa di saggina:
è così che poi succede
che la Befana... non si vede!
Ha fatto tardi fra i nuvoloni,
e molti restano senza doni!
Io quasi, nel mio buon cuore,
vorrei regalarle un micromotore,
perché arrivi dappertutto
col tempo bello o col tempo brutto...
Un po' di progresso e di velocità
per dare a tutti la felicità!

- Gianni Rodari -




I Re Magi

Una luce vermiglia
risplende nella pia
notte e si spande via
per miglia e miglia e miglia.
O nova meraviglia!
O fiore di Maria!
Passa la melodia
e la terra s'ingiglia.
Cantano tra il fischiare
del vento per le forre,
i biondi angeli in coro;
ed ecco Baldassarre
Gaspare e Melchiorre,
con mirra, incenso e oro.


- Gabriele D'Annunzio -




Ogni volta nel mio cuore nasce l'amore a Dio e ai fratelli, è oro che offro.
Quando lascio tutto e perdo tempo in tua compagnia è incenso che sale.
Se vivo nella tua grazia e la vita si fa dono a chi soffre è mirra che profuma.
Permettimi, Signore di inginocchiarmi per adorarti presente nel mio prossimo.
E nasce la lode!



«Il cielo è pieno di stelle ma i Re Magi ne hanno vista una speciale, una Stella che li muoveva a lasciare tante cose e a incominciare un cammino che non sapevano dove li portasse. Quando nella nostra vita non troviamo qualche stella speciale che ci chiama a fare qualcosa di buono, a intraprendere un cammino, anche a prendere una decisione...qualcosa non va! E dobbiamo chiedere la grazia di scoprire la Stella che Dio oggi vuol farmi vedere, perchè quella Stella mi condurrà a Gesù.» 

- Papa Francesco -


Buona giornata a tutti. :-)


martedì 12 luglio 2016

La pioggia - Federico Garcia Lorca -

La pioggia ha un vago segreto di tenerezza
una sonnolenza rassegnata e amabile,
una musica umile si sveglia con lei
e fa vibrare l'anima addormentata del paesaggio.
È un bacio azzurro che riceve la Terra,
il mito primitivo che si rinnova.
Il freddo contatto di cielo e terra vecchi
con una pace da lunghe sere.
È l'aurora del frutto. Quella che ci porta i fiori
e ci unge con lo spirito santo dei mari.
Quella che sparge la vita sui seminati
e nell'anima tristezza di ciò che non sappiamo.

- Federico Garcia Lorca


Vorrei sedermi vicino a te in silenzio,
ma non ne ho il coraggio: temo che
il mio cuore mi salga alle labbra.
Ecco perché parlo stupidamente e nascondo
il mio cuore dietro le parole.
Tratto crudelmente il mio dolore per paura
che tu faccia lo stesso.

- Federico Garcia Lorca -


E piove su le tue ciglia,
Ermione.
Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere.

- Gabriele D’annunzio - 



Buona giornata a tutti. :-)

domenica 3 gennaio 2016

I re Magi - Gabriele D’Annunzio

Una luce vermiglia
risplende nella pia
notte e si spande via
per miglia miglia e miglia.
Oh nova meraviglia!
Oh fiore di Maria!
Passa la melodia
e la terra si ingiglia.
Cantano tra il fischiare
del vento per le forre,
i biondi angeli in coro;
ed ecco Baldassarre,
Gaspare e Melchiorre
con mirra, incenso e oro.

- Gabriele D’Annunzio -



I Magi non videro nulla di straordinario, ma videro ciò che era immensamente straordinario da ferire l’anima d’amore: videro Maria col suo Bambino divino e furono talmente colpiti dalla santità della Madre e dalla maestà del Figlio che si prostrarono e lo adorarono, non a mo’ di saluto, perché non avrebbero potuto salutare un infante, ma lo adorarono come Re e come Dio, e gli offrirono doni, come soleva farsi ai re, e doni particolari che si addicevano al Redentore: l’oro, l’incenso e la mirra. 
Con l’oro lo riconobbero Re, con l’incenso lo confessarono Dio, con la mirra riconobbero la sua condizione di Vittima.
Innanzi a Gesù Cristo e a Maria Santissima si sentirono infiammati d’amore, provarono una felicità mai sentita nella loro vita e, avvertiti in sogno di non ritornare da Erode, temendo di essere vigilati dal tiranno, se ne ritornarono per un’altra strada, segretamente, al loro paese.

- Don Dolindo Ruotolo -


"Non ho come i Magi
che sono ritratti nelle immagini
dell'oro da donarti."

"Dammi la tua povertà."

"Non ho nemmeno, Signore,
la mirra dal buon profumo
e neppure l'incenso in tuo onore."

"Figlio mio: dammi il tuo cuore."

- Francis Jammes -
(poeta francese - 1868-1938)





Il Signore vuole che anche noi diventiamo stelle.....

...La parola di Dio è la vera stella, la parola di Dio è la grande nova in cui all'improvviso, dall'incertezza del discorso degli uomini, erompe l'infinita luminosità della verità divina che ci guida. 
Seguiamo quella nova, la stella della parola di Dio. 
Se viviamo con essa nella Chiesa di Dio, in cui la parola ha piantato la sua tenda, siamo sulla retta via. 
Troviamo allora quella chiarezza che tutti gli altri segni non possono dare...
Il Signore vuole che anche noi diventiamo stelle, che anche in noi si verifichi quella sconvolgente esplosione della fede grazie alla quale si libera la luce che Lui ha fatto scendere su di noi, affinché troviamo la strada segnavia per gli altri...

- card. Joseph Ratzinger -
dalla "Omelia per l'Epifania del 1994" 




Epifania:
La vera ricchezza deriva dall'amore!

- Charles Dickens - 




Buona giornata a tutti :-)

www.leggoerifletto.it



giovedì 4 giugno 2015

La sera fiesolana - Gabriele D'Annunzio

[…] Laudata sii pel tuo viso di perla,
o Sera, e pe’ tuoi grandi umidi occhi ove si tace
l’acqua del cielo!

Dolci le mie parole ne la sera
ti sien come la pioggia che bruiva
tepida e fuggitiva,
commiato lacrimoso de la primavera,
su i gelsi e su gli olmi e su le viti
e su i pini dai novelli rosei diti
che giocano con l’aura che si perde,
e su ’l grano che non è biondo ancóra
e non è verde,
e su ’l fieno che già patì la falce
e trascolora,
e su gli olivi, su i fratelli olivi
che fan di santità pallidi i clivi
e sorridenti.

Laudata sii per le tue vesti aulenti,
o Sera, e pel cinto che ti cinge come il salce
il fien che odora! […]

- Gabriele D'Annunzio -
da Alcyone


Si vive per anni accanto a un essere umano, senza vederlo.
Un giorno ecco che uno alza gli occhi e lo vede.
In un attimo non si sa perchè,
non si sa come, qualcosa si rompe:
una diga tra due acque.
E due sorti si mescolano,
si confondono e precipitano.

- Gabriele D’Annunzio -


La parola è una cosa profonda, in cui per l'uomo d'intelletto son nascoste inesauribili ricchezze.

- Gabriele d'Annunzio -




Buona giornata a tutti. :-)







giovedì 21 maggio 2015

Sopra un erotik - Gabriele D'Annunzio

Voglio un amore doloroso, lento,
che lento sia come una lenta morte,
e senza fine (voglio che più forte
sia de la morte) e senza mutamento.

Voglio che senza tregua in un tormento
occulto sien le nostre anime assorte;
e un mare sia presso a le nostre porte,
solo che pianga in un silenzio intento.

Voglio che sia la torre alta granito,
ed alta sia così che nel sereno
sembri attingere il grande astro polare.

Voglio un letto di porpora, e trovare
in quell'ombra giacendo su quel seno,
come in fondo a un sepolcro l'Infinito.

- Gabriele D'Annunzio - 

Foto di J. Sudek,  1933

"E non mi aspettare, - aggiunsi sollecito, - lascio la porta accostata per quando sarò di ritorno. 
Ho lasciato le chiavi sullo scrittoio....
In piedi, fuori dal cancello, sapevo di non voler più tornare."




Rimani! Riposati accanto a me.
Non te ne andare.
Io ti veglierò. Io ti proteggerò.
Ti pentirai di tutto fuorchè d'essere venuto a me, 
liberamente, fieramente.
Ti amo. Non ho nessun pensiero che non sia tuo;
non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.
Lo sai. Non vedo nella mia vita altro compagno, 
non vedo altra gioia
Rimani.
Riposati. Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore...


"Perché l'amore, nelle rare volte in cui è davvero tale, non è un'emozione e neppure solo un sentimento. 
È energia. 
E l'energia non la puoi fermare, purtroppo. 
Per fortuna..."

- Massimo Grammelini - 
Da : "La magia di un buongiorno"







Buona giornata a tutti. :-)