Giovane, non dimenticare la preghiera.
Ogni volta che preghi, se la tua preghiera è
sincera, in essa baluginerà un nuovo sentimento e una nuova idea che prima non conoscevi e che ti ridarà nuova forza; e capirai che
la preghiera è crescita.
Ricordati anche
questo: ogni giorno e ogni volta che ne hai la possibilità ripeti a te stesso:
«Signore, abbi pietà di tutti coloro che compariranno dinanzi a te in questo
giorno».
Giacché ogni ora, in
ogni istante migliaia di persone abbandonano la loro vita su questa terra e le
loro anime si presentano a Dio; quante di loro si sono separate dalla terra in
solitudine, senza che nessuno lo sapesse, tristi e angosciate che nessuno le
piangesse o solo fosse a conoscenza della loro esistenza, se avessero vissuto
oppure no.
Ed ecco che forse
dall’altro capo del mondo si innalza a Dio la tua preghiera che invoca il loro
eterno riposo, anche se tu non conoscevi loro e loro non conoscevano te.
Come deve essere
toccante per quell’anima che sta atterrita di fronte al Signore sentire che in
quel momento c’è qualcuno che prega per lei, che è rimasta almeno una creatura
umana sulla terra che ancora la ama.
E anche Dio guarderà
con occhio più misericordioso tutti e due, giacché se tu hai avuto tanta pietà
di quell’anima, di quanta pietà in più sarà capace colui che è infinitamente
più misericordioso e amorevole di te?
E lo perdonerà per
amor tuo. Fratelli, non abbiate paura del peccato degli uomini, amate l’uomo
anche nel suo peccato, giacché proprio questa è l’immagine dell’amore divino ed
è la forma suprema dell’amore sulla terra.
- Fëdor Michajlovič Dostoevskij -
Era una notte meravigliosa, una notte come
forse ce ne possono essere soltanto quando siamo giovani, amabile lettore.
Il cielo era così pieno di stelle, così luminoso che, gettandovi uno sguardo, senza volerlo si era costretti a domandare a se stessi: è mai possibile che sotto un cielo simile possa vivere ogni sorta di gente collerica e capricciosa?
Anche questa è una domanda da giovani, amabile lettore, molto da giovani, ma voglia il Signore mandarvela il più sovente possibile nell'anima!
- Fëdor Dostoevskij -
da: Le notti bianche
Il cielo era così pieno di stelle, così luminoso che, gettandovi uno sguardo, senza volerlo si era costretti a domandare a se stessi: è mai possibile che sotto un cielo simile possa vivere ogni sorta di gente collerica e capricciosa?
Anche questa è una domanda da giovani, amabile lettore, molto da giovani, ma voglia il Signore mandarvela il più sovente possibile nell'anima!
- Fëdor Dostoevskij -
da: Le notti bianche
Nonostante tutte le perdite e le privazioni che ho subito, io amo ardentemente la vita, amo la vita per la vita e, davvero, è come se tuttora io mi accingessi in ogni istante a dar inizio alla mia vita [...] e non riesco tuttora assolutamente a discernere se io mi stia avvicinando a terminare la mia vita o se sia appena sul punto di cominciarla: ecco il tratto fondamentale del mio carattere; ed anche, forse, della realtà..
Fëdor Dostoevskij
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