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lunedì 23 dicembre 2019

Gesù Bambino è il dono di Natale - Cardinale Carlo Maria Martini

Si legge in un racconto che un giorno Gesù tornò visibilmente sulla terra: era Natale e c'erano molti bambini riuniti per una festa. Gesù si presentò in mezzo a loro che lo riconobbero e lo acclamarono.
Poi, uno di loro, cominciò a chiedere che dono Gesù avesse portato e a poco a poco tutti i bambini gli chiesero dove fossero i doni.
Gesù rispondeva e allargava le braccia.

Finalmente un bambino disse: «Vedete che non ci ha portato niente? Allora è vero ciò che dice mio papà: che la religione non serve a niente, non ci dà niente, non ha nessun regalo per noi!».
Ma un altro bambino replicò: «Gesù, allargando le braccia, vuol dire che ci porta se stesso, che è lui il dono, è lui che si dona a noi come fratello, come Figlio di Dio per farci tutti figli di Dio come lo è lui»".

- Cardinale Carlo Maria  Martini -


La letterina a Gesù Bambino, come dimenticare questo gesto bellissimo di speranza e di sogni dei bimbi? Loro sono il nostro futuro, devono sognare sempre.
Mentre cerchiamo di insegnare ai nostri figli tutto sulla vita, i nostri figli ci insegnano che la vita è tutto.

- Angela Schwindt -



Hanno rubato Gesù bambino

Gli altri ci sono tutti.
I pastori, le pecore.
L'acquaiola, il pescatore,
l'angelo sopra la grotta.
Ma hanno rubato Gesù bambino.
C'è la stalla, tutta in ordine,
ci sono l'asino e il bue,
c'è Maria e naturalmente Giuseppe.
Ci sono le case, le palme,
la fontanella e il cielo stellato.
Ma hanno rubato Gesù bambino.

Guardate meglio,
guardate dentro la grotta,
la mangiatoia è vuota,
dove sarà scivolato?
Se l'hanno rubato
forse gli avranno fatto male.
Maria sorride. Ma a chi,
se sulla paglia non c'è nessuno?
E Giuseppe è chinato.
Ma su cosa? lo sa soltanto lui.

Hanno rubato Gesù bambino.
A chi rivolgono l'asino e il bue
i loro fiati di gesso?
Non c'è nessuno lì dentro,
da riscaldare.
Magi, avete fatto un viaggio inutile,
tornatevene a casa,
perché Gesù Bambino lo hanno rubato.

La stella non ha nessuna strada da indicare,
la grotta nessun segreto da proteggere,
e l'angelo
nessuna buona notizia da annunciare.

Hanno rubato Gesù Bambino.
Forse lo ha preso un profugo
prima di lasciare casa sua,
prima di salire su una di quelle navi
cariche di tanti profughi come lui.
Forse è finito nella tasca del giubbotto
di un condannato a morte,
e ora dorme beato accanto a quel cuore
che tra poco non batterà più.
Dormi, bimbo rubato,
dormi nella sacca del povero monaco perseguitato.
È lui che ti ha portato via?
Oppure sei finito nella capanna di paglia
del povero missionario?
Cosa ci fai, così bianco e rosa
in un paese dove i bambini sono tutti neri?

Hanno rubato Gesù Bambino.
Forse l'ha preso il bimbo soldato
per farsi passare la paura,
quando imbraccia il fucile,
e t'ha confuso per giocattolo.
Gioca, Gesù bambino,
tu e il fucile, due giocattoli come altri,
nelle mani del bimbo soldato.

Hanno rubato Gesù Bambino.
nessuno sa dove è finito.
Forse sul comodino
di quel vecchio signore solo,
accanto alle medicine,
e alle foto dei figli,
che lo hanno abbandonato.
Forse lo stringe nel pugno un torturato,
per aggrapparsi a una cosa qualunque,
una cosa che lo leghi alla vita.

Hanno rubato Gesù Bambino.
Cercatelo attentamente:
nei ripostigli, nei cuori,
tra le carte degli uomini d'affari
che andavano quella mattina
dentro le Twin Towers,
nelle tasche dei vigili del fuoco,
tra le pieghe dei caffettani, dei beduini,
nelle sacche degli extracomunitari,
e fra le pagine dei libri di scuola...

Cercate,
cercate attentamente,
perché hanno rubato Gesù bambino
perché Gesù bambino
appartiene al mondo
perché il mondo è davvero
il suo presepe più grande.

- Laura De Luca -
Bingo Davvero, ed. Paoline



Buona giornata a tutti. :-)









domenica 22 dicembre 2019

Santa Maria, donna gestante - don Tonino Bello

Santa Maria, donna gestante, 
grazie perché, se Gesù l'hai portato nel grembo nove mesi, 
noi ci stai portando tutta la vita. 
Donaci le tue fattezze. 
Modellaci sul tuo volto. 
Trasfondici i lineamenti del tuo spirito.
Perché, quando giungerà per noi il dies natalis, 
se le porte del Cielo ci si spalancheranno dinanzi senza fatica, 
sarà solo per questa nostra, sia pur pallida, 
somiglianza con te.

(don Tonino Bello)



Molti cristiani sogliono per lungo tempo avanti preparare nelle loro case il presepe per rappresentare la nascita di Gesù Cristo; ma pochi sono quelli che pensano a preparare i loro cuori, affinché possa nascere in essi e riposarsi Gesù Cristo. 
Tra questi pochi però vogliamo essere ancora noi, acciocché siamo fatti degni di restare accesi di questo felice fuoco, che rende le anime contente in questa terra e beate nel cielo." 

(s. Alfonso Maria de' Liguori, Novena del Santo Natale, 1758) 



Preghiera a Maria, Vergine dell’attesa

Vergine dell'Annunciazione,
rendici, ti preghiamo,
beati nella speranza,
insegnaci la vigilanza del cuore,
donaci l'amore premuroso della sposa,
la perseveranza dell'attesa,
la fortezza della croce.
Dilata il nostro spirito
perché nella trepidazione
dell'incontro definitivo
troviamo il coraggio di rinunciare
ai nostri piccoli orizzonti
per anticipare, in noi e negli altri,
la tenera e intima familiarità di Dio.
Ottienici, Madre, la gioia di gridare
con tutta la nostra vita:
"Vieni, Signore Gesù, vieni, Signore
che sei risorto,
Vieni nel tuo giorno senza tramonto
per mostrarci finalmente
e per sempre il tuo volto"

- Card. Carlo Maria Martini - 






Buona attesa.. vigiliamo ... il Salvatore sta arrivando  :-)

Stefania



sabato 21 dicembre 2019

Natale con Francesco

Cerca il Signore in un presepio,
cercalo dove nessuno lo cerca,
nel povero, nel semplice, nel piccolo,
non cercarlo tra le luci delle grandi città,
non cercarlo nell'apparenza.
Non cercarlo in tutto questo apparato pagano che ci si offre ogni momento.
Cercalo nelle cose insolite e che ti sorprendono.

- papa Francesco -
Omelia Messa di mezzanotte, Natale 2010



San Francesco era per un ascolto della parola di Dio “sine glossa”.

Diciamo che “sine glossa” vuol dire “senza aggiunte correttive” o “senza correzioni”. 
In nessun caso, e nemmeno nello spirito di san Francesco, può voler dire “senza comprensione” o “senza mediazioni per capire”. 
Sarebbe assurdo. Non è possibile capire un testo senza “prendere la parola” a proposito di quel testo. Quando il professore vuol rendersi conto se un alunno ha capito, gli chiede di “ripetere”; ma se l’alunno “ripete tali e quali” le parole ascoltate, il professore ha il dubbio che l’alunno stia solo “ripetendo
meccanicamente” senza capire.
Io cerco di interpretare lo spirito del “sine glossa” di san Francesco applicando un metodo di “lettura continua”, restando aderente allo sviluppo del testo biblico nel suo insieme.







Gesù Bambino, Ti amo.
Gesù Bambino, Ti prego.
Gesù Bambino, 
Ti adoro davanti a tutti i tabernacoli del mondo. 
Gesù Bambino, Sei il mio grande amore.
Gesù Bambino, Sei la mia ancora di salvezza.
Gesù Bambino, Da luce a chi non ne ha.

Gesù Bambino, Ti prego per chi non Ti prega.

Gesù Bambino, Consola gli afflitti.

Gesù Bambino, Converti i peccatori.
Gesù Bambino, Guarisci i malati.
Gesù Bambino, Proteggi i tuoi figli.
Gesù, Ti prego,
delle mie lacrime
Fanne tesoro per gli altri.




Buona giornata a tutti. :-)


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mercoledì 18 dicembre 2019

Signore Gesù, che cammini sulla nostra terra ... - Card. Carlo Maria Martini

"Signore Gesù, che cammini sulla nostra terra 
e soffri le nostre povertà 
per annunciare il comandamento della carità, 
infondi in noi il Tuo Spirito d’amore che apra i nostri occhi, 
per riconoscere in ogni uomo un fratello: 
e finalmente diventi quotidiano il gesto semplice 
e generoso che offre aiuto e sorriso, 
cura e attenzione al fratello che soffre, 
perché in questo Natale non facciamo festa da soli. 
Amen".

(+Carlo Maria Martini)


Dal tronco nasce il ramo,
dal ramo nasce il fiore,
da Dio venne Maria,
da Lei Nostro Signore.

E’ Natale di gelo
e il bimbo non ha panni:
Maria si toglie il velo
che porta sui capelli.

Ha un velo come fascia, 
nel presepe, il Messia 
ed ha come sua culla 
le braccia di Maria



(Cit)




Suggerimenti per i regali di Natale

Per il tuo nemico: il perdono
Ad un avversario: la tolleranza
Ad un amico: il tuo cuore
Ai poveri: la carità
Per ogni bambino: un buon esempio

A te stesso: il rispetto


Buona giornata a tutti. :-)


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domenica 15 dicembre 2019

La pecora nera


C'era una volta una pecora diversa da tutte le altre.
Le pecore, si sa, sono bianche; lei invece era nera, nera come la pece. 

Quando passava per i campi tutti la deridevano, perché in un gregge tutto bianco spiccava come una macchia di inchiostro su un lenzuolo bianco, alcune dicevano : «Guarda una pecora nera! Che animale originale; chi crede mai di essere? »
Altre compagne pecore le gridavano dietro: «Pecora sbagliata, non sai che le pecore devono essere tutte uguali, tutte avvolte di bianca lana?» 
La pecora nera non ne poteva più, quelle parole erano come pietre e non riusciva a digerirle.
E così decise di uscire dal gregge e andarsene sui monti, da sola: almeno là avrebbe potuto brucare in pace e riposarsi all'ombra dei pini. 
Ma nemmeno in montagna trovò pace. ... 
«Che vivere è questo? Sempre da sola!» 
Una sera, vide lontano una grotta illuminata da una debole luce e disse : «Dormirò là dentro » e si mise a correre. 
Correva come se qualcuno la attirasse. Una voce appena fu entrata le domandò : «Chi sei?» rispose la pecora nera : «Sono una pecora che nessuno vuole: una pecora nera! Mi hanno buttata fuori dei gregge».
La voce continuò : «La stessa cosa è capitata a noi ! Anche per noi non c'era posto con gli altri nell'albergo. Abbiamo dovuto ripararci qui, io Giuseppe e mia moglie Maria. Proprio qui ci è nato un bel bambino. Eccolo!». 
La pecora nera era piena di gioia.
Prima di tutte le altre poteva vedere il piccolo Gesù e disse : «Avrà freddo; lasciate che mi metta vicino per riscaldarlo!». Maria e Giuseppe risposero con un sorriso. 


La pecora si avvicinò stretta stretta al bambino e lo accarezzò con la sua lana.
Gesù si svegliò e le bisbigliò nell'orecchio: «Proprio per questo sono venuto: per le pecore smarrite!». La pecora si mise a belare di felicità.




Il Natale dovrebbe essere legna che arde nel caminetto, profumo di pino e di vino, buone chiacchiere, bei ricordi e amicizie rinnovate. 
Ma...se questo manca basterà l'amore.


- Jesse O'Neill -


"Maria donna del pane. Per questo, nella notte del rifiuto, ha usato la mangiatoia come il canestro di una mensa. Quasi per anticipare con quel gesto profetico l'invito che Gesù, nella notte del tradimento, avrebbe rivolto al mondo intero: prendete e mangiatene tutti". 

- don Tonino Bello - 



Dio, formatore della luce

Benedetto sei tu,
Signore nostro Dio, re del mondo,
che formi la luce e crei la notte,
che fai la pace e crei ogni cosa,
tutti ti lodano e tutti ti celebrano…

Tu che illumini la terra
E i suoi abitanti con misericordia,
e che nella tua bontà rinnovi sempre
ogni giorno l'opera della tua creazione…
Dio eterno, nella tua grande misericordia
Abbi compassione di noi,
Signore della nostra forza, 
roccia del nostro rifugio,
scudo della nostra salvezza,
nostra sola difesa.
Benedetto sei tu Signore, 
che crei la luce.

(Dalla Liturgia ebraica)





Buona giornata a tutti :-)

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martedì 10 dicembre 2019

Il silenzio è lo spazio della nascita di Dio - Joseph Ratzinger

Il silenzio è lo spazio della nascita di Dio. 
Solo se anche noi entriamo nello spazio del silenzio, perveniamo lì dove avviene la nascita di Dio.......
Il Natale ci invita a entrare nel silenzio di Dio, e il suo mistero rimane nascosto a così tanti perché essi non riescono a trovare il silenzio in cui Dio agisce. 
Come lo troviamo? 
Il semplice tacere non lo crea ancora. 
Un uomo può infatti tacere esteriormente ed essere tuttavia rumorosamente agitato dentro di sé.
Fare silenzio significa trovare un nuovo ordine interiore. 
Significa non preoccuparsi solo delle cose che possiamo mostrare e ostentare. Significa non guardare solo a ciò che conta tra gli uomini e ha fra di loro un valore commerciale. 
Significa sviluppare i sensi interiori, il senso della coscienza, il senso dell'eterno in noi, della capacità di ascoltare Dio......................................
Il silenzio richiesto dalla fede consiste nel fare in modo che l'uomo non sia completamente assorbito dal sistema della civiltà economica e tecnica e ridotto a essere una sua funzione. 
Dobbiamo di nuovo imparare a vedere che tra la scienza e la superstizione c'è ancora qualcos'altro nel mezzo, quella conoscenza morale e religiosa più profonda, che sola mette al bando la superstizione e rende l'uomo umano, perché lo mantiene nella luce di Dio.........
La miseria più profonda degli uomini contemporanei non dipende infatti dalla crisi delle nostre riserve materiali, bensì dal fatto che le finestre che permettono di vedere Dio vengono murate e che corriamo così il pericolo di perdere l'aria che serve al cuore per respirare, di perdere il nucleo della libertà e della dignità umana..

- Joseph Ratzinger - 
La nuova stella da "Lode del Natale" (1982) - testi, prediche, articoli dell'arcivescovo di Monaco Joseph Ratzinger


Gesù Cristo può anche rompere gli schemi noiosi nei quali pretendiamo di imprigionarlo e ci sorprende con la sua costante creatività divina.

- Papa Francesco -
(Evangelii Gaudium)



Come un vecchio
che a fatica si sostiene su gambe instabili,
io mi appoggio al Tuo braccio,
lasciando che sia Tu a condurmi.
Come un bambino
che non conosce le vie di una grande città
io chiedo a Te la direzione giusta
per giungere a casa al sicuro.
Come uno studente un po’ somaro
che si impigrisce sui libri
io chiedo a Te la soluzione ai miei dubbi.
Come un orfano abbandonato a se stesso
io chiedo a Te consigli ed insegnamenti.
Come un autostoppista giramondo
io chiedo a Te di essere mio compagno di viaggio.
Signore, Te lo chiedo con amore e dedizione:
sii per me tutto quello di cui ho bisogno.

- Gloria Massironi -
Fonte: "Ti ascolto ti guardo", Patrizio Righero, EDB 2005


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