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martedì 17 novembre 2015

Il cielo si è rovesciato sulla terra - Chiara Lubich -

No, non è rimasta fredda la terra:
Tu sei rimasto con noi!
Che sarebbe del nostro vivere
se i tabernacoli non ti portassero?
Tu hai sposato una volta l'umanità e le sei rimasto fedele.
Ti adoriamo, Signore, in tutti i tabernacoli del mondo.
Sì, essi sono con noi, per noi.
Non sono lontani come le stelle che pure tu ci hai donato.
Dovunque possiamo incontrarti:
Re delle stelle e di tutto il creato!
Grazie, Signore, di questo dono smisurato.
Il Cielo s'è rovesciato sulla terra.
Il cielo stellato è piccolo.
La terra è grande, perché essa è trapunta
dovunque dall'Eucaristia:
Dio con noi, Dio fra noi, Dio per noi.

- Chiara Lubich - 


Non devi mai volgerti indietro ma sempre avanti. 
La tua vita quella che è stata è stata. Iddio lo sa. 
L’importante è che non ti sfugga il presente che solo è nelle tue mani. In quello ama Dio con tutto il cuore, facendo la sua volontà.

- Chiara Lubich - 



«Il più grande dei crimini, almeno il più distruttivo e di conseguenza il più contrario al fine della natura, è la guerra; ma non vi è alcun aggressore che non colori questo misfatto con il pretesto della giustizia.»
- Voltaire - 
Il filosofo ignorante, Le philosophe ignorant, 1766




Il dolore è forse l’elemento più scartato nel mondo, ma è l’unica cosa che, se sfruttata, ci riempie di Dio.

- Chiara Lubich - 



Buona giornata a tutti. :-)





lunedì 16 novembre 2015

Ogni caso - Wisława Szymborska -

Poteva accadere.
Doveva accadere.
È accaduto prima. Dopo.
Più vicino. Più lontano.
È accaduto non a te.
Ti sei salvato perché eri il primo.
Ti sei salvato perché eri l’ultimo.
Perché da solo. Perché la gente.
Perché a sinistra. Perché a destra.
Perché la pioggia. Perché un’ombra.
Perché splendeva il sole.
Per fortuna là c’era un bosco.
Per fortuna non c’erano alberi.
Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno,
un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.
Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio.
In seguito a, poiché, eppure, malgrado.
Che sarebbe accaduto se una mano, una gamba,
a un passo, a un pelo
da una coincidenza.
Dunque ci sei? Dritto dall’animo ancora socchiuso?
La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì? Non c’è fine al mio stupore, al mio tacerlo.
Ascolta
come mi batte forte il tuo cuore.


- Wisława Szymborska - 

Giusto...! Giusto essere oltre la paura...

"Mi raccomando: continuiamo così. Continuiamo a negare i presepi, le visite ai musei di arte sacra, le canzoncine di Natale, le lezioni di religione a scuola. Continuiamo ad estromettere Dio dalla società, dalla politica, cultura, dalla scuola, dalla nostra vita. 
Continuiamo ad impedire ai Papi di parlare nelle Università e ad immergere il Crocifisso nell'urina. 
Continuiamo a imperversare col nostro laicismo nichilista, a distruggere ogni valore tradizionale tacciandolo di clericalismo, ad etichettare ogni pensiero difforme da quello imperante come fascismo, omofobia, intolleranza. Continuiamo a negare le radici cristiane di questa nostra Europa" (cit.)



Nous croyons au seul Dieu, Notre-Seigneur Jésus-Christ, avec le Père et le Saint-Esprit, et nous serons toujours fidèles à Son unique Épouse, l'Église Une, Sainte, Catholique, Apostolique et Romaine.



Nessuna forma di terrorismo ci deve fare paura! 
Abbiamo la più potente arma: GESU' EUCARESTIA!

"Adesso è solo dolore. Anche la paura è legittima. Ma l'odio no. Non ce la faranno mai a riempirmi di odio. Chi odia è già morto" (cit.).


 "Dio non si compiace del sangue, non agire secondo ragione, è contrario alla natura di Dio. La fede è frutto dell'anima, non del corpo. Chi quindi vuole condurre qualcuno alla fede ha bisogno della capacità di parlare bene e di ragionare correttamente, non invece della violenza e della minaccia… Per convincere un'anima ragionevole non è necessario disporre né del proprio braccio, né di strumenti per colpire né di qualunque altro mezzo con cui si possa minacciare una persona di morte".

- papa Benedetto XVI -

Aula Magna dell’Università di Regensburg
Martedì, 12 settembre 2006
















….siate forti contro il «nemico».
Vergine bella come la luna, delizia del cielo, nel cui volto guardano i beati e si specchiano gli angeli, fa che noi, tuoi figliuoli, ti assomigliamo e che le nostre anime ricevano un raggio della tua bellezza, che non tramonta con gli anni, ma che rifulge nell’eternità.
O Maria, sole del cielo, risveglia la vita dovunque è morte rischiara gli spiriti dove sono le tenebre.
Rispecchiandoti nell’ alto dei tuoi figli, concedi a noi un riflesso del tuo lume e del tuo fervore.
O Maria, forte come un esercito, dona alle nostre schiere la vittoria.
Siamo tanto deboli, e il nostro nemico infierisce con tanta superbia.
Ma con la tua bandiera ci sentiamo sicuri di vincerlo; egli conosce il vigore del tuo piede, egli teme la maestà del tuo sguardo.
Salvaci, o Maria, bella come la luna, eletta come il sole, forte come un esercito schierato, sorretto non dall’odio, ma dalla fiamma dell’amore.
Così sia.

- S.S.Pio XII - 


Buona giornata a tutti. :-)

domenica 15 novembre 2015

La pace come cammino - Tonino Bello -

A dire il vero non siamo molto abituati a
legare il termine pace a concetti dinamici.
Raramente sentiamo dire:
"Quell'uomo si affatica in pace",
"lotta in pace",
"strappa la vita coi denti in pace"...
Più consuete, nel nostro linguaggio,
sono invece le espressioni:
"Sta seduto in pace",
"sta leggendo in pace",
"medita in pace" e,
ovviamente, "riposa in pace".

La pace, insomma, ci richiama più la vestaglia
da camera che lo zaino del viandante.
Più il comfort del salotto che i pericoli della strada.
Più il caminetto che l'officina brulicante di problemi.
Più il silenzio del deserto che il traffico della metropoli.
Più la penombra raccolta di una chiesa che una riunione di sindacato.
Più il mistero della notte che i rumori del meriggio.
Occorre forse una rivoluzione di mentalità per capire
che la pace non è un dato, ma una conquista.
Non un bene di consumo, ma il prodotto di un impegno.
Non un nastro di partenza, ma uno striscione di arrivo.
La pace richiede lotta, sofferenza, tenacia.
Esige alti costi di incomprensione e di sacrificio.
Rifiuta la tentazione del godimento.
Non tollera atteggiamenti sedentari.
Non annulla la conflittualità.
Non ha molto da spartire con la banale "vita pacifica".
Sì, la pace prima che traguardo, è cammino.
E, per giunta, cammino in salita.
Vuol dire allora che ha le sue tabelle di marcia e i suoi ritmi,
i suoi percorsi preferenziali ed i suoi tempi tecnici,
i suoi rallentamenti e le sue accelerazioni. Forse anche le sue soste.
Se è così, occorrono attese pazienti.
E sarà beato, perché operatore di pace,
non chi pretende di trovarsi all'arrivo senza essere mai partito, ma chi
parte.
Col miraggio di una sosta sempre gioiosamente intravista,
anche se mai - su questa terra s'intende - pienamente raggiunta.


- Tonino Bello -














Quando si usa Dio per affermare il proprio progetto questo è il risultato. 
Ma non dimentichiamo: il Signore farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui. 
Preghiamo per le vittime di questo orgoglio umano. 
Preghiamo per riconoscere Cristo presente in questa giornata che ci è data.


I terroristi, i kamikaze, non ci ammazzano soltanto per il gusto d' ammazzarci.
Ci ammazzano per piegarci.
Per intimidirci, stancarci, scoraggiarci, ricattarci.
Il loro scopo non è riempire i cimiteri.
Non è distruggere i nostri grattacieli, le nostre Torri di Pisa, le nostre Tour Eiffel, le nostre cattedrali, i nostri David di Michelangelo.
È distruggere la nostra anima, le nostre idee, i nostri sentimenti, i nostri sogni.

- Oriana Fallaci - 

#PrayForParis






La pace non può regnare tra gli uomini se prima non regna nel cuore di ciascuno di loro.

- San Giovanni Paolo II, papa - 


Signore Dio della Pace, ascolta la nostra supplica.
Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite … 
Ma i nostri sforzi sono stati vani.
Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace. Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”; “con la guerra tutto è distrutto!”.
Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace. Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino.
Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono.
Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace.
E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra!
Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen.

- papa Francesco - 
8 giugno 2014



Affidiamo all'Amore della Mamma, tutte le vittime del terrorismo colpite a Parigi e tutte le famiglie!

Buona giornata a tutti. :-)