“Essendo il messer Girolamo Emiliani, nobile veneziano, provveditore in Castel Nuovo di Quero con 300 fanti, fu circondato dall’esercito imperiale.
Il castello fu preso. Tutti gli uomini vennero uccisi, mentre il provveditore, messi i ceppi, fu posto in fondo ad una torre e cibato con pane e acqua.
Essendo tutto afflitto per la situazione in cui si trovava e per i tormenti a cui era sottoposto, avendo sentito nominare la Madonna di Treviso, con cuore umile a lei si raccomanda, promettendo di visitare questo luogo miracoloso, venendo scalzo, in camicia e a far dir messe.
In quel momento gli apparve una donna vestita di bianco, delle chiavi in mano, gli dice:
“Coraggio Girolamo, la tua implorazione è stata ascoltata ed esaudita”. In quel momento le catene si spezzarono.
La Signora continuò : “Prendi queste chiavi, apri i ceppi e la torre e fuggì via. Ma ricordati di mantenere quello che hai promesso”.
La visione scomparve, la cella ripiombò nel buio.
Guardingo, Girolamo rasentò le mura e riuscì ad allontanarsi indisturbato.
Ma dovendo passare in mezzo all’ esercito nemico e non conoscendo la via, si trovò di nuovo disperato. Ancora si raccomandò alla Madonna.
E ancora la Madonna apparve.
Lo prese per mano e lo accompagnò in mezzo ai nemici, che nessuno si accorse di niente, e lo accompagnò per la via.
E come si poterono vedere le mura della Città di Treviso, ella disparve.
E proprio lui raccontò: questo miracolo."
Siamo tutti prigionieri di qualcosa: orgoglio, istinti, impulsività, difetti, abitudini, amicizie che ci condizionano.
Abbiamo bisogno della chiave che apre le porte della nostra prigione.
Una chiave che si chiama volontà: voglia di cambiare davvero.
La Madonna vuole aiutarci.
- Don Bruno Ferrero -
Fondatore della Società dei Servi dei
poveri (Somaschi), Girolamo Emiliani si dedicò a malati, giovani abbandonati e
al riscatto delle prostitute. Nato a Venezia nel 1486, intraprese la carriera
militare. Nel 1511, in prigionia, maturò la vocazione, similmente a
sant'Ignazio ferito a Pamplona. Consacratosi a Dio nel 1518, si prodigò in una
carestia e in un'epidemia di peste a Verona, Brescia, Como e Bergamo. Qui, nel
paesino di Somasca, nacque l'ordine di chierici regolari. Essi intuirono il
ruolo di promozione sociale delle scuole e ne aprirono di gratuite con un
metodo pedagogico innovativo. Il fondatore morì di peste nel 1537, mentre
assisteva dei malati.
Santo dal 1767, dal 1928 è patrono della gioventù
abbandonata. (Avvenire)
San Girolamo Emiliani, dopo una
giovinezza violenta e lussuriosa, gettato in carcere dai nemici, si convertì a
Dio; si dedicò, quindi, appieno, insieme ai compagni radunati con lui, a tutti
i miserabili, specialmente agli orfani e agli infermi; fu questo l’inizio della
Congregazione dei Chierici Regolari, detti Somaschi; colpito in seguito dalla
peste mentre curava i malati, morì a Somasca vicino a Bergamo.
Fonte: www.santiebeati.it
Buona giornata a tutti. :-)