Visualizzazione post con etichetta Wislawa Szymborska. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Wislawa Szymborska. Mostra tutti i post

domenica 7 giugno 2015

Un appunto - Wislawa Szymborska

La vita – è il solo modo
per coprirsi di foglie,
prendere fiato sulla sabbia,
sollevarsi sulle ali;
essere un cane,
o carezzarlo sul suo pelo caldo;
distinguere il dolore
da tutto ciò che dolore non è;
stare dentro gli eventi,
dileguarsi nelle vedute,
cercare il più piccolo errore.


Un’occasione eccezionale
per ricordare per un attimo
di che si è parlato
a luce spenta;
e almeno per una volta
inciampare in una pietra,
bagnarsi in qualche pioggia,
perdere le chiavi tra l’erba;
e seguire con gli occhi
una scintilla nel vento;
e persistere nel non sapere
qualcosa d’importante.

  (Wislawa Szymborska)


Immagine di Alain Laboile

Le persone si instupidiscono all’ingrosso, 
e rinsaviscono al dettaglio.
Dunque amiamo e sosteniamo i casi al dettaglio.

- Wislawa Szymborska -


 "Finché quella donna del Rijksmuseum 
nel silenzio dipinto e in raccoglimento 
giorno dopo giorno 
versa il latte dalla brocca nella scodella, 
il Mondo non merita 
la fine del mondo."

- Wisława Szymborska vs Vermeer -





Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. 
Infuse nell'uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso.
Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe.
Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un'eterna giovinezza.
La vita umana non è altro che un gioco della Follia.

- Erasmo da Rotterdam - 



Buona giornata a tutti.:-)










giovedì 20 novembre 2014

La cipolla - Wislawa Szymborska

La cipolla è un’altra cosa.
Interiora non ne ha.
Completamente cipolla
fino alla cipollità.
Cipolluta di fuori,
cipollosa fino al cuore,
potrebbe guardarsi dentro
senza provare timore.

In noi ignoto e selve
di pelle appena coperti,
interni d’inferno,
violenta anatomia,
ma nella cipolla – cipolla,
non visceri ritorti.
Lei più e più volte nuda,
fin nel fondo e così via.

Coerente è la cipolla,
riuscita è la cipolla.
Nell’una ecco sta l’altra,
nella maggiore la minore,
nella seguente la successiva,
cioè la terza e la quarta.
Una centripeta fuga.
Un’eco in coro composta.

La cipolla, d’accordo:
il più bel ventre del mondo.
A propria lode di aureole
da sè si avvolge in tondo.
In noi – grasso, nervi, vene,
muchi e secrezione.
E a noi resta negata
l’idiozia della perfezione.

- Wislawa Szymborska - 
da "Grande numero"




"La maggior parte delle persone 
non si dà la pena di pensare con la propria testa 
(o perché non può, o perché non vuole), 
e di conseguenza, 
è facilmente preda di suggestioni collettive. 
Qualcuno ha detto che le persone 
si istupidiscono all’ingrosso 
e rinsaviscono al dettaglio. 
Dunque amiamo e sosteniamo 
i casi al dettaglio."

- Wisława Szymborska - 




sull'opera di Christian Schloe



"No, non è cosa mia. La disperazione è entrata dalla porta senza bussare, si è incollata alla mia ombra, dorme sul mio cuscino. 

Apro gli occhi al mattino e la ritrovo lì, con la sua polvere di incubi 

e di paure. Ma non mi appartiene. So che un giorno, come è arrivata, sparirà. Lo so. E, semplicemente, aspetto."

- Wislawa Szymborska -








Buona giornata a tutti :-)






venerdì 10 ottobre 2014

Contributo alla statistica - Wislawa Szymborska

Su cento persone:
che ne sanno sempre più degli altri
-cinquantadue;
insicuri a ogni passo
- quasi tutti gli altri;
pronti ad aiutare,
purchè la cosa non duri molto
- ben quarantanove;
buoni sempre,
perchè non sanno fare altrimenti
- quattro, be’ forse cinque;
propensi ad ammirare senza invidia
- diciotto;
viventi con la continua paura
di qualcuno o qualcosa
- settantasette;
dotati per la felicità,
- al massimo poco più di venti;
innocui singolarmente,
che imbarbariscono nella folla
- di sicuro più della metà;
crudeli,
se costretti dalle circostanze
- è meglio non saperlo
neppure approssimativamente;
quelli col senno di poi
- non molti di più
di quelli col senno di prima;
che dalla vita prendono solo cose
- quaranta,
anche se vorrei sbagliarmi;
ripiegati, dolenti
e senza torcia nel buio
- ottantatrè
prima o poi;
degni di compassione
-novantanove;
mortali
- cento su cento.
Numero al momento invariato.

Wislawa Szymborska
da "Attimo"




Esperti degli spazi
dalla terra alle stelle
ci perdiamo nello spazio 
dalla terra alla testa.

- Wislawa Szymborska -




Non sempre abbiamo la possibilità di cambiare le cose che la vita ci mette davanti, ma possiamo scegliere come affrontarle, quanto farci influenzare da esse e quanto lasciare che ci trasformino dentro. 

- K. Kann -




Il Vangelo insegna che l'uomo cambia la sua vita, la sua mentalità, si converte al bene non perché viene sgridato, rimproverato, punito, ma perché si scopre amato nonostante sia peccatore. 

- Marko Ivan Rupnik - 








Buona giornata a tutti :-)






lunedì 11 agosto 2014

Amore a prima vista - Wislawa Szymborska -

 Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
E' bella una tale certezza
ma l'incertezza è più bella.

Non conoscendosi prima, credono
che non sia mai successo nulla fra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi?

Vorrei chiedere loro
se non ricordano -
una volta un faccia a faccia
forse in una porta girevole?
uno "scusi" nella ressa?
un "ha sbagliato numero" nella cornetta?
- ma conosco la risposta.
No, non ricordano.

Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio
il caso stava giocando con loro.

Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava, li allontanava,
gli tagliava la strada
e soffocando un risolino
si scansava con un salto.

Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o il martedì scorso
una fogliolina volò via
da una spalla all'altra?
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Chissà, era forse la palla
tra i cespugli dell'infanzia?

Vi furono maniglie e campanelli
in cui anzitempo
un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte, forse, lo stesso sogno,
subito confuso al risveglio.

Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.

- Wislawa Szymborska -

(La fine e l'inizio, Scheiwiller, 1993)




Con uno sguardo mi ha resa più bella,
e io questa bellezza l’ho fatta mia,
felice, ho inghiottito una stella.
Ho lasciato che mi immaginasse a somiglianza
del mio riflesso nei suoi occhi.
Gli parlo di tutto ciò che vuole:
delle formiche morenti d’amore
sotto la costellazione del soffione.
Gli giuro che una rosa bianca,
se viene spruzzata di vino, canta.
Mi metto a ridere, inclino il capo..e rido, rido felice
specchiata nel suoi occhi felici..

- Wislawa Szymborska -




Solo l'amore da senso a tutto ciò che viviamo. 
Da un senso profondo a ogni sofferenza, ogni croce, ogni sacrificio. 
Da un senso nuovo ad ogni momento di amicizia, di intimità, di comunione, di gioia purissima che la vita ci regala. 
L'Amore da senso ad a tutto ciò che ci appare completamente privo di senso.

























Buona giornata a tutti :-)




domenica 10 novembre 2013

La breve vita dei nostri antenati – Wislawa Szymborska -

Non arri­va­vano in molti fino a trent’anni.
La vec­chiaia era un pri­vi­le­gio di alberi e pie­tre.
L’infanzia durava quanto quella dei cuc­cioli di lupo.
Biso­gnava sbri­garsi, fare in tempo a vivere
prima che tra­mon­tasse il sole,
prima che cadesse la neve.
Le geni­trici tre­di­cenni,
i cer­ca­tori quat­trenni di nidi tra i giun­chi,
i capi­cac­cia ven­tenni –
un attimo prima non c’erano, già non ci sono più.
I capi dell’infinito si uni­vano in fretta.
Le fat­tuc­chiere bia­sci­ca­vano esor­ci­smi
con ancora tutti i denti della gio­vi­nezza.
Il figlio si faceva uomo sotto gli occhi del padre.
Il nipote nasceva sotto l’occhiata del nonno.
E del resto essi non con­ta­vano gli anni.
Con­ta­vano reti, pen­tole, capanni, asce.
Il tempo, così pro­digo con una qua­lun­que stella del cielo,
ten­deva loro una mano quasi vuota
e la ritraeva in fretta, come pen­tito.
ancora un passo, ancora due
lungo il fiume scin­til­lante
che dall’oscurità nasce e nell’oscurità scompare.
Non c’era un attimo da per­dere,
domande da rin­viare e illu­mi­na­zioni tar­dive,
se non le si erano avute per tempo.
La sag­gezza non poteva aspet­tare i capelli bian­chi.
Doveva vedere con chia­rezza, prima che fosse chiaro,
e udire ogni voce, prima che risonasse.
Il bene e il male –
ne sape­vano poco, ma tutto:
quando il male trionfa, il bene si cela;
quando il bene si mostra, il male si acquatta.
Nes­suno dei due si lascia vin­cere
o allon­ta­nare a una distanza defi­ni­tiva.
Ecco il per­ché di una gioia sem­pre tinta dal ter­rore,
d’una dispe­ra­zione mai disgiunta dalla spe­ranza.
La vita, per quanto lunga, sarà sem­pre breve.
Troppo breve per aggiun­gere qualcosa.

(Wislawa Szymborska)



Non c'è vita
che almeno per un attimo
non sia immortale.

(da Sulla morte, senza esagerare)


So che la tomba che si chiude sui morti si apre sul firmamento;
e quello che noi quaggiù consideriamo la fine è il principio

Victor Hugo



Dice il Signore: "Una, una sola scienza è necessaria. Lo ripeterò mille volte: conoscere Dio e servirlo, conoscerlo nelle cose, vederlo negli avvenimenti e sapere distinguere Lui dal suo antagonista per non cadere in perdizione." 


"Io non condanno la Scienza. Ho anzi piacere che l'uomo approfondisca col sapere le cognizioni che è andato accumulando, per potere sempre più comprendere ed ammirare Me nelle mie opere. Vi ho dato l'intelligenza per questo. Ma dovete usarla per vedere Dio nella legge dell'astro, nella formazione del fiore, nel concepimento dell'essere, e non usare l'intelligenza per violentare la vita o negare il Creatore."




I destini dell'uomo sono come fiumi,
alcuni scorrono veloci, senza incertezza, 
lungo facili percorsi. 
Altri passano attraverso mille difficoltà 
ma arrivano ugualmente al mare. 
La meta finale è per tutti la stessa.

Romano Battaglia
"Il fiume della vita"


Preghiera per la sera

Porta a compimento 
la promessa che hai fatto a mio riguardo, Signore,
conservami la vita per mezzo della croce,
e al mio risveglio ti renderò grazie,
per l'amore che hai manifestato alla mia debolezza.
Donami, Signore, per la tua tenerezza, 
di ascoltare e compiere la tua volontà; 
concedimi una sera tranquilla
e una notte santa.
O Cristo, nostro salvatore,
tu sei la vera luce,
a te la gloria, e su di noi le tue misericordie, 
in questo come nell' altro mondo.

(Efrem il Siro)

Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it









domenica 20 ottobre 2013

L'acqua - Wislawa Szymborska -

Sulla mano mi é caduta una goccia di pioggia,
attinta dal Gange e dal Nilo,
dalla brina ascesa in cielo sui baffi d’una foca,
dalle brocche rotte nelle citta di Ys e Tiro.
Sul mio dito indice il mar Caspio è un mare aperto,
e il Pacifico affluisce docile nella Rudawa,
la stessa che svolazzava come nuvoletta su Parigi
nell’anno settecentosessantaquattro
il sette maggio alle tre del mattino.
Non bastano le bocche per pronunciare
tutti i tuoi fuggevoli nomi, acqua.
Dovrei darti un nome in tutte le lingue
pronunciando tutte le vocali insieme
e al tempo stesso tacere – per il lago
che non è riuscito ad avere un nome
e non esiste in terra – come in cielo
non esiste la stella che si rifletta in esso.
Qualcuno annegava, qualcuno ti invocava morendo.
E’ accaduto tanto tempo fa, ed è accaduto ieri.
Spegnevi case in fiamme, trascinavi via case
come alberi, foreste come città.
Eri in battisteri e in vasche cortigiane.
Nei baci, nei sudari.
A scavar pietre, a nutrire arcobaleni.
Nel sudore e nella rugiada di piramidi e lillà.
Quanto é leggero tutto questo in una goccia di pioggia.
Con che delicatezza il mondo mi tocca.
Qualunque cosa ogniqualvolta ovunque sia accaduta,
é scritta sull’acqua di babele.



(Wislawa Szymborska)



Nulla è in regalo, tutto è in prestito.
Sono indebitata fino al collo.
Sarò costretta a pagare per me
con me stessa,
a rendere la vita in cambio della vita.

(da Nulla è in regalo! 1998)



Non c'è dissolutezza peggiore del pensare.
Questa licenza si moltiplica come gramigna
su un'aiuola per le margheritine.

- Wislawa Szymborska -





La bellezza della vita è proprio nel saper vivere contemporaneamente come se tutto fosse donato e guidato dall'alto e come se tutto dipendesse da noi, in un dosaggio che non è certo paritetico ma che necessita di entrambe le componenti. 


Cardinale Gianfranco Ravasi




:-) Buona giornata a tutti





mercoledì 9 gennaio 2013

Sotto una piccola stella - Wislawa Szymborska -

Chiedo scusa al caso se lo chiamo necessità.
Chiedo scusa alla necessità se tuttavia mi sbaglio.
Non si arrabbi la felicità se la prendo per mia.
Mi perdonino i morti se ardono appena nella mia memoria.
Chiedo scusa al tempo per tutto il mondo che mi sfugge a ogni istante.
Chiedo scusa al vecchio amore se do la precedenza al nuovo.
Perdonatemi, guerre lontane, se porto fiori a casa.
Perdonatemi, ferite aperte, se mi pungo un dito.
Chiedo scusa a chi grida dagli abissi per il disco col minuetto.
Chiedo scusa alla gente nelle stazioni se dormo alle cinque del mattino.
Perdonami, speranza braccata, se a volte rido.
Perdonatemi, deserti, se non corro con un cucchiaio d'acqua.
E tu, falcone, da anni lo stesso, nella stessa gabbia,
immobile con lo sguardo fisso sempre nello stesso punto,
assolvimi, anche se tu fossi un uccello impagliato.
Chiedo scusa all'albero abbattuto per le quattro gambe del tavolo.
Chiedo scusa alle grandi domande per le piccole risposte.
Verità, non prestarmi troppa attenzione.
Serietà, sii magnanima con me.
Sopporta, mistero dell'esistenza, se strappo fili dal tuo strascico.
Non accusarmi, anima, se ti possiedo di rado.
Chiedo scusa al tutto se non posso essere ovunque.
Chiedo scusa a tutti se non so essere ognuno e ognuna.
So che finché vivo niente mi giustifica,
perché io stessa mi sono d'ostacolo.
Non avermene, lingua, se prendo in prestito parole patetiche,
e poi fatico per farle sembrare leggere.

(Wislawa Szymborska)
Wisława Szymborska (Kórnik, 2 luglio 1923 – Cracovia, 1º febbraio 2012) è stata una poetessa e saggista polacca.Premiata con il Nobel nel 1996 e con numerosi altri riconoscimenti, è generalmente considerata la più importante poetessa polacca degli ultimi anni.
  
Paolo Uccello - San Giorgio e il Drago, Londra, National Gallery, 1456
Chiunque si identifichi con la psiche collettiva o, in termini mitologici, si lasci divorare dal mostro, e si annichilisca in esso, arriva al tesoro vigilato dal drago, ma vi arriva contro la sua volontà e con tutto danno per se stesso.

- Carl Gustav Jung -


Lotta fra un drago alato ed un leone, disegno - Leonardo da Vinci
Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, Museo degli Uffizi, Firenze
 
Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro. E se tu scruterai a lungo in un abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te.

- Friedrich Nietzsche-


Vittore Carpaccio - San Giorgio uccide il drago - 1502, Venezia

È così che si combattono i mostri: lasci che ti vengano vicino, li guardi negli occhi e poi li colpisci.

(Nella valle di Elah)
Raffaello - Studio per San Giorgio e il drago, 1506
Penna e inchiostro su gessetto nero
Non sono io a trovare i mostri... Direi che a volte sono loro a trovare me. Forse per loro il mostro sono io...

(Dylan Dog)



Raffaello Sanzio - S.Giorgio ed il drago.
Tempera su Tavola - 31x27cm Museo: Louvre-Parigi
 
Il sonno della ragione genera mostri.

- Francisco Goya -