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domenica 28 giugno 2020

Cosa offrire alla morte - Rabindranath Tagore

Il giorno che la morte busserà alla tua porta,
cosa le offrirai?
Porgerò alla mia ospite la coppa colma della mia vita:
non lascerò che se ne vada a mani vuote.
Tutta la dolce vendemmia di tutti i miei giorni d'autunno,
di tutte le notti d'estate,
tutto quello che ho guadagnato,
tutto quello che ho spigolato nella mia vita operosa,
lo porgerò a lei,
quando alla fine dei miei giorni
la morte busserà alla mia porta.
- Rabindranath Tagore -
  Fonte: Poesie

Painting Erika Hopper

Esiste una stanchezza dell'intelligenza astratta ed è la più terribile delle stanchezze.
Non è pesante come la stanchezza del corpo, e non è inquieta come la stanchezza dell'emozione.

È un peso della consapevolezza del mondo, una impossibilità di respirare con l'anima.
- Fernando Pessoa -



Camminavo lungo la strada con due amici quando
il sole tramontò,

il cielo si tinse all'improvviso di rosso sangue.
Mi fermai, mi appoggiai stanco morto ad un recinto.
Sul fiordo neroazzurro e sulla città c'erano sangue
e lingue di fuoco.
I miei amici continuavano a camminare
e io tremavo ancora di paura...
e sentivo che un grande urlo infinito
pervadeva la natura.

- Edvard Munch -




Edward Munch
L'urlo

Buona giornata a tutti. :-)

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martedì 2 giugno 2020

Luce, mia luce! e Dimmi se tutto è vero – Rabinandrath Tagore

Luce, mia luce!
Luce che inondi la terra
luce che baci gli occhi
luce che addolcisce il cuore!

Amore mio, la luce danza
al centro della mia vita
la luce tocca le corde del mio amore.

Il cielo si spalanca
il vento soffia selvaggio
il riso passa sopra la terra.

Le farfalle dispiegano le loro ali
sul mare della luce.
Gigli e gelsomini sbocciano
sulla cresta delle sue onde.

Amore mio, la luce s'infrange
nell'oro delle nubi
e sparge gemme in gran copia.
Gioia e serenità si diffondono
di foglia in foglia senza limiti.
Il fiume del cielo
ha superato le sue sponde
e inonda di felicità la terra.


- Rabindranath Tagore -



Mi hai fatto senza fine 
questa è la tua volontà. 
Questo fragile vaso 
continuamente tu vuoti 
continuamente lo riempi 
di vita sempre nuova. 

Questo piccolo flauto di canna 
hai portato per valli e colline 
attraverso esso hai soffiato 
melodie eternamente nuove. 

Quando mi sfiorano le tue mani immortali 
questo piccolo cuore si perde 
in una gioia senza confini 
e canta melodie ineffabili. 
Su queste piccole mani 
scendono i tuoi doni infiniti. 
Passano le età, e tu continui a versare, 
e ancora c'è spazio da riempire.

- Tagore -



“…….Si racconta che Dio decise che nessun amore sulla terra sarebbe stato del tutto impossibile, nemmeno quello tra la Luna e il Sole e fu così che creò l'eclisse.

Oggi, Sole e Luna vivono nella speranza di questo momento, nell'attesa di questi rare situazioni che sono loro consentite e che quasi mai accadono.

Quando guardiamo il cielo e vediamo il Sole coprire la Luna significa che lui è sdraiato su di lei e cominciano ad amarsi. Non sapremo mai le parole che si sussurrano a vicenda.
A questo atto d'amore Dio diede il nome di eclisse.

E la luce della loro estasi è così forte che si sconsiglia di guardare il cielo in quel momento perchè i nostri occhi potrebbero essere accecati dalla vista di tanto amore…”

(La dolce storia tra il sole e la luna – Autore non conosciuto)




                                                             Buona giornata a tutti. :-)



venerdì 26 luglio 2019

Alle porte della vita - Rabindranath Tagore

Mi è sconosciuto il momento 
in cui arrivai 
alle porte della vita 
nella grande casa 
di questo mondo strano. 
Neppure conosco quale forza 
mi abbia fatto fiorire nel seno 
di questo mistero immenso, 
a mezzanotte, 
come un bocciolo nella vasta foresta. 

Tuttavia quando all'aurora, 
alzata la testa 
aperti gli occhi 
vidi il mondo 
coperto d'azzurro 
vestito di raggi d'oro, 
vidi la terra 
coperta di gioia e dolore, 
allora in un attimo 
lo sconosciuto mistero infinito 
mi è apparso 
come il seno di una madre, 
tanto conosciuto, tutto mio. 

La paurosa forza 
informe, incomprensibile, 
si è rivelata 
immagine della madre.

Rabindranath Tagore - 


“Gesù sta al centro di tutto, assume tutto
e si fa carico di tutto,
tutto soffre.
E’ impossibile colpire
un qualunque essere
senza colpire Lui,
è impossibile umiliare qualcuno o annientarlo,
senza umiliare Lui,
maledire o assassinare
uno qualsiasi,
senza maledire o uccidere Lui."

- Léon Bloy -




«I bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli; i bambini perché porteranno avanti la storia, gli anziani perché trasmettono l'esperienza e la saggezza della loro vita» (n. 447). 
Questo rapporto, questo dialogo tra le generazioni è un tesoro da conservare e alimentare!

- Papa Francesco -
Angelus/L'ora di Maria Venerdì, 26 luglio 2013








Concedi ch’io possa sedere
per un momento al tuo fianco.
Le opere cui sto attendendo
potrò finirle più tardi.
Lontano dalla vista del tuo volto
non conosco né tregua né riposo
e il mio lavoro
diventa una pena senza fine
in un mare sconfinato di dolori.
Oggi l’estate è venuta
alla mia finestra
con i suoi sussurri e sospiri,
le api fanno i menestrelli
alla corte del boschetto in fiore.
Ora è tempo di sedere tranquilli
a faccia a faccia con te
e di cantare la consacrazione
della mia vita
in questa calma straripante e silenziosa. 
Rabindranath Tagore - 


Buona giornata a tutti. :-)


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sabato 27 aprile 2019

Svegliati, Alzati! (1908) e Mi hai fatto senza fine - Rabindranath Tagore

Svegliati, alzati!
All'alba la luce stessa di Dio viene a rompere il nostro sonno.
Il sonno profondo di tutta la notte si rompe in un momento.
Ma chi può spezzare le illusioni della sera?
Come potrò togliere dall'animo l'involucro magico che il lavoro e le preoccupazioni del lungo giorno hanno gettato su di esso e condurlo in mezzo alla pace pura e tranquilla?
Tutto il giorno, come un ragno, in diverse maniere, ci ha avvolto con reti molto vaste, una rete dopo l'altra.
L'Onnipotente, l'Eterno è stato messo da parte.
Tagliate tutte queste reti, come potrò risvegliare lo spirito in mezzo all'infinito?
Svegliati, alzati!

Il giorno con lavori vari, con preoccupazioni ed attrazioni innumerevoli cerca di legarci stretti da tutte le parti: cerca di alzare un muro tra la mia anima e l'universo. Così, se noi non risvegliamo la nostra attenzione, se non usiamo questa formula magica: Svegliati, alzati... Se non risuona ogni momento questa voce dentro l'anima, in mezzo a tutte le mille vicende della giornata, un nodo dopo l'altro, un laccio dopo l'altro esse ci legheranno e ci renderanno insensibili. Allora non ci sarà alcuna forza di volontà che possa distoglierci dalla nostra inerzia.
Pensiamo che quanto ci lega da tutte le parti sia la verità e non avremo più fede nelle verità pure e passate, non ci passerà neppure per la mente di sospettare della nostra situazione.
Perciò in mezzo al frastuono dei vari affari di ogni giorno si alzi dalle profondità del nostro animo, nello strumento che ha una sola corda, il richiamo: Svegliati, alzati!

- Rabindranath Tagore -
1 dicembre 1908
Fonte: “Santiniketon,Casa della Pace”, Tagore, Paoline Editoriale Libri, 1/1995




Mi hai fatto senza fine
questa è la tua volontà.

Questo fragile vaso
continuamente tu vuoti
continuamente lo riempi
di vita sempre nuova.

Questo piccolo flauto di canna
hai portato per valli e colline
attraverso esso hai soffiato
melodie eternamente nuove.

Quando mi sfiorano le tue mani immortali
questo piccolo cuore si perde
in una gioia senza confini
e canta melodie ineffabili.

Su queste piccole mani
scendono i tuoi doni infiniti.

Passano le età, e tu continui a versare,
e ancora c'è spazio da riempire.


 - Rabindranath Tagore -


Buona giornata a tutti. :-)

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martedì 19 febbraio 2019

Non nascondere e Non andare via Signore - Rabindranath Tagore

Non nascondere
il segreto del tuo cuore,
amico mio!
Dillo a me, solo a me,
in confidenza.
Tu che sorridi così gentilmente,
dimmelo piano,
il mio cuore lo ascolterà,
non le mie orecchie.
La notte è profonda,
la casa silenziosa,
i nidi degli uccelli
tacciono nel sonno.
Rivelami tra le lacrime esitanti,
tra sorrisi tremanti,
tra dolore e dolce vergogna,
il segreto del tuo cuore.

- Rabindranath Tagore -


Vivi la tua vita e dimentica quanti anni hai!

Non andare via Signore

Signore, 

se la porta del mio cuore dovesse restare chiusa un giorno,
abbattila ed entra, non andare via.

Se le corde del mio cuore, 

non dovessero cantare il tuo nome un giorno,
ti prego aspetta, non andare via.

Se non dovessi svegliarmi al tuo richiamo un giorno,
svegliami con la tua pena  ...non andare via.

Se un altro sul tuo trono io dovessi porre un giorno,
tu, mio Signore eterno, non andare via.


- Rabindranath Tagore - 




Dove la mente è senza paura e si cammina a testa alta,
dove la conoscenza è libera,
dove il mondo non è stato ridotto in frammenti
da strette mura domestiche,
dove le parole scaturiscono dal profondo della verità,
dove instancabile lotta tende le braccia verso la perfezione,
dove il chiaro flusso della ragione non si è perso
nell’arida sabbia del deserto delle abitudini senza vita,
dove la mente viene condotta da te
verso orizzonti sempre più ampi di pensiero e di azione,
verso quel cielo di libertà,
Padre mio, che il mio Paese si risvegli!


- Rabindranath Tagore -

















Buona giornata a tutti :-)

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venerdì 23 novembre 2018

Buonanotte amore mio - Fernando Pessoa - Rabrindranath Tagore - Nikola Vaptzarov

Penso a te nel silenzio della notte, quando tutto è nulla,
e i rumori presenti nel silenzio sono il silenzio stesso,
allora, solitario di me, passeggero fermo
di un viaggio senza Dio, inutilmente penso a te.

Tutto il passato, in cui fosti un momento eterno,
è come questo silenzio di tutto.

Tutto il perduto, in cui fosti quel che più persi,
è come questi rumori,
tutto l'inutile, in cui fosti quel che non doveva essere,
è come il nulla che sarà in questo silenzio notturno.


Ho visto morire, o sentito che morirono,
quanti amai o conobbi,
ho visto non saper più nulla di quelli che un po' andarono
con me, e poco importa se fu un'ora o qualche parola;
o un passeggio emotivo e muto,
e il mondo oggi per me è un cimitero di notte,
bianco e nero di tombe e alberi e di estraneo chiardiluna
ed è in questa quiete assurda di me e di tutto
che penso a te.


- Fernando Pessoa -

Paul Merwart (1855-1902), The Dream

Non andartene, amore, senza avvertirmi.
Ho vegliato tutta la notte, e ora 
i miei occhi sono pesanti di sonno. 
Ho paura di perderti mentre dormo.
Non andartene, amore, senza avvertirmi.
Mi sveglio e stendo la mano senza toccarti.
Ti sento e ti domando: - E' forse un sogno?
- Oh, se potessi stringere i tuoi piedi
con il mio cuore e tenerli stretti al mio petto!
Non andartene, amore, senza avvertirmi.


- Rabrindranath Tagore -


Jean-Jules-Antoine - Lecomte du Nouy (1842-1923 ), The Dream of a Eunuch

Visiterò talora il tuo sogno
come un ospite intruso, inatteso.
Non mi lasciare sulla strada, fuori,
e non serrare le tue porte.

Silente entrerò. Seduto calmo,
il buio fisserò per percepirti.
E dell’immagine di te ricolmo,
ti bacerò per subito svanire. 

- Nikola Vaptzarov -



Paul Sieffert (1874-1957), Nude Sleeping



Buona giornata a tutti... anzi... che i vostri sogni siano belli come i miei...












giovedì 26 luglio 2018

Al risveglio di Rabindranath Tagore e Ti voglio di Luis Cernuda

Al risveglio ho trovato
con la luce una lettera.
Ma non posso sapere
che dice: non so leggere.
E non voglio distrarre
un sapiente dai libri:
ciò che c’è scritto forse
non lo saprebbe leggere.
La terrò sulla fronte,
la terrò stretta al cuore.
Quando scende la notte
ed escono le stelle,
la porterò sul grembo
e resterò in silenzio.
E me la leggeranno
le foglie che stormiscono,
e ne farà il ruscello
col suo scorrere un canto
che a me ripeterà
anche l’Orsa dal cielo.
Io non lo so trovare
quel che cerco, o capire
cosa dovrei imparare,
ma so che questa lettera
che non ho letto, ha reso
più lieve il mio fardello,
e tutti i miei pensieri
ha mutato in canzoni.

- Rabindranath Tagore -


Lev Tchistovsky (1902-1969)

Ti voglio

Ti voglio.
Te l’ho detto con il vento
come un bruco gioca nella sabbia;
come un organo irato tempestoso;
te l’ho detto con il sole,
che dei giovani indora i corpi nudi
e nelle cose innocenti sorride;
l’ho detto con le nuvole
meste fronti che il cielo sostengono,
tristezze fuggitive;
l’ho detto con le piante
le diafane creature che si coprono
d’improvviso rossore;
te l’ho detto con l’acqua
vita lucente che nasconde l’ombra;
e te l’ho detto con la mia paura
e te l’ho detto con la mia allegria,
e con astio, e tremende parole.
Ma non mi basta:
oltre la vita voglio
dirtelo con la morte;
oltre l’amore voglio
dirtelo con l’oblio.

- Luis Cernuda -


Paul-Antoine de La Boulaye (1849-1926), A Couple


Buona giornata a tutti. :-)

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