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venerdì 11 febbraio 2022

L'Italia che ... va avanti malgrado tutto

“Ma Principe, il Senato è la camera alta del Regno! In essa il fiore degli uomini politici italiani, prescelti dalla saggezza del Sovrano, esaminano, discutono, approvano o respingono quelle leggi che il governo propone per il progresso del paese."

Dal Gattopardo
Il Gattopardo è un film del 1963 diretto da Luchino Visconti


Quando capirà il popolino questa regoletta basica basica che gli antichi romani
definivano "divide et impera"? Secoli di battaglie non ci hanno insegnato,
Che le guerre tra le genti sono un giro di quattrini,
Che fan metter gli uni gli altri,
A litigar come dispettosi ragazzini,
Combattendo per falsi ideali creati dai potenti,
Che guadagnar seminando la zizzania tra le genti.
Basterebbe rider a crepapelle ad ogni nuova sciagura annunciata,
Facendo il contrario di ogni cosa paventata,
Allora sì che il castello di menzogne crollerebbe,
E invece della guerra l'armonia ritornerebbe.

Psicologia facile (dal web)



Viva l'Italia
L'Italia liberata
L'Italia del valzer e l'Italia del caffè
L'Italia derubata e colpita al cuore
Viva l'Italia
L'Italia che non muore
Viva l'Italia presa a tradimento
L'Italia assassinata dai giornali e dal cemento
L'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura
Viva l'Italia, l'Italia che non ha paura
Viva l'Italia
L'Italia che è in mezzo al mare
L'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare
L'Italia metà giardino e metà galera
Viva l'Italia
L'Italia tutta intera
Viva l'Italia
L'Italia che lavora
L'Italia che si dispera e l'Italia che s'innamora
L'Italia metà dovere e metà fortuna
Viva l'Italia
L'Italia sulla luna
Viva l'Italia
L'Italia del 12 dicembre
L'Italia con le bandiere
L'Italia nuda come sempre
L'Italia con gli occhi aperti nella notte triste
Viva l'Italia

L'Italia che resiste
- Francesco de Gregori -


Buona giornata a tutti :-)




venerdì 13 agosto 2021

Essere governato significa - Pierre-Joseph Proudhon

Essere governato significa essere guardato a vista, ispezionato, spiato, diretto, legiferato, regolamentato, recintato, indottrinato, catechizzato, controllato, stimato, valutato, censurato, comandato, da parte di esseri che non hanno né il titolo, né la scienza, né la virtù. 
Essere governato vuol dire essere, ad ogni azione, ad ogni transazione, ad ogni movimento, annotato, registrato, censito, tariffato, timbrato, squadrato, postillato, ammonito, quotato, collettato, patentato, licenziato, autorizzato, impedito, riformato, raddrizzato, corretto. 
Vuol dire essere tassato, addestrato, taglieggiato, sfruttato, monopolizzato, concusso, spremuto, mistificato, derubato, e, alla minima resistenza, alla prima parola di lamento, represso, emendato, vilipeso, vessato, braccato, tartassato, accoppato, disarmato, ammanettato, imprigionato, fucilato, mitragliato, giudicato, condannato, deportato, sacrificato, venduto, tradito, e per giunta schernito, dileggiato, ingiuriato, disonorato, tutto con il pretesto della pubblica utilità e in nome dell'interesse generale.

- Pierre-Joseph Proudhon -
(da: "Idée générale de la Révolution au XIXe siècle",1851)


«Uno dei caratteri dello spirito predominante di tutti i secoli è una certa persuasione di alcune idee che degenera in tirannia di opinione, che condanna chi lo contraddice, a passare per ignorante o male intenzionato, dal che nasce un timore che impedisce a molti di esporre i loro dubbi, ed a moltissimi di concepirne. 
Questa tirannia è, come tutte le altre, precipitosa, impaziente di ogni obbiezione e di ogni esame, vaga di parlare e nemica di ascoltare, e di dare spiegazioni; come tutte le altre , essa non vorrebbe dar campo alle risposte perché, come tutte le altre, è in dubbio di quella sua autorità che pure vorrebbe far riconoscere da tutti e fare ammettere come fondata sulla ragione senza lasciarla vagliare dal ragionamento. 
Eppure in tutte le discussioni è necessaria la calma, la pazienza, la libertà; eppure bisogna esaminar tutto, ed anche lo spirito del secolo.» 

- Alessandro Manzoni -

da: Osservazioni sulla morale cattolica


Buona giornata a tutti :-)









domenica 18 luglio 2021

La favola delle scimmie e delle banane

Nel 1967 il Dott. Stephenson ha condotto un esperimento in cui erano coinvolte 10 scimmie, una gabbia, una banana, una scala e uno spruzzatore di acqua gelata. Stephenson rinchiude 5 scimmie in una grande gabbia. All’interno della gabbia mette una scala e sulla scala un casco di banane.

Le scimmie si accorgono immediatamente delle banane e una di loro si arrampica sulla scala. Appena lo fa, però, lo sperimentatore la spruzza con dell’acqua gelida. Poi riserva lo stesso trattamento alle altre 4 scimmie.

La scimmia sulla scala torna a terra e tutte e 5 restano sul pavimento, bagnate, al freddo e disorientate. Presto però la tentazione delle banane è troppo forte e un’altra scimmia comincia ad arrampicarsi sulla scala. Di nuovo lo sperimentatore spruzza l’ambiziosa scimmia e le sue compagne con l’acqua gelata. Quando una terza scimmia prova ad arrampicarsi per arrivare alle banane le altre scimmie, volendo evitare di essere spruzzate, la tirano via dalla scala malmenandola. Da questo momento le scimmie non proveranno più a raggiungere le banane.

La seconda parte dell’ esperimento prevede l’introduzione di una nuova scimmia nella gabbia. Appena questa si accorge delle banane prova naturalmente a raggiungerle. Ma le altre scimmie, conoscendo l’esito, la obbligano a scendere e la picchiano. Alla fine anche lei, come le altre 4 scimmie, rinuncia a mangiare la banana senza mai essere stata spruzzata con l’acqua gelata, quindi senza sapere perché non potesse farlo.

A questo punto un’altra scimmia scelta tra le 4 originarie rimaste, è stata sostituita con una nuova. Il nuovo gruppo era composto da 3 delle scimmie iniziali (che sapevano perché non tentare di prendere la banana), 1 scimmia che aveva imparato a rinunciare alla banana a causa della reazione violenta delle altre e 1 scimmia nuova.

Qui la storia si fa interessante. La scimmia nuova, come previsto, tenta di raggiungere la banana. Come era avvenuto con la scimmia precedente, le altre scimmie le impediscono di raggiungere il frutto senza che il ricercatore dovesse spruzzare dell’acqua. Anche la prima scimmia sostituita, quella che non era mai stata spruzzata ma era stata dissuasa dalle altre, si è attivata per impedire che l’ultima arrivata afferrasse la banana.

LA CONCLUSIONE DELL’ ESPERIMENTO

La procedura della sostituzione delle scimmie viene ripetuta finché nella gabbia sono presenti solo scimmie “nuove”, che non sono mai state spruzzate con l’acqua.

L’ultima arrivata tenta naturalmente di avvicinarsi alle banane ma tutte le altre glielo impediscono: nessuna di esse però conosce il motivo del divieto!

Stephenson descrive l’atteggiamento inquisitore dell’ultima scimmia arrivata, come se cercasse di capire il perché del divieto di mangiare quella banana così invitante. Nel suo racconto le altre scimmie si sono guardate tra loro, quasi a cercare questa risposta. Il problema è che nessuna delle scimmie presenti la conosceva, perché nessuna era stata punita dallo sperimentatore per averci provato, era stato il gruppo a opporsi.

Una nuova regola era stata tramandata alla generazione successiva, ma le sue motivazioni erano scomparse con la scomparsa del gruppo che l’aveva appresa.

Se fosse stato possibile chiedere alle scimmie perché picchiavano le compagne che provavano a salire sulla scala, la risposta sarebbe stata più o meno questa: ” Non lo so, è così che si fa da queste parti!” Suona familiare?

Non smettere di indagare, di chiedere, di trovare nuovi paradigmi. Spesso il nostro modo di agire è solo il frutto di azioni che ripetiamo perché l’abbiamo visto fare da altri, senza sapere bene il perché. Cambiate le vostre abitudini. Non abbiate paura. Sfuggite al più grande esperimento sociale mai visto nella storia, quello di consumare quello che altri (gli sperimentatori) vogliono che consumiamo, quello di evitare che ci poniamo domande, che troviamo nuove soluzioni per vecchi problemi.

Bibliografia:

Stephenson, G. R. (1967). Cultural acquisition of a specific learned response among rhesus monkeys. In: Starek, D., Schneider, R., and Kuhn, H. J. (eds.), Progress in Primatology, Stuttgart: Fischer, pp. 279-288.

 


 

Siate l'anomalia. L'aberrazione. L'errore. L'inconveniente. La diversità. 

Il dato indecifrabile. Lasciate che guardandovi scuotano le loro teste uniformate. 

Lasciate che si vergognino di voi. Che si imbarazzino. Che si incazzino. 

Vi insulteranno. Voi lasciateli fare. Lasciate che si prendano gioco di voi. 

Che vi additino. Che ridano. Resistete al loro scherno. 

Siate la loro vittima, il loro zimbello. 

Siate ai loro occhi un clamoroso fallimento. 

Una tigre non perde il sonno curandosi di ciò che pensano le pecore. Andate avanti. Siate la cicatrice sul loro modo di vedere le cose e sulla loro normalità. Vi detesteranno.
Vi temeranno.
Desidereranno essere come voi.

(David Icke)

Buona giornata a tutti. :-)






venerdì 23 ottobre 2020

La buona medicina è fatta anche di speranza - Prof.Matteo Bassetti

La speranza è essenziale per la vita ed è una straordinaria medicina.

Sono convinto che il medico debba essere portatore di speranza e la sua umanità sia la prima chiave d’accesso all’umanità del malato o del potenziale malato.

Qui il fattore personale diventa fattore professionale, non inferiore alla preparazione tecnico- scientifica.

La speranza è quasi una necessità biologica dell’individuo. La gente ne ha un grande bisogno e nessuno ha il diritto di togliergliela, ma ha il dovere di mantenerla viva.
Il che non significa dare illusioni e sogni, non è un non dire la verità, ma fargli capire che non resterà mai solo nei momenti difficili e che oggi il sistema sanitario è più pronto a gestire l’infezione.
E, poiché la medicina non è una scienza esatta, ci sarà sempre un margine di ottimismo su cui puntare. 

Un medico è completo se unisce tecnica e umanità e sa dare al suo paziente anche questi messaggi.
I malati ascoltano chi li cura o li curerà e traggono fiducia e speranza, oltre che dalle parole, anche dal loro atteggiamento.

Il malato non vuole atteggiamenti autoritari, distaccati, irritazione, indisponibilità al colloquio, ma calore e comprensione per guardare a un futuro di speranza.

La buona medicina è fatta anche da tutte queste cose. 

- Professore Matteo Bassetti -  

direttore della Clinica Malattie Infettive dell'Ospedale San Martino di Genova (Italy)


Ha scritto il sociologo Mauro Magatti: “Gli storici dicono che le grandi epidemie – insieme alle guerre e alle carestie – hanno la forza di scuotere intere civiltà provocandone la rigenerazione morale e spirituale”. Forse è davvero questa la speranza da coltivare insieme: dopo la grande tribolazione arriverà la ripartenza, che possiamo preparare attraverso una riflessione condivisa sui “fondamentali” del vivere insieme, oltre ai gesti di vicinanza e di solidarietà che già ora condividiamo con la comunità delle donne e degli uomini del nostro tempo.


Il tributo a Cesare va pagato, perché l’immagine sulla moneta è la sua; ma l’uomo, ogni uomo, porta in sé un’altra immagine, quella di Dio, e pertanto è a Lui, e a Lui solo, che ognuno è debitore della propria esistenza (anche Cesare n.d.r).

- papa  Benedetto XVI - 


Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it






 



venerdì 25 settembre 2020

Dialogo con un giovane diavolo


Un giovane diavolo:
Come hai fatto a mandare così tante anime all'inferno?
Vecchio Diavolo:
Attraverso la paura!
Il giovane:
Ben fatto! Di cosa avevano paura? La guerra? Carestia?

Vecchio:
No... di una malattia!
Il giovane:
Non si sono ammalati? Non stavano morendo? Non c'era alcuna cura?
Vecchio:
-... si sono ammalati Sono morti. C ' è una cura...
Il giovane:
- Non capisco...
Vecchio:
Hanno accidentalmente creduto che l'unica cosa da mantenere a tutti i costi fosse LA VITA!!!

Non si sono abbracciati.... Non si sono salutati... Si sono allontanati l'uno dall'altro... Hanno rinunciato a tutti i contatti umani... A tutto ciò che è umano! 
Hanno finito i soldi. Hanno perso il loro lavoro, ma hanno scelto di temere per la loro vita, anche se non avevano più pane.
Credono a tutto quello che hanno sentito, letto i giornali e credono ciecamente a tutto quello che hanno letto. 
Hanno rinunciato alla libertà.
Non hanno mai lasciato casa. Non sono andati da nessuna parte.
 Non hanno visitato parenti e amici.

Il mondo si è trasformato in un grande campo di concentramento con prigionieri volontari.
Hanno accettato tutto!!! Solo per sopravvivere a un altro giorno miserabile...
Non hanno vissuto, sono morti tutti i giorni!
È stato facile prendere le loro miserabili anime...

attribuita a C.S. Lewis - Consigli di un vecchio diavolo a uno più giovane - libro scritto nel 1941.

Bel racconto, molto moderno. Ma ... non è opera del grandissimo C.S. Lewis. È un pregiato “falso d’autore”



“Ecco – dice Gesù rivolgendosi anche ai suoi discepoli – questo sia il vostro metro di misura. Ciò che viene da Dio dà pace, luce, gioia, serenità; ciò che viene dal demonio mette paura, smarrimento, angoscia. Sappiate sempre distinguere da voi la fonte”.


Dio non ci ha messo a questo mondo preparando una serie di trucchi, ostacoli, trabocchetti per renderci la vita difficile. 
La via è semplice: fidarsi, affidarsi, ed avere fede. Ed ascoltare la nostra voce interiore, il nostro corpo, i nostri sintomi, che ci diranno sempre la cosa migliore da fare. 
Una via semplice. Per chi si fida.

Buona giornata a tutti. :-)










mercoledì 23 settembre 2020

Immagina di esser nato nel 1900 ....

Immagina di esser nato nel 1900.
Quando hai 14 anni inizia la prima guerra mondiale e finisce quando ne hai 18 con 22 milioni di morti.
Poco dopo, una pandemia mondiale, una influenza chiamata "spagnola", uccide 50 milioni di persone.
Ne esci vivo e indenne, hai 20 anni.
Poi a 29 anni sopravvivi alla crisi economica mondiale iniziata con il crollo della borsa di New York, provocando inflazione, disoccupazione e carestia.
A 33 anni i nazisti arrivano al potere. 

Hai 39 anni quando inizia la Seconda guerra mondiale e finisce quando hai 45 anni.
Durante l'Olocausto (Shoáh) muoiono 6 milioni di ebrei.
Ci saranno oltre 60 milioni di morti in totale.
Quando hai 52 anni inizia la guerra di Corea.
Quando hai 64 anni inizia la guerra del Vietnam e finisce quando hai 75 anni.

Un bambino nato nel 1985 pensa che i suoi nonni non abbiano idea di quanto sia difficile la vita, e invece sono sopravvissuti a diverse guerre e catastrofi.

Un ragazzo nato nel 1995 e oggi di 25 anni pensa che sia la fine del mondo quando il suo pacco Amazon richiede più di tre giorni per arrivare o quando non ottiene più di 15 ′′like′′ per la sua foto pubblicata su Facebook o Instagram...

Nel 2020 molti di noi vivono nel comfort, abbiamo accesso a diverse fonti di intrattenimento a casa e spesso abbiamo più del necessario.

Ma le persone si lamentano per ogni cosa.
Eppure hanno elettricità, telefono, cibo, acqua calda e tetto sulla testa.
Nulla di tutto questo esisteva in passato.

Ma l'umanità è sopravvissuta a circostanze molto più gravi e non ha mai perso la gioia di vivere.
Forse è ora di essere meno egoisti, smettere di lamentarsi e piangere.

- anonimo, dal web -


La vita è bellissima ma …. nessuno di noi uscirà vivo. 
Quindi per favore smettila di trattarti male anche coi pensieri. Mangia il cibo che ti piace. Cammina alla luce del sole. Tuffati nel mare. Dì la verità che porti nel cuore come un tesoro nascosto. Sii scemo. Sii gentile. Sii strano. Non c'è tempo per niente.


Buona giornata a tutti. :-)










mercoledì 29 luglio 2020

Educare un figlio

Educare un figlio non è facile,
perché il cuore si mette in mezzo
tra il sentimento che vorrebbe proteggerlo
e la necessità di educarlo.
Non desideri che lui soffra,
ma devi dargli aiuto nel modificare sé stesso.
Non ti hanno insegnato a fare il genitore
quindi vai a tentoni...
i tuoi ricordi del passato bambino
ti aiutano... 
ma non bastano a farti capire la diversità tra te e lui.
Cosa quindi conviene insegnargli?
Non tanto un mestiere,
perché lavorerà come meglio potrà,
per quanto la società di domani potrà offrirgli...
ma il tuo dovere è donargli l'onestà e l'umiltà
aborrendo il denaro come atto primario 
della sua giovane vita.
Deve realizzare la sua crescita
e per farlo ha bisogno di calma e tranquillità,
quindi non stare lì a piangere miseria
...ma incoraggialo a far bene
quel che può fare.
I principi sono quelli donatici da Gesù
e non altri...
la misericordia, la bontà, l'amore e l'umiltà
...il primariato della famiglia che nega l'egoismo.
Quindi non confonderti cosa devi fare con lui,
perché il tuo compito di genitore
e di portarlo a Dio
e niente altro...
ti sembra poco o facile?
Provaci.






" ...Allora l'educatore è combattente sempre, è la madre trafitta dal male di suo figlio che però non demorde mai, non riesce a dire " Basta non mi interessa" qualsiasi cosa accada, fino all'ultimo respiro, di là dall'ultimo respiro suo figlio è suo figlio e ci crede e spera e lotta perchè qualcosa possa accadere, qualcosa lo possa riprendere. 
L'insegnante è uguale, l'alunno che ti fa disperare, proprio il più duro di tutti, è quello di cui dici: "Non ti mollo fino all'ultimo minuto dell'ultima ora di scuola del 12 giugno, tu sei mio e io sono qui per te e non cedo. 
Poi sarà quel che vorrai tu, quel che la tua libertà ti consentirà di essere, ma io sono qui fino all'ultimo secondo dell'ultimo minuto dell'ultima ora di lezione. 
L'adulto,  l'educatore, non può mai dire " Ormai è tardi!"

Franco Nembrini -
(da : "Di padre in figlio,Conversazioni sul rischio di educare")




Durante la chiusura delle scuole, il 30% degli studenti non ha avuto in casa dispositivi a sufficienza (computer, tablet, ecc.) per studiare e far lavorare i genitori contemporaneamente. Un ragazzo su tre è ancora costretto a convivere con disagi ‘organizzativi’ e malfunzionamenti di carattere tecnico

Notevoli le statistiche sui problemi riferiti alla connessione: il 23% delle famiglie non aveva Rete in casa, o un collegamento fisso così poco veloce da non consentire uno svolgimento fluido delle lezioni. In Italia abbiamo ancora tante località senza copertura della rete.
Altro grande problema sono stati di pochi gigabyte a disposizione. 
Le scuole in Italia DEVONO riaprire!! Sarebbero dovute riaprire  già a maggio, ma è stato più facile, più semplice ... lasciarle chiuse. 

La cultura rende un popolo facile da guidare, ma difficile da trascinare; facile da governare, ma impossibile a ridursi in schiavitù
- Henry Brougham -



Buona giornata a tutti :-)
www.leggoerifletto.it

domenica 19 luglio 2020

Recessione (1974) - Pier Paolo Pasolini

Rivedremo calzoni coi rattoppi
rossi tramonti sui borghi
vuoti di macchine
pieni di povera gente che sarà tornata da Torino o dalla Germania.
I vecchi saranno padroni dei loro muretti come poltrone di senatori
e i bambini sapranno che la minestra è poca e che cosa significa un pezzo di pane.
E la sera sarà più nera della fine del mondo e di notte sentiremmo i grilli o i tuoni
e forse qualche giovane tra quei pochi tornati al nido tirerà fuori un mandolino.
L'aria saprà di stracci bagnati
tutto sarà lontano
treni e corriere passeranno ogni tanto come in un sogno.
E città grandi come mondi saranno piene di gente che va a piedi
con i vestiti grigi
e dentro gli occhi una domanda che non è di soldi ma è solo d'amore
soltanto d'amore.
Le piccole fabbriche sul più bello di un prato verde
nella curva di un fiume
nel cuore di un vecchio bosco di querce
crolleranno un poco per sera
muretto per muretto
lamiera per lamiera.
E gli antichi palazzi
saranno come montagne di pietra
soli e chiusi com'erano una volta.
E la sera sarà più nera della fine del mondo
e di notte sentiremmo i grilli o i tuoni.
L'aria saprà di stracci bagnati
tutto sarà lontano
treni e corriere passeranno
ogni tanto come in un sogno.
E i banditi avranno il viso di una volta
con i capelli corti sul collo
e gli occhi di loro madre pieni del nero delle notti di luna
e saranno armati solo di un coltello.
Lo zoccolo del cavallo toccherà la terra leggero come una farfalla
e ricorderà ciò che è stato il silenzio il mondo
e ciò che sarà.



- Pier Paolo Pasolini -



Nulla è più anarchico del potere, il potere fa praticamente ciò che vuole. 
E ciò che il potere vuole è completamente arbitrario o dettato da sua necessità di carattere economico, che sfugge alle logiche razionali. 
Io detesto soprattutto il potere di oggi. Io detesto soprattutto il potere di oggi. 
Ognuno odia il potere che subisce, quindi odio con particolare veemenza il potere di questi giorni. È un potere che manipola i corpi in un modo orribile, che non ha niente da invidiare alla manipolazione fatta da Himmler o da Hitler. 
Li manipola trasformandone la coscienza, cioè nel modo peggiore, istituendo dei nuovi valori che sono dei valori alienanti e falsi, i valori del consumo, che compiono quello che Marx chiama un genocidio delle culture viventi, reali, precedenti. 
Sono caduti dei valori, e sono stati sostituiti con altri valori. Sono caduti dei modelli di comportamento e sono stati sostituiti da altri modelli di comportamento. 
Questa sostituzione non è stata voluta dalla gente, dal basso, ma sono stati imposti dal nuovo potere consumistico, cioè la nostra industria italiana pluri-nazionale e anche quella nazionale degli industrialotti, voleva che gli italiani consumassero in un certo modo, un certo tipo di merce, e per consumarlo dovevano realizzare un nuovo modello umano. 

- Pier Paolo Pasolini -
da “Pasolini prossimo nostro”



Buona giornata a tutti. :-)