sabato 20 settembre 2025

Non ho tempo - Michel Quoist

Sono uscito, o Signore.
Fuori la gente usciva.
Andavano, venivano, camminavano, correvano.
Correvano i motorini. Correvano le macchine.
Correvano i camion. Correva la strada.
Correva la città. Correvano tutti.
Correvano per non perdere tempo.
Correvano dietro al tempo, per guadagnar tempo.
Arrivederci, signore, scusi, non ho tempo.
Ripasserò, non posso attendere, non ho tempo.
Termino questa lettera, perché non ho tempo.
Avrei voluto aiutarla, ma non ho tempo.
Non posso accettare.. per mancanza di tempo.
Vorrei pregare, ma non ho il tempo.
Il bambino, gioca, non ha tempo subito... più tardi...
Lo scolaro, deve fare i compiti, non ha tempo subito... più tardi...
L'universitario, ha i suoi corsi e tanto lavoro, non ha tempo subito...più tardi...
Il giovane, fa dello sport, non ha tempo subito... più tardi...
Il padre di famiglia, ha i bambini, non ha tempo subito... più tardi...
I nonni, hanno i nipotini, non hanno tempo subito... più tardi...
Sono malati! Hanno le loro cure, non hanno tempo adesso... più tardi...
Sono moribondi, non hanno...
Troppo tardi!... non hanno più tempo!
Così gli uomini corrono tutti dietro al tempo, o Signore.
Passano sulla terra correndo, frettolosi, precipitosi.
E non arrivano mai a tutto, perché manca loro tempo.
Signore, sembra che Tu abbia fatto un errore di calcolo.
Le ore sono troppo brevi! I giorni sono troppo brevi!
Le vite sono troppo brevi! Ma Tu sai quello che fai.
Tu non ti sbagli quando distribuisci il tempo agli uomini.
Tu doni a ciascuno il tempo di fare quello che tu vuoi che egli faccia.
Ma non bisogna perdere tempo,
sprecare tempo,
ammazzare il tempo.
Perché il tempo è un regalo che tu ci fai,
ma un regalo che non si conserva.
Signore, io ho tempo.
Tutto il tempo che tu mi dai.
Gli anni della mia vita.
Le giornate dei miei anni.
Le ore delle mie giornate.
Sono tutti miei.
A me spetta riempirli, serenamente,
con calma, ma riempirli tutti, fino all'orlo.
Per offrirteli, in modo che della loro acqua insipida
Tu faccia un vino generoso,
come facesti un tempo a Cana per le nozze umane.
Non Ti chiedo questa sera,
o Signore,
il tempo di fare questo e poi ancora quello che io voglio,
ti chiedo la grazia di fare coscienziosamente,
nel tempo che tu mi dai,
quello che tu vuoi ch'io faccia.
In questo sta la  felicità.
(Padre Michel Quoist)



“La persistenza della memoria ”
conosciuto anche come Gli orologi molli
Salvador Dalì – 1931
The Museum of Modern Art di New York

Capita il giorno in cui gli scenari crollano. Alzarsi, tram, quattro ore di fabbrica o di ufficio, mangiare, quattro ore di lavoro, mangiare, dormire e Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato sullo stesso ritmo. Capita che un giorno, un giorno soltanto, il "perché" emerge, e tutto comincia in questa stanchezza tinta di stupore. "Comincia", questo è l'importante. La stanchezza è alla fine degli atti di una vita meccanica, ma inaugura allo stesso tempo il movimento della coscienza.

- Albert Camus - 
Da: Il mito di Sisifo



«Nel corso di una maturazione, il bisogno di chiedere si elimina.
Si smette di chiedere ad una relazione ciò che essa non contiene.
Questo non impedisce di vivere, di sposarsi, di avere figli, di funzionare.
Ma si smette di chiedere al proprio marito o alla propria moglie di appagarci, perché non possono farlo, perché non sono tenuti a farlo.
Smettere di credere alle proprie favole, significa dare libertà all'altro.
È smettere di utilizzarlo per la propria personale fantasia.
Dunque, è una prova di amore e di affetto.
Fino a quando si chiede all'altro di appagarci, ci si serve di lui come di un oggetto: se non ci soddisfa più, lo cambiamo!
Quando si ama profondamente qualcuno, non gli si chiede niente.
Si crea una relazione profonda.
Nei momenti in cui non chiedo niente, mi accorgo che c'è questa tranquillità, questa disponibilità nella quale posso infine essere presente a mia moglie, a mio marito, a mio figlio, ai miei genitori.
Sono presente, perché, in quel momento, ascolto.
Quando chiedo, non ascolto. Quando non chiedo niente, sono totalmente ascolto.
Se si entra veramente nella sensibilità di cui parliamo adesso, invece di chiedere qualcosa a una relazione, voi date qualcosa a questa relazione.»

(Eric Baret)



Buona giornata a tutti. .-)




















giovedì 18 settembre 2025

Preghiera al padre della verità, della sapienza e della felicità - Sant’Agostino

"O Dio, creatore dell’universo, concedimi prima di tutto che io ti preghi bene, quindi che mi renda degno di essere esaudito, e infine di ottenere da te la redenzione.
O Dio, per la cui potenza tutte le cose che da sé non sarebbero, si muovono verso l’essere;
o Dio, che non permetti che cessi d’essere neanche quella realtà i cui elementi hanno in sé le condizioni di distruggersi a vicenda;
o Dio, che hai creato dal nulla questo mondo, di cui gli occhi di tutti avvertono l’alta armonia;
o Dio, che non fai il male ma lo permetti perché non avvenga il male peggiore; o Dio, che manifesti a pochi, i quali si rivolgono a ciò che veramente è, che il male non è reale;
o Dio, per la cui potenza l’universo, nonostante la parte non adatta al fine, egualmente lo raggiunge;
o Dio, dal quale la dissimilitudine non produce l’estrema dissoluzione, poiché le cose peggiori si armonizzano con le migliori;
o Dio, che sei amato da ogni essere che può amare, ne sia esso cosciente o no;
o Dio, nel quale sono tutte le cose, ma che la deformità esistente nell’universo non rende deforme, né il male meno perfetto, né l’errore meno vero;
o Dio, che hai voluto che soltanto gli spiriti puri conoscessero il vero;
o Dio, padre della verità, padre della sapienza, padre della vera e somma vita, padre della felicità, padre del buono e del bello, padre della luce intelligibile, padre del nostro risveglio e della nostra illuminazione, padre del pegno che ci ammonisce di tornare a te!

Te invoco, Dio verità, fondamento, principio e ordinatore della verità di tutti gli esseri che sono veri;
o Dio sapienza, fondamento, principio e ordinatore della sapienza di tutti gli esseri che posseggono sapienza,
o Dio vera e somma vita, fondamento, principio e ordinatore della vita degli esseri che hanno vera e somma vita;
Dio beatitudine, fondamento, principio e ordinatore della beatitudine di tutti gli esseri che sono beati;
o Dio bene e bellezza, fondamento, principio e ordinatore del bene e della bellezza di tutti gli esseri che sono buoni e belli;
o Dio luce intelligibile, fondamento, principio e ordinatore della luce intelligibile di tutti gli esseri che partecipano alla luce intelligibile;
o Dio, il cui regno è tutto il mondo che è nascosto al senso;
o Dio, dal cui regno deriva la legge per i regni della natura;
o Dio, dal quale allontanarsi è cadere, verso cui voltarsi è risorgere, nel quale rimanere è avere sicurezza;
o Dio, dal quale uscire è morire, al quale avviarsi è tornare a vivere, nel quale abitare è vivere;
o Dio, che non si smarrisce se non si è ingannati, che non si cerca se non si è chiamati, che non si trova se non si è purificati;
o Dio, che abbandonare è andare in rovina, a cui tendere è amare, che vedere è possedere;
o Dio, al quale ci stimola la fede, ci innalza la speranza, ci unisce la carità;
o Dio, per mezzo del quale trionfiamo dell’avversario: ti scongiuro!
O Dio, che abbiamo accolto per non soggiacere a morte totale;
o Dio, da cui siamo stimolati alla vigilanza;
o Dio, col cui aiuto sappiamo distinguere il bene dal male;
o Dio, col cui aiuto fuggiamo il male e operiamo il bene; o Dio, col cui aiuto non cediamo ai perturbamenti;
o Dio, col cui aiuto siamo soggetti con rettitudine al potere e con rettitudine l’esercitiamo;
o Dio, col cui aiuto apprendiamo che sono anche di altri le cose che una volta reputavamo nostre e sono anche nostre le cose che una volta reputavamo di altri;
o Dio, col cui aiuto non ci attacchiamo agli adescamenti e irretimenti delle passioni;
o Dio, col cui aiuto la soggezione al plurimo non ci toglie l’essere uno;
o Dio, col cui aiuto il nostro essere migliore non è soggetto al peggiore;
o Dio, col cui aiuto la morte è annullata nella vittoria;
o Dio, che ci volgi verso di te; o Dio, che ci spogli di ciò che non è e ci rivesti di ciò che è;
o Dio, che ci rendi degni di essere esauditi;
o Dio, che ci unisci;
o Dio, che ci induci alla verità piena;
o Dio, che ci manifesti la pienezza del bene e non ci rendi incapaci di seguirlo né permetti che altri lo faccia;
o Dio, che ci richiami sulla vita;
o Dio, che ci accompagni alla porta;
o Dio, che fai sì che si apra a coloro che picchiano;
o Dio, che ci dai il pane della vita;
o Dio, che ci asseti di quella bevanda, sorbendo la quale non avremo più sete; o Dio, che accusi il mondo sul peccato, la giustizia e il giudizio;
o Dio, col cui aiuto non siamo influenzati da coloro che non credono;
o Dio, col cui aiuto riproviamo coloro i quali affermano che le anime non possiedono alcun merito dinanzi a te;
o Dio, col cui aiuto non diveniamo adoratori degli elementi inetti e impotenti; o Dio, che ci purifichi e ci prepari ai premi divini: viemmi incontro benevolo!
 
In qualsiasi modo io possa averti pensato, il Dio uno sei tu, e tu vieni in mio aiuto, una eterna e vera essenza, dove non ci sono discordia, oscurità, cangiamento, bisogno, morte, ma somma concordia, somma chiarezza, somma costanza e durata, somma pienezza, somma vita; dove nulla manca, nulla ridonda, dove colui che genera e colui che è generato sono una medesima cosa;
Dio, cui sono soggette tutte le cose prive di autosufficienza, cui obbedisce ogni anima buona; per le cui leggi ruotano i poli, le stelle compiono le loro orbite, il sole rinnova il giorno, la luna mitiga la notte, e tutto il mondo, mediante le successioni e i ritorni dei tempi, conserva, per quanto la materia sensibile lo comporta, la grande uniformità dei fenomeni, attraverso i giorni con l’alternarsi del giorno e della notte, attraverso i mesi con le lunazioni, attraverso gli anni con i ritorni di primavera, estate, autunno e inverno, attraverso i lustri col compimento del corso solare, attraverso i secoli col ritorno delle stelle alle loro origini; o
 Dio, per le cui leggi esistenti per tutta la durata della realtà non si permette che il movimento difforme delle cose mutevoli sia turbato, ma che venga ripetuto, sempre secondo uniformità, nella dimensione rotante dei tempi; per le cui leggi è libera la scelta dell’anima e sono stati stabiliti premi per i buoni e pene per i cattivi con leggi fisse e universali;
o Dio, da cui provengono a noi tutti i beni e sono allontanati tutti i mali;
o Dio, sopra del quale, fuori del quale e senza il quale non c’è nulla;
o Dio, sotto il quale è il tutto, nel quale è il tutto, col quale è il tutto; che hai fatto l’uomo a tua immagine e somiglianza, il che può comprendere chi conosce te stesso: ascolta, ascolta, ascolta me, mio Dio, mio Signore, mio re, mio padre, mio fattore, mia speranza, mia realtà, mio onore, mia casa, mia patria, mia salvezza, mia luce, mia vita; ascolta, ascolta, ascolta me nella maniera tua, soltanto a pochi ben nota!"

(Sant'Agostino)
Soliloqui, 1,1.2-4

 

 

Quando si prendono il timpano e il salterio, le mani si accordano alla voce. Così per te.

Quando canti l'alleluia, devi porgere il pane all'affamato, vestire il nudo, ospitare il pellegrino. Se fai questo, non è solo la voce che canta, ma alla voce si armonizzano le mani, in quanto con le parole concordano le opere.

(Sant'Agostino)


Quelli che ci hanno lasciato non sono assenti, 
sono invisibili, 
tengono i loro occhi pieni di gloria fissi nei nostri pieni di lacrime.
(S.Agostino)
 
 

Ma dove cerchi?? (dimmi dov'è il tuo cuore e ti dirò chi sei!)

Si racconta di un uomo che piegato per terra
cercava qualcosa nel mezzo della piazza del suo paesino.
Un suo amico vedendolo incuriosito gli chiese:
"Cosa fai? che cerchi? ti vedo un pò disperato!"

Lui rispose: "sto cercando una chiave"
L'amico si piego per terra e tutti e due
a carpon carponi cercavano questa chiave.
Dopo un po’ di tempo l'amico un pò stanco chiese:
"ma più o meno ti ricordi dove ti è cascata la chiave?"
"Sì me lo ricordo bene" rispose, "mi è cascata nella mia stanza a casa".
All'udir questo l'amico si alzò sbalordito e domandò:
"scusa ma sei scemo! Allora perchè la cerchi qui?!"
L'altro rispose: "Perchè qui c'è più luce!"

Ci sono persone che cercano Dio, l'amore, la verità e tutte le cose essenziali della vita in posti inadatti (templi, discoteche, agenzie matrimoniali, corsi di meditazioni, facebook, ecc...) soltanto perchè credono che in questi posti c'è più LUCE (evidenza, propaganda, pubblicità, fama, riconoscenza, ecc).

A voi la scelta.... e sapere che altri vi aiutano pure a cercarla !!! 


Buona giornata a tutti :-)


www.leggoerifletto.it





martedì 16 settembre 2025

da: Giorni perduti - Dino Buzzati

 ……. Si avvicinò all’uomo e gli chiese: – Ti ho visto portar fuori quella cassa dal mio parco.
Cosa c’era dentro? E cosa sono tutte queste casse?
Quello lo guardò e sorrise: – Ne ho ancora sul camion, da buttare. Non sa? Sono i giorni.
– Che giorni?
– I giorni tuoi.
– I miei giorni?
– I tuoi giorni perduti. I giorni che hai perso. Li aspettavi, vero?
Sono venuti. Che ne hai fatto? Guardali, intatti, ancora gonfi. E adesso?
Scese giù per la scarpata e ne aprì uno.
C’era dentro una strada d’autunno, e in fondo Graziella, la sua fidanzata, che se n’andava per sempre.
E lui neppure la chiamava.
Ne aprì un secondo.
C’era una camera d’ospedale, e sul letto suo fratello Giosuè che stava male e lo aspettava.
Ma lui era in giro per affari.
Ne aprì un terzo.
Al cancelletto della vecchia misera casa stava Duk, il fedele mastino, che lo attendeva da due anni, ridotto pelle e ossa.
E lui non si sognava di tornare.
Si sentì prendere da una certa cosa qui allo stomaco. Lo scaricatore stava diritto sul ciglio del vallone, immobile come un giustiziere.
− Signore! – gridò Kazirra. – Mi ascolti. Lasci che mi porti via almeno questi tre giorni.
La supplico. Almeno questi tre giorni. Io sono ricco. Le darò tutto quello che vuole.
Lo scaricatore fece un gesto con la destra, come per indicare un punto irraggiungibile, come per dire che era troppo tardi e che nessun rimedio era più possibile.
Poi svanì nell’aria, e all’istante scomparve anche il gigantesco cumulo di casse misteriose.
E l’ombra della notte scendeva.
- Dino Buzzati - 
da "I giorni perduti"




A volte basta un attimo per scordare una vita, ma a volte non basta una vita per scordare.

 - Jim Morrison - 



Io non credo all’età. 
Tutti i vecchi portano negli occhi un bambino
e i bambini, a volte, ci osservano come saggi anziani.

- Pablo Neruda - 


Mio padre era solito dire che se quando muori ti ritrovi con cinque veri amici, allora hai trascorso una grande vita. 

- Lee Incocca -


Preghiera per i malati 

Signore, accogli le preghiere e i lamenti
di coloro che soffrono e
di quanti si adoperano per alleviarne il dolore.

Tu che hai percorso la via del calvario
e hai trasformato la croce in segno di amore e di speranza
conforta coloro che sono afflitti, soli e sfiduciati.

Dona loro:
la pazienza sufficiente per sopportare le lunghe attese
il coraggio necessario per affrontare le avversità
la fiducia per credere in ciò che è possibile
la saggezza per accettare ciò che è rimasto irrisolto
la fede per confidare nella tua Provvidenza.

Benedici le mani, le menti e i cuori degli operatori sanitari
perché siano presenze umane e umanizzanti
e strumenti della tua guarigione.

Benedici quanti nelle nostre comunità
si adoperano per accompagnare i malati
perché accolgano la profezia della vulnerabilità umana
e si accostino con umiltà al mistero del dolore.

Aiutaci Signore a ricordarci
che non siamo nati felici o infelici,
ma che impariamo ad essere sereni
a seconda dell'atteggiamento che assumiamo
dinanzi alle prove della vita.

Guidaci, Signore,
a fidarci di Te e ad affidarci a Te.
Amen.

Buona giornata a tutti :-)






domenica 14 settembre 2025

Lettera ai giovani sulla sessualità (2) - Padre Andrea Gasparino

 Il dono calpestato

Entriamo nel problema della sessualità. Anzitutto è da ribadire una verità che oggi si va offuscando. Mai come oggi il sesso è stato tanto vituperato, profanato, calpestato.

Bisogna partire anzitutto da idee chiare. La sessualità non è un'invenzione umana: è nata dalla mente di Dio, e tutto quello che viene dalla mente di Dio è perfetto. Pe­rò...

Sentite un paragone. Un giovane papà sogna di fare con la tredicesima il più bel dono al suo bambino che è pieno di vitalità. Gli compra la bicicletta nuova fiamman­te. Cosa direste se il bambino, mentre il papà è al lavoro e nessuno lo vede, prende la bicicletta, la porta in cortile, poi con un martello di suo padre, aiutato da un coetaneo più robusto di lui, la fa a pezzi, riducendola a un mucchio di rottami? Cosa pensereste voi davanti a un atto simile?

Mi direste: è un piccolo mascalzone, ha nel sangue qualcosa di depravato, non basta nemmeno sculacciarlo, bisogna punirlo in modo che comprenda la sua insensa­tezza.

Bene, lo sapete che in tanti giovani succede proprio questa storia con la loro sessualità? Un dono straordina­rio di Dio viene ridotto a un cumulo di rovine, in un mo­mento di insensatezza. E poi questi ragazzi non risalgono più la china, rimangono senza forze, poveri uccelli con le ali tarpate.

L'educazione sessuale

Se ne è fatto un gran polverone, in campo educativo, dell'educazione sessuale: gente per il sì, gente per il no, schieramenti contrapposti, feroci.

Naturalmente noi cristiani siamo per il sì, noi diciamo che si deve fare educazione sessuale. Solo che affermia­mo che il compito primario è della famiglia; se la famiglia non ci arriva, allora va aiutata; se non può essere aiutata, in seconda battuta andrebbe bene anche la scuola.

Ma c'è un rischio: che facciano salire in cattedra dei somari che hanno idee distorte sull'educazione sessuale. La scuola prende spesso questi abbagli: dà la parola a gente incompetente. L'educazione sessuale non si inse­gna come la storia o la geografia o le scienze naturali, non la può insegnare un maestro che è complessato dal sesso.

Non basta essere brillanti, bisogna essere sessualmen­te maturi, gente che vive una sessualità armoniosa e vir­tuosa, gente adulta nel suo sviluppo sessuale, trasparen­te, capace di parlare di sesso guardando negli occhi i pro­pri figli. Di insegnanti così, giudicatelo voi se la scuola non è un tantino carente.

Dunque, noi cristiani siamo per l'educazione sessuale, e riteniamo che per voi giovani urge un'educazione ses­suale ad ampio raggio.

1. CINQUE GRADINI DI MATURAZIONE SESSUALE

Cominciamo. Direi che il giovane deve salire cinque gradini di maturazione. Questi:

l. allargare gli orizzonti della sessualità;

2. educarsi al pulito;

3. educarsi all'amore;

4. educarsi al sacro;

5. capire che Dio chiama tutti alla santità.

2 • ALLARGARE GLI ORIZZONTI DELLA SESSUALITÀ

La prima cosa da mettersi in testa e nel cuore è la gran­dezza e bellezza della sessualità: capirla come un grandio­so progetto di Dio. E ogni progetto di Dio è santo!

La sessualità è un dono che purtroppo Dio ha affida­to all'incoscienza degli uomini, e tanti l'hanno smantella­ta nella sua dignità.

Per molta gente dal Cervello piccolo la sessualità ha un certo contenuto di macchiato. Che pena! Da Dio non vengono doni macchiati o guasti. Se c'è qualcosa di spor­co nella sessualità, viene solo dall'uomo, non da Dio.

La sessualità è un dono fatto da Dio per l'elevazione dell'uomo: è una delle poesie più stupende della vita uma­na; attraverso questo dono la vita umana si propaga, si conserva, si arricchisce.

Da questo dono nasce la famiglia: il fiore più bello per la formazione e la difesa dell'uomo. Oggi, declassando e inquinando la sessualità, si è anche inquinata la famiglia; anzi, quando la sessualità è profanata, ecco, comincia lo sgretolamento della famiglia. Datemi degli sposi che pro­fanino la loro sessualità, voi vedrete che giungeranno a poco a poco a distruggere la famiglia e a tirare su delle creature infelici.

Il peccato umano ha ferito tutto l'uomo, anche la sua sessualità. Per questo la sessualità ha bisogno di reden­zione, e di formazione.
(continua)
(Padre Andrea Gasparino)

Padre Andrea Gasparino (per la Comunità e per gli amici “il Padre”). Era nato il 7 aprile del 1923 a Boves, ordinato sacerdote il 31 maggio del 1947, dopo 4 anni di servizio nella parrocchia di Roccavione, ha iniziato a raccogliere i primi ragazzi di strada nel 1951. È iniziata così la “Città dei ragazzi”, ora chiamata Movimento Contemplativo Missionario P. De Foucauld. Negli anni ’60, l’apertura delle prime missioni in Brasile, Corea, Madagascar. Domenica 26 settembre 2010, ore 6: il Signore lo  ha chiamato a sé, Da un mese circa la sua situazione di salute, già molto fragile per l’età e per problemi seri al cuore, si era aggravata. Il Padre è passato dal sonno a Dio in una totale pace. Il cuore ha ceduto. Il segreto della sua vita, trasmesso alla Comunità e a tanti giovani e famiglie per oltre 60 anni è il PRIMATO DELLA PREGHIERA SU TUTTO PER DARE IL MEGLIO AI PIU’ POVERI. Le parole che invita a scrivere sulla sua tomba sono: “La preghiera e l’amore ottengono l’impossibile”.

«Oggi abbiamo parlato, ascoltato, guardato, camminato con tutta naturalezza. Ma è difficile che abbiamo detto grazie per il dono della parola, dell’udito, della vista, della salute. 

Ogni cosa che toccano le nostre mani, ogni cosa che vedono i nostri occhi, ogni oggetto raggiunto dai nostri sensi, è un dono di Dio. 

In ogni cosa su cui si ferma un attimo la fantasia c’è un dono di Dio. 

Ogni oggetto del mio pensiero è un dono di Dio. 

Ogni battito dei miei polsi, ogni respiro dei miei polmoni…». 

Soprattutto, si può ringraziare Dio per le persone che ci fanno crescere, per gli avvenimenti lieti o duri che ci fanno imparare, maturare… 

Ogni volta che la bontà di Dio occupa i nostri pensieri più di quanto la occupino le nostre preoccupazioni, noi sbocciamo maggiormente alla realtà della fede. 

La preghiera di ringraziamento ha proprio questo ruolo: spostare il nostro centro d’interesse da noi a Dio…».

(Padre Andrea Gasparino)


Buona giornata a tutti :-)





 


venerdì 12 settembre 2025

Supplica alla Regina della Pace - Padre Davorin Dobaj

 O Madre di Dio e Madre nostra Maria, Regina della Pace, con te lodiamo e ringraziamo Dio che ti ha donata a noi quale nostra vera Madre che ci mostri la strada della Pace e della nostra salvezza, e quale Regina che ottieni per noi dal Signore i beni della pace e della riconciliazione. 

In molti modi tu ci parli, ci proteggi e intercedi per noi e con il tuo materno amore conquisti il cuore dei tuoi figli peccatori per condurli al Figlio Gesù.
Sii benedetta e ringraziata !

Come nel tuo cuore materno, o Maria, c'è spazio per tutti i tuoi figli, anche per coloro che trafiggono il tuo cuore perdendosi nel peccato, così il nostro amore possa abbracciare i fratelli, senza escludere nessuno, e diventare intercessione ed espiazione per loro.
La carità che tu, o Madre ci insegni nella preghiera ad accogliere e vivere, possa unire i tuoi figli tra loro.

Accompagnaci, o Vergine Santissima, nell'impegno della nostra conversione e santificazione quotidiana perché, aiutati da te, vinciamo il nemico delle nostre anime e dell'umanità con la preghiera, la partecipazione ai Sacramenti, il digiuno, la carità e la rinnovata decisione per Dio.

Il cuore della nostra pietà e di tutta la nostra vita sia il Sacrificio eucaristico del Corpo e del Sangue di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Salvatore.
Lo vogliamo frequentemente e con gratitudine ricevere nella santa Comunione, adorarlo realmente presente nel santissimo Sacramento e riparare, con fede e amore, i peccati con cui egli è offeso.

Sii tu, Maria, donna "eucaristica", la nostra guida nel rendere santamente culto a Dio ogni giorno della nostra vita, facendo del modo di vivere di Cristo il nostro progetto di vita.

La Croce del Signore, l’albero della Vita, sia per noi salvezza, santificazione e guarigione; contemplata nel suo mistero e venerata ci porti a partecipare alla passione redentrice di Cristo, perché anche attraverso le nostre croci Dio sia glorificato.

Vogliamo vivere la nostra consacrazione a te, o Vergine Immacolata, unirci ai sentimenti e alle intenzioni del tuo Cuore di Madre della Chiesa e dell'umanità.
Vogliamo, soprattutto con la preghiera del Santo Rosario, intercedere per la pace e affidarti così le nostre vite, le nostre famiglie e l'umanità intera.

O Madre del Verbo fattosi uomo, tu ci hai donato il Cristo, nostra Via, Verità e Vita. Egli ci guida, ci illumina e ci comunica la Vita nello Spirito con la sua Parola, perciò vogliamo tenere la Parola di Dio in un posto visibile nelle nostre case come segno della Sua presenza e richiamo continuo alla lettura e, secondo il tuo esempio, Maria, nel posto più intimo del nostro cuore per serbarla, meditarla e metterla in pratica. 

O Maria, Regina della Pace, aiutaci a vivere il cammino della pace, a "essere pace", a intercedere ed espiare per la pace della Chiesa e dell'umanità, a testimoniare e donare la pace agli altri.
Possa il nostro cammino di pace essere condiviso con tutti gli uomini di buona volontà.

O Madre della Chiesa che con la tua intercessione sostieni la nostra preghiera, ottieni per noi e con noi il dono dello Spirito Santo per la Chiesa, perché ritrovi la sua unità, un cuor solo e un’anima sola in Cristo, con te e con il successore dell’apostolo Pietro, per essere strumento della riconciliazione di ogni uomo con Dio e di una nuova civiltà dell’amore.

Come non esserti riconoscenti, Maria, per tutte le grazie di vita nuova con Dio e di Pace che il Signore fa passare a noi attraverso di te, associandoti alla sua passione redentrice.
Grazie, o Madre e Regina della Pace !

La tua benedizione materna, o Maria, Madre nostra dolcissima, scenda su ciascuno di noi, sulle nostre famiglie, sulla nostra famiglia ecclesiale Comunità Mariana Oasi della Pace, sulla Chiesa e sull'umanità intera.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.


- Padre Davorin Dobaj - 
Comunità Mariana Oasi della Pace di Ussana (Ca)


Il vero guaio della guerra moderna è che non da a nessuno l'opportunità di uccidere la gente giusta.

- Ezra Pound . 


L'umanità deve mettere fine alla guerra, o la guerra metterà fine all'umanità.

- John Fitzgerald Kennedy -


Le guerre servono solo a vendere armi.

- Papa Francesco -


“La pace è un bene che supera ogni barriera, perché è un bene di tutta l’umanità”
così il Papa su Twitter venerdì 6 settembre 2013.



Buona giornata a tutti :-)