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venerdì 29 ottobre 2021

Halloween = Festa delle zucche (vuote...)



Halloween è la forma contratta dell’espressione inglese “All Hallows Eve” che letteralmente significa “vigilia d’Ognissanti”. 
Halloween, nonostante non lo si dica come invece si dovrebbe, è una ricorrenza magica.
Il mondo dell’occulto così lo definisce: “È il giorno più magico dell’anno, è il capodanno di tutto il mondo esoterico, è la festa più importante dell’anno per i seguaci di Satana”.
Halloween trae origine da un’antichissima celebrazione celtica diffusa nelle isole britanniche e nel nord della Francia, con cui i pagani adoravano una delle loro divinità, chiamata Samhain, Signore della morte. 
Era considerata una delle feste più importanti, e dava inizio al capodanno celtico. 
La notte del 31 ottobre in onore del sanguinario dio della morte, veniva realizzato, sopra un’altura, un enorme falò utilizzando rami di quercia, albero ritenuto sacro, sul quale venivano bruciati sacrifici costituiti da cibo, animali e persino esseri umani.

…  la Chiesa, fin dall’ inizio dell’evangelizzazione dei popoli celti, si preoccupò di questa pericolosa “solennità” pagana e Papa Gregorio IV nell'anno 835 decretò che la festa di Ognissanti (spostata dal 13 maggio al 1º novembre da papa Gregorio III, con tanto di vigilia la notte precedente, proprio per contrastare il culto satanico di Samhain) diventasse festa di precetto. L'imperatore Ludovico I estese la nuova festività a tutti i territori a lui soggetti. 


… per il moderno satanismo, Halloween continua ad essere una festa privilegiata. E’ uno dei quattro sabba delle streghe, delle quattro grandi “solennità” coincidenti con alcune delle principali festività pagane e dell’antica stregoneria. 
La prima e più importante è, appunto, quella di Halloween, considerata il Capodanno magico. 
La seconda “solennità” è quella di Candlemass, che si celebra la notte tra il 1° e il 2 febbraio ed è considerata la Primavera magica (per i cristiani è la ricorrenza della Presentazione del Bambino Gesù al tempio, chiamata anche popolarmente “Festa della Candelora”). 
La terza “solennità” è quella di Beltane, che si festeggia nella notte tra il 30 aprile ed il 1° maggio, chiamata anche la notte di Valpurga, e segna l’inizio dell’Estate magica. 
La quarta “solennità” è quella di San Giovanni Battista, che si svolge la notte tra il 23 e 24 giugno, ed è particolarmente attesa per mettere in atto malefici di malattia e di morte.

Com’è facile notare sono tutte celebrazioni notturne che si svolgono nel buio e nell’oscurità, a conferma della definizione evangelica di Satana come Principe delle Tenebre, e dei suoi seguaci come Figli delle Tenebre.

Una volta, dunque, le feste pagane venivano sostituite negli stessi giorni da feste cristiane; oggi si assiste al tentativo contrario: in coincidenza con le feste cristiane di Ognissanti e dei fedeli defunti, si cerca di diffondere nella cultura e nei costumi una festa pagana estranea e ostile al clima e al contesto di preghiera e di vera fede delle due feste cristiane.



"Halloween, una trappola del demonio, che le prova tutte": lo dice padre Gabriele Amorth, decano degli esorcisti nel mondo. 
Padre Amorth, qual é il suo giudizio su Halloween? 
"Intanto, fa schifo e mi fa schifo. Si tratta di una roba pagana, anticristiana ed anticattolica, proveniente da terre nordiche ed esplosa negli Usa. Questa robaccia, pretende, e talvolta ci riesce anche, di mettere in secondo piano ed offuscare la Solennità di Tutti i Santi che celebriamo con gioia il primo novembre. E siccome, appunto, il suo scopo é quello di mettere intralcio alla santità, é una ideazione del demonio che intende scompaginare i piani di Dio. Halloween é una festa pagana". 
Una dimostrazione della scaltrezza del Nemico: "il diavolo cerca di mettere zizzania tra Dio e uomo, non tanto per ostilità verso l'uomo, quanto per voler offendere Dio, che é il suo bersaglio preferito, e talvolta, riesce in questo scopo, anche se verrà sconfitto per sempre". 
Don Amorth, ma per quale ragione questa festa é tanto seguita, specie dai giovani? 
"Loro, seguono le correnti e questo avviene con maggior intensità in culture ed epoche scristianizzate come questa. Lo ripeto: il demonio sa come operare".
Ma perché i genitori lasciano fare?
"Perché non sanno più educare i figli, ecco la ragione".
Che cosa vuole dire con questo?
"Molti genitori hanno abdicato al compito di educatori e per mania di modernità, lasciano fare ai figli quello che vogliono. La colpa più grave mi sembra quella delle mamme".
Cioè?
"Quando entrambi i genitori vanno a lavorare, i figli crescono senza guide sicure. La forma di controllo migliore é la vigilanza della mamma, ma se questa va a lavorare e molte volte non ce ne sta bisogno, i figli crescono sbandati. Ben gli sta ai genitori questo castigo, poi vengono a piangere, davanti a figli ribelli ".

di Bruno Volpe - Intervista tratta dal sito Pontifex Roma



''Penso che la società italiana stia perdendo il senno, il senso della vita, l'uso della ragione e sia sempre più malata. 
Festeggiare la festa di Halloween è rendere un osanna al diavolo. 
Il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona. 
Allora non meravigliamoci se il mondo sembra andare a catafascio e se gli studi di psicologi e psichiatri pullulano di bambini insonni, vandali, agitati, e di ragazzi ossessionati e depressi, potenziali suicidi''. 


- padre Gabriele Amorth - 



Hanno tolto i crocifissi dalle scuole italiane, non si possono più fare i presepi per non offendere i musulmani, perché non tolgono Halloween che offende i Cristiani (oltre che i musulmani e gli ebrei), dato che è la festa di satana??

Vergogna, gli “educatori”, che dovrebbero insegnare materie costruttive, la cultura italiana e l'amore per ciò che è buono, insegnano "l'amore" per l'orrido... stanno distruggendo le anime dei bambini!
Non c'è alcun motivo di festeggiare una festa satanica, non hanno neppure la scusa di dire che è una festa della cultura del nostro paese!!!



Buona giornata a tutti :-)

domenica 22 agosto 2021

Non auguriamo mai il male a nessuno ..... come la benedizione benedice, la maledizione devasta (una testimonianza di Padre Gabriele Amorth)

Ero nell’ufficio parrocchiale quando sono entrate due donne: la prima la conoscevo bene, ma l’altra non l’avevo mai vista. Quella che conoscevo mi ha detto:

“Padre, questa donna ha bisogno di lei”.

Mi sono rivolto alla nuova venuta e le ho chiesto per quale motivo si era rivolta a me. La fissavo in faccia; faceva strani segni con gli occhi e con le mani. Già mi era venuto in mente chi potesse essere e le ho detto:

“Signora, di chi ha paura? Qui non c’è il demonio, qui c’è Cristo Signore”.

E le ho messo davanti agli occhi il Crocifisso che tengo sulla scrivania.

A quel punto l’agitazione della donna si è fatta violenta, ma ero preparato al peggio e le ho gridato:

“Ma tu sei una maga! Che cosa vuoi da Dio?”.

Dapprima è rimasta sorpresa, e poi mi ha detto :

“Voglio essere liberata dal demonio perché il mio uomo sta morendo”.

Le ho risposto in tono perentorio:

“Di che cosa sta morendo il tuo uomo? Forse gli hai fatto una fattura o gli hai mandato una maledizione?”.


E lei tra le lacrime mi ha risposto che gli aveva gridato, con cattiveria:
“Ti pigliasse una cancrena!”.
Quella maledizione era giunta a segno e il suo uomo stava in ospedale morente, in camera di rianimazione.

Con voce severa le ho detto:
“Io non sono un santo e non faccio miracoli; sono un esorcista che, con l’aiuto e nel nome di Dio, scaccio i demoni. Ma la vita al tuo uomo non posso restituirla”.
A questo punto la donna ha fatto un balzo tale da salire in ginocchio sulla scrivania e ha allungato le braccia con l’intenzione di afferrarmi per il collo. Ero preparato a quella reazione del demonio e ho fatto in tempo a gridare:
“satana, in nome di Dio, fermati!”.
Ella, con gli occhi sbarrati e con la bocca spalancata, pur tenendo ancora le braccia tese verso il mio collo, è rimasta immobile: Dio mi aveva protetto. Allora ho gridato al demonio:
”In Nome di Dio, satana, ti ordino di non muoverti da questa posizione”.
Sono andato in Chiesa, ho messo la teca sul petto. Quando sono tornato nell’ufficio parrocchiale la donna era ancora nella posizione in cui l’avevo lasciata. Le ho ordinato di scendere dalla scrivania, di non tentare di avvicinarsi a me più di quella distanza di quando stava seduta.

Con l’Ostia consacrata ero più tranquillo e con voce risoluta le ho detto:
“Invece di piangere per il tuo uomo, dovresti piangere per le tante persone alle quali in vent’anni di carriera hai fatto del male”.
Ella con voce cavernosa mi ha gridato:
“Se il mio uomo muore farò del male a tutta la città”.
Io mi sono alzato di scatto, l’ho afferrata per le spalle e l’ho spinta fuori dall’ufficio e dalla chiesa gridandole:
“Con l’odio che hai nel cuore non sei degna di stare qui”.
Allora la donna che l’accompagnava mi ha detto:
“Padre, lei tratta tutti con gentilezza e non manda via quelli che sono posseduti dal demonio. Come mai quella lì l’ha cacciata via in malo modo?”.
Le ho risposto:
“Noi esorcisti possiamo aiutare a liberarsi dalla possessione demoniaca solo quelli che lo desiderano. Ma chi ha l’odio nel cuore non desidera essere liberato. E poi sta certa che entro un’ora la maga verrà di nuovo qui”.
Infatti poco dopo ella è ritornata e le ho detto che se voleva che le facessi l’esorcismo doveva darmi la dimostrazione che voleva essere liberata, portandomi tutto quello che aveva di magico.

Alle 15 ho riaperto la Chiesa e ho visto che le due donne stavano lì ad aspettarmi; avevano due grosse borse mi ha fatto rabbrividire: oltre ad attrezzi vari, come vassoi per bruciare l’incenso, c’erano candele rosse e nere, chiodi, spilli, limoni, fotografie da cui ritagliare il ritratto di una persona; e poi decine e decine di fatture già fatte. C’erano inoltre libri sulla magia, sulla stregoneria, sulle fatture, sulle messe nere, sulle orge sataniche e tante altre cose. Dopo aver cosparso il tutto per bene con l’acqua benedetta e dopo aver invocato Dio perché annullasse ogni maleficio, ho chiuso tutta quella roba in un armadio affinché nessuno la potesse trovare. Poi ho inviato la maga a tornare la sera con quattro uomini, quando la chiesa era chiusa. Sono arrivati puntuali. Mi ero reso conto che non era necessario consultare uno psichiatra, tanto era chiara la presenza demoniaca . Ho indossato i paramenti sacri e ho cominciato l’esorcismo. Ho subito comandato al demonio di non fare del male ad alcuno dei presenti, di non avvicinarsi a nessuno, di star lontano almeno mezzo metro da ognuno. Poi ho iniziato il rito. Ogni tanto la maga scattava in piedi, urlava, bestemmiava; io facevo finta di non sentirla. Ella allungava le mani intorno a sé, ma non toccava nessuno, tanto che il demonio ha urlato:
“Che avete messo qui davanti? Non riesco a passare!”.
Il demonio interrompeva spesso la preghiera; diceva che loro erano in tredici, mentre io ero solo e non sarei mai riuscito a cacciarli via. Gli comandavo in nome di Dio di tacere; e a quest’ordine si infuriava, e una volta mi ha gridato:
“Ma che cosa hai messo fra te e me? Una lastra di cristallo?”
Alla fine mi ha detto :
“Ma smettila! Lei non vuole essere liberata; altrimenti ti avrebbe portato tutto; invece nell’armadio della sua camera ha due borse di fattura già fatte e pronte per essere spedite”.
A questo punto la donna ha affermato di essere stanca, di non poter resistere più. Ho colto l’occasione per troncare l’esorcismo dicendole:
“Con i demoni stanchi io non combatto. Proseguiremo domani, ma a condizione che tu domani mattina mi porti le due buste di fatture che, a quanto mi ha detto il demonio, tieni nascoste nell’armadio. Ti aspetto domani alle sette”. L’indomani alle sette precise era davanti alla porta della chiesa con le borse; e piangendo mi ha detto:
“Il mio uomo sta morendo. Lo hanno messo nel polmone d’acciaio”.
Io le ho detto:
“Ora vai in ospedale a trovare il tuo uomo; ma a lui ci penserà Dio. Ritornerai questa sera alle 20, con gli uomini che ti hanno accompagnata ieri”.
Alle 19 erano già tutti in chiesa. Ho chiuso le porte, ho indossato i paramenti e mi sono preparato per la lotta. La maga non faceva altro che ripetermi di fare presto, perché i dottori avevano dato al suo uomo un’ora di vita.

Ho recitato poche preghiere, poi ho ripreso subito l’esorcismo imperativo.

A un certo punto, urlando, la donna ha cominciato a vomitare; dalla bocca è uscito un grumo di terra marrone e saliva. Mentre lo aspergevo con acqua benedetta, contavo; questo è il primo demonio. Seguitavo a pregare, a dare ordini, e uno dopo l’altro sono usciti altri dodici demoni. Allora una voce cavernosa mi ha gridato:
“io sono satana; non riuscirai a cacciarmi”.
Ho guardato l’orologio e ho visto che mezzanotte era passata da una decina di minuti. Ho detto:
“GIA' SIAMO NELLA FESTA DELL' IMMACOLATA CONCEZIONE. Satana, in Nome di Maria Santissima Immacolata ti ordino di uscire da questa donna e di andare dove Dio ti ha comandato di andare”.
Ho ripetuto questo comando una decina di volte, fino a quando la rauca voce del demone si è fatta di nuovo sentire:
“Basta con quel Nome, Non lo voglio più sentire!”. Ho risposto:
“demonio, quel Nome lo ripeterò per tutta la notte; se non vuoi sentirmi nominare il Nome di Maria Santissima Immacolata, Madre di Gesù, esci da questa donna e vattene via”.
Allora la maga ha ricominciato a vomitare, e dopo un urlo è caduta a terra svenuta. Era finalmente libera da tutti i demoni. Ci siamo messi a fare pulizia, mentre la maga dormiva. Usavo acqua benedetta, con molto alcool nel secchio; poi ho dato fuoco a un foglio e l’ho buttato sui residui vomitati con l’uscita dei tredici diavoli. Solo quando tutto era pulito ho ordinato alla maga, in nome di Dio, di alzarsi. Si è alzata molto lentamente, come se il demonio l’avesse fatta a pezzi. Le ho detto che quella mattina l’aspettavo in chiesa; si doveva confessare e comunicare. Così fu fatto.
Dopo pochi giorni, mentre mi trovavo in una casa per una preghiera di liberazione, ha squillato il telefono. La padrona è andata a rispondere e poi è venuta di corsa a riferirmi:
“Quella signora (che era una maga) mi ha detto di riferirle che suo marito sta bene. I medici, il giorno dell’Immacolata, sono rimasti stupiti: credevano di trovare il paziente morto e invece l’hanno trovato che stava meglio e voleva mangiare. Poi l’hanno riportato in corsia; migliorava a vista d’occhio e mangiava regolarmente. Prima di Natale è tornato a casa guarito”.

Il giorno di Natale marito e moglie erano in chiesa. Poi sono venuti nell’ufficio parrocchiale a ringraziarmi, si sono confessati e hanno fatto la comunione.


O Maria concepita senza peccato prega per noi che a te ricorriamo e a quanti a te non ricorrono. In particolare per i nemici della Santa Chiesa di Dio e per le anime che a te affidiamo. Amen.


Nostro Signore disse al demone: "Tu che sei stato creato da me, che hai visto la mia giustizia, dimmi alla presenza di lei perchè sei caduto così miseramente, o cosa pensavi quando sei caduto".

Il diavolo rispose:

 "Ho visto tre cose in te: ho capito quanto fosse grande la tua gloria, pensando alla mia bellezza e al mio splendore; ritenevo che tu dovessi essere onorato sopra ogni cosa, osservando la mia gloria; per questo mi inorgoglii e decisi di non limitarmi ad essere tuo pari ma di superarti. Poi seppi che eri più potente di tutti e per questo desiderai essere più potente di te. In terzo luogo, vidi le cose future quali si presentano necessariamente e che la tua gloria e il tuo onore sono senza inizio e senza fine. Ebbene invidiai queste cose e dentro di me pensai che avrei sopportato di buon grado pene e tormenti purchè tu cessassi di esistere e con questo pensiero caddi miseramente; ecco perchè esiste l'inferno."

 (Santa Brigida, Libro I, 34)

Preghiera a Maria SS. per le Anime del Purgatorio più dimenticate

O Maria, pietà di quelle povere Anime che, 
chiuse nelle prigioni tenebrose del luogo di espiazione, 
non hanno alcuno sulla terra che pensi a loro.
Degnatevi, o buona Madre, 
abbassare su quelle abbandonate uno sguardo di pietà; 
ispirate a molti cristiani caritatevoli il pensiero di pregare per esse, 
e cercate nel Vostro Cuore di Madre 
i modi di venire pietosamente in loro aiuto.
O Madre del perpetuo soccorso, 
abbiate pietà delle Anime più abbandonate del Purgatorio.
Misericordioso Gesù, date loro il riposo eterno.Amen.

Tre Salve Regina



Buona giornata a tutti. :-)


www.leggoerifletto.it





martedì 1 giugno 2021

L’esorcismo di Anneliese Michel, La vera storia di Emily Rose

Anneliese Michel (Leiblfing, 21 settembre 1952 – Klingenberg am Main, 1° luglio 1976) è stata una donna tedesca che si riteneva posseduta e si sottopose al rito di esorcismo. Alla sua drammatica vicenda si sono ispirate opere letterarie e cinematografiche, tra cui The Exorcism of Emily Rose diretto da Scott Derrickson e "Requiem" di Hans-Christian Schmid.



Biografia

Cresciuta in una piccola città della Baviera, in una famiglia cattolica di ceto medio-basso, nel 1968 Anneliese iniziò a soffrire di convulsioni le quali la tormentarono durante gli anni della scuola superiore. All'inizio si sottopose a visite mediche e le fu diagnosticata una forma di epilessia; le furono prescritti medicinali per curare sia l'epilessia che le convulsioni. Nonostante le cure mediche Anneliese sosteneva di vedere volti demoniaci in tutte le persone che la circondavano.

Primi sintomi

Tra i primi sintomi accusati dalla giovane c'erano paralisi degli arti, uno smisurato accrescimento del torace, rigidità improvvisa del corpo e l'impossibilità di parlare. Fu tuttavia in grado di tornare alle superiori e conseguire il diploma e di iscriversi, nel settembre 1973 all'università di Würzburg per realizzare il suo sogno di diventare una maestra elementare.

Quando le sue preghiere non l'aiutarono più a sopportare ciò che le succedeva, Annaliese si rivolse alla Chiesa, convinta di essere posseduta dal maligno, ma, in un primo tempo, la Chiesa non le concesse l'esorcismo invitandola a diventare più devota.


Le condizioni fisiche e psichiche di Anne peggiorarono, iniziò ad automutilarsi, mordere i membri della propria famiglia, mangiare insetti di vario genere sino a staccare e ingurgitare la testa di un uccello morto.

Inoltre si strappava i vestiti di dosso, guaiva come i cani per giorni sino a urinare sul pavimento e leccarlo. Convintasi che ciò che le accadeva fosse colpa del proprio peccato e di quelli che le stavano vicino, Anneliese prese a dormire su un pavimento di pietra come penitenza. Allo stesso tempo nei momenti in cui si riteneva posseduta distruggeva qualsiasi simbolo religioso le capitasse a tiro (crocifissi, quadri, rosari).



Durante la degenza nell'ospedale, i continui attacchi della ragazza convinsero i medici a riempirla di tranquillanti per farla stare calma e costringerla all'alimentazione forzata.

Esorcismo

Dopo ben cinque anni di lotta e ricerca i genitori iniziarono la ricerca di numerosi preti che potessero praticarle un esorcismo. Intanto Anne non aveva mai smesso di prendere i medicinali prescritti. Perché l'esorcismo potesse esser ordinato, la Chiesa aveva bisogno di verificare la reale possessione della ragazza. Dopo averla ufficialmente dichiarata posseduta nel settembre 1975, il vescovo Josef Stangl scelse come esorcisti il pastore Ernst Alt e padre Arnold Renz. Secondo i due esorcisti si manifestarono sette demoni tra cui Lucifero, Giuda, Legione e Belial. L'esorcismo andò avanti per quasi 10 mesi dal settembre '75 a giugno '76. Durante le varie sedute furono fatte parecchie foto e venne registrato un nastro di circa un'ora e mezza di durata in cui si sente Anneliese parlare con voci demoniache, in più lingue (oltre il tedesco, lingua madre, parlò in latino, greco, aramaico e altre lingue morte) molte volte sdoppiando la voce in due ben distinte. 


Durante questo periodo Anne perse molto peso perché si rifiutava di mangiare e bere a causa dei "demoni che glielo impedivano"; questo portò a un indebolimento e alla debilitazione del suo corpo, martoriato dalle proprie lesioni autoinflitte. Inoltre nei momenti di lucidità Anneliese non faceva altro che pregare e le continue genuflessioni le causarono la rottura di entrambe le ginocchia. Durante il rito di esorcismo Anneliese mostrava una forza impressionante, tanto che, in alcune sedute, per tenerla ci vollero parecchi uomini forti. Il rito avveniva generalmente tre volte a settimana.

La missione di salvezza

Anneliese scrisse delle lettere ai suoi esorcisti chiedendo la fine del rito e rivelando di aver avuto un incontro con la Vergine Maria che la mise davanti ad una scelta: esser liberata dai demoni e trovare la pace eterna subito, o continuare a subire la possessione subendo tutto il potere dei demoni per poter salvare il mondo e le anime di tutti. Anne scelse di rimanere posseduta per la salvezza del mondo interrompendo la pratica di esorcismo. Pronta a morire in "grazia" predisse la data della sua morte.

Morte e conseguenze
A mezzanotte del 1° luglio 1976 Anneliese, come aveva predetto nelle sue lettere, morì a soli 24 anni. Prima di morire chiese al prete di pregare per lei, le ultime parole andarono alla madre alla quale chiese scusa. 

L'autopsia rilevò come causa della morte la forte debilitazione causate dal malnutrimento e dal disidratamento (al momento della morte pesava solo 30 kg). Secondo gli agenti che svolsero le indagini e i medici che passarono al vaglio il caso, un'alimentazione forzata (tramite flebo) avrebbe potuto salvare la vita della giovane. 

I genitori, il prete e il pastore furono tutti indagati per omicidio colposo. Il processo iniziato a marzo 1978 si concluse con il riconoscimento da parte della giuria della colpa di negligenza e omicidio colposo a carico dei due chierici e dei genitori che furono condannati a 6 mesi di reclusione con la condizionale da considerare già scontati.

Una commissione di vescovi chiese espressamente al Vaticano di abolire il rito romano dell'esorcismo, ma la Chiesa si limitò a introdurre un nuovo rito nel 1998 chiamato De exorcismis et supplicationibus quibusdam.

Prima dell'inizio del processo i genitori chiesero di riesumare il corpo della figlia, sepolto in un cimitero dove vi sono sepolti figli illegittimi, vittime di suicidi o persone considerate gravi peccatori (assassini). 
La riesumazione venne chiesta soprattutto in seguito a una lettera che una suora carmelitana mandò ai genitori, parlando loro di una visione in cui il corpo della figlia, a distanza di quasi due anni dalla morte, non si era deteriorato (è da considerare che in quel periodo non tutti potevano permettersi bare con interno zincato dove il deterioramento avveniva più lentamente). 

Nonostante la salma sia stata riesumata non esiste nessuna foto pubblica del corpo che venne definito "decomposto come qualsiasi altro corpo".

Attualmente la tomba di Anneliese è stata spostata vicino alla sua casa natale ed è continua meta di pellegrinaggio. La chiesa cattolica dopo la morte istituì una commissione di inchiesta che definì la ragazza non posseduta, ma attualmente la posizione ufficiale è favorevole all'ipotesi della possessione.

Fede contro scienza

Ciò che portò Anneliese a credere di esser posseduta fu quasi certamente la sua forte religiosità. Nata e cresciuta in una famiglia cattolica, quando Anneliese aveva solo 4 anni sua madre partorì una figlia illegittima (morta a 8 anni in seguito ad un'operazione). Probabilmente Anneliese si sentiva in dovere di espiare anche le colpe della madre, che secondo la tradizione cattolica aveva fatto uno tra i peggiori dei peccati.
Dopo i primi attacchi di convulsioni e le prime visite mediche le fu diagnosticata un'epilessia del lobo temporale che, secondo i medici, le provocava sia le convulsioni che le visioni. È inoltre assodato dalla medicina che alcuni farmaci, soprattutto quelli usati nel passato che agiscono direttamente sul cervello, possono provocare allucinazioni in certi pazienti: questo e la psicosi che secondo i medici affliggeva la giovane ragazza furono la spiegazione di ciò che Anneliese vedeva, delle sue possessioni.
Il processo che seguì la morte vide ancora una volta uno scontro tra fede e scienza: l'accusa di omicidio colposo per i quali saranno riconosciuti colpevoli i due preti e i genitori della ragazza, viene giustificata dalla decisione di questi e della ragazza di abbandonare la medicina tradizionale per usare rimedi alternativi. Tale scelta fu presa dalla ragazza in accordo con i genitori e i sacerdoti in quanto la cura medica non si era rilevata efficace e le sue condizioni e i suoi sintomi peggioravano col tempo. 

Se, quindi, durante l'esorcismo la ragazza avesse continuato la cura e le fosse stata imposta l'alimentazione forzata tramite flebo (come già avvenne in passato quando fu ricoverata in ospedale), secondo l'accusa si sarebbe salvata o, in caso di morte, i genitori e i sacerdoti non sarebbero potuti esser considerati negligenti.


«Quando sento dire, Dio è buono, ci perdonerà; e in­tanto si continua a fare il male, quanta tristezza provo per quelle povere anime che ignorano cosa le attende nell'eternità!»

Santa Caterina da Genova



L'Esorcismo guarisce dai vizi che potremmo dire “diabolici”, tanto è grave la loro malizia ed il danno che fanno. Pensiamo soprattutto ai vizi spirituali dell’empietà, della superbia, dell’orgoglio, dell’ipocrisia, della frode, della crudeltà, dell’odio feroce e prolungato, della vendetta inesorabile e calcolata, vizi la cui attuazione suppone notevoli doti di intelligenza, abile capacità di fingere, sottile astuzia, freddo calcolo, determinazione nelle scelte, ostinazione della volontà, abile organizzazione dell’azione, qualità spirituali quindi risiedono sostanzialmente nello spirito, anche se poi si valgono dell’uso dei mezzi materiali. Pensiamo alla diabolica organizzazione dello sterminio nazista degli ebrei o alle stragi staliniste o ai genocidi compiuti negli anni passati in Africa o nei Balcani. 
Ora ricordiamoci che il demonio è appunto un puro spirito. Un’importante azione esorcistica in questo senso lato, ma in fin dei conti decisivo, è la confutazione di quelle che la Prima Lettera a Timoteo chiama “dottrine diaboliche”(4,1). 
Possiamo pensare alle dottrine che turbano e scandalizzano i fedeli inducendoli a peccare, possiamo pensare alle eresie ed alle dottrine che fanno perdere la fede. Qui i grandi esorcisti sono i pastori, gli educatori, i catechisti, i missionari. Possiamo pensare in modo speciale ai Frati Predicatori, ai Domenicani, che hanno ricevuto dalla Chiesa un mandato speciale di fugare le tenebre dell’errore e diffondere la luce della verità in vista della salvezza delle anime e della gloria di Dio. 

(Mons. Andrea Gemma)




Indulgenza Plenaria per l'Assoluzione 

O mio Gesù, Tu sei la luce della Terra,
Tu sei la fiamma che tocca tutte le anime.
La tua misericordia
e il Tuo amore non conoscono limiti.
Noi non siamo degni del sacrificio
che hai fatto con la Tua morte sulla croce.
Eppure sappiamo che il Tuo amore per noi
è più grande dell'amore che abbiamo per te.
Donaci Signore il dono dell'umiltà
in modo da essere meritevoli del Tuo Nuovo Regno.
Riempici di Spirito Santo,
in modo da poter marciare avanti
e condurre il tuo esercito per proclamare,
la verità della Tua Parola Santa
e preparare i nostri fratelli e sorelle
per la Gloria della Tua Seconda Venuta sulla Terra.
Noi ti onoriamo,
noi Ti lodiamo,
Ti offriamo i nostri dolori,
le nostre sofferenze
come un dono per te per salvare le anime.
Ti amiamo Gesù.
Abbi pietà di tutti i Tuoi figli,
ovunque essi si trovino.
Amen



Buona giornata a tutti. :-)


venerdì 30 aprile 2021

Domande a Padre Amorth e preghiera all'Augusta Regina

Domanda: Se una persona cara è lontana da Dio e non ascolta i buoni consigli cosa possono fare le persone vicine perché si salvi e non vada all’Inferno?

Don Amorth: Le persone vicine possono fare due cose: Innanzitutto amarla e dare testimonianza di vita cristiana. Poi pregare per lei. Basta, non si può fare di più. 
Però se vedono la testimonianza, se si prega per lei, è il caso di tante mamme, di tanti papà che vedono i figli sbandati, che prendono strade storte, cosa possono fare ancora? 
Sono già grandi, sono già sposati anche con figli, e che cosa vuoi fare se non pregano più? 
Continuare ad amarli, a dare il buon esempio di vita cristiana e pregare, pregare, pregare!

Domanda: Quando il sacerdote sull’altare offre tutti i defunti è proprio necessario che si nominino altri defunti? Non sono tutti presenti nella mente di Dio anche coloro per i quali si fa celebrare la Messa?

Don Amorth: Notate, l’intenzione della messa deve essere una, non collettiva. Il sacerdote mette l’intenzione, poi può ricordare tutti, perché la Messa ha un valore infinito, però l’applicazione della Messa è a una persona sola. Potrebbe per esempio far celebrare la messa per i genitori, oppure per la mia famiglia però sei tu che gli dai l’intenzione e non si possono accettare per quella messa l’intenzione di altri. 
Posso però pregare per tutti.

Domanda: Se la fede è un dono come mai certi hanno questo dono e altri no?

Don Amorth: E’ un dono che Dio dà a tutti, però si può perdere, perché tutte le cose in questa vita se non vengono continuamente esercitate e approfondite, si perdono. Per esempio com’è che una donna mi dice: “Non amo più mio marito” e anche l’uomo mi dice: “Padre, non amo più mia moglie”. Da quanti anni siete sposati? Da trent’anni. 
Figliolo, l’amore va sempre curato, va sempre alimentato, altrimenti si perde. 
Tu fai battezzare tuo figlio, però se tu non lo educhi, non lo abitui a pregare, non lo abitui ad andare in Chiesa, la fede si perde. 
Io ho imparato la fede sulle ginocchia di mia madre, anche il Vangelo l’ho imparato sulle ginocchia di mia madre. 
Figliolo caro, il dono che hai ricevuto si perde, e poi puoi riacquistarlo, sì però con sudor di gomito. Bisogna ripartire da capo, con la lettura del Vangelo, con la preghiera fatta con volontà e un po’ per volta ci si prende gusto. 
Quanti hanno incominciato a dire il rosario quotidiano con grande sforzo perché prima non lo dicevano mai, o qualche volta. E poi a un certo punto hanno capito. Ecco sono arrivato al punto che se non dico il rosario quotidiano sento che mi manca qualcosa. E io ricordo le parole che diceva bonariamente Giovanni XXIII: “La giornata del papa non è finita se non ho recitato il rosario”. 
Ripeto, la fede è un dono, va sempre alimentata e allora si rafforza. 
Vedete i convertiti, anche San Paolo si è convertito di colpo per questa straordinaria apparizione sulla via di Damasco. Ma poi se voi leggete le sue lettere vedete un progresso continuo, un approfondimento continuo specie su certi temi, per esempio sulla fine del mondo.

Domanda: Se qualcuno rifiuta Gesù e la Chiesa ma si comporta bene può andare in Paradiso?

Don Amorth: Diciamo chiaro, se è in buona fede, sì, il Signore giudica ciascuno non con un unico modello da applicare a tutte le persone, no! Giudica ciascuno guardando le intenzioni, lo stato d’animo, la conoscenza che ha. Se si comporta bene, ma rifiuta Gesù e la Chiesa bisogna che abbia dei motivi per rifiutare Gesù e la Chiesa. 
Pensate ad esempio a tutta la gente vissuta prima di Cristo, conoscevano Gesù e la Chiesa? No, avevano il dono del contatto con Gesù? Sì, in che modo? Avete presente quella pagina del Giudizio Universale del capitolo 25° di Matteo: “Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere, venite benedetti”, ma quelli rispondono: “Signore, io non ti ho mai visto, mai incontrato, non ho mai sentito parlare di te” .
“Quello che avete fatto agli altri lo avete fatto a Me”. 
Quindi si può trattare con Gesù Cristo anche senza conoscerLo e qui si guarda la buona fede che si ha. 
Se non si conosce Gesù e la Chiesa è giustificato senz’altro. 
Se invece si rifiuta Gesù e la Chiesa c’è da dire:“Figliolo, dammi motivi per cui non credi, dammi prove che Medjugorje non è autentica, che lì la Madonna non parla, dammi le prove. Se sono prove ragionevoli fai secondo la tua coscienza, altrimenti sei in colpa.


Sia lodato Gesù Cristo!



Augusta Regina

Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli,
Tu che hai ricevuto da Dio il potere 
e la missione di schiacciare la testa a Satana,
Ti chiediamo umilmente di mandarci le legioni celesti 
perché al Tuo comando,
inseguano i demoni, li combattano dappertutto,
reprimano la loro audacia e li respingano nell'abisso. 
O eccelsa Madre di Dio, invia anche San Michele,
l'invincibile capo degli eserciti del Signore,
nella lotta contro gli emissari dell'Inferno tra gli uomini.
Distruggi i piani degli empi e umilia tutti coloro che vogliono il male.
Ottieni loro la grazia del ravvedimento e della conversione,
affinché essi diano onore al Dio vivente Uno e Trino e a Te.
O nostra potente protettrice, per mezzo dei risplendenti Spiriti celesti,
custodisci su tutta la terra le chiese, i luoghi sacri
e specialmente il Santissimo Sacramento dell'altare.
Impedisci ogni profanazione ed ogni distruzione.
Gli Angeli sono ogni istante in attesa di un tuo cenno
e bruciano dal desiderio di esaudirlo. 
O Madre celeste, proteggi infine anche le nostre cose
e le nostre abitazioni dalle insidie dei nemici.
Fa che i santi Angeli dimorino sempre in esse e vi portino la benedizione dell'Altissimo. Chi è come Dio? Chi è come te, o Maria?
Tu che sei la Regina degli Angeli e la vincitrice di Satana?
O buona e tenera Madre,
Tu sarai sempre il nostro amore e la nostra speranza.
O Madre divina, invia i Santi Angeli per difenderci
e per respingere lungi da noi il crudele nemico infernale.
Santi Angeli ed Arcangeli difendeteci e custoditeci.





Buona giornata a tutti. :-)


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