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giovedì 7 giugno 2018

Riattacca quel ramo e altri racconti - Padre Anthony De Mello

Buddha fu un giorno minacciato di morte da un bandito chiamato Angulimal. «Sii buono ed esaudisci il mio ultimo desiderio», disse Buddha. «Taglia un ramo di quell'albero». 
Con un colpo solo di spada l'altro eseguì quanto richiesto, poi domandò: «E ora che cosa devo fare?». 
«Rimettilo a posto» ordinò Buddha. Il bandito rise. «Sei proprio matto se pensi che sia possibile una cosa del genere». 
«Invece il matto sei tu, che ti ritieni potente perché sei capace di far del male e distruggere. Quella è roba da bambini. La vera forza sta nel creare e risanare».

- padre Anthony De Mello -
da:  La preghiera della rana. Saggezza popolare dell'Oriente, Volume 2




Un prete cattolico va a fare un pic-nic con un gruppo di ragazzini tra gli otto e i dieci anni. Sono sulla spiaggia e vanno avanti, mentre il prete si trova in retroguardia con intorno tre o quattro ragazzi. Quelli davanti s'imbattono in una donna anziana che è una prostituta, e le dicono:
"Ciao" e lei: "Ciao". I ragazzi le chiedono: "Chi sei?". Lei risponde: "Sono una prostituta".
Loro non sanno cosa significhi, ma fingono di saperlo.
Uno dei ragazzi, che sembra un po' più esperto degli altri, dice: "Una prostituta è una che fa certe cose se la paghi.
Gli altri chiedono: "Farebbe quelle cose, se noi la paghiamo?". "Perché no?" è la risposta.
Così, fanno una colletta e le danno i soldi, dicendo: "Adesso che ti abbiamo dato i soldi, ci fai quelle certe cose?". 
Lei risponde: "Certo, ragazzi, cosa volete che faccia?". L'unica cosa che viene in mente ai ragazzi è farla spogliare. 
Così, lei si spoglia. Loro la guardano: non hanno mai visto una donna nuda prima di allora. I ragazzi non sanno cos'altro farle fare, e così le dicono: "Potresti ballare? E lei: "Certo". Tutti si mettono in cerchio, cantando e battendo le mani; la prostituta muove il didietro e i ragazzi si divertono un mondo.
Il prete vede tutto: corre da loro e si mette a urlare contro la donna. 
In quell'attimo, i ragazzi persero l'innocenza: fino a quel momento, erano puri, splendidi.


- Padre Antony de Mello -




Un discepolo andò dal suo maestro e disse, astioso: "Tu mi nascondi il segreto ultimo della contemplazione!".
"Nient'affatto", rispose il maestro.
"E invece sì!", ribadì l'allievo, e si allontanò risentito.
Capitò che i due si ritrovarono camminando all'alba ai piedi della montagna e udirono un uccello cantare al primo giorno.
Il maestro chiese: "Hai sentito l'uccello cantare?".
L'allievo rispose: "Si. L'ho sentito".
Il maestro rispose: "Adesso sai che non ti ho nascosto nulla".

- Padre Anthony de Mello -
Fonte:  Dove non osano i polli




Istruzioni per l'uso:
I libri di Anthony de Mello sono stati scritti in un contesto multi-religioso per aiutare i seguaci di altre religioni, agnostici ed atei, nella loro ricerca spirituale, e non sono stati concepiti dall'autore come manuale di istruzione dei fedeli cattolici nella dottrina cristiana o dogma.



Buona giornata a tutti. :-)




martedì 8 maggio 2018

L'IO - Padre Anthony de Mello


IL MISTERO DELL'IO 

Un anziano signore gestiva una bottega d'antiquariato in una grande città. 
Un giorno entrò un turista, il quale si mise a discorrere con il vecchio dei vari oggetti accatastati nel negozio. 
Il turista domandò: "Qual è secondo lei la cosa più strana, più misteriosa che ci sia qui dentro?" Il vecchio passò in rassegna le centinaia di oggetti rari, pezzi d'antiquariato, animali impagliati, pesci e uccelli imbalsamati, reperti archeologici, trofei di caccia... poi si voltò verso il turista e disse: "La cosa più strana in questo negozio è senza dubbio il sottoscritto".

- Padre Anthony de Mello -

Da: “La preghiera della rana, saggezza popolare dell’Oriente”– Edizione Paoline 1988





 LA PIÙ GRANDE INVENZIONE MODERNA 

Un'insegnante stava facendo lezione sulle invenzioni moderne. 
"Chi di voi mi saprebbe citare qualche cosa di importante che non esisteva cinquant'anni fa?", chiese. 
Un ragazzino dall'aria intelligente della prima fila alzò la mano tutto eccitato ed esclamò: "Io!"


- Padre Anthony de Mello -


Da: “La preghiera della rana, saggezza popolare dell’Oriente”– Edizione Paoline 1988




IL MONACO E IL SUO IO 

Si racconta una storia molto significativa su di un monaco che viveva nel deserto egiziano ed era così ossessionato dalle tentazioni da non farcela più. Decise di lasciare la sua cella e andarsene altrove. 
Mentre si stava infilando i sandali per attuare la sua decisione, vide un altro monaco non lontano da lui, il quale si stava mettendo i sandali anche lui. "Chi sei?", chiese all'estraneo. "Sono il tuo io", quello rispose. "Se è per colpa mia che te ne vai, sappi che verrò con te dovunque andrai".


- Padre Anthony de Mello -


Da: “La preghiera della rana, saggezza popolare dell’Oriente”– Edizione Paoline 1988


Disse un cliente disperato allo psichiatra: "Dovunque vado, devo portarmi dietro me stesso, e questo rovina tutto". 
Ciò che aborrisci e ciò a cui aneli sono entrambi dentro di te.


Buona giornata a tutti. :-)




domenica 29 ottobre 2017

La preghiera della rana - Padre Anthony de Mello

Una sera fratel Bruno era assorto in preghiera quando fu disturbato dal gracidare di una rana. 
Per quanti sforzi facesse, non gli riuscì di ignorare quel rumore e allora si sporse dalla finestra e urlò: "Silenzio! Sto pregando". 
Poiché egli era un santo, tutti obbedirono al suo ordine immediatamente. 
Ogni creatura vivente si zittì in modo da creare il silenzio necessario alla preghiera. Ma ecco che Bruno fu di nuovo interrotto, questa volta da una voce dentro di lui che diceva: "Forse a Dio il gracidare di quella rana era altrettanto gradito dei salmi che tu stai recitando". 
"Che cosa possono trovare di bello le "orecchie" di Dio nel verso di una rana?" replicò Bruno sprezzante. 
Ma la voce proseguì: "Perché mai allora Dio avrebbe inventato un simile suono?" 
Bruno decise di scoprirlo da sé. Si sporse dalla finestra e ordinò: 
"Canta!" e l'aria fu piena del gracidare ritmato della rana, con l'accompagnamento di tutte le raganelle del vicinato. 
Bruno si pose in ascolto con attenzione e subito non udì più alcun frastuono, ma scoprì che, se smetteva di irritarsi, quelle voci in realtà rendevano più ricco il silenzio della notte. 
Grazie a quella scoperta, il cuore di Bruno entrò in armonia con l'universo intero e, per la prima volta nella sua vita, egli capì che cosa significa pregare.

- Padre Anthony De Mello - 

Da: “La preghiera della rana, saggezza popolare dell’Oriente” -  primo volume – Edizione Paoline 1988



La pecorella smarrita

Una pecora scoprì un buco nel recinto e scivolò fuori. 
Era così felice di andarsene.
Si allontanò molto e si perse.
Si accorse allora di essere seguita da un lupo.
Corse e corse, ma il lupo continuava ad inseguirla, finché il pastore arrivò e la salvò riportandola amorevolmente all'ovile.
E nonostante che tutti l'incitassero a farlo, il pastore non volle riparare il buco nel recinto.

- Padre Anthony De Mello - 





Quando guardiamo una persona, in realtà non vediamo quella persona: pensiamo soltanto di vederla. 
Quel che vediamo è qualcosa che abbiamo fissato nella nostra mente. Riceviamo un'impressione e ci atteniamo a quell'impressione, continuando a guardare quella persona attraverso il filtro di quell'impressione. 
E questo lo facciamo con quasi tutto.

- Padre Anthony De Mello - 
Da: “Messaggio per un’aquila che si crede un pollo” 


Buona giornata a tutti. :-)





sabato 5 agosto 2017

Una noia atroce - Padre Anthony de Mello

Un uomo anziano e pio pregava cinque volte al giorno mentre il suo socio d'affari non metteva mai piede in chiesa. E ora, nel giorno del suo ottantesimo compleanno, pregava così: "O Signore, Dio nostro! Fin da ragazzo non ho lasciato passare un solo giorno senza venire in chiesa la mattina a recitare le preghiere alle cinque scadenze prestabilite. 
Non c'è gesto che io abbia compiuto, non c'è decisione importante, o di poco conto che fosse, che io abbia preso senza prima avere invocato il tuo nome. 
E ora che sono vecchio ho raddoppiato le pratiche devote e ti prego notte e giorno senza posa. 
Tuttavia, eccomi qui, il poveraccio di sempre. 
Il mio socio invece beve, si dà al gioco e, nonostante l'età avanzata, frequenta donne di dubbia moralità, eppure nuota nell'oro. 
Mi domando se dalla sua bocca sia mai uscita una preghiera. 
Ebbene, Signore, non ti chiedo di punirlo, perché sarebbe poco cristiano, ma, ti prego, dimmi: "Perché? Perché? Perché mai hai permesso che lui prosperasse e a me invece riservi questo trattamento?" 
"Perché", rispose Dio, "tu sei una noia atroce!"

Nel monastero non vigeva la regola del "non parlare", bensì quella del "non parlare a meno che ciò che vuoi dire valga più del silenzio". 
Non si potrebbe fare lo stesso anche con la preghiera?

- Padre Anthony de Mello -
Da: “La preghiera della rana, saggezza popolare dell’Oriente” -  primo volume – Edizione Paoline 1988



Posso esserle d'aiuto?

Nella chiesa vuota, un prete notò una donna che stava seduta con la testa fra le mani. Trascorse un'ora, poi due, e lei era ancora lì. 
Pensando di avere a che fare con un'anima in crisi e desideroso di recarle conforto, egli si avvicinò alla donna e disse: "Posso esserle di aiuto?" 
"No, grazie Padre", rispose, "sto già ricevendo tutto l'aiuto di cui ho bisogno".

Finché non sei venuto tu a interrompermi!

- Padre Anthony de Mello -
Da: “La preghiera della rana, saggezza popolare dell’Oriente” -  primo volume – Edizione Paoline 1988



La preghiera come accettazione della propria vita

Un rabbino chiese al suo allievo che cosa lo angustiasse. 
"La mia povertà", rispose. "Vivo in un tale stato di indigenza che quasi non riesco a studiare e pregare". 
"In questo preciso momento", spiegò il rabbino, "il modo migliore per pregare e studiare è quello di accettare la vita esattamente come si presenta".

- Padre Anthony de Mello -
Da: “La preghiera della rana, saggezza popolare dell’Oriente” -  primo volume – Edizione Paoline 1988




Buona giornata a tutti. :-)




giovedì 20 luglio 2017

La domanda essenziale - Padre Anthony de Mello

C’era un uomo che non dava tregua al buon Dio con richieste di ogni genere.
Un giorno Dio gli apparve e gli disse: "Non ne posso più! Ho deciso di concederti tre desideri, e non uno di più".
L'uomo, incredulo, chiese: "Mi concederesti davvero qualsiasi cosa io chieda?.
"Sì", rispose il Signore, "ma solo tre richieste e basta!".
"Be'", disse l'uomo, "mi vergogno un po' a dirtelo, ma non sopporto più mia moglie. È una rompiscatole senza eguali. Vorrei davvero liberarmene".
E Dio disse: "Che il tuo desiderio sia esaudito". E sua moglie morì. 
L'uomo era felicissimo. Si sentiva un po' in colpa, ma il sollievo per l'assenza della moglie era enorme, e lui pensò: "Sposerò un'altra donna, e più giovane!". Quando i parenti si riunirono per il funerale iniziarono ad elogiare la defunta e a decantarne le virtù, e l'uomo capì all'improvviso che cosa aveva fatto. Pianse e si disperò, dicendosi: "Avevo una donna fedele, che mi amava, e non me ne sono accorto, non l'ho saputa apprezzare!". 
Si appartò con Dio e gli chiese: "Ti prego, riportala in vita!". 
Dio rispose: "Va bene. Secondo desiderio accordato".

Ora non gli rimaneva che un desiderio, e non sapeva cosa chiedere.

Consultò amici e parenti. Alcuni proposero: "Chiedi i soldi. Con i soldi si può ottenere ciò che si vuole". 
Altri dissero: "A che servono i soldi se non hai la salute? Chiedi la salute. 
Un altro amico gli disse: "A che serve la salute se prima o poi devi morire? Chiedi l'immortalità!". E un altro ancora: "A che serve l'immortalità se non hai nessuno che ti ami? Chiedi l'amore!" Così l'uomo riflettette, ragionò, si arrovellò e passò un anno. 
Poi ne passarono cinque, poi dieci, e alla fine Dio si presentò e gli chiese: "Quando ti deciderai a chiedermi il tuo terzo desiderio?". 
L'uomo rispose, contrito: "Signore, sono tutto confuso, non so cosa chiedere. Potresti suggerirmi cosa chiedere?".

Il Signore rise e disse: "E va bene, ti dirò io cosa chiedere: chiedi di essere felice qualsiasi cosa possa capitarti. Qui sta il segreto!".

- Padre Anthony de Mello -




Non dovete fare niente per essere felici. Non potete acquistare la felicità. Sapete perché? Perché ce l'avete già. Ce l'avete proprio ora, ma continuate ad ostacolarla con la vostra stupidità.

- Padre Anthony De Mello -
Da: Messaggio per un pesciolino che ha sempre sete, Editore Piemme



Buona giornata a tutti. :-)





sabato 1 luglio 2017

Un esercizio spirituale: la vacanza – Padre Anthony de Mello

Immagino di ritirarmi in un posto solitario per fare a me stesso il dono della solitudine, perché la solitudine è un tempo nel quale vedo le cose come sono.
Quali sono le piccole cose nella vita che la mancanza di solitudine ha eccessivamente ingigantito?
Quali sono le cose veramente importanti per le quali trovo troppo poco tempo?
La solitudine è un tempo per prendere decisioni.
Quali decisioni devo prendere o riconsiderare in questo particolare momento della mia vita?
Ora decido che tipo di giornata sarà oggi.
Sarà una giornata per fare?
Faccio un elenco delle cose che voglio veramente fare oggi.
Sarà anche una giornata per essere, nessuno sforzo per ottenere risultati, per fare cose, per guadagnare o possedere, ma solo per essere?
La mia vita non porterà frutto finché non avrò imparato l'arte di non coltivare, l'arte di "perdere" tempo in modo creativo.
Così decido quanto tempo dedicare al gioco, ad interessi senza scopo ed improduttivi, al silenzio, all'intimità, al riposo.
E domando a me stesso che cosa assaporerò oggi, che cosa toccherò, odorerò, ascolterò e vedrò.

- Anthony de Mello - 
Fonte: Alle sorgenti





«Non si caccia via l'oscurità con la scopa, si accende la luce».

Il modo migliore per dissipare il male non è combatterlo, ma far trionfare le forze del bene. 
Il risultato può sembrare lo stesso, ma lo spirito che ci anima è totalmente differente: combattere il male è lottare contro; difendere il bene è lottare per. Da un lato la messa in atto di un'energia negativa, dall'altro quella di un'energia positiva.
«Più lottiamo contro l'oscurità, più ci stanchiamo. Ma quando sprigioniamo la luce della coscienza, l'oscurità si dissolve».
Preoccupiamoci di rivestire le nostre battaglie di un'energia positiva e non smettiamo di accendere la luce della nostra coscienza.


- Padre Anthony de Mello -


Trova il tempo di riflettere,

è la fonte della forza.

Trova il tempo di giocare,

è il segreto della giovinezza.


Trova il tempo di leggere,

è la base del sapere.


Trova il tempo di essere gentile,

è la strada della felicità.


Trova il tempo di sognare,

è il sentiero che porta alle stelle.

Trova il tempo di amare,

è la vera gioia di vivere.

Trova il tempo d'esser contento,

è la musica dell'anima.


- Antica ballata irlandese - 






Buona giornata a tutti. :-)








lunedì 7 novembre 2016

L'aquila che si credeva un pollo - Padre Anthony De Mello

Un uomo trovò un uovo d'aquila e lo mise nel nido di una chioccia.
L'uovo si schiuse contemporaneamente a quelli della covata e l'aquilotto crebbe insieme ai pulcini.
Per tutta la vita l'aquilotto fece quel che facevano i polli nel cortile, pensando di essere uno di loro.
Frugava il terreno in cerca di vermi e insetti, chiocciava e schiamazzava, scuoteva le ali alzandosi da terra di qualche decimetro.
Trascorsero gli anni e l'aquila divenne molto vecchia.
Un giorno vide sopra di sé, nel cielo sgombro di nubi, uno splendido uccello che planava, maestoso ed elegante, in mezzo alle forti correnti d'aria, muovendo appena le robuste ali dorate.
La vecchia aquila alzò lo sguardo, stupita. "Chi è quello?", chiese.
"E' l'aquila, il re degli uccelli", rispose il suo vicino. "Appartiene al cielo. Noi invece apparteniamo alla terra, perché siamo polli".
E così l'aquila visse e morì come un pollo, perché pensava di essere tale.

- Padre Anthony De Mello -
fonte: "Messaggio per un'aquila che si crede un pollo" (1990)


Come qualcuno ha detto una volta: "Per ottenere la pace del cuore, dimettetevi dall'incarico di direttore generale dell'universo".
Non sono il direttore generale, ma faccio quello che posso.
Mi immergo e il risultato dipende da Dio, dalla vita, dal destino.


- Padre Anthony De Mello -

Da: Messaggio per un pesciolino che ha sempre sete, Editore Piemme





In che modo pensate che la maggior parte delle persone trascorra la vita? Cercando di fare buona impressione, ecco come.
Assicurandosi di non essere criticata. Tentando di affermarsi. Mi chiedo quanti siano gli essere umani che non sono ossessionati da queste cose, per ventiquattro ore al giorno, consapevolmente o meno.
Pochissimi, oserei dire. Qual è la conseguenza? Che pochissimi vivono davvero.

- Padre Anthony De Mello -

Da: Messaggio per un pesciolino che ha sempre sete, Editore Piemme




Buona giornata a tutti. :-)





venerdì 9 settembre 2016

Non cambiare – padre Antony De Mello -

Per anni sono stato un nevrotico. Ero ansioso, depresso ed egoista. E tutti continuavano a dirmi di cambiare. E tutti continuavano a dirmi quanto fossi nevrotico.
E io mi risentivo con loro, ed ero d'accordo con loro, e volevo cambiare, ma non ci riuscivo, per quanto mi sforzassi.
Ciò che mi faceva più male era che anche il mio migliore amico continuava a dirmi quanto fossi nevrotico. Anche lui continuava a insistere che cambiassi.
E io ero d'accordo anche con lui, e non riuscivo ad avercela con lui. E mi sentivo cosi impotente e intrappolato.
Poi, un giorno, mi disse: «Non cambiare. Rimani come sei. Non importa se cambi o no. Io ti amo così come sei; non posso fare a meno di amarti».
Quelle parole suonarono come una musica per le mie orecchie: «Non cambiare. Non cambiare. Non cambiare... Ti amo».
E mi rilassai. E mi sentii vivo. E, oh meraviglia delle meraviglie, cambiai!
Ora so che non potevo cambiare davvero finché non avessi trovato qualcuno che mi avrebbe amato, che fossi cambiato o meno.
È così che mi ami, Dio?

- padre Anthony de Mello -

Fonte: Il canto degli uccelli., ed. Paoline
http://leggoerifletto.blogspot.com/2010/08/anthony-de-mello-biografia.html



Nessuno può sostituirsi a te

Un discepolo una volta si lamentava con il maestro: “Ci racconti delle storie, ma non ci sveli mai il loro significato”.
Il maestro disse: “Che ne diresti se qualcuno ti offrisse un frutto e lo masticasse prima di dartelo?”.
Nessuno può sostituirsi a te per trovare il tuo significato. Neppure il maestro.


- padre Anthony de Mello -

Fonte: Il canto degli uccelli, ed. Paoline



Un discepolo andò dal suo maestro e disse, astioso: "Tu mi nascondi il segreto ultimo della contemplazione!".
"Nient'affatto", rispose il maestro.
"E invece sì!", ribadì l'allievo, e si allontanò risentito.
Capitò che i due si ritrovarono camminando all'alba ai piedi della montagna e udirono un uccello cantare al primo giorno.
Il maestro chiese: "Hai sentito l'uccello cantare?".
L'allievo rispose: "Si. L'ho sentito".
Il maestro rispose: "Adesso sai che non ti ho nascosto nulla".

- Padre Anthony de Mello - 
Fonte:  Dove non osano i polli



Buona giornata a tutti. :-)