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venerdì 8 gennaio 2016

Al di là della gente - Pedro Salinas

Si, al di là della gente
ti cerco.
Non nel tuo nome, se lo dicono,
non nella tua immagine, se la dipingono.
Al di là, più in là, più oltre.
Al di là di te ti cerco.
Non nel tuo specchio
e nella tua scrittura,
nella tua anima nemmeno.
Di là, più oltre.
Al di là, ancora, più oltre
di me ti cerco. Non sei
ciò che io sento di te.
Non sei
ciò che mi sta palpitando nelle vene,
e non è me.
Al di là, più oltre ti cerco.
E per trovarti, cessare
di vivere in te, e in me,
e negli altri.
Vivere ormai di là da tutto,
sull'altra sponda di tutto
- per trovarti -
come fosse morire.


 - Pedro Salinas -


dipinto di Irene Shery


Il modo tuo d’amare è lasciare che io t’ami.
Il sì con cui ti abbandoni è il silenzio.
I tuoi baci sanno offrirmi le labbra perché io le baci.

- Pedro Salinas - 
La voce a te dovuta





Will: Sono uscito con una, giorni fa.
Sean: Come è andata?
Will: Molto bene.
Sean: E la rivedrai?
Will: Non lo so.
Sean: Perché no?
Will: Non l'ho chiamata.
Sean: Cristo, sei un dilettante.
Will: So quello che faccio.
Sean: Ah, sì, eh?
Will: Sì. Non si preoccupi per me, so quello che faccio. Sì, ma questa ragazza, insomma, è bellissima, intelligente, divertente. È diversa dalle altre con cui sono stato.
Sean: E allora chiamala, Romeo.
Will: Così mi rendo conto che non è poi tanto intelligente? Che mi rompe i coglioni? Sì, insomma, ecco, questa ragazza, cazzo! E' perfetta ora; non voglio rovinare questo.
Sean: Forse tu sei perfetto ora. Forse è questo che non vuoi rovinare. Questa la chiamerei una "super filosofia", Will, così puoi in effetti passare tutta la vita senza dover conoscere veramente qualcuno... 
Mia moglie scoreggiava quando era nervosa. Aveva una serie di meravigliose debolezze. Aveva l'abitudine di scoreggiare nel sonno! [ridono] Scusa se ti racconto questa cosa. Una volta fu talmente forte che svegliò il cane! [ridono] Si svegliò anche lei e mi disse: "sei stato tu?"; e io: "sì"... Non ho avuto il coraggio.
Will [ridendo]: Si è svegliata da sola?
Sean: Eh, sì! [ridono]... Oh, Signore... aah, ma, Will, è morta da due anni e questo è quanto mi ricordo. [Will smette di ridere] Momenti stupendi, sai, piccole cose così. Però... sono queste le cose che più mi mancano. Le piccole debolezze che conoscevo soltanto io. Questo la rendeva mia moglie. Anche lei ne sapeva delle belle sul mio conto, conosceva tutti i miei peccatucci! 
Queste cose la gente le chiama imperfezioni, ma non lo sono. 
Sono la parte essenziale. 
Poi dobbiamo scegliere chi fare entrare nel nostro piccolo strano mondo. 
Tu non sei perfetto, campione. E ti tolgo dall'incertezza: la ragazza che hai conosciuto, non è perfetta neanche lei. 
Ma la domanda è se siete o no perfetti l'uno per l'altra. 
È questo che conta. 
È questo che significa intimità. 
Puoi sapere tutte le cose del mondo, ma il solo modo di scoprire questa qui è darle una possibilità. Certo, non lo imparerai da un rincoglionito come me. E anche se lo sapessi non lo direi a un piscione come te."

dal film: "Will Hunting, Genio ribelle"

"O sei innamorato o non lo sei! È come la morte, o sei morto, o non lo sei: non è che uno è troppo morto! 

Non c'è troppo amore, l'amore è lì, non si può andare oltre un certo limite e quando ci arrivi, a questo limite, è per l'eternità."

- Roberto Benigni - 


Buona giornata a tutti. :-)

sabato 25 aprile 2015

Un'anima tu avevi - Pedro Salinas

Un’anima tu avevi 
cosi chiara ed aperta 
ch’io non potetti mai 
nella tua anima entrare. 

Andavo in cerca di aditi angusti, 
d’alti e difficili passaggi…
Si andava alla tua anima 
per aperti cammini. 

Preparai un’alta scala
- sognavo di alte mura 
che le fossero a guardia -
però l’anima tua
era senza riparo
di muri e di recinti. 

E ricercai la stretta porta 
della tua anima, 
ma non aveva accessi, 
così franca com’era, 
la tua anima.

Dov’è che cominciava? 
Dov’è che aveva termine? 
E rimasi per sempre seduto 
sulle vaghe frontiere della tua anima.

- Pedro Salinas -




Ci sono mappe, traiettorie e tragitti di carne tra i nei, da tracciare con i soli polpastrelli che superano qualsiasi geografia; meridiani e paralleli di pelle sottile, colline di scapole farsi corso di fiume lungo le vertebre.

- Mariella Buscemi -



Il dolore rende duri. Gli animali feriti sono sempre i più aggressivi perché mettono in gioco la vita non avendo più nulla da perdere. 
Quando ci imbattiamo nella rabbia della sofferenza altrui è il momento giusto per diventare forti, non per combattere ma per riuscire a sostenere l'altro e l'unico allenamento che conosco per potercela fare è uno solo: amare incondizionatamente.




“Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione.” 

- Zygmunt Bauman -





Buona giornata a tutti. :-)







venerdì 30 gennaio 2015

La voce a te dovuta, 1933 – Pedro Salinas

Quando tu mi hai scelto
- fu l’amore che scelse –
sono emerso dal grande anonimato
di tutti, del nulla.
Sino allora
mai ero stato più alto
delle vette del mondo.
Non ero mai sceso più sotto
delle profondità
massime segnalate
sulle carte di mare.
E la mia allegria era
triste, come lo sono
quei piccoli orologi,
senza braccio cui cingersi,
senza carica, fermi.
Ma quando mi hai detto : “Tu”
- a me, sì, a me, fra tutti –
più in alto ormai di stelle
o coralli sono stato.
E la mia gioia
ha preso a girare, avvinta
al tuo essere, nel tuo pulsare.
Possesso di me tu mi davi,
dandoti a me.
Ho vissuto, vivo. Fino a quando?
So che tu tornerai
indietro. E quando te ne andrai
ritornerò a quel sordo
mondo, indistinto,
del grammo, della goccia,
nell’acqua, nel peso.
Sarò uno dei tanti
quando non ti avrò più.
E perderò il mio nome,
i miei anni, i miei tratti,
tutto perduto in me, di me.
Ritornato all’ossario immenso
di quelli che non sono morti
e non hanno più nulla
da morire nella vita.

- Pedro Salinas -
da “La voce a te dovuta”




Bellezza non sono i capelli lunghi, le gambe magre, la pelle abbronzata e i denti perfetti. Fidatevi di me.
Bellezza è il viso di chi ha pianto e ora sorride, bellezza è la cicatrice sul ginocchio fin da quando sei caduta da bambina, bellezza sono le occhiaie quando l’amore non ti fa dormire, bellezza è l’espressione sulla faccia quando suona la sveglia la mattina, è il trucco colato quando esci dalla doccia, è la risata quando fai una battuta che capisci solo tu, bellezza è incrociare il suo sguardo e smettere di capire, bellezza è il tuo sguardo quando vedi lui, è quando piangi per le tue paranoie, bellezza sono le rughe segnate dal tempo.
Bellezza è tutto quello che proviamo dentro e si manifesta al di fuori.
Bellezza sono i segni che la vita ci lascia addosso, i pugni e le carezze che i ricordi ci lasciano.
Bellezza è lasciarsi vivere, per quelle piccole fottutissime cose che fanno di una vita.. la vita.

- Emma Watson -




"Lasciamo le donne belle agli uomini senza fantasia."

- Marcel Proust -


…e se non fosse per quelle piccole fottutissime cose 
che fanno di una vita, la vita.




Buona giornata a tutti. :-)





lunedì 18 agosto 2014

Poesie tratte da «La voce a te dovuta» - Pedro Salinas



Lì, oltre il sorriso,
non ti si conosce più.

Vai e vieni, scivoli

per un mondo di valzer

gelati, all’ingiù;
e passando, i capricci,
gli impulsi ti carpiscono
baci senza vocazione,
a te, la momentanea
prigioniera dell’agevole.
«Che allegra!» dicono tutti.
Ed è che tu allora
tenti di essere altra,
così somigliante
a te stessa, che ho paura
di perderti, così.
Ti seguo. Attendo. So
che quando non ti osservino
gallerie né astri,
quando il mondo crederà
di sapere ormai chi sei
e dirà: «Sì, ora so»,
tu scioglierai,
con le braccia in alto,
dietro i capelli,
il nodo, guardandomi.
Senza rumore di cristallo
cadrà per terra,
maschera senza peso
ormai inutile, il riso.
E quando ti vedrai
nell’amore che io ti tendo sempre
come uno specchio ardente,
tu riconoscerai
un volto serio, grave,
una sconosciuta
alta, pallida e triste,
la mia amata. Che mi ama
al di là delle risa.


- Pedro Salinas - 

Poesie tratte da «La voce a te dovuta», 
Giulio Einaudi Editore – Torino 1979 Trad. italiano



Un’anima tu avevi
cosi chiara ed aperta

ch’io non potetti mai

nella tua anima entrare.

Andavo in cerca di aditi angusti,

d’alti e difficili passaggi…

Si andava alla tua anima

per aperti cammini.

Preparai un’alta scala

- sognavo di alte mura

che le fossero a guardia -,

però l’anima tua

era senza riparo
di muri e di recinti.

E ricercai la stretta porta

della tua anima,

ma non aveva accessi,

così franca com’era,

la tua anima.
Dov’è che cominciava?

Dov’è che aveva termine?

E rimasi per sempre seduto

sulle vaghe frontiere della tua anima.



- Pedro Salinas -

Poesie tratte da «La voce a te dovuta», 
Giulio Einaudi Editore – Torino 1979 Trad. italiano





Getta via i vestiti,
i connotati, i ritratti;
non ti voglio così,
travestita da altra,
figlia sempre di qualcosa.
Ti voglio libera, pura,
irriducibile: tu.

- Pedro Salinas - 






Buona giornata a tutti :-)

venerdì 4 luglio 2014

Le domande della notte - Pedro Salinas

Cominciano ad accendersi
le domande della notte.
Ve ne sono di distanti, quiete,
immense, come astri:
chiedono da lassù
sempre
la stessa cosa: come sei.
Altre, fugaci e minute,
vorrebbero sapere cose
lievi di te e precise:
misura
delle tue scarpe, nome
dell’angolo del mondo
dove potresti aspettarmi.
Tu non le puoi vedere,
ma il tuo sonno
è circondato tutto
dalle mie domande.
E forse qualche volta
tu, sognando, dirai
di si, di no, risposte
miracolose e casuali
a domande che ignori,
che non vedi, che non sai.

Perché tu non sai nulla:
e al tuo risveglio,
loro si nascondono,
invisibili ormai, si spengono.
E tu continuerai a vivere
allegra, senza mai sapere
che per metà della tua vita
sei sempre circondata
da ansie, tormenti, ardori,
che incessanti ti chiedono
quello che tu non vedi
e a cui non puoi rispondere.

- Pedro Salinas -
(da: La voce a te dovuta)



A la noche se empiezan 
a encender las preguntas. 
Las hay distantes, quietas,
 
inmensas, como astros:
 
preguntan desde allí
 
siempre
 
lo mismo: cómo eres.
 
Otras,
 
fugaces y menudas,
 
querrían saber cosas
 
leves de ti y exactas:
 
medidas
 
de tus zapatos, nombre
 
de la esquina del mundo
 
dónde me esperarías.
Tú no las puedes ver, 
pero tienes el sueño
 
cercado tode él
 
por interrogaciones
 
mías.
 
Y acaso alguna vez
 
tú, soñando, dirás
 
que sí, que no, respuestas
 
de azar y de milagro
 
a preguntas que ignoras,
 
que no ves, que no sabes.
 
Porque no sabes nada;
 
y cuando te despiertas,
 
ellas se esconden, ya
 
invisibles, se apagan.
 
Y seguirás viviendo
 
alegre, sin saber
 
que en media vida tuya
 
estás siempre cercada
 
de ánsias, de afán, de anhelos,
 
sin cesar preguntándote
 
eso que tú no ves
 
ni puedes contestar.
 
Pedro Salinas



Conserva l'amore nel tuo cuore. 
Una vita senza amore è come un giardino senza sole dove i fiori sono morti. La coscienza di amare ed essere amati regalano un tale calore e ricchezza alla vita che nient'altro può portare.

(Oscar Wilde)







"Ogni persona che conosci nella vita 
è una foglia che arricchisce il tuo albero;
molte si perdono con il vento, 
altre non si staccheranno mai"



E.. con l'augurio di avere tante foglie nel vostro albero... vi auguro una splendida giornata :-)

lunedì 16 settembre 2013

Lunedì - Pedro Salinas

Sto qui,
su questa riva bianca
del letto dove dormi,
proprio appena sul bordo
del tuo sogno. Facessi
un passo in più, cadrei
tra le sue onde, rompendolo
come un vetro. Il calore
del tuo sogno mi sale
fino al viso. Il respiro
misura il movimento
del tuo sognare: è lento.
Alterno e lieve, un alito
mi offre questo tesoro
esattamente: il ritmo
del tuo viver sognando.
Guardo. Vedo la stoffa
di cui è fatto il tuo sogno.
Corazza senza peso
che sta sopra il tuo corpo.
Ti avvolge di rispetto.
Al tuo vergine torni,
interamente, nuda,
quando entri nel sogno.
E ferme sulla riva
restano le ansie e i baci:
senza fretta, ad attendere,
finchè tu aprendo gli occhi
ceda il tuo invulnerabile
essere. Io ricerco
il tuo sogno. Con l'anima
piegata su di te,
perlustrano gli sguardi
la tua carne traslucida,
scostando dolcemente
i suoi accenni corporei
per trovarvi al di là
le forme del tuo sogno.
Non le trovano. E allora
penso al tuo sogno. Voglio
decifrarlo. Non servono
cifre, non è segreto.
E' sogno e non mistero.
E d'un tratto, nell'alto
silenzio della notte
un mio sognare inizia
sul bordo del tuo corpo;
in esso sento il tuo.
Tu dormendo, io in veglia,
facevamo lo stesso.
Non c'era da cercare:
il tuo sogno era il mio.



(Pedro Salinas, "Sto qui")



"Il sonno" - Gabriel de Cool (1854 - 1908)

Buona notte? ah no, cattiva è la notte
che stacca quelli che dovrebbe unire;
restiamo ancora insieme, e allora sì,
allora sì sarà una buona notte.
Come chiamare buona la notte solitaria,
benchè il tuo dolce augurio acceleri il suo volo?
Non dirlo, no! non lo pensare proprio;
allora sì, sarà una buona notte.
Per cuori che vicino l'uno all'altro
si muovono da sera fino all'alba,
la notte è buona, amore mio, perchè
loro non dicono buona notte mai.

(Percy Bysshe Shelley, "Buonanotte")


"Angelica e Medoro" - Wilhelm Stroj (1803 - 1871)


Le cicatrici

Non c’è cicatrice, per quanto brutale paia,
che non racchiuda bellezza.
Una precisa storia si narra in essa,
un qualche dolore. Ma anche la sua fine.
Le cicatrici, allora, sono le cuciture
della memoria,
una finitura imperfetta che sana
danneggiandoci. La forma
che il tempo trova
di non dimenticare mai le ferite.

Piedad Bonnett
(da Explicaciones no pedidas)




Questa sera, Signore, non porto nulla;
è stata così sterile la mia giornata!
Le mie mani hanno cercato tutto il giorno,
come un cieco, la luce e la gioia.
E nel mio deserto sono fioriti soltanto
sterpi spinosi e senza senso.
E giungo, come vedi, alla tua presenza
con la dolente voce della mia indigenza.
La stanchezza nei piedi e nello sguardo,
e le mani vuote, senza nulla.
Ma tu sai, Signore, che ai tuoi occhi
non sono mai inutili o vani
i desideri del nostro cuore:
vuote, così come sono,
prendi le mie mani.

-Juan Alfaro -