Il figlio può essere un barbaro.
Senza l’opera di trasmissione dei significati
della vita, da una generazione all’altra, le nuove generazioni saranno solo dei
barbari accampati nel nostro territorio.
Non capiranno, non conserveranno e non
trasmetteranno più niente di quello che ha alimentato la vita dei loro avi.
E
la vita perderà il suo fervore e il suo significato e il collegamento al nodo
divino che unisce le cose.
Se mancherà questo, la nuova generazione si
accamperà barbaramente nella città che ti avrà presa.
Quale gioia possono
procurare a questi barbari i tuoi tesori?
Essi non sanno servirsene, poiché non
posseggono la chiave del tuo linguaggio. Per quelli che sono emigrati nel regno
della morte, questo villaggio era come un’arpa, e i muri, gli alberi, le
fontane e le case avevano il loro significato. Ogni albero aveva la sua storia,
ogni casa le proprie usanze e ogni muro era diverso per via dei suoi segreti.
Quando facevi la tua passeggiata era come se componessi un brano musicale,
traendo il suono desiderato da ogni tuo passo.
Ma il barbaro accampato nel tuo villaggio non
sa farlo vibrare.
Egli vi si annoia, e, nell’impossibilità di comprendere,
abbatte i tuoi muri e distrugge i tuoi oggetti.
Per vendetta contro lo
strumento di cui non sa servirsi, vi appicca il fuoco, che lo ripaga almeno con
un po' di luce.
Dopo di che si scoraggia e sbadiglia. Poiché è necessario
conoscere quello che si brucia, perché la fiamma sia bella. Così la fiamma del
cero acceso davanti al tuo Dio. Ma la fiamma stessa della tua casa non dirà
nulla al barbaro poiché non è la fiamma di un sacrificio.
Perciò l’immagine di una generazione
installatasi come un’intrusa nel guscio dell’altra mi ossessionava.
E mi
sembravano essenziali quei riti che nel mio impero obbligano l'uomo a
tramandare o a ricevere la propria eredità.
Io ho bisogno di abitanti nel mio
impero, non di campeggiatori che non provengono da nessun posto.
- Antoine de Saint Exupéry -
Da: “Il figlio può essere un barbaro” in Cittadella
Anche il più turbolento, il più violento, il
più ribelle dei figli è tale solo con l'espressa autorizzazione del padre, ed è
il padre che, per una ragione a lui ignota, ha bisogno di quel
sobillatore, di quella spina piantata nel cuore della famiglia, e cioè di quel
focolaio di opposizione grazie a cui vengono smentite tutte le categorie
semplicistiche della volontà e del carattere.
- Muriel
Barbery -
Proteggimi, Signore, come un tesoro, come un dono a lungo
desiderato.
Proteggimi, Signore e scrivi il mio nome sul palmo della
tua mano, perchè io sappia di esistere.
All'ombra delle tue ali, la paura si scioglie in un canto.
I figli
sono come gli aquiloni,
passi la vita a cercare di farli alzare da terra.
Corri e corri con loro
fino a restare tutti e due senza fiato…
Come gli aquiloni, essi finiscono a terra…
e tu rappezzi e conforti, aggiusti e insegni.
Li vedi sollevarsi nel vento e li rassicuri
che presto impareranno a volare.
Corri e corri con loro
fino a restare tutti e due senza fiato…
Come gli aquiloni, essi finiscono a terra…
e tu rappezzi e conforti, aggiusti e insegni.
Li vedi sollevarsi nel vento e li rassicuri
che presto impareranno a volare.
Infine sono in aria:
gli ci vuole più spago e tu seguiti a darne.
E a ogni metro di corda
che sfugge dalla tua mano
il cuore ti si riempie di gioia
e di tristezza insieme.
Giorno
dopo giorno
l’aquilone si allontana sempre più
e tu senti che non passerà molto tempo
prima che quella bella creatura
spezzi il filo che vi unisce e si innalzi,
come è giusto che sia, libera e sola.
l’aquilone si allontana sempre più
e tu senti che non passerà molto tempo
prima che quella bella creatura
spezzi il filo che vi unisce e si innalzi,
come è giusto che sia, libera e sola.
Allora soltanto saprai
di avere assolto il tuo compito.
- Erma
Bombeck -
Buona giornata a tutti. :-)