Io sono uno di quelli che se ti porta un fiore non è
per portarti a letto ma per spogliarti e rivestirti dei miei sogni. Ma per
portarti a sognare.
Non mi sono mai piaciuti gli uomini che si vantano
numerando le proprie conquiste e le sbandierano ai quattro venti.
Sono proprio
quegli uomini che fanno perdere al sesso quella viscerale importanza segreta.
Loro non ne possiedono la chiave. Non possiedono la chiave dello scrigno che
contiene il reale desiderio, quello che ti fa perdere la testa, che non ti
lascia pensare a nient’altro al mondo, che ti annienta le difese in ogni posto
ti trovi, che vorresti spegnere con l’acqua fredda se ti sorprende fuori luogo.
Un numero non potrà mai sostituire l’unità irresistibile.
Non si può desiderare così profondamente una donna a caso ma soltanto e
semplicemente una donna.
La tua.
Perché probabilmente è facile far esplodere di
passione un uomo che non vuole che te, e amare il suo corpo, essendo muschio e
terra, fragranza indiscussa di attimi carnali, per coglierne infine il seme dell’estasi.
Ma è davvero improbabile strappargli il gemito primordiale, il vagito dell’anima, l’essenza. Tutto in una volta, la prima e poi tutto per sempre.
Ma è davvero improbabile strappargli il gemito primordiale, il vagito dell’anima, l’essenza. Tutto in una volta, la prima e poi tutto per sempre.
- Massimo Bisotti -
E noi facciamo l’amore con i pensieri in lontananza,
violentando le distanze per leccarci i respiri.
Scopami l’anima amore mio,
muoviti da dentro, perché soltanto in quei minuti il cielo non sarà più grande
del mio cuore e il paradiso non sarà più lontano del nostro letto…
- Massimo Bisotti -
“Volevo dirti una cosa, fra tutte le cose che ti ho
detto o scritto, frasi d’amore, di rabbia, d’incosciente serenità e passione
senza misura. Volevo parlarti dell’amore visto dal di fuori.
Ogni tanto penso se mi vedessi dal di fuori quando guardo te vedrei lo stesso amore che sento? Che credo?
Sai l’amore è illogico, non ha una spiegazione tangibile. Molte persone si abituano ad avere accanto qualcuno, a sentire calore o un leggero tepore emozionale, una sensazione di lieve tranquillità.
Qualcosa a cui non potrei mai abituarmi. Stare bene non è amare.
L’amore se lo senti ti prende tutto o non ti prende nulla.
E se te lo fai andare bene è un quasi amore ma non è amore.
Puoi fingere di amare ma non puoi convincerlo l’amore.
Non esiste nessuna magia che non sia quella del cuore a farlo nascere se non c’è.
E’ inutile annaffiare il cemento, dar fuoco ad una miccia sperando in una stella.
Puoi confonderlo con la gratitudine, con la tenerezza, con l’amicizia, con la complicità. Ma non disseta e non brilla.
Ecco io voglio lottare per qualcosa per cui valga la pena vivere e morire per lo stesso motivo esatto, un’equazione illogica, la variabile che determina inequivocabilmente la differenza fra le cose e le cose importanti.
Questo nella vita capita con molta difficoltà ma se non dovesse più capitare io surrogati non ne voglio.
E se non riesco a stare zitto mai è solo perché penso sempre che le mie parole possano raggiungerti e stravolgere quel destino in cui non credo. I pensieri più belli ci spaccano dentro, sono estasi e tormento.
Quel che non esiste non lo troverai neppure cercandolo all’infinito mentre l’infinito è lì, davanti agli occhi, non lo puoi non vedere.”
Ogni tanto penso se mi vedessi dal di fuori quando guardo te vedrei lo stesso amore che sento? Che credo?
Sai l’amore è illogico, non ha una spiegazione tangibile. Molte persone si abituano ad avere accanto qualcuno, a sentire calore o un leggero tepore emozionale, una sensazione di lieve tranquillità.
Qualcosa a cui non potrei mai abituarmi. Stare bene non è amare.
L’amore se lo senti ti prende tutto o non ti prende nulla.
E se te lo fai andare bene è un quasi amore ma non è amore.
Puoi fingere di amare ma non puoi convincerlo l’amore.
Non esiste nessuna magia che non sia quella del cuore a farlo nascere se non c’è.
E’ inutile annaffiare il cemento, dar fuoco ad una miccia sperando in una stella.
Puoi confonderlo con la gratitudine, con la tenerezza, con l’amicizia, con la complicità. Ma non disseta e non brilla.
Ecco io voglio lottare per qualcosa per cui valga la pena vivere e morire per lo stesso motivo esatto, un’equazione illogica, la variabile che determina inequivocabilmente la differenza fra le cose e le cose importanti.
Questo nella vita capita con molta difficoltà ma se non dovesse più capitare io surrogati non ne voglio.
E se non riesco a stare zitto mai è solo perché penso sempre che le mie parole possano raggiungerti e stravolgere quel destino in cui non credo. I pensieri più belli ci spaccano dentro, sono estasi e tormento.
Quel che non esiste non lo troverai neppure cercandolo all’infinito mentre l’infinito è lì, davanti agli occhi, non lo puoi non vedere.”
- Massimo Bisotti -
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