Signore,
ti ringrazio perché mi hai messo al mondo:
aiutami
perché la mia vita
possa
impegnarla per dare gloria a te e ai miei fratelli.
Ti
ringrazio per avermi concesso questo privilegio:
perché
tra gli operai scelti, tu hai preso proprio me.
Mi
hai chiamato per nome
perché
io collabori con la tua opera di salvezza.
Grazie
perché il mio letto di dolore è fontana di carità,
è
sorgente di amore.
Di
amore per te, anche di amore per tutti i fratelli.
Signore,
io seguo te più da vicino, in modo più stretto.
Voglio
vivere in un legame più forte
per
poter essere più pronto a darti una mano,
più
agile perché i miei piedi che annunciano la pace sui monti
possano
essere salutati da chi sta a valle.
Concedimi
il gaudio di lavorare in comunione
e
inondami di tristezza ogni volta che, isolandomi dagli altri,
pretendo
di fare la mia corsa da solo.
Salvami,
Signore, dalla presunzione di sapere tutto.
Dall’arroganza
di chi non ammette dubbi.
Dalla
durezza di chi non tollera i ritardi.
Dal
rigore di chi non perdona le debolezze.
Dall’ipocrisia
di chi salva i principi e uccide le persone.
Toccami
il cuore e rendimi trasparente la vita,
perché
le parole, quando veicolano la tua,
non
suonino false sulle mie labbra.
(Don
Tonino Bello)
"La nostra fede non ha molta polvere sulle scarpe,
non ha profumi di strada. Ha solo il profumo dell'incenso delle nostre chiese".
- don Tonino Bello -
"Verso certi sapienti in vena di
sentenze i quali dicono che a chi ti chiede un pesce gli devi dare la canna per
pescare e non un pesce bello e fritto, dobbiamo ricordare che non tutti sono in
grado di reggere la canna".
- don Tonino Bello -
"Quando sono stato nominato
Vescovo, mi hanno messo l'anello al dito, mi hanno dato il Pastorale tra le
mani, la Bibbia, messo in testa la mitra. Sono i simboli del Vescovo.
Sarebbe
bene che si donassero al Vescovo una brocca, un catino ed un asciugatoio per
lavare i piedi al mondo".
- don Tonino Bello -
Buona giornata a tutti :-)
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