sabato 20 settembre 2025
Non ho tempo - Michel Quoist
martedì 29 luglio 2025
Il tempo è uno splendido regalo - Padre Michel Quoist
- Padre Michel Quoist -
venerdì 12 luglio 2024
Smettere di dipendere dagli altri by Padre Anthony De Mello e Signore non sono capace by Padre Michel Quoist
Non
è più necessario corrompere le persone, non è necessario manipolarle, non è
necessario impressionarle. Non hai bisogno di placarli. Finalmente puoi amare.
E per la prima volta nella tua vita, sei incapace di solitudine. Non puoi più
essere solo. Sai cosa significa "solitudine"? È un bisogno disperato
delle persone, al punto che sei infelice senza le persone. La solitudine non è
curata dalla compagnia umana. La solitudine è curata dal contatto con la
realtà, comprendendo che non hai bisogno delle persone. Finalmente puoi goderti
le altre persone perché non ne hai più bisogno.
Non
c'è più tensione. Sai cosa vuol dire stare con le persone e non avere tensioni?
Perché non te ne frega niente se tu gli piaci o no, non importa cosa pensano di
te. Sai cosa significa? La libertà. Gioia. Possono pensare quello che vogliono,
possono dire quello che vogliono. Va tutto bene. Non sei interessato. Hai
eliminato la droga dal tuo sistema.
E
oh, sì, sei ancora nel mondo; non ne sei più del mondo. Non possono
controllarti più. E all'improvviso, non hai nessun posto dove rifugiarti. Le
volpi hanno i loro buchi, gli uccelli hanno i loro nidi. Ma non ti stai
rifugiando da nessuna parte perché non ne hai bisogno. Perché non ti aggrappi
più. Ecco quando inizia l'amore."
- Padre Anthony De Mello -
Credo,
Signore, che sarei capace di compiere una volta,
qualche atto straordinario. Un’azione che impegnerebbe tutto me stesso,
se fossi sconvolto da una sventura, colpito da un’ingiustizia,
se uno dei mie cari fosse in pericolo…
Ma ciò che mi umilia e spesso mi scoraggia,
è che non sono capace di donare la mia vita pezzo a pezzo,
giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto,
donare, sempre donare… e darmi!
Questo non posso farlo e tuttavia
è certamente ciò che tu mi chiedi…
Ogni giorno mille frammenti di vita da donare,
in mille possibili gesti d’amore,
che più non si vedono tanto sono abituali,
e più non si notano tanto sono banali,
ma di cui tu mi dici di aver bisogno per mettere insieme un’offerta
e perché un giorno io possa dire in verità:
Ai miei fratelli io ho donato tutta la mia vita.
E ciò che desideri, Signore, ma non ne sono non posso farlo, lo so, ed ho
paura.
Figliolo, io non ti chiedo di riuscire sempre, ma di provarci sempre.
E soprattutto ascoltami, ti chiedo di accettare i tuoi limiti,
di riconoscere la tua povertà e di farmene dono,
perché donare la propria vita non vuol dire donare soltanto le proprie
ricchezze,
ma anche la propria povertà, i propri peccati.
Fa’ questo, figliolo, e con i pezzi di vita sciupata,
da te sottratti a tutti coloro che aspettano,
colmerò i vuoti, dandoti in cambio la durata,
perché nelle mie mani la tua povertà offerta,
diventerà ricchezza per l’eternità.
- Padre Michel
Quoist -
Buona giornata a tutti :-)
giovedì 16 novembre 2023
Non vi sono che due amori - Padre Michel Quoist
ed ogni qualvolta mi amo, è un po' meno di amore per te e per gli altri, una perdita d'amore,
perché l'amore è fatto per uscire da me e volare verso gli altri.
Ogni qualvolta ripiega su me, intisichisce; marcisce e muore.
e Dio solo può amare di amore senza limiti.
Ma se vuoi, figliuolo, ti do la mia vita.
Prendila in te.
Io ti do il mio cuore, lo dono ai miei figli: ama col mio cuore, figliuolo,
tutti insieme sazierete il mondo, e lo salverete.
giovedì 23 marzo 2023
Calma - Michel Quoist
riempia le mie giornate,
come il mare lentamente
ricopre tutta la spiaggia;
illumina la mia vita
come i raggi del tuo sole
fanno cantare
la superficie delle acque.
e vide la guerra,
"Là voglio andare" disse la pace.
e vide l'odio,
"Là voglio andare" disse l'amore.
e vide il buio,
"Là voglio andare" disse la luce.
e risplendette.
e offrì riposo.
e portò vita.
e dimorò in mezzo a noi.
- Laurence Housman -
mercoledì 8 febbraio 2023
L'amore del dono - Madre Teresa di Calcutta
la gioia dell'amore e della bontà,
e di condividere questa gioia con tutti quelli con i quali vi trovate,
con le persone che lavorano al vostro fianco,
davanti a tutti i membri della vostra stessa famiglia.
Quello che importa non è la quantità del dono,
bensì l'intensità dell'amore con cui lo diamo.
C'è qualcosa in più di cui vi posso parlare:
della mia esperienza con i Poveri più poveri.
Devo ancora trovare la prima donna Povera disposta ad abortire.
Senza dubbio darà alla luce suo figlio.
È possibile che abbandoni la sua creatura sulla strada,
ma non sarà lei a eliminare suo figlio.
È un qualcosa che dobbiamo imparare dai Poveri:
la grandezza del loro amore per il figlio.
Preghiamo.
Chiediamo a nostro Signore che non si allontani dal nostro fianco
nel momento della tentazione.
Perché allo stesso modo in cui fu tentato Gesù,
il diavolo tenterà anche noi.
Non dobbiamo aver paura,
perché Dio è amore.
Se Dio ci ama, dal momento che lui è Padre amoroso,
non smetterà di aiutarci.
Quando ci rendiamo conto di aver commesso un errore,
andiamo da lui e diciamogli:
«Dio mio, mi spiace! Sono pentito!».
Questa la frase che, identica, risuona sotto diversi cieli.
Non si dice: "È nato un cristiano, un musulmano,
un ricco, un povero o un americano".
No! Ma semplicemente: "Un bambino".
Un essere umano bisognoso d'amare e di essere amato.
Un figlio di Dio e dell'uomo.
Un miracolo: un nuovo continuo "natale".