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domenica 7 gennaio 2018

Attraversa l’anima - Charles Bukowski

Attraversa l’anima
come una lama
e ne sonda i paesaggi
ora mesti, ora bui
dove corvi neri come pece
gracchiano così forte
da grattarti le pareti del cuore.
Percorre deliziosi giardini
decorati da candide margherite
e scaldati da un tiepido sole primaverile.
Ma quando la sua linfa
Giunta all’apice scoppia
il foglio si macchia.
Unico tampone per tale ferita.
- Charles Bukowski -

Dimitar Voinov

Sissignore!
Tutti i vicini pensano
che noi siamo
strani.
E noi pensiamo
lo stesso di loro.
E facciamo
tutti
centro…
- Henry Charles Bukowski - 


La gente priva di morale si considerava spesso più libera, ma invece di solito
mancava della capacità di amare , di provare sentimenti.
E così si davano alla scopata facile.
Morti che scopavano altri morti.

- Henry Charles Bukowski - 


Buona giornata a tutti. :-)





giovedì 28 dicembre 2017

Che cosa è per me la tua bocca? e altre poesie - Edward Estlin Cummings

Che cosa è per me la tua bocca?
Un calice di incenso desolato,
un albero di foglie smaniose,
un alto vascello impaziente,
una faretra di splendide frecce.
Che cosa è per me il seno tuo?
Un fiore di nuove preghiere,
un poema di luce continua,
una polla di uccelli spavaldi,
un tremulo arco in tensione.
Che cosa è per me il tuo corpo?
Un teatro di perfetto silenzio,
un cocchio di rossa lestezza;
e ancora, Oh, il passo incerto
di bianco-chiomati desideri!

- Edward Estlin Cummings -


Gaston La Touche (1854-1913), The lovers



Più d’ogni cosa nel cielo 

Più d’ogni cosa nel cielo
ti amo tanto (mio bel tesoro)
più di chiunque sulla terra e
mi piaci di più d’ogni cosa nel cielo
sole e canti ti fanno festa se vieni
anche se l’inverno è ovunque
con tanto silenzio e tanto buio
niuno riesce a indovinare
(solo la mia vita) la vera stagione
e se ciò che si chiama mondo avesse
la fortuna di udire quei canti (o di scorgere
quel sole che s’alza altissimo nel cuore
di qualcuno più che lieto ogni volta
che sei più vicino) tutti certo crederebbero
(tesoro mio bello) soltanto nell’amore.

- Edward Estlin Cummings -


Dusty night rides down the sky, Alfred Hitchens


Tu sei stanca  

Tu sei stanca,
(Credo)
Dell’eterno puzzle di vivere e agire;
Anch’io.
Vieni con me, allora,
E andiamocene molto lontano
(Io e te soli, capito!)
Hai giocato,
(Credo)
E hai rotto i tuoi giocattoli più cari,
E ora sei un po’ stanca;
Stanca di cose che si rompono
Solo stanca.
Anch’io.
Ma vengo con un sogno negli occhi stasera,
E busso con una rosa alla porta del tuo cuore disperato
Aprimi!
Ti mostrerò luoghi che Nessuno conosce
E, se vuoi,
I posti perfetti per dormire.
Ah, vieni con me!
Soffierò quella bolla meravigliosa, la luna,
Che galleggia sempre e un giorno
Ti canterò la canzone giacinto
Delle stelle probabili;
Mi avventurerò per le tranquille steppe del sogno,
Fino a trovare l’Unico Fiore,
che serba (credo) il tuo piccolo fiore

Quando la luna sorge dal mare.

- Edward Estlin Cummings -


La vittoria della luce sulle tenebre, Hans Makart


Buona giornata a tutti. :-)






lunedì 13 novembre 2017

Da: “Avidità - Come sottrarsi al desiderio del «sempre di più» (3) - Anselm Grün

La bramosia di cose non essenziali

Un'altra forma di avidità è il farsi invischiare nella vita quotidiana pieni di preoccupazioni. 
Si vive la quotidianità in modo tale che si dimentica l'istante e ci si lascia trasportare dalle cose invece di essere presenti a quello che si sta facendo in quel momen­to. E si può anche constatare che in molti ambienti si è perduto il riferimento alla trascendenza, che potrebbe relativizzare il fatto di ruotare attorno a se stessi. 
Molte persone si riducono a organizzare la loro vita per mettersi in evidenza. Si passa la vita in­tera nel progettare il prossimo evento. 
Si va da una esperienza all'altra, ma non si è mai veramente pre­senti. L'avidità si manifesta oggi spesso nell'essere invischiati in cose non essenziali per la propria vita: tutto è secondario, privo di un profondo significato. 
Invece di darsi premura per ciò che è essenziale, e per quello che i greci e i romani chiamavano otium, cioè impegnarsi per raggiungere una più profonda conoscenza della verità, ci si perde in occupazioni per nulla essenziali. 
I greci parlavano della gioia di raggiungere la verità, della gioia della contemplazio­ne. 
Questa gioia cede oggi il posto alle molte forme di frenesia: la frenesia del comperare, la frenesia della velocità. 
E invece di indagare il mistero dell'es­sere umano nel dialogo - il classico symposium dei greci - ci si lascia guidare dalla curiosità e dal tradire il mistero: si spia la vita privata degli altri, invece di spingersi più in profondità nel mistero dell'essere umano.

Anselm Grün -
Da: “Avidità - Come sottrarsi al desiderio del «sempre di più»”, Edizioni Messaggero di Padova



La bramosia di possedere si manifesta, dunque, in diverse modalità: l'avidità di possedere sempre più denaro, di ricavare sempre maggiori profitti, di ac­cumulare ricchezze sempre più grandi; e la bramosia di possedere che si collega con l'avarizia. Questa forma di avidità è diventata perfino accettabile nel­la bella società. Un'azienda ha scelto come slogan pubblicitario: «L'avarizia è una libidine». All'inizio lo slogan ebbe grande successo. Le persone correvano là per l'avidità di trovare i prezzi più bassi possibili. Tuttavia nel frattempo questo slogan fu rimosso, non solo perché molta gente aveva protestato, ma anche perché non aveva più quel grande successo che si era pensato di ottenere. Prima o poi aveva finito il suo servizio, ma aveva mostrato che l'avidità è il motore della nostra economia.
Gli strateghi del marketing sfruttano l'avidità della gente. 
Se riescono a toccare questo tasto, la loro strategia ha successo. 
Perciò il capitalismo non si può concepire senza l'avidità. 
Da un lato ciò ha ripercussioni negative, dall'altro, tuttavia, ha degli aspetti del tutto positivi, poiché l'avidità spinge le persone a sviluppare sempre nuovi prodotti. L'avidi­tà muove l'economia e crea in tal modo nuovi posti di lavoro. Ma anche per la persona singola l'avidità è uno stimolo a godere la vita. 
Chi è assolutamente privo di avidità, corre il pericolo di diventare privo di forza motrice. 
La bramosia di godere la vita in pienezza spinge gli esseri umani a viaggiare in paesi lontani, a vedere e sperimentare cose nuove, a co­gliere la meraviglia e la bellezza dei paesaggi.

Anselm Grün -
Da: “Avidità - Come sottrarsi al desiderio del «sempre di più»”,Edizioni Messaggero di Padova




Buona giornata a tutti. :-)





lunedì 30 ottobre 2017

La prima volta che lui mi baciò e altre poesie - Elizabeth Barrett Browning

La prima volta che lui mi baciò,
baciò solamente le dita della mano che scrive,
che si fece così più delicata e bianca,
restia al mondo ma non coi suoi. "Senti?",
al brusio degli angeli. Ora io non vorrei
un anello di ametista alla vista più puro
di quel bacio. Fu più in alto il secondo
e, cercando la fronte, si perse una metà sopra i capelli.
O dono supremo! Crisma
d’amore che con benefiche dolcezze
precede la vera ghirlanda d’amore. Il terzo fu
deposto, perfetto, sulla mia bocca, e fin d’allor
superba, io ripeto: "mio unico, mio amato"!

- Elizabeth Barrett Browning -
Sonetto XVIII da Sonetti dal portoghese

Lawrence Alma Tadema (1836-1912), Ask me no more

Solo per amore
Se devi amarmi, per null’altro sia
se non che per amore.
Mai non dire:
t’amo per il sorriso,
per lo sguardo,
la gentilezza del parlare,
il modo di pensare così conforme al mio,
che mi rese sereno un giorno.
Queste son tutte cose
che possono mutare, amato,
in sé o per te, un amore
così sorto potrebbe poi morire.
E non amarmi per pietà di lacrime
che bagnino il mio volto.
Può scordare il pianto chi ebbe a lungo il tuo conforto,
e perderti.
Soltanto per amore amami e per sempre, per l’eternità.


- Elizabeth Barrett Browning -

Gaston Renault (1855-?), Daphnis and Chloé

Come ti amo

Come ti amo? Come ti amo?
Lascia che ti annoveri i modi.
Ti amo fino agli estremi di profondità,
di altura e di estensione
che l’anima mia può raggiungere,
quando al di là del corporeo
tocco i confini dell’Essere
e della Grazia Ideale.
Ti amo entro la sfera
delle necessità quotidiane,
alla luce del giorno
e al lume di candela.
Ti amo liberamente,
come gli uomini che lottano
per la Giustizia.
Ti amo con la stessa purezza con cui essi
rifuggono dalla lode.
Ti amo con la passione delle trascorse sofferenze
e quella che fanciulla mettevo nella fede.
Ti amo con quell’amore
che credevo aver smarrito
coi miei santi perduti,
ti amo col respiro,
i sorrisi, le lacrime dell’intera mia vita!
E, se Dio vuole,
ancor meglio t’amerò dopo la morte.


- Elizabeth Barrett Browning -

Tihamer von Margitay (1859 – 1922), Daybreak


Buona giornata a tutti. :-)







venerdì 27 ottobre 2017

Le ragazze - Charles Bukowski

Contemplo
lo stesso
paralume
da
5 anni
e s’è coperto
d’una polvere da scapolo,
e
le ragazze che entrano qui
sono troppo
indaffarate
per pulirlo.
Ma io non ci bado,
anch’io sono stato troppo
indaffarato
per accorgermi
finora.

Che la luce
balugina
fioca
dietro questi
5 anni
di vita.

- Charles Bukowski -



Voi ragazzi potete tenervi le vostre vergini, datemi calde donne mature in tacchi alti con culi che si sono dimenticati di invecchiare.

- Charles Bukowski -



L'anima libera e' rara, ma quando la vedi la riconosci: soprattutto perché provi un senso di benessere, quando gli sei vicino. 

- Charles Bukowski -


Buona giornata a tutti. :-)





lunedì 25 settembre 2017

da."Avidità. Come sottrarsi al desiderio del - sempre di più - " (2) - Anselm Grün

Avidità sessuale

Un’altra forma dell’avidità è l’abbandonarsi all’istinto di tendere insaziabilmente verso la sessualità.
Questa desolazione si rivela oggi in misura minore nel modo concreto di sperimentare la sessualità con un amico o un’amica.
Sotto questo aspetto gli psicologi riferiscono che oggi molte persone hanno
piuttosto paura di una sessualità vissuta, perché dovrebbero donarsi all’altro e liberarsi dal proprio ego. Ciò è troppo pericoloso per molte persone.
L’avidità sessuale si manifesta oggi molto più nel  fatto che in misura crescente si ricercano in Internet raffigurazioni sessuali, pornografia infantile o altri spettacoli pornografici. 
Qualcuno è bramoso di vedere ragazzine quattordicenni, un altro giovinetti adolescenti, un terzo vuole uomini adulti o donne mature. 
L’offerta è grande. E chiaramente viene utilizzata da molti.
Le persone che guardano questi spettacoli pornografici in Internet, sono sempre inquiete. Non giungono mai alla calma interiore. Non riescono a
godere del loro tempo libero. Sono incapaci di leggere un libro in tutta tranquillità. Talvolta si tratta di una vera e propria bramosia, si utilizza ogni minuto libero per ricercare in Internet immagini sessuali.
A questa inquietudine si aggiungono poi la cattiva coscienza e pungenti sensi di colpa. 
Queste persone sperimentano soprattutto il disagio interiore di condurre una doppia vita: all’esterno sono, ad esempio, manager pieni di successo, nell’ intimo sono invece persone avide, che sfruttano ogni minuto libero per soddisfare la propria bramosia. 
Ci si sente interiormente lacerati. E si cerca di coprire questa lacerazione con l’irrequietezza.




L’avidità di essere sempre informati e connessi

Nei giovani invece osservo al contrario un comportamento del tutto compulsivo: ogni istante libero controllano nei social network se ci sia qualche nuova notizia da parte di uno o l’altro dei propri amici virtuali.
Si vorrebbe essere continuamente informati sulle attività degli altri. Certamente molti sono spinti dal desiderio ben comprensibile di sentirsi una comunità in mezzo a un mondo diventato anonimo.
Ma in altri è davvero una impellente bramosia di essere continuamente informati sulle azioni altrui.
Questa avidità di avere notizie sui propri amici aumenta ancor più quando diventa grande l’avidità di essere informati su ogni cosa.
Ma oggi on line ci sono così tante informazioni che nessuno può mai
venirne totalmente a capo.
A Hong Kong ho osservato persone che erano sedute in ristorante per la prima colazione. Consumavano il loro cibo come una cosa accessoria. 
L’attività più importante era quella di cercare ogni possibile informazione con i loro smartphone e i loro tablet. 
Quando due persone erano sedute vicine una all’altra per fare colazione, erano di fatto insieme, ma fra di loro non esisteva alcuna comunicazione:
entrambe erano occupate con i loro strumenti.
La bramosia di ricevere tutte le informazioni possibili e di conoscere ogni novità era più grande del bisogno di comunicare con l’altra persona. 
Con tutto questo, non vorrei demonizzare né i nuovi mezzi di comunicazione sociale in generale, né in particolare i social network. 
Sono mezzi che rendono possibili nuovi modi di rimanere collegati l’un con l’altro e di ricevere importanti informazioni. 
Ma l’irrequietezza con cui alcuni utilizzano questi nuovi media appare pervasa dall’avidità.

- Anselm Grün - 
da;"Avidità. Come sottrarsi al desiderio del - sempre di più - ", Editrice Messaggero di Sant'Antonio




end evolution - fine dell'evoluzione

Buona giornata a tutti. :-)



domenica 11 giugno 2017

da: " Catechesi sulla lussuria" - don Fabio Rosini

Le persone non possono diventare uno strumento di piacere.
Pensiamo a tutta l’infamia della prostituzione, la commercializzazione di un atto che è legato alla generazione della vita e all’amore romantico, bello, alto, tra l’uomo e la donna.
Tutto questo è legato ad un fatto: se il mio piacere è l’assoluto, l’altro è una cosa, non è più una persona. 
E’ uno strumento del mio appagamento.
Questo potrebbe essere inteso solamente in chiave maschile. 
No, è in tutti i sensi, perché l’altro può anche essere inteso come strumento di appagamento nella forza della seduzione che io esercito su di lui, in quel mondo dell’autoaffermazione che può essere il desiderare e il possedere o l’essere desiderati e il trovarsi al centro dell’attenzione altrui.
Le persone sono molto più importanti come unità globale, del loro stesso corpo. Il corpo può diventare una trappola dove non ne capiamo il senso, il valore. Un corpo non è mai solo un corpo, è sempre una storia, una persona, una sensibilità, un’attesa, ferite, consolazioni che bisogna fornire.
Ogni persona va curata, ogni persona va compresa, va ascoltata, va amata… Cosa c’entra questo con la lussuria? La lussuria nega tutte queste cose, fa dell’altro un panino che mi mangio, fa dell’altro una mia soddisfazione.


- don Fabio Rosini -
 Catechesi sulla lussuria, Radio vaticana






La lussuria fondamentalmente è superficialità.
La lussazione è quando un’articolazione prende una posizione sbagliata, va fuori mira, esce dalla sua posizione. Allora cosa vuol dire? Che la lussuria desidera una persona solo per la sua epidermide.
Questa è una visione da schiavisti, dove non abbiamo davanti persone, ma schiavi del piacere, schiavi dello sguardo del lussurioso.
E’ una depersonalizzazione della relazione, dove non si vedono nell’altro più intenzioni, un mondo interiore. Lo sguardo del lussurioso offende, è uno sguardo avido, predatore. Noi siamo in un mondo che idolatra la lussuria, e, in un certo senso potremmo dire che nessuna epoca ha mai cosificato tanto le persone, e direi soprattutto le donne, quanto la presente epoca. La persona è diventata misurabile secondo una esteriorità, come fosse un cavallo, come fosse un oggetto, come fosse una cosa, che ha una forma ed è poco importante che abbia un contenuto. Questi pensieri sono superficiali, sono pensieri che derivano da uno scivolamento fuori dal nocciolo delle cose, dal nocciolo del nostro cuore, dal nocciolo del nostro orientamento all’amore, fino all’orientamento ad un’attitudine bambinesca, infantile.

- don Fabio Rosini -
 Catechesi sulla lussuria, Radio vaticana




Nessuno di noi sarà padrone del proprio corpo se non entra in un combattimento austero e serio. 
Impossibile affrontare la vita spirituale senza l’argomento della penitenza. Sarà impopolare questo argomento, sarà impopolare questa tematica, ma meglio un vero impopolare che un falso popolare.

- don Fabio Rosini -
 Catechesi sulla lussuria, Radio vaticana




Una persona non è appagata perché ha tanti rapporti sessuali, una persona è appagata perché ama. 
Una persona è appagata per la felicità che ha procurato nelle persone, per una felicità duratura, non occasionale, non superficiale, non infantile. 
Non è appagata, una persona, perché ha conquistato tanti corpi, ma perché ha saputo amare tanti cuori, questo è l’appagamento. 
Esistono persone che hanno una prassi sessuale strabordante, esagerata, compulsiva e non hanno mai amato nessuno.


- don Fabio Rosini -
 Catechesi sulla lussuria, Radio vaticana


Buona giornata a tutti. :-)