Giorgio, un ragazzo di tredici anni, passeggiava sulla spiaggia insieme alla madre.
Ad un tratto le chiese: "Mamma, come si fa a conservare un amico quando finalmente si è riusciti a trovarlo?".
La madre meditò qualche secondo, poi si chinò e prese due manciate di sabbia. Tenendo le palme rivolte verso l'alto, strinse forte una mano: la sabbia le sfuggì tra le dita, e quanto più stringeva il pugno, tanto più la sabbia sfuggiva.
Tenne invece ben aperta l'altra mano: la sabbia vi restò tutta.
Giorgio osservò stupito, poi esclamò: "Capisco".
Ad un tratto le chiese: "Mamma, come si fa a conservare un amico quando finalmente si è riusciti a trovarlo?".
La madre meditò qualche secondo, poi si chinò e prese due manciate di sabbia. Tenendo le palme rivolte verso l'alto, strinse forte una mano: la sabbia le sfuggì tra le dita, e quanto più stringeva il pugno, tanto più la sabbia sfuggiva.
Tenne invece ben aperta l'altra mano: la sabbia vi restò tutta.
Giorgio osservò stupito, poi esclamò: "Capisco".
- don Bruno Ferrero -
Tratto da “L’importante è la rosa" di Bruno Ferrero
Camminare è un’arte, perché, se
camminiamo sempre in fretta, ci stanchiamo e non possiamo arrivare alla fine,
alla fine del cammino.
Invece, se ci fermiamo e non camminiamo, neppure
arriviamo alla fine.
Camminare è proprio l’arte di guardare
l’orizzonte, pensare dove io voglio andare, ma anche sopportare la stanchezza
del cammino.
E tante volte, il cammino è difficile, non è facile. “Io voglio
restare fedele a questo cammino, ma non è facile, senti: c’è il buio, ci sono
giornate di buio, anche giornate di fallimento, anche qualche giornata di
caduta… uno cade, cade…”.
Ma pensate sempre a questo: non avere paura dei
fallimenti; non avere paura delle cadute.
Nell’arte di camminare, quello che
importa non è di non cadere, ma di non “rimanere caduti”. Alzarsi presto,
subito, e continuare ad andare. E questo è bello: questo è lavorare tutti i
giorni, questo è camminare umanamente.
Ma anche: è brutto camminare da soli,
brutto e noioso.
Camminare in comunità, con gli amici, con quelli che ci
vogliono bene: questo ci aiuta, ci aiuta ad arrivare proprio alla meta a cui
noi dobbiamo arrivare.
- Papa Francesco -
con la mia famiglia al rifugio Bignami all'Alpe di Fellaria
" [...]C'era tempesta di neve. "Sono bianche api che sciamano!" disse la vecchia nonna. "Hanno anche loro un'ape regina?" chiese il bambino, perché sapeva che tra le vere api c'era anche una regina.
"Certo che ce l'hanno!" rispose la nonna. "Vola dove le api sono più fitte! È più grande di tutte, e non si posa mai sulla terra, risale di nuovo nel cielo scuro.
Molte notti d'inverno vola attraverso le strade della città e guarda nelle finestre, allora queste gelano in modo stranissimo, come venissero ricoperte di fiori." "
"Certo che ce l'hanno!" rispose la nonna. "Vola dove le api sono più fitte! È più grande di tutte, e non si posa mai sulla terra, risale di nuovo nel cielo scuro.
Molte notti d'inverno vola attraverso le strade della città e guarda nelle finestre, allora queste gelano in modo stranissimo, come venissero ricoperte di fiori." "
da: La Regina delle Nevi, Hans Christian Andersen (seconda storia)
Buona giornata a tutti :-)
Nessun commento:
Posta un commento