lunedì 2 marzo 2020

Brani estratti del libro “Ti ho chiamato per nome” di Anselm Grün - 2 -

Il tuo nome ha un significato. Ti sei già occupato del significato del tuo nome? Qual è la sua radice? 
Sarebbe bene che approfondissi lo studio dell'etimologia del tuo nome. L'etimologia è l'analisi del significato originario autentico di una parola. Riconoscendo il significato letterale del tuo nome scoprirai allo stesso tempo un progetto per la tua esistenza. Il tuo nome ti offre una forma in cui puoi crescere. 
Vorrei citare solo alcuni esempi: Alberto significa «splendente di nobiltà». 
Se ti chiami così, il tuo nome costituisce un segno del fatto che in te c'è qualcosa di nobile, lo splendore della nobiltà interiore. 
Il tuo nome crea uno spazio al cui interno puoi penetrare, nel quale scoprire la tua complessità e la tua bellezza. 
Il mio nome, Anselmo, significa «colui che è protetto dagli dei». E’ un nome che mi conforta. Non sono solo al mondo. Dio tiene la sua mano protettiva su di me. Nel corso della mia vita l'ho sperimentato spesso. 
Giovanni significa «Dio è misericordioso». Chi porta questo nome vive sotto il segno della promessa che Dio lo circonda sempre e in ogni luogo della sua presenza d'amore risanatrice, che la grazia divina assorbe, trasformandoli, tutti i suoi fallimenti e le sue colpe.
Prendendo in considerazione il tuo nome potrai comprendere esperienze che hai già vissuto. 
Ti apri a ciò che è già presente in te e nella tua persona, che però spesso, nella routine quotidiana, non vedi. 
Il nome ti mostra il tuo potenziale nascosto, ti mostra sotto il segno di quale promessa stia la tua vita.

- estratto da: “Ti ho chiamato per nome” di Anselm Grün, ed. Querininana - 




Consulta un dizionario specifico per conoscere l'etimologia del tuo nome. Cosa ti fa venire in mente? 
Che cosa ti colpisce? Dai fiducia al significato nascosto del nome. Fallo tuo attraverso la meditazione e poi osserva te stesso. Che cosa scopri di nuovo che finora non avevi notato? 
Come ti senti a confidare nel fatto che il tuo nome non è soltanto un suono vuoto, ma esprime la tua essenza, e che in esso si cela una promessa? Anche se ti sembra di essere lontano da quanto esprime il tuo nome, puoi crescere nella sua realtà, scoprendo così per la prima volta quanto è nascosto in te.
 Il tuo nome ti rimanda al tuo santo patrono. 
Il giorno del tuo onomastico la Chiesa celebra la festa del santo di cui porti il nome. 
Se ti occupi del tuo santo protettore, scoprirai in te alcune cose che non noti badando solo alla tua storia familiare. 
Hai delle capacità che non derivano esclusivamente dai genitori. Il santo patrono vuole indicarti le possibilità celate dentro di te. Se osservi la sua figura, puoi crescere attraverso di essa e scoprire l'immagine unica che Dio si è formato di te. Nella figura del santo protettore puoi riconoscere l'immagine autentica e non deformata di te che nasce dalla mano creatrice di Dio.
Sono affezionato al mio santo patrono, sant'Anselmo. 
Due aspetti del suo carattere sono per me particolarmente importanti. 
Per prima cosa, si dice che sant’Anselmo fosse una delle persone più amabili della sua epoca. Ciò mi sprona a sviluppare l’amabilità in me stesso. In secondo luogo sant’Anselmo fu uno dei teologi più importanti del suo tempo, la cui teologia però scaturiva dalla preghiera. 
Il giorno di sant'Anselmo, il 21 aprile, prendo sempre un suo libro per leggerlo. Di solito si tratta delle preghiere da lui redatte. 
In esse percepisco il suo amore per Cristo, il desiderio di vedere il volto di Dio, la sua sensibilità, il suo grande cuore, ma anche la sua fragilità. Leggendo i suoi testi anche il mio cuore diventa più grande. 
Arrivo a sentire il mio desiderio di vedere il volto di Dio e trovare pace nel Signore. 
Prego sant'Anselmo di donare anche a me quell'amore che lo ha contraddistinto, di far sì che anch'io come lui mi sforzi sempre di riconoscere il Signore in ogni cosa, vedendolo come il vero scopo della mia vita. 
Per me l'onomastico è sempre un giorno prezioso, non solo perché i miei confratelli e amici mi fanno gli auguri. 
Il giorno del mio onomastico riacquisto la consapevolezza di chi sono veramente e di quale sia la traccia indelebile che vorrei lasciare in questo mondo. 
Il giorno del mio onomastico mi sento in comunione con sant'Anselmo. Questo mi fa bene. Mi fa sentire a casa, al sicuro, con un compagno di strada che percorre con me ogni via e che mi svela la ricchezza della mia esistenza.
Leggi in un martirologio la storia della vita del tuo santo patrono. Cerca dei libri per poter apprendere qualcosa su di lui. Magari ti risulterà simpatico. 
In lui hai un maestro interiore che ti conduce alla pienezza di vita. Leggendo la sua biografia, con tutti gli alti e bassi che ha attraversato, comprendi meglio te stesso. 
Il santo ti incita a lavorare su te stesso, affinché sviluppi quanto è celato in te, affinché non ti accontenti della mediocrità. 
Se ti chiami Francesco o Francesca la vita di san Francesco ti affascinerà e ti aprirà gli occhi per riconoscere lo splendore della creazione e cantare il Signore come suo creatore. Sant'Alfonso ti mostrerà il suo grande cuore. Sant'Ignazio ti ha mostrato con il suo esempio come reagire ai colpi del destino senza demordere.
Esistono tuttavia anche santi la cui storia si perde nella notte dei tempi. 
Da un punto di vista storico sappiamo pochissimo di loro, ci sono state tramandate solo delle leggende. 
Eppure molte volte proprio nelle leggende viene espresso l'aspetto fondamentale di quel santo. 
Se ad esempio prendi in considerazione la leggenda di san Cristoforo, vedrai che in essa si svela il segreto della sua esistenza. Era un uomo alla ricerca di qualcosa, che ha seguito la sua inquietudine fino a trovare Dio stesso. Ed è l'uomo che sta sulla riva e ci aiuta a superare bene i fiumi che attraversano la nostra esistenza. 
Se ti chiami Barbara, riconoscerai in lei il mistero della donna sacerdotessa. 
E’ la consolatrice degli agonizzanti e porta loro Cristo nel calice dell'Eucaristia. Quando venne colpita, le sue ferite si tramutarono in nuova bellezza. 
In questo modo assicura anche a te che le tue ferite si tramuteranno in perle. Caterina è la donna pura e sincera, la regina che ti rende sempre consapevole della tua dignità e la donna saggia che supera tutti i dotti del mondo in saggezza. Fidati della saggezza celata dentro di te. E’ sufficiente per riuscire a superare le difficoltà in questo mondo.
Nei santi diventa evidente l'azione di Dio sugli esseri umani. Alcuni santi sono modelli da emulare. Altri esprimono in misura maggiore l'operato di Dio. Dimostrano che Dio sana tutte le tue ferite e trasforma i tuoi bisogni. 
I santi sono come un prisma che riflette l'operato di Dio su di noi. 
Mostrano come Dio trasformi gli esseri umani e come vorrebbe trasformarti affinché tu viva quanto di autentico è celato dentro di te, così che tu possa sfiorare la pura immagine scaturita dalle mani del Signore.

- estratto da: “Ti ho chiamato per nome” di Anselm Grün, ed. Querininana - 




Il tuo santo patrono ti dimostra che non sei solo durante il cammino della tua esistenza. 
Qualcuno ti accompagna lungo la tua vita. 
Il santo di cui porti il nome viene con te. E’ come un angelo che ti protegge, che ti segue quando sbagli strada o prendi una deviazione, finché ti conduce alla meta. Il santo vuole incoraggiarti ad andare avanti quando ti sembra che le tue forze siano esaurite. 
Ti rialza quando cadi. Ti mostra che non è mai troppo tardi per tornare indietro. E vuole dirti che tutto ciò che è in te ha il diritto di esistere. Dio può trasfigurare ogni lato di te. Non devi vergognarti di non essere santo quanto il tuo patrono. Anche lui non lo è sempre stato. Anche lui è passato attraverso alti e bassi, luci e ombre per ritrovare Dio in ogni cosa. 
E’ al tuo fianco persino quando tu stesso non riesci a sopportarti, quando vengono alla luce così tanti aspetti insostenibili di te stesso. 
Il tuo santo patrono non ti da mai per perso. 
Ti incita a non svalutare te stesso, ma a scegliere sempre la vita.
Il tuo patrono è il tuo intercessore presso Dio. Puoi pregarlo di intervenire per te quando ne hai bisogno. E’ ovvio che puoi anche pregare direttamente Dio di aiutarti. Ma pregando il tuo santo patrono percepisci nella preghiera qualcosa di umano. Sei rappresentato dal tuo santo protettore davanti al trono di Dio. Non devi pregare da solo. 
Qualcuno prega per te. 
Quando la tua preghiera ammutolisce, quando non trovi più parole, quando la tua fiducia vacilla, il tuo santo patrono continua a pregare per te. 
Quando dialoghi con lui, sai che egli è presso Dio. 
Qualcuno che sta dalla tua parte è davanti al Signore. Attraverso di lui raggiungi l'ambito divino, in lui sei già rappresentato davanti a Dio, una parte di te si trova già presso il Signore. Poiché attraverso il nome sei unito al santo che si chiama come te.
Prega il tuo patrono soprattutto quando hai la sensazione di aver smarrito la strada, quando sei così lontano da ciò che esprime il tuo nome o da quanto ha incarnato il santo che festeggi oggi, il giorno del tuo onomastico. 
Pregalo di farti avvicinare a quanto è autentico, di aiutarti a scoprire l'immagine unica che Dio ha di te e a tradurla in realtà ogni giorno di più. Pregalo di stare al tuo fianco anche nell'anno che verrà, affinché la tua strada ti conduca a una libertà, a una forza vitale e un amore sempre crescenti.

- estratto da: “Ti ho chiamato per nome” di Anselm Grün, ed. Querininana - 



Buona giornata a tutti. :-)


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