La preghiera e il respiro della mia anima!
Senza di essa cadrei senz'altro nel peccato, perché chi non prega è come un essere in mezzo al mare, in balìa dei flutti e delle tempeste, senza alcuna ancora di salvezza.
La preghiera è la luce, il nutrimento, il sostegno, il calore della mia vita spirituale, la quale soffre e viene meno senza questa divina elevazione, che mi congiunge a Dio.
La preghiera è il dolcissimo colloquio con Dio, fiducioso, filiale, amoroso.
È lo stimolo alla carità fraterna, rispettosa e affettuosa, operosa e generosa.
Senza la preghiera vivrei nella solitudine più profonda, nell'insoddisfazione più amara della vita, e sentirei al vivo e la mancanza di Qualcuno, che solo può colmare il mio spirito, mantenerlo in equilibrio, infondermi coraggio, nel duro sentiero del mio terreno pellegrinare.
La preghiera mi riconcilia con Dio, cancella la mia colpa, e fa sgorgare dal mio cuore lacrime di compunzione.
La preghiera attutisce le lotte del mio spirito; è sorgente di virtù, luce alla debole mente, scudo contro la malinconia, la sfiducia, la disperazione; vittoria sulla tristezza, gioia piena e pegno della mia gloria futura.
Davvero, l'anziano è la sua preghiera.
Sac. Ferdinando Bay
Breviario della terza età-editrice Salcom
"Nel bel mezzo
dell'inverno,
ho infine imparato che in me albergava un'invincibile
estate".
- Albert Camus -
È vero, a volte la vecchiaia è un po’ brutta per le malattie che comporta. Ma la sapienza che hanno i nostri nonni è l’eredità che noi dobbiamo ricevere.
Un popolo che non custodisce i nonni, che non rispetta i nonni non ha futuro perché ha perso la memoria.
Eleazaro, davanti al martirio, è cosciente della responsabilità che ha nei confronti dei giovani.
Pensa a Dio ma pensa anche ai giovani: “Io ai giovani devo dare l’esempio di coerenza sino alla fine”».
Un popolo che non custodisce i nonni, che non rispetta i nonni non ha futuro perché ha perso la memoria.
Eleazaro, davanti al martirio, è cosciente della responsabilità che ha nei confronti dei giovani.
Pensa a Dio ma pensa anche ai giovani: “Io ai giovani devo dare l’esempio di coerenza sino alla fine”».
«Ci farà bene pensare a tanti anziani e anziane, ai tanti che sono nelle case di riposo e anche ai tanti che — è brutta la parola ma diciamola — sono abbandonati dai loro cari», «essi sono il tesoro della nostra società. Preghiamo per loro perché siano coerenti sino alla fine. Questo è il ruolo degli anziani, questo è il tesoro.
Preghiamo per i nostri nonni e per le nostre nonne che tante volte hanno avuto un ruolo eroico nella trasmissione della fede in tempi di persecuzioni». Soprattutto nei tempi passati, quando i papà e le mamme spesso non erano in casa o avevano strane idee, confuse dalle ideologie in voga in quei tempi, «sono state proprio le nonne quelle che hanno trasmesso la fede».
Papa Francesco omelia del 19 novembre 2013, cappella di Santa Marta
Preghiera per la sera
Vivete nella fede,
Vivete nella fede,
trasmettetela ai figli,
testimoniatela nella vita,
Amate la Chiesa,
vivete in essa e per essa.
Fate spazio nel cuore
a tutti gli uomini,
perdonatevi a vicenda,
costruite ambienti di pace
ovunque siete.
Ai non credenti dico:
cercate Dio,
Egli sta cercando voi.
E ai sofferenti dico:
abbiate fiducia,
Cristo che vi ha preceduto
vi darà la forza
di far fronte al dolore.
Ai giovani:
spendete bene la vita,
è un tesoro unico.
A tutti:
la Grazia di Dio
vi accompagni ogni giorno.
san Giovanni Paolo II, papa
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