In un giorno d'Autunno, il Vento soffiava
dispettoso facendo volare le foglie. Una piccola Nuvoletta che stava
passeggiando lì vicino, gli disse: "Ciao Vento, posso giocare con
te?".
Il Vento allora chiese: "Cosa potresti fare? Sai soffiare?".
La nuvoletta ci provò: "...fff... fff... no non sono capace", disse
sconsolata. Allora il Vento le rispose: "Tu non sei capace di soffiare
come me, vattene via!".
E la Nuvoletta se ne andò triste.
Più avanti incontrò l'Estate e il Sole
splendeva luminoso nel cielo. Allora si avvicinò e disse: "Ciao Sole,
posso giocare con te?". Ma il Sole seccato le rispose: "Non vedi che
ti sei messa troppo vicina a me? Mi stai oscurando! Vattene via, tu non sei
capace di splendere come me e nemmeno di creare calore!".
E la Nuvoletta se
ne andò sempre più triste.
Poco più in là c'era l'Inverno e la neve
cadeva leggera, così la Nuvoletta si fermò e chiese: "Ciao Neve, posso
giocare con te?". La Neve la squadrò dalla testa ai piedi e sussurrò:
"Ma tu sei capace di far nevicare?". La nuvoletta ci provò e si
sforzò talmente tanto che da grigia divenne nera, ma di Neve niente. "No,
non credo di esserne capace", brontolò la nuvoletta emettendo un tuono.
"Shhh!", la zittì la Neve, "allora non puoi aiutarmi. Io cado silenziosa,
tu sei troppo rumorosa! Tu non sei capace di cadere leggera e coprire il
paesaggio come me, vattene via!".
E la Nuvoletta se ne andò ancora più
triste.
Ormai era sconsolata, quando trovò la
Primavera e sentì qualcuno piangere. Si chinò e vide un piccolo Fiorellino che
singhiozzava disperato, allora si avvicinò e gli chiese il perché di tanta
tristezza. E il Fiorellino rispose: "Ho sete, sto per morire, puoi
aiutarmi?". "Non lo so, io non so fare quasi niente.., non so
soffiare come il vento, non so splendere come il sole, non so cadere leggera
come la neve, e nessuno mi vuole…".
Così dicendo la Nuvoletta si mise a
piangere e le sue lacrime diventarono tante gocce di pioggia, che dissetarono
il Fiorellino.
Da quel giorno la Nuvoletta e il Fiorellino diventarono molto amici
e capirono di aver bisogno l'uno dell'altra per essere felici.
Alcuni di noi sono
come l'inchiostro,
altri come la carta.
E se non fosse
per il nero di
quelli,
qualcuno tra noi
sarebbe muto;
e se non fosse per il
bianco di questi,
qualcuno tra noi
sarebbe cieco.
Se ci fossero due
uomini uguali,
il mondo
non sarebbe grande
abbastanza
da contenerli.
- Kahlil Gibran -
Le parole non dette
Buona giornata a tutti. :-)
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