In un remoto villaggio di campagna, la Vigilia di
Natale, un ragazzino si recò nel bosco alla ricerca di un ceppo di quercia da
bruciare nel camino, come voleva la tradizione, nella notte Santa.
Si attardò
più del previsto e, sopraggiunta l’oscurità, non seppe ritrovare la strada per
tornare a casa.
Per giunta incominciò a cadere una fitta neve. Il ragazzo si
sentì assalire dall’angoscia e pensò a come, nei mesi precedenti, aveva atteso
quel Natale, che forse non avrebbe potuto
festeggiare.
Nel bosco, ormai spoglio di foglie, vide un albero
ancora verdeggiante e si riparò dalla neve sotto di esso: era un abete.
Sopraggiunta una grande stanchezza, il piccolo si addormentò raggomitolandosi
ai piedi del tronco; l’albero, intenerito, abbassò i suoi rami fino a far loro
toccare il suolo in modo da formare come una capanna che proteggesse dalla neve
e dal freddo il bambino.
La mattina si svegliò, sentì in lontananza le voci
degli abitanti del villaggio che si erano messi alla sua ricerca e, uscito dal
suo ricovero, poté con grande gioia riabbracciare i suoi compaesani. Solo
allora tutti si accorsero del meraviglioso spettacolo che si presentava davanti
ai loro occhi: la neve caduta nella notte, posandosi sui rami frondosi, che la
piana aveva piegato fino a terra, aveva formato dei festoni, delle decorazioni
e dei cristalli che, alla luce del sole che stava sorgendo, sembravano luci
sfavillanti, di uno splendore incomparabile.
In ricordo di quel fatto, l’abete venne adottato come simbolo del Natale e, da allora, in tutte le case, viene addobbato e illuminato, quasi per riprodurre lo spettacolo che gli abitanti del piccolo villaggio videro in quel lontano giorno.
In ricordo di quel fatto, l’abete venne adottato come simbolo del Natale e, da allora, in tutte le case, viene addobbato e illuminato, quasi per riprodurre lo spettacolo che gli abitanti del piccolo villaggio videro in quel lontano giorno.
La Verità che regge
il mondo intero
è sorta dalla terra perché
fosse sorretta da mani di donna.
è sorta dalla terra perché
fosse sorretta da mani di donna.
- Sant’Agostino -
Guido Reni - 'San Giuseppe con Gesù Bambino' - 1635
San Pietroburgo - Hermitage
Guido Reni - 'San Giuseppe con Gesù Bambino' - 1635
San Pietroburgo - Hermitage
Il primo tabernacolo
"E Maria diede alla luce il suo figliuolo e lo fasciò e lo pose a giacere in una greppia".
La stalla fu la prima chiesa e la greppia il primo tabernacolo, dopo il seno purissimo di Maria. Ogni cosa può diventare un ostensorio del suo amore. Anzi, le più umili, le più spregiate ne rispettano meglio il mistero, lasciandone trasparire e conservandone il divino incanto.
- don Primo Mazzolari -
- don Primo Mazzolari -
...Rinfrancate i vostri cuori”. Il cammino verso la
Grotta di Betlemme è un itinerario di liberazione interiore, un’esperienza di
libertà profonda, perché ci spinge ad uscire da noi stessi e ad andare verso
Dio che si è fatto a noi vicino, che rinfranca i nostri cuori con la sua
presenza e con il suo amore gratuito, che ci precede e ci accompagna nelle
nostre scelte quotidiane, che ci parla nel segreto del cuore e nelle Sacre
Scritture.
Egli vuole infondere coraggio alla nostra vita, specialmente nei momenti in cui ci sentiamo stanchi e affaticati e abbiamo bisogno di ritrovare la serenità del cammino e sentirci con gioia pellegrini verso l’eternità...
Egli vuole infondere coraggio alla nostra vita, specialmente nei momenti in cui ci sentiamo stanchi e affaticati e abbiamo bisogno di ritrovare la serenità del cammino e sentirci con gioia pellegrini verso l’eternità...
- papa Benedetto XVI -
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