“Vi ammiro, voi cristiani, perché identificate Cristo con il povero e il povero
con Cristo, e quando date del pane a un povero sapete di darlo a Gesù. Ciò che
mi è più difficile comprendere è la difficoltà che avete a riconoscere Gesù nel
povero che è in voi. Quando avete fame di guarigione o di affetto, perché non
lo volete riconoscere? Quando vi scoprite nudi, quando vi scoprite stranieri a
voi stessi, quando vi ritrovate in prigione e malati, perché non sapete vedere
questa fragilità come la presenza di Gesù in voi?
Accettare se stessi sembra molto semplice, ma le cose semplici sono sempre le
più difficili… l’arte di essere semplici è la più elevata, così come accettare
se stessi è l’essenza del problema morale e il nocciolo di un’intera visione
del mondo… ospitando un mendicante, perdonando chi mi ha offeso, arrivando
perfino ad amare un mio nemico nel nome di Cristo, do prova senza alcun dubbio
di grande virtù… quel che faccio al più piccolo dei miei fratelli l’ho fatto a
Cristo.
Ma se io dovessi scoprire che il più piccolo di tutti… il più povero di
tutti i mendicanti, il più sfacciato degli offensori, il nemico stesso è in me,
che sono io stesso ad aver bisogno dell’elemosina della mia bontà, che io
stesso sono il nemico da amare,… allora cosa accadrebbe?…
Di solito assistiamo in questo caso al rovesciamento della verità cristiana, allora scompaiono amore e pazienza, allora insultiamo il fratello che è in noi, allora ci condanniamo e ci adiriamo contro noi stessi, nascondiamo agli occhi del mondo e neghiamo di aver conosciuto quel miserabile che è in noi, e se fosse stato Dio stesso a presentarsi a noi sotto quella forma sgradevole,… lo avremmo rinnegato mille volte prima del canto del gallo”.
- Karl G. Jung -
Di solito assistiamo in questo caso al rovesciamento della verità cristiana, allora scompaiono amore e pazienza, allora insultiamo il fratello che è in noi, allora ci condanniamo e ci adiriamo contro noi stessi, nascondiamo agli occhi del mondo e neghiamo di aver conosciuto quel miserabile che è in noi, e se fosse stato Dio stesso a presentarsi a noi sotto quella forma sgradevole,… lo avremmo rinnegato mille volte prima del canto del gallo”.
- Karl G. Jung -
da: Opere, 11, pag. 321, Bollati Boringhieri, Torino
Dio ha deciso di dimorare nel cuore dell'uomo, ma è l'unico posto dove non va a cercarlo.
Preghiera alla Beata Vergine dei Miracoli - Corbetta-Milano
Dio ha deciso di dimorare nel cuore dell'uomo, ma è l'unico posto dove non va a cercarlo.
- Mario Rogai -
(Il cielo nell'anima)
(Il cielo nell'anima)
Chi non combatte mai
il male e non si adopera mai per estirpare l'errore, ma si dedica con amore e
fedeltà a seminare sempre il bene, la pace, il perdono, la giustizia, il vero
benessere per tutti, costui serve Dio anche se non lo sa.
- Paolo Spoladore -
(Il felice incontra)
(Il felice incontra)
Preghiera alla Beata Vergine dei Miracoli - Corbetta-Milano
O Vergine santissima,
operatrice amorosa di tanti miracoli,
che dall’immagine
dipinta sulla porta della chiesa,
scendesti mirabilmente nella piazza
per riprendere il tuo Bambino,
dopo aver sorriso ai giochi di alcuni fanciulli
e reso l’udito e la parola ad uno di essi,
scendi ancora col tuo gran cuore in mezzo
alle nostre popolazioni,
alle nostre case, ai nostri stabilimenti,
alle nostre campagne.
Guarda, o Madre nostra pietosissima,
quanti ti amano: benedicili;
quanti soffrono nell’anima e nel corpo:
consolali e guariscili;
quanti ti invocano: esaudiscili.
Ma soprattutto, o Vergine dei miracoli,
ti preghiamo di convertire noi per primi,
e poi tante anime lontane e a noi care,
che sono divenute sorde e mute
alla voce del Signore. Amen.
operatrice amorosa di tanti miracoli,
che dall’immagine
dipinta sulla porta della chiesa,
scendesti mirabilmente nella piazza
per riprendere il tuo Bambino,
dopo aver sorriso ai giochi di alcuni fanciulli
e reso l’udito e la parola ad uno di essi,
scendi ancora col tuo gran cuore in mezzo
alle nostre popolazioni,
alle nostre case, ai nostri stabilimenti,
alle nostre campagne.
Guarda, o Madre nostra pietosissima,
quanti ti amano: benedicili;
quanti soffrono nell’anima e nel corpo:
consolali e guariscili;
quanti ti invocano: esaudiscili.
Ma soprattutto, o Vergine dei miracoli,
ti preghiamo di convertire noi per primi,
e poi tante anime lontane e a noi care,
che sono divenute sorde e mute
alla voce del Signore. Amen.
Buona giornata a tutti. :-)
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