L'altro
è un fratello
per mezzo dei quale
Dio ci parla,
per mezzo del quale
Dio ci aiuta
e ci consola,
Dio ci ama
e ci salva.
L'altro -ogni altro-
è un fratello da amare.
Egli è in cammino
con noi
verso la casa del Padre.
L'altro è Gesù.
è un fratello
per mezzo dei quale
Dio ci parla,
per mezzo del quale
Dio ci aiuta
e ci consola,
Dio ci ama
e ci salva.
L'altro -ogni altro-
è un fratello da amare.
Egli è in cammino
con noi
verso la casa del Padre.
L'altro è Gesù.
(Padre Michel Quoist)
Se sapessimo ascoltare Dio,
sentiremmo che ci parla.
Infatti Dio parla.
Ha parlato per mezzo del suo Vangelo.
Parla pure per mezzo della vita,
questo nuovo vangelo
di cui noi stessi
scriviamo ogni giorno una pagina.
Ma, siccome la nostra fede è troppo debole
e la nostra vita troppo umana,
di rado riceviamo il messaggio di Dio.
Per aiutarci ad intenderlo,
all’inizio della nostra vita di amicizia con il Cristo,
possiamo immaginare
quel che ci direbbe
se Lui stesso traducesse il suo Vangelo
per gli uomini del nostro tempo.
O Madre del mio Dio
e mia Signora Maria, mi presento a Te che sei la Regina del Cielo e della terra come un povero piagato davanti ad una potente Regina.
Dall'alto trono dal quale tu siedi, non sdegnare,
Dall'alto trono dal quale tu siedi, non sdegnare,
Ti prego, di volgere gli occhi su di me, povero peccatore.
Dio Ti ha fatta così ricca per aiutare i poveri
e Ti ha costituita Madre di Misericordia
affinché Tu possa confortare i miserabili.
Guardami dunque e compatiscimi.
Guardami e non mi lasciare se non dopo avermi trasformato d
a peccatore in Santo.
Mi rendo conto di non meritare niente, anzi, per la mia ingratitudine dovrei
essere privato di tutte le grazie che per tuo mezzo ho ricevuto dal Signore; ma
Tu che sei la Regina di Misericordia non cerchi i meriti, bensì le miserie per
soccorrere i bisognosi. Chi è più povero e bisognoso di me?
O Vergine sublime, so che Tu, oltre ad essere la Regina dell'universo, sei
anche la mia Regina.
Voglio dedicarmi completamente ed in modo particolare al
tuo servizio, affinché Tu possa disporre di me come Ti piace.
Perciò Ti dico
con San Bonaventura: "O Signora, mi voglio affidare al tuo potere
discreto, perchè Tu mi sostenga e governi totalmente.
Non mi abbandonare". Guidami Tu, Regina mia, e non lasciarmi solo.
Comandami, utilizzami a Tuo piacere, castigami quando non Ti ubbidisco, poiché
i castighi che mi verranno dalle Tue mani mi saranno salutari.
Ritengo più importante essere tuo servo piuttosto che signore di tutta la
terra. "Io sono tuo: salvami".
O Maria, accoglimi come tuo e pensa a
salvarmi.
Non voglio più essere mio, mi dono a Te.
Se nel passato Ti ho servito male ed ho perduto tante belle occasioni per
onorarti, in avvenire voglio unirmi ai tuoi servi più innamorati e fedeli.
No, non voglio che da oggi in poi qualcuno mi superi nell'onorarti e
nell'amarti, mia amabilissima Regina.
Prometto e spero di perseverare così, con
il tuo aiuto. Amen.
- Sant'Alfonso Maria
de Liguori -
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