...La vita umana è anzitutto ricerca del
senso, ricerca di una parola che possa indicarmi una via e donarmi un
orientamento.
Concepita a partire dal suo senso, la
vita è ricerca di "comunione", capace di dare all'uomo il sostegno di
cui ha bisogno, perché l'uomo è stato creato per il Noi. Si tratta di ricerca
di amore, che partecipa, che insegna a fidarsi e che è affidabile fino alla
forma estrema di donazione reciproca...
Il fatto che il vero Signore, il Creatore, davvero non si ritenga troppo grande per piegarsi su di noi, solo questo - che egli ci conosca, sia capace e voglia prendersi cura di noi - è il messaggio della salvezza; è questo fatto che spazza via l'isolamento, la nebbia delle domande, l'oscura solitudine, e permette alla luce di irrompere. Ma poiché questo Signore del mondo, che è la sua verità e che è amore, lo è fino al punto di morire per gli uomini, proprio per questo il messaggio che viene da lui è la vera "buona notizia", che è buona proprio perché ci strappa dalla nostra tranquillità piccolo borghese, dalle nostre voglie e dall'autocompiacenza che proviamo nel restare chiusi nelle nostre idee, per accompagnarci fin dentro la grandezza, inizialmente dolorosa, della verità e dell'amore autentico...
Il fatto che il vero Signore, il Creatore, davvero non si ritenga troppo grande per piegarsi su di noi, solo questo - che egli ci conosca, sia capace e voglia prendersi cura di noi - è il messaggio della salvezza; è questo fatto che spazza via l'isolamento, la nebbia delle domande, l'oscura solitudine, e permette alla luce di irrompere. Ma poiché questo Signore del mondo, che è la sua verità e che è amore, lo è fino al punto di morire per gli uomini, proprio per questo il messaggio che viene da lui è la vera "buona notizia", che è buona proprio perché ci strappa dalla nostra tranquillità piccolo borghese, dalle nostre voglie e dall'autocompiacenza che proviamo nel restare chiusi nelle nostre idee, per accompagnarci fin dentro la grandezza, inizialmente dolorosa, della verità e dell'amore autentico...
- card. Joseph Ratzinger -
da "Il Dio
vicino - L'eucarestia cuore della vita cristiana"
"La guarigione completa e radicale è la "salvezza".
In verità, la lebbra che realmente deturpa l'uomo e la società è il peccato; sono l'orgoglio e l'egoismo che generano nell'animo umano indifferenza, odio e violenza.
Questa lebbra dello spirito, che sfigura il volto dell'umanità, nessuno può guarirla se non Dio, che è Amore. Aprendo il cuore a Dio, la persona che si converte viene sanata interiormente dal male".
In verità, la lebbra che realmente deturpa l'uomo e la società è il peccato; sono l'orgoglio e l'egoismo che generano nell'animo umano indifferenza, odio e violenza.
Questa lebbra dello spirito, che sfigura il volto dell'umanità, nessuno può guarirla se non Dio, che è Amore. Aprendo il cuore a Dio, la persona che si converte viene sanata interiormente dal male".
- papa Benedetto XVI -
Angelus, 14 ottobre 2007
Angelus, 14 ottobre 2007
L’importanza del gesti esteriori nella vita
cristiana: inginocchiarsi, alzarsi, sedersi
«Dato che il Signore, come risorto, si dà
nel corpo, noi dobbiamo rispondere con l'anima e con il corpo. Tutte le
possibilità spirituali del nostro corpo entrano necessariamente a far parte
della forma dell'eucarestia: cantare, parlare, tacere, sedersi, stare in piedi,
inginocchiarsi. In passato abbiamo forse troppo trascurato il cantare e il
parlare e siamo rimasti gli uni accanto agli altri
esclusivamente in silenzio. Oggi, al contrario, corriamo il rischio di
dimenticare proprio il silenzio. Ma solo queste tre cose - cantare, parlare,
tacere - costituiscono la risposta in cui la pienezza della nostra vita si apre
per il Signore. La stessa cosa vale per i tre atteggiamenti fondamentali del
corpo: sedersi, stare in piedi, inginocchiarsi. Ancora una volta, in passato
abbiamo forse troppo dimenticato lo stare in piedi e, in parte, anche il
sedersi, come espressione di un ascolto disteso e siamo rimasti esclusivamente
in ginocchio; oggi ci troviamo, anche in questo caso, nel pericolo opposto.
Eppure anche qui è necessario che trovino espressione tutti e tre questi
atteggiamenti. Della liturgia fa parte anche lo star seduti ad ascoltare con
attenzione la parola di Dio. Di essa fa parte lo stare in piedi come
espressione di disponibilità...Stare in piedi è, inoltre, espressione della
vittoria di Gesù Cristo...Infine, è essenziale anche l'inginocchiarsi come
gesto fisico dell'adorazione, in cui noi restiamo diritti, disponibili, pronti,
ma allo stesso tempo ci inchiniamo di fronte alla grandezza di Dio vivente»
- card. Joseph Ratzinger -
da "Il Dio vicino - L'eucarestia cuore della vita cristiana"
...dobbiamo di nuovo rinascere. Abbiamo bisogno di
essere accettati e di farci accettare. Dobbiamo trasformare la nostra
dipendenza in amore e diventare così liberi. Dobbiamo di nuovo rinascere e deporre
l'orgoglio, diventare bambini, riconoscere e accettare nel Bambino Gesù il
frutto della vita...
Il vero albero della vita non è lontano da noi, da qualche parte in un mondo perduto.
E' eretto in mezzo a noi, al centro, non solo come immagine e segno, bensì realmente.
Gesù, che è il frutto dell'albero della vita e la stessa vita, è diventato così piccolo che le nostre mani lo possono racchiudere.
Egli si fa dipendente da noi per renderci liberi, per sollevarci dal nostro male caduco.
Non deludiamo la sua fiducia. Mettiamoci nelle sue mani come Lui si è messo nelle nostre...
Il vero albero della vita non è lontano da noi, da qualche parte in un mondo perduto.
E' eretto in mezzo a noi, al centro, non solo come immagine e segno, bensì realmente.
Gesù, che è il frutto dell'albero della vita e la stessa vita, è diventato così piccolo che le nostre mani lo possono racchiudere.
Egli si fa dipendente da noi per renderci liberi, per sollevarci dal nostro male caduco.
Non deludiamo la sua fiducia. Mettiamoci nelle sue mani come Lui si è messo nelle nostre...
- card. Joseph Ratzinger -
da "La benedizione del Natale"
da "La benedizione del Natale"
...Il Verbo si è fatto carne. accanto a questa verità
giovannea, deve stare anche l'altra, quella mariana, questa volta proclamata da
Luca: Dio si è incarnato. Si tratta non soltanto di un evento
incommensurabilmente grande e lontano, ma anche qualcosa di molto vicino e
umano: Dio è diventato un bimbo, che ha avuto bisogno d'una madre...
Il Bambino bussa alla porta del nostro mondo. Il Bambino bussa.
Questa ricerca di rifugio e protezione si spinge in profondità. Non c'è solo un ambiente esteriore ostile all'infanzia, bensì già prima è intervenuta un'opzione per la quale al Bambino vengono chiuse per principio le porte di questo mondo, che asserisce di non avere più alcun posto per lui.
Il Bambino bussa. Se lo accettassimo, dovremmo rivedere interamente il nostro personale rapporto con la vita. Qui è in gioco qualcosa di molto profondo, cioè come concepiamo, in ultima analisi, l'essere uomini: come uno sconfinato egoismo o come una libertà fiduciosa, che si sa chiamata alla comunione e alla libertà della condivisione?...
Il Bambino bussa alla porta del nostro mondo. Il Bambino bussa.
Questa ricerca di rifugio e protezione si spinge in profondità. Non c'è solo un ambiente esteriore ostile all'infanzia, bensì già prima è intervenuta un'opzione per la quale al Bambino vengono chiuse per principio le porte di questo mondo, che asserisce di non avere più alcun posto per lui.
Il Bambino bussa. Se lo accettassimo, dovremmo rivedere interamente il nostro personale rapporto con la vita. Qui è in gioco qualcosa di molto profondo, cioè come concepiamo, in ultima analisi, l'essere uomini: come uno sconfinato egoismo o come una libertà fiduciosa, che si sa chiamata alla comunione e alla libertà della condivisione?...
- card. Joseph Ratzinger -
da "Munchener Katholische
Kirchenzeitung" - 14 gennaio 1979 -
...La sollecitudine per la bellezza della casa di Dio e
la sollecitudine per i poveri di Dio sono inseparabili tra loro. L'uomo non ha
bisogno soltanto di ciò che è utile, ma anche di ciò che è bello; non solo di
una propria casa, ma anche della vicinanza di Dio e dei segni che l'attestano.
Là dove Dio viene onorato, anche il nostro cuore è rischiarato...
La bellezza, della quale è stato circondato il bimbo di Betlemme, è destinata a tutti gli uomini ed è necessaria a noi tanto quanto il pane.
Chi sottrae qualcosa di bello al Bambino, per convertirla in qualcosa di utile, costui non arreca vantaggio, ma provoca danno; spegne quella luce, via la quale anche qualsiasi calcolo o stima diventano futili e freddi.
Certo, se vogliamo unirci al pellegrinaggio dei secoli che vuole offrire le cose più belle di questo mondo al Re appena nato, non dobbiamo però anche dimenticare che egli vive ancora in stalle, nelle prigioni e nelle favelas, e che noi non lo onoriamo davvero, se ci rifiutiamo di andarlo a cercare in quei luoghi. Ma questa consapevolezza non deve obbligarci a finire tra le braccia di una "dittatura dell'utile", che disprezzi la gioia e dogmatizzi una serietà opprimente...
La bellezza, della quale è stato circondato il bimbo di Betlemme, è destinata a tutti gli uomini ed è necessaria a noi tanto quanto il pane.
Chi sottrae qualcosa di bello al Bambino, per convertirla in qualcosa di utile, costui non arreca vantaggio, ma provoca danno; spegne quella luce, via la quale anche qualsiasi calcolo o stima diventano futili e freddi.
Certo, se vogliamo unirci al pellegrinaggio dei secoli che vuole offrire le cose più belle di questo mondo al Re appena nato, non dobbiamo però anche dimenticare che egli vive ancora in stalle, nelle prigioni e nelle favelas, e che noi non lo onoriamo davvero, se ci rifiutiamo di andarlo a cercare in quei luoghi. Ma questa consapevolezza non deve obbligarci a finire tra le braccia di una "dittatura dell'utile", che disprezzi la gioia e dogmatizzi una serietà opprimente...
- card. Joseph Ratzinger -
da "Gottes Angesichts
suchen"
Ciao Santo Padre,
sempre nei nostri cuori!!!
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