Una delle cose che maggiormente mi mettono
a disagio sono le sale mortuarie degli ospedali con tutti quei bei frigoriferi
dove si possono conservare i morti per lungo tempo.
Qualche anno fa era morto un settantenne:
un incidente, probabilmente stava camminando lungo una strada e qualche
automobilista lo aveva investito, poi preso dalla paura, visto che nessuno lo aveva
notato, aveva tirato dritto.
Non aveva documenti in tasca.
Non aveva documenti in tasca.
Per un po' di giorni
si aspettò un parente, un vicino di casa che venisse a riconoscerlo: nessuno.
Lo misero in un frigorifero speciale che gli operatori dell'obitorio chiamano
il "frigo dei trovati" o anche "in attesa dei parenti".
La
polizia, nelle sue ricerche venne anche nella parrocchia e mi chiese di andare
a vedere quel corpo, nel caso lo avessi riconosciuto.
Nessuno lo riconobbe.
Passato un certo periodo il magistrato diede il permesso di sepoltura. Quattro
necrofori, una bara, un furgone e come oggetto smarrito, quell'uomo, viene
portato al cimitero.
Anche Lui era unico, irripetibile, ma gli
uomini della sua città lo avevano già sepolto prima e forse lui stesso si era
già sepolto prima.
Quanta gente vive da morta, ammazzata dalla
noia quotidiana, dalla ripetitività dei giorni della vita.
Gente stanca di
vivere: eppure in casa non manca nulla, il frigorifero è pieno, ci sarebbe
anche la possibilità di divertirsi…
Eppure non c'è più il gusto dell'avventura,
ci si rintana in casa per paura, per non voglia di comunicare e quei muri
diventano spessi, freddi…
E poi si ricorre al medico, allo psicologo, allo
psichiatra….
- don Franco Locci -
Ci si illude di avere sempre tanto tempo davanti a noi
e la nostra vita è sempre un rimandare, ma la vita non aspetta e se davvero
vogliamo viverla allora non dobbiamo subirla passivamente ma viverla ....
ogni attimo che ci viene concesso...
Perchè quell'attimo non tornerà più e a noi rimarrà
solo il rimorso di non averlo colto.
(Anna Curridori)
Anche se tu dovessi vivere tremila anni e dieci volte altrettanto, in ogni caso ricorda che nessuno perde altra vita se non questa che sta vivendo, né vive altra vita se non questa che va perdendo.
- Marco Aurelio -
Prendi per guanciale la morte quando vai a
dormire e tienila sempre davanti agli occhi quando sei sveglio.
Il presente uguale per tutti
Anche se tu dovessi vivere tremila anni e dieci volte altrettanto, in ogni caso ricorda che nessuno perde altra vita se non questa che sta vivendo, né vive altra vita se non questa che va perdendo.
Pertanto la durata più lunga e la più
breve coincidono.
Infatti il presente è uguale per tutti e quindi ciò che si
consuma è uguale e la perdita risulta, così, insignificante.
(Detto
musulmano)
Buona giornata a tutti. :-)