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giovedì 23 aprile 2015

La dama che sognava Genji e lontani profumi d'Oriente

Continuavo a occuparmi solo di cose futili e anche quelle rare volte che mi recavo a fare un pellegrinaggio, non mi impegnavo a pregare come facevano gli altri. 
A quei tempi le ragazze di diciassette o diciotto anni leggevano le sacre scritture e si dedicavano alle pratiche religiose. 
A me, invece, non sfiorava neanche l’idea di farlo. 
Tutto ciò che desideravo era che almeno una volta all’anno venisse a farmi visita un uomo di alto rango, bello e distinto come Genji lo splendente, mentre io come Ukifune, nascosta in un villaggio di montagna, contemplavo i fiori, le foglie rosse, la luna e la neve nell’impaziente attesa di una magnifica lettera che di tanto in tanto potesse distrarmi dalla mia profonda solitudine. 
Fantasticavo sempre e solo su questo genere di cose e credevo anche che in futuro si sarebbero davvero realizzate.

- Sarashina Nikki - 
da "Le memorie della dama di Sarashina"


Nessuno potrà
vedermi né chiedermi
qualcosa – In sogno
verrò da te stanotte,
non chiudere la porta del sogno.

Kakinomoto No Hitomaro (?-729)



"Lei si dipinge il viso per nascondere il viso. I suoi occhi sono acqua profonda. Non è per una geisha desiderare. Non è per una geisha provare sentimenti. La geisha è un'artista del mondo, che fluttua, danza, canta, vi intrattiene. Tutto quello che volete. Il resto è ombra. Il resto è segreto."

da: "Memorie di una geisha"

Joseph Faust (1868 - 1934), "Fiori del Giappone"

Sessanta lune
i petali di un haiku
nella tua bocca.

- Edoardo Sanguineti - 



Charles Sprague Pearce (1851 - 1914), "Una tazza di tè"



... L'ora del tè fumante e dei libri chiusi, la dolcezza di sentire la fine della sera, la stanchezza incantevole e l'adorata attesa dell'ombra nuziale e della dolce notte.



- Paul Verlaine -





Buona giornata a tutti. :-)






martedì 30 settembre 2014

da "Scrivere" di Virginia Woolf -

Come puoi imparare a scrivere se scrivi sempre della medesima persona? 
Prendiamo un esempio ovvio.
Non pensi che la ragione per cui Shakespeare conoscesse ogni suono e sillaba della lingua e potesse fare ciò che gli piaceva con la grammatica e la sintassi fosse che Amleto, Falstaff e Cleopatra lo avevano trascinato in questa conoscenza? 
Che i signori, gli ufficiali, i dipendenti, gli assassini e i soldati semplici dei suoi drammi insistessero perché dicesse esattamente cosa provavano nelle parole che esprimevano i loro sentimenti? 
Sono stati loro a insegnargli a scrivere, non l’ideatore dei Sonetti. 
Cosicché, se vuoi soddisfare tutte le sensazioni che nascono in una folla quando le viene lanciata una poesia – la ragione, l’immaginazione, gli occhi, le orecchie, le palme delle mani e le piante dei piedi, per non dire di un milione di altre cose cui gli psicologi hanno ancora da trovare un nome, farai bene a imbarcarti in una lunga poesia in cui delle persone il più possibile diverse da te parlino con tutta la voce che hanno.

(Virginia Woolf – da “Scrivere”)





Ogni libro, è un messaggio , ogni libro è scritto da sensazioni che l'autore vive e vuole trasmettere ad altri, in ogni libro c' è sempre qualcosa che ti insegna nuove cose, in ogni libro c' è l'anima del poeta, in ogni libro c' è la storia di una Nazione o di una o più persone, spesso un libro è anche una profezia di qualcosa che deve succedere...anche quello che spesso pare il più stupido, il più insignificante, contiene al suo interno gemme preziose che ti arricchiscono l'animo.





"L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo" 

(Nelson Mandela)


Immagine di Andy Prokh

Se non impariamo dalla storia, siamo condannati a ripeterla.
Ma se non cambiamo il futuro, siamo condannati a sopportarlo.

E questo sarebbe peggio.
Gli analfabeti del futuro non saranno quelli che non sanno leggere o scrivere, ma quelli che non sanno imparare, disimparare, e imparare di nuovo.
La conoscenza è la più democratica fonte di potere.

(Alvin Toffler)



Buona giornata a tutti :-)




venerdì 30 luglio 2010

Non abbiate paura! - papa Giovanni Paolo II -

Fratelli e Sorelle!
Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestà!
Non abbiate paura!
Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!
Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati,

i sistemi economici come quelli politici,
i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo.
Non abbiate paura!
Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”.
Solo lui lo sa!
Oggi così spesso l’uomo non sa cosa si porta dentro,
nel profondo del suo animo, del suo cuore.
Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra.
È invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione.
Permettete, quindi 
– vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – 
permettete a Cristo di parlare all’uomo.

Solo lui ha parole di vita, sì! Di vita eterna.



- San Giovanni Paolo II, papa - 







Buona giornata a tutti. :-)


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