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giovedì 19 dicembre 2013

Preghiera di un settantacinquenne -


Signore,
non permettere che io divenga uno di quei vecchi brontoloni,  sempre con la voglia di lamentarsi: che si fanno tristi e diventano insopportabili agli altri.
Conservami il sorriso,  anche se la mia bocca è un po' sdentata.
Conservami il buon umore che riporti le cose, la gente e me … ciascuno al proprio posto.
Fai di me, Signore,  un anziano rasserenante: , conservami un cuore aperto. Fa' di me un anziano  generoso,  che sappia dividere i suoi quattro soldi con chi non ne ha… e i fiori del suo giardino con chi terra non ha.
Non permettere che io diventi l'uomo del passato, parlando sempre del suo buon vecchio tempo, quando non faceva mai freddo e disprezzando il tempo dei giovani, quando piove continuamente.
Fa' di me, Signore, un anziano che non ha mai dimenticato la sua giovinezza e che sa rinnovare la giovinezza degli altri.
Signore, io ti domando  la fortuna e la felicità.
Io ti domando semplicemente che la mia ultima stagione sia bella, perché essa porti testimonianza alla tua bellezza e giovi all’altrui giovinezza.


Amen.


Fonte: Breviario della Terza età, don FerdinandoBay, Ed. Salcom, gennaio 1989, pagina 7



“La coerenza di quest’uomo, la coerenza della sua fede, ma anche la responsabilità di lasciare un’eredità nobile, un’eredità vera. Noi viviamo in un tempo nel quale gli anziani non contano. E’ brutto dirlo, ma si scartano, eh? Perché danno fastidio. Gli anziani sono quelli che ci portano la storia, che ci portano la dottrina, che ci portano la fede e ce la danno in eredità. Sono quelli che, come il buon vino invecchiato, hanno questa forza dentro per darci un’eredità nobile”.
Papa Francesco


“Preghiamo per i nostri nonni, le nostre nonne, che tante volte hanno avuto un ruolo eroico nella trasmissione della fede in tempo di persecuzione. Quando papà e mamma non c’erano a casa e anche avevano idee strane, che la politica di quel tempo insegnava, sono state le nonne quelle che hanno trasmesso la fede. Quarto comandamento: è l’unico che promette qualcosa in cambio. E’ il comandamento della pietà. Essere pietoso con i nostri antenati. Chiediamo oggi la grazia ai vecchi Santi – Simeone, Anna, Policarpo e Eleazaro – a tanti vecchi Santi: chiediamo la grazia di custodire, ascoltare e venerare i nostri antenati, i nostri nonni”.

- papa Francesco - 



«Invito ogni cristiano, in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con Gesù Cristo o, almeno, a prendere la decisione di lasciarsi incontrare da Lui, di cercarlo ogni giorno senza sosta. Non c’è motivo per cui qualcuno possa pensare che questo invito non è per lui, perché «nessuno è escluso dalla gioia portata dal Signore». Chi rischia, il Signore non lo delude, e quando qualcuno fa un piccolo passo verso Gesù, scopre che Lui già aspettava il suo arrivo a braccia aperte».

Papa Francesco nell'Esortazione Apostolica "Evangelii Gaudium", 2013


Buona giornata a tutti :-)




lunedì 2 dicembre 2013

Signore, insegnami a invecchiare! - Padre Giacomo Perico -


Signore, insegnami a invecchiare!
Convincimi che la comunità non compie alcun torto verso di me, se mi va esonerando da responsabilità, se non mi chiede più pareri, se ha indicato altri a subentrare al mio posto.
Togli da me l'orgoglio dell'esperienza fatta, ed il senso della mia indispensabilità.
Che io colga, in questo graduale distacco dalle cose, unicamente la legge del tempo, e avverta, in questo avvicendamento di compiti, una delle espressioni più interessanti della vita che si rinnova sotto l'impulso della tua Provvidenza.
Fa, o Signore, che io sia ancora utile al mondo, contribuendo con l'ottimismo e con la preghiera alla gioia e al coraggio di chi è di turno nella responsabilità, vivendo uno stile di contatto umile e sereno con il mondo in trasformazione senza rimpianti sul passato, facendo delle mie sofferenze umane un dono di riparazione sociale.
Che la mia uscita dal campo di azione sia semplice e naturale come un felice tramonto di sole.
Perdona se solo oggi, nella tranquillità, riesco a capire quanto tu mi abbia amato e soccorso.
Che almeno ora io abbia viva e penetrante la percezione del destino di gioia che mi hai preparato e verso il quale mi hai incamminato fin dal primo giorno di vita. 
Signore, insegnami a invecchiare.
Amen.

(Padre Giacomo Perico)
 Fonte: Breviario della Terza età, don FerdinandoBay, Ed. Salcom, gennaio 1989



“Preghiamo per i nostri nonni, le nostre nonne, che tante volte hanno avuto un ruolo eroico nella trasmissione della fede in tempo di persecuzione.
Quando papà e mamma non c’erano a casa e anche avevano idee strane, che la politica di quel tempo insegnava, sono state le nonne quelle che hanno trasmesso la fede. 
Quarto comandamento: è l’unico che promette qualcosa in cambio.
E’ il comandamento della pietà. Essere pietoso con i nostri antenati. Chiediamo oggi la grazia ai vecchi Santi - Simeone, Anna, Policarpo e Eleazaro - a tanti vecchi Santi: chiediamo la grazia di custodire, ascoltare e venerare i nostri antenati, i nostri nonni” .

19 Novembre 2013 - Papa Francesco



Fra l'infanzia e la vecchiaia  c'è un istante chiamato vita.



Il tempo non passa,
siamo noi che passiamo nel tempo
il tempo resta sempre uguale,
noi andiamo oltre il tempo




Preghiere della sera

Grazie Signore
per essermi stato accanto tutto il giorno;
eri in quel bambino sorridente,
in quel vecchietto zoppicante,
in quell'amico che non vedevo da tempo.

Mi hai fatto conoscere persone e situazioni nuove,
mi hai dato possibilità diverse,
mi hai fatto proposte.

Grazie per tutti i tuoi segni, scusa per ciò che non ho compreso.

Amen.



Buona giornata a tutti :-)

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venerdì 9 agosto 2013

I vostri vecchi - Giovanni Formaggio -

Guardate gli occhi dei Vostri vecchi.
Oggi portano i colori dell'autunno
ma ieri hanno donato sguardi
vivi come bacche di agrifoglio
teneri come fiori di biancospino.
Guardate le mani dei Vostri vecchi.
Oggi contano i giorni sulle ginocchia
ma ieri hanno lottato, costruito
seminato carezze
momenti di sole...
Guardate i passi dei Vostri vecchi.
Oggi avanzano lenti, discreti come ombre
ma ieri hanno percorso pianure di speranze
sudato lungo vicoli arroganti del dolore.
Caduti si sono rialzati...
Guardateli e aspettateli i Vostri vecchi
prima che il tramonto li porti via.
Se siete qui è perché loro hanno soprattutto amato.



(Giovanni Formaggio) 







" Il giovane cammina più veloce dell'anziano, ma l'anziano conosce la strada " 

( Proverbio Africano )


"Ma non tocca a noi dominare tutte le maree del mondo; il nostro compito è di fare il possibile per la salvezza degli anni nei quali viviamo, sradicando il male dai campi che conosciamo, al fine di lasciare a coloro che verranno dopo terra sana e pulita da coltivare."




''La vita biologica di per sé è un dono, eppure è circondata da una grande domanda. 
Diventa un vero dono solo se, insieme ad essa, si può dare una promessa che è più forte di qualunque sventura che ci possa minacciare, se essa viene immersa in una forza che garantisce che è un bene essere uomo, che per questa persona è un bene qualsiasi cosa possa portare il futuro''

(Benedetto XVI - Omelia 16 aprile 2012).




Buona giornata a tutti. :-)






giovedì 18 luglio 2013

SADAE (Sindrome di Attenzione Deficitaria Attivata dall'Età) -

Si manifesta così:
Decidi di lavare la macchina mentre ti avvii al garage vedi che c'è posta sul mobiletto dell'entrata.
Decidi di controllare prima la posta.
Lasci le chiavi della macchina sul mobiletto per buttare le buste vuote e la pubblicità nella spazzatura e ti rendi conto che il secchio è strapieno.
Visto che fra la posta hai trovato una fattura decidi di approfittare del fatto che esci a buttare la spazzatura per  andare fino in banca (che sta dietro l'angolo) per pagare la fattura con un assegno.
Prendi dalla tasca il porta assegni e vedi che non hai assegni.
Vai su in camera a prendere l'altro libretto, e sul comodino trovi una lattina di coca cola che stavi bevendo poco prima e che t'eri dimenticata lì.
La sposti per cercare il libretto degli assegni e senti che è calda, allora decidi di portarla in frigo.
Mentre esci dalla camera vedi sul comò i fiori che ti ha regalato tua figlia e ti ricordi che li devi mettere in acqua.
Posi la coca cola sul comò, e lì trovi gli occhiali da vista che è tutta la mattina che cerchi.
Decidi di portali nello studio e poi metterai i fiori nell'acqua.
Mentre vai in cucina a cercare un vaso e portare gli occhiali sulla scrivania, con la coda dell'occhio improvvisamente vedi un telecomando.
Qualcuno deve averlo dimenticato lì (ricordi che ieri sera siete diventati pazzi cercandolo).
Decidi di portarlo in sala (al posto suo!!), appoggi gli occhiali sul frigo, non trovi nulla per i fiori, prendi un  bicchiere alto e lo riempi di acqua...(intanto li metti qui dentro....)
Torni in camera con il bicchiere in mano, posi il telecomando sul comò e metti i fiori nel recipiente, che non è adatto naturalmente.....
e ti cade un bel pò di acqua.....( mannaggia!!!), riprendi  il telecomando in mano e vai in cucina a prendere uno straccio.
Lasci il telecomando sul tavolo della cucina ed esci ..........cerchi di ricordarti che dovevi fare con lo straccio che ho in mano........

Conclusione:
- Sono trascorse due ore
- non hai lavato la macchina
- non hai pagato la fattura
- il secchio della spazzatura è ancora pieno
- c'è una lattina di coca cola calda sul comò
- non hai messo i fiori in un vaso decente
- nel porta assegni non c'è un assegno
- non trovi più il telecomando della televisione
- né i tuoi occhiali
- c'è una macchiaccia sul parquet in camera da letto
- e non hai idea di dove siano le chiavi della macchina!!

Ti fermi a pensare:
Come può essere? Non hai fatto nulla tutta la mattina, ma non hai avuto un momento di respiro......mah!!

(fammi un favore condividi questo messaggio a chi conosci perché io non mi ricordo più a chi l'ho mandato) 



E non ridere perché se ancora non ti è successo...ti succederà!!! :-)



Il tempo non esiste: infatti il passato è un tempo che non esiste più, mentre il futuro non esiste ancora. Il presente, mentre ne pensiamo, è già diventato passato.

- Bertrand Russell -



La faccia è il primo segno da cui prende le mosse l'etica di una società. [...] La faccia della persona matura è un atto di verità, mentre la maschera dietro cui si nasconde un volto trattato con la chirurgia è una falsificazione che lascia trasparire l'insicurezza di chi non ha il coraggio di esporsi alla vista con la propria faccia. Preferire una velina a una persona matura significa preferire l'anonimato di un corpo a un corpo formato da un carattere, che nell'età matura appare nella sua unicità, facendoci finalmente conoscere quel che davvero una persona è nella sua specifica unicità. [...] finisce per dar corda a quel mito della giovinezza che visualizza la vecchiaia come anticamera della morte. 

- Umberto Galimberti -




Ohh beh ...ci arriveremo anche noi....
Speriamo il più tardi possibile...... :)))

Buona giornata a tutti. :-)

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sabato 16 marzo 2013

Fiducia dell’anziano nel Signore -


Non abbandonarmi, o Signore!
Ho bisogno di te, in questa età,
della tua grazia,
del tuo incessante aiuto,
del tuo amore!

Non abbandonarmi, Signore,
anche se ti ripugna
la mia debole fede priva di entusiasmo,
soffocata dalle quotidiane occupazioni
e da troppe distrazioni e vanità.

Signore, non abbandonarmi,
anche se ti infastidisce
la mia arida preghiera
priva di quella speranza
che è certezza di vittoria,
di quella speranza che, fiduciosa,
abbandona l'anima in te serenamente,
come un bimbo nelle braccia materne.

Signore, non abbandonarmi,
anche se ti nausea il mio animo tiepido,
immortificato, presuntuoso,
ricco di egoismo e povero d'amore.

Non abbandonarmi
nell'ora del dolore, della malattia,
della umiliazione,
finché sappia, assieme a te,
portare degnamente la mia croce.

Signore, non abbandonarmi
in balìa delle mie passioni,
anche se lo merito
per la fragilità, l'incostanza, la tiepidezza
della mia vita passata.

Non abbandonarmi, Signore,
nel giorno della tentazione
anche se tu mi vedessi scherzare
scioccamente con il fuoco.

Non abbandonarmi, ti prego,
anche nella tragica ora
in cui tentassi di liberarmi
dall'amorosa stretta delle tue braccia.

Signore, lascia che io riposi
l'anima sul tuo dolcissimo Cuore
per non separarmi giammai da te
anche a costo di qualunque sacrificio
o umiliazione, o rinuncia.

Signore, abbi pietà di me!

Sacerdote Ferdinando Baj
Breviario della terza età
Ed.Salcom, anno 1989




La vita è breve. L'arte vasta. L' occasione istantanea,  L'esperienza ingannevole, Il giudizio difficile.

- Ippocrate - 


Cercate il consiglio degli anziani, giacché I loro occhi hanno fissato il volto degli anni e le loro orecchie hanno ascoltato le voci della Vita.

- Kahlil Gibran -





“Cari Fratelli, forza!  La metà di noi siamo nella vecchiaia: la vecchiaia è – mi piace dirlo così – la sede della sapienza della vita. I vecchi hanno la sapienza di avere camminato nella vita, come il vecchio Simeone, la vecchia Anna al Tempio. E proprio quella sapienza ha fatto loro riconoscere Gesù. Doniamo questa sapienza ai giovani: come il buon vino, che con gli anni diventa più buono, doniamo ai giovani la sapienza della vita.
Mi viene in mente quello che un poeta tedesco diceva della vecchiaia: “Es ist ruhig, das Alter, und fromm”: è il tempo della tranquillità e della preghiera. E anche di dare ai giovani questa saggezza”. 

“Tornerete ora nelle rispettive sedi per continuare il vostro ministero – ha proseguito - arricchiti dall’esperienza di questi giorni, così carichi di fede e di comunione ecclesiale. 
Tale esperienza unica e incomparabile, ci ha permesso di cogliere in profondità tutta la bellezza della realtà ecclesiale, che è un riverbero del fulgore di Cristo Risorto: un giorno guarderemo quel volto bellissimo del Cristo Risorto”.


[Papa Francesco, discorso ai cardinali, 15 marzo 2013]


...Un pensiero colmo di grande affetto e di profonda gratitudine rivolgo al mio venerato Predecessore Benedetto XVI, che in questi anni di Pontificato ha arricchito e rinvigorito la Chiesa con il Suo magistero, la Sua bontà, la Sua guida, la Sua fede, la Sua umiltà e la Sua mitezza. Rimarranno un patrimonio spirituale per tutti! Il ministero petrino, vissuto con totale dedizione, ha avuto in Lui un interprete sapiente e umile, con lo sguardo sempre fisso a Cristo, Cristo risorto, presente e vivo nell’Eucaristia. Lo accompagneranno sempre la nostra fervida preghiera, il nostro incessante ricordo, la nostra imperitura e affettuosa riconoscenza. Sentiamo che Benedetto XVI ha acceso nel profondo dei nostri cuori una fiamma: essa continuerà ad ardere perché sarà alimentata dalla Sua preghiera, che sosterrà ancora la Chiesa nel suo cammino spirituale e missionario.....

[Papa Francesco, discorso ai cardinali, 15 marzo 2013]


Buona giornata a tutti. :-)






sabato 26 novembre 2011

L'anziano e le dimissioni – Padre Louis Joseph Lebret -

E' così desolante lasciare incompleto un lavoro che in realtà non sarà mai completato;
è così de­solante abbandonare i compagni che si logorano accanto a noi.
E' normale che uno si ostini a tener duro, spossandosi.
Eccomi dunque, o Signore, per un certo tempo o per sempre, non so, fuori combattimento.
Sia fatta la tua volontà!
So che siamo sempre dei servi inutili; tu puoi suscitare coloro che proseguiranno e faranno molto me­glio, mentre l'essenziale è amarti e continuare ad amare intensamente i propri fratelli, quando pa­re impossibile poter essere utili per loro.
L'arre­sto dell'azione non comporta l'arresto del deside­rio, e il desiderio espresso in preghiera non è inefficace.
Tu sai realizzare le cose anche con le preghiere di coloro che non possono far altro che pregare.
Affido a te il mio desiderio, affinché i miei compagni non si scoraggino, affinché nuovi compagni si aggiungano al loro sforzo, affinché questi facciano molto meglio di quanto avevano pensato quando ero uno di loro.
Se a te piace che la mia partenza sia seguita da decadenza, da sbandamento, da soppressione, ho fiducia che tutto questo sarà in vista di un gran bene, affin­ché ne venga qualcosa di meglio.
Tu solo sai ciò che è meglio, e io mi affido a te, o Signore.


(Padre Louis Joseph Lebret)
Fonte: Breviario della Terza età, don FerdinandoBay, Ed. Salcom, gennaio 1989









Buona giornata a tutti. :-)

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lunedì 31 ottobre 2011

Lettera di un padre a un figlio -

 Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi … abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.

Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose … non mi interrompere … ascoltami. Quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi.

Quando non voglio lavarmi, non biasimarmi e non farmi vergognare … ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno.

Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico: ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l’abc.

Quando a un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso … dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire ….. la cosa più importante non è quello che dico, ma il mio bisogno di essere con te e averti lì che mi ascolti.

Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo, non trattarmi come fossi un peso; vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi.

Quando dico che vorrei essere morto … non arrabbiarti; un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive.

Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te e che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po’ del tuo tempo, dammi un po’ della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l’ho fatto per te.

Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza; in cambio io ti darò un sorriso e l’immenso amore che ho sempre avuto per te.

Ti amo figlio mio e prego per te anche se mi ignori.





Buona giornata a tutti. :-)







martedì 28 giugno 2011

Preghiera nella terza età -

Signore, la nostra la chiamano la terza età.
Dopo le tappe della scuola dell’obbligo ed anche più in su; dato che non abbiamo più molte forze, la scuola da noi scelta è la preghiera: personale e comunitaria, offerta per il bene dei fratelli.
Siamo dei rincalzi che ce la mettono tutta perché la prima linea avanzi vittoriosa nel Tuo nome; speriamo, col Tuo aiuto, di giungere preparati all’esame finale.
Il nostro libro di testo è il Vangelo, non solo letto, ma vissuto con Te giorno per giorno sulla croce delle nostre miserie e dei nostri acciacchi.
Noi della “Terza Età”, lasciata la fatica del nostro quotidiano lavoro, nella quiete della casa o altrove, abbiamo a disposizione un gran spazio di tempo: non sciupiamolo nella noia o in futili spassi o in vane chiacchiere o brontolii.
Il modo migliore per vivere proficuamente questo tempo libero è quello di dedicarsi a te, o mio Dio, nella preghiera.
Fonte: Breviario della terza età, Sacerdote Ferdinando Baj, Ed. Salcom, gennaio 1989

Il beato Giovanni Paolo II apre il 17 settembre 2000 il Giubileo per la Terza età.
Avvenimento inserito nel Grande Giubileo dell'anno 2000

Buona giornata a tutti. :-)

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