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domenica 23 maggio 2021

Preghiera allo Spirito Santo - papa Benedetto XVI

“Ricevete lo Spirito Santo”

Gli eventi pasquali - la passione, la morte e la risurrezione di Cristo - sono anche il tempo della nuova venuta dello Spirito Santo, come Paraclito e Spirito di verità. 
Sono il tempo del «nuovo inizio» della comunicazione del Dio uno e trino all'umanità nello Spirito Santo, per opera di Cristo Redentore. 
Questo nuovo inizio è la redenzione del mondo: «Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito» (Gv 3,16). Già ..., nel dono del Figlio si esprime la più profonda essenza di Dio, il quale, come amore, è fonte inesauribile di generosità. 
Nel dono fatto dal Figlio si completano la rivelazione e l'elargizione dell'eterno amore: lo Spirito Santo, che nelle imperscrutabili profondità della divinità è una Persona-dono, per opera del Figlio, cioè mediante il mistero pasquale, in modo nuovo viene dato agli apostoli e alla Chiesa e, per mezzo di essi, all'umanità e al mondo intero.

L'espressione definitiva di questo mistero si ha nel giorno della Risurrezione. In questo giorno Gesù di Nazareth, «nato dalla stirpe di Davide secondo la carne» - come scrive l'apostolo Paolo - viene «costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti» (Rom 1,3-4). Si può dire così che l'«elevazione» messianica di Cristo nello Spirito Santo raggiunga il suo culmine nella Risurrezione, nella quale egli si rivela anche come Figlio di Dio, «pieno di potenza». 
E questa potenza, le cui fonti zampillano nell'imperscrutabile comunione trinitaria, si manifesta, prima di tutto, nel fatto che il Cristo risorto, se da una parte adempie la promessa di Dio, già espressa per bocca del Profeta: «Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, ...il mio spirito» (Ez 36,26-27), dall'altra compie la sua stessa promessa, fatta agli apostoli con le parole: «Quando me ne sarò andato, ve lo manderò» (Gv 16,7). 
È lui: lo Spirito di verità, il Paraclito, mandato da Cristo risorto per trasformarci nella sua stessa immagine di risorto. 
  
- san Giovanni Paolo II, papa -



Spirito di Vita,

che in principio aleggiavi sull'abisso,
aiuta l'umanità del nostro tempo a comprendere
che l'esclusione di Dio la porta a smarrirsi nel deserto del mondo,
e che solo dove entra la fede fioriscono la dignità e la libertà
e la società tutta si edifica nella giustizia.

Spirito di Pentecoste,

che fai della Chiesa un solo Corpo,
restituisci noi battezzati a un'autentica esperienza di comunione;
rendici segno vivo della presenza del Risorto nel mondo,
comunità di santi che vive nel servizio della carità.

Spirito Santo,

che abiliti alla missione,
donaci di riconoscere che, anche nel nostro tempo,
tante persone sono in ricerca della verità
sulla loro esistenza e sul mondo.

Rendici collaboratori della loro gioia

con l'annuncio del Vangelo di Gesù Cristo,
chicco del frumento di Dio,
che rende buono il terreno della vita
e assicura l'abbondanza del raccolto.

Amen.

- papa Benedetto XVI - 




Col dono dello Spirito Santo, l'uomo può arrivare nella fede a contemplare e a gustare il mistero del piano divino. 


- san Paolo VI, papa -




Non opporre resistenza allo Spirito Santo: è questa la grazia che io vorrei che tutti noi chiedessimo al Signore: la docilità allo Spirito Santo, a quello Spirito che viene da noi e ci fa andare avanti nella strada della santità, quella santità tanto bella della Chiesa. 
La grazia della docilità allo Spirito Santo. 

- papa Francesco - 




Buona giornata a tutti. :-)








giovedì 8 ottobre 2020

La vigilanza - card. Carlo Maria Martini

Il tema è quello della vigilanza: il discepolo che attende il ritorno del Signore non si addormenta, non si lascia intorpidire dall'abitudine, si guarda continuamente intorno, con capacità di discernimento e di penetrazione.
La vigilanza e una delle virtù tipiche del discepolo del Nuovo Testamento ed è interessante, a questo proposito, la nota della Bibbia di Gerusalemme: "Vegliate: propriamente è l'astenersi dal sonno. Qui è l'atteggiamento che Gesù raccomanda a coloro che aspettano la sua venuta... La vigilanza, in questo stato di allarme, suppone una solida speranza ed esige una costante presenza di spirito che prende il nome di sobrietà.”
Possiamo allora riflettere sull'importanza dell'atteggiamento dello spirito che non si addormenta e che non si lascia inebriare od ottenebrare dalla realtà in cui vive e sul suo rapporto con la sobrietà come capacità di dominio di sé, di disciplina degli occhi, della mente, del corpo e della fantasia.
La sobrietà è certamente garanzia della capacità di preghiera, di lectio divina, di gusto dello Spirito Santo. Non a casco il Nuovo Testamento usa la parola sobrietà: propriamente vuol dire “astenersi dall' ubriachezza"e noi possiamo tradurla in “ubriacatura di immagini" che ci viene, ad esempio, dall'uso indiscriminato della televisione. 
Io credo però che lo Spirito Santo, una volta che ci saremo svegliati dall'ubriacatura televisiva, porterà molti, anche ragazzi e giovani, a prendere delle decisioni drastiche rispetto ad una realtà che attira in modo quasi magico creando un rapporto di dipendenza pericoloso.
Non si tratta, è vero, di grandi decisioni che toccano, di per sè, la fede o l'essenza della Chiesa, si tratta però di vita quotidiana che si ripercuote sulla capacità e prontezza ad accogliere la consolazione dello Spirito.

- Card. Carlo Maria Martini -



L’ uomo «nuovo» — cui la fede ha dato un occhio penetrante che vede oltre la scena e la carità un cuore capace di amare l’Invisibile — sa che il vuoto non c’è e il niente è eternamente vinto dalla divina Infinità; sa che l’universo è popolato di creature gioiose; sa di essere spettatore e già in qualche modo partecipe dell’esultanza cosmica, riverberata dal mistero di luce, di amore, di felicità che sostanzia la vita inesauribile del Dio Trino.

"Affidarsi allo Spirito significa riconoscere
che in tutti i settori arriva prima di noi,
lavora più di noi e meglio di noi;
a noi non tocca né seminarlo, né svegliarlo,
ma anzitutto riconoscerlo,
accoglierlo, assecondarlo, seguirlo.
Anche nel buio del nostro tempo,
lo Spirito c'è e non si è mai perso d'animo:
al contrario sorride, danza, penetra, investe, avvolge,
arriva là dove mai avremmo immaginato".


- card. Carlo M. Martini -


Buona giornata a tutti. :-)




domenica 31 maggio 2020

Il dono dello Spirito Santo


Il giorno dell'Ascensione così riferisce una leggenda un Angelo incontrò Gesù che saliva al cielo e gli chiese: "Signore hai già terminato la tua missione?". "Si", rispose Gesù.
Poi rivolgendo lo sguardo laggiù verso la terra immersa nel freddo e nell'oscurità, videro un tenue fuoco ardere in un piccolo punto. "Che cos'è?", domandò l'angelo. 
Rispose il Signore: "Quel piccolo focolare è in Gerusalemme; attorno vi sono riuniti gli Apostoli insieme con mia Madre. Ora, appena sarò tornato il mio piano sarà completato: manderemo laggiù lo Spirito Santo per ravvivare quel focolare così che possa diffondersi per tutta la terra e dare luce e calore a tutti gli uomini".
L'angelo, meravigliato, dopo un momento di riflessione disse di nuovo a Gesù: "E se questo non funzionasse?". Il Signore rispose: "Il mio piano è questo e non ne ho altro. Io voglio che nel mondo regni l'amore tra gli uomini".

Aprire senza paura le porte del cuore e della mente allo Spirito Santo, dono del Padre e del Figlio, perché ravvivi anche in noi quel fuoco per renderci capaci di trasformare il mondo, questo è il compito principale del nostro essere cristiani.



Sermone per la Pentecoste

Gli apostoli erano lì, seduti, in attesa della venuta dello Spirito. Erano lì come fiaccole pronte e in attesa di essere illuminate dallo Spirito Santo per illuminare con il loro insegnamento l'intera creazione. 
Erano lì come agricoltori che portano la semente nella falda del loro mantello in attesa di ricevere l'ordine di seminare. 
Erano lì come marinai la cui barca è legata al porto del Figlio e che attendono di ricevere la brezza dello Spirito. 
Erano lì come pastori che hanno appena ricevuto il bastone del comando dalle mani del grande Pastore dell'ovile e aspettano che siano loro distribuite le greggi.
O Cenacolo, nel quale venne gettato il lievito che fece fermentare l'intero universo! 
Cenacolo, madre di tutte le chiese! Grembo meraviglioso che ha generato templi per la preghiera! 
Cenacolo che vide il miracolo del roveto ardente! 
Cenacolo che stupì Gerusalemme con un prodigio ben più grande di quello della fornace che meravigliò gli abitanti di Babilonia! 
Il fuoco della fornace bruciava coloro che erano attorno, ma proteggeva coloro che erano in essa. 
Il fuoco del Cenacolo raduna coloro che dal di fuori desiderano vederlo, mentre conforta quanti lo ricevono. 
O fuoco la cui venuta è parola, il cui silenzio è luce! Fuoco che fissi i cuori nell'azione di grazie!

- Efrem il Siro -


Senza lo Spirito Santo

Senza lo Spirito Santo
Dio è lontano,
Cristo rimane nel passato,
il Vangelo è lettera morta,
la Chiesa è una semplice organizzazione,
l'autorità è una dominazione,
la missione una propaganda,
il culto una evocazione,
e l'agire dell'essere umano una morale da schiavi.
Ma nello Spirito Santo
il cosmo è sollevato
e geme nella gestazione del Regno,
Cristo risorto è presente,
il Vangelo è potenza di vita,
la Chiesa significa comunione trinitaria,
l'autorità è un servizio liberatore,
la missione è una Pentecoste,
la liturgia è memoriale e anticipazione,
l'agire umano è divinizzato.

- Patriarca Atenagora -


Buona giornata a tutti. :-)






giovedì 30 aprile 2020

Annunciare il Vangelo zoppicando…. - Madeleine Delbrel

L'obbligo di annunciare la buona novella ci costringe a camminare simultaneamente al passo di Dio e al nostro: perciò avremo il più delle volte l'andatura dello zoppo o quella esitante di un cieco. 
Con tutte le nostre forze, il nostro spirito, il nostro cuore faremo dell'evangelizzazione l'applicazione del programma di Gesù Cristo. 
Ma questo programma che noi conosciamo affonda tutto in un piano che ci è oscuro. 
Del nostro lavoro di ogni giorno, sia pure perfetto, noi non sappiamo ciò che il Signore ne farà... e se molto maldestro o imperfetto, noi non sappiamo a che cosa servirà. 
Sappiamo soltanto che non andrà perduto ciò che si dona a Dio.

- Madeleine Delbrel -


Poiché le tue parole, mio Dio,
non son fatte per rimanere inerti nei nostri libri,
ma per possederci e percorrere il mondo in noi,
permetti che, da quel fuoco di gioia da te acceso,
un tempo, su una montagna, e da quella lezione di felicità,
qualche scintilla ci raggiunga e ci possegga, 

ci investa e ci pervada.
Fa che, come fiammelle nelle stoppie, 

corriamo per le vie della città,
e fiancheggiamo le onde della folla,
contagiosi di beatitudine, contagiosi della gioia.

- Madeleine Delbrel -







Dio non entrerà nella tua vita, perché Egli è nella tua vita, e fare come se non vi fosse, non gli impedisce certo di esservi. [...]. 

L'obbedienza è la fame di essere nelle mani di Dio.



"È venuta da me una donna anziana, umile, molto umile, ultraottantenne. Io l’ho guardata e le ho detto: “Nonna – perché da noi si dice così agli anziani: nonna, lei vuole confessarsi?”. 
“Sì”, mi ha detto. “Ma se lei non ha peccato …”. 
E lei mi ha detto: “Tutti abbiamo peccati...”. 
“Ma forse il Signore non li perdona...”. 
“Il Signore perdona tutto”, mi ha detto. 
“Ma come lo sa, lei, signora?”. 
“Se il Signore non perdonasse tutto, il mondo non esisterebbe”. 
Non dimentichiamo questa parola: Dio mai si stanca di perdonarci, mai! “Eh, padre, qual è il problema?”. 
Eh, il problema è che noi ci stanchiamo, noi non vogliamo, ci stanchiamo di chiedere perdono. Lui mai si stanca di perdonare, ma noi, a volte, ci stanchiamo di chiedere perdono. Non ci stanchiamo mai, non ci stanchiamo mai!»"

- Papa Francesco -



Rimani con me, Signore:
poichè tu sai con quanta frequenza
io ti abbandono.
Rimani con me, Signore:
perchè tu sei la mia vita
e senza di te si affievolisce
il mio fervore.
Rimani con me, Signore:
perchè tu sei la mia luce
e senza di te rimango nelle tenebre.
Rimani con me, Signore:
perchè oda la tua voce e la segua.
Rimani con me, Signore:
perchè voglio amarti molto
e vivere sempre insieme a te.
Rimani con me, Signore:
e con tutta la mia famiglia
perchè viviamo uniti nel tuo amore
e un giorno tutti insieme,
cantiamo le tue lodi per l'eternità. Amen.





















Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it






domenica 4 agosto 2019

Decalogo della docilità allo Spirito Santo - Padre Andrea Gasparino

1. Lo Spirito parla sottovoce

Lo Spirito è rispettosissimo della tua libertà; è un amore forte e discreto quello dello Spirito, basta un po' di orgoglio e di superficialità e la Sua voce non ti raggiunge più. Lo Spirito tace, tace e attende.
Il Papa nell'enciclica sullo Spirito Santo dice: "Lo Spirito è la suprema guida dell'uomo, la luce dello spirito umano".

2. Se lo Spirito martella c’è un problema che scotta

Quando lo Spirito insiste è perché ci segnala una piaga, bisogna aprire gli occhi. Ogni ritardo ad accogliere la Sua voce fa gravi danni alla tua vita spirituale; ogni prontezza nel rispondere ti rinnova e ti apre a percepire meglio la Sua luce. Ma quante volte lo Spirito martella: "Lascia quell' amicizia. Lascia quell'occasione, lascia quel vizio". E allora quando lo Spirito martella bisogna partire.
Il Papa nell'enciclica, dice: "Sotto l'influsso dello Spirito matura e si rafforza l'uomo interiore. Lo Spirito costruisce in noi l'uomo interiore, lo fa crescere e lo rafforza".

3. Il segreto della gioia è dare continue gioie allo Spirito Santo

Ma bisogna partire dalla concretezza, dalle piccole cose. Ogni atto di umiltà, ogni atto di generosità alimenta la gioia che lo Spirito Santo semina in noi. Quando fate un atto di bontà, voi, se non state attenti, dopo vi inorgoglite un po'. Quando fate un atto di bontà adesso non fate più così; fermatevi e dite: "Grazie, Spirito Santo". Io ho inventato per me questa preghiera; quando faccio una gentilezza adesso dico: "Grazie, Spirito Santo, ancora, ancora", per dirgli: "Continua a ispirarmi la bontà, continua a mettermi un' occasione di fare qualcosa di bello per te". Ecco, continuamente lo Spirito Santo è all' opera, ma bisogna lasciarlo operare.
Il Papa nell'enciclica al numero 67 dice: "La gioia che nessuno può togliere è dono dello Spirito Santo".

4. Lo Spirito non si stanca di parlarti, istruirti, di formarti

Lo Spirito, voglio dire, è la fedeltà dell'amore e usa i mezzi più semplici: ispirazioni, consigli di persone che ti amano, esempi, testimonianze, letture, incontri, avvenimenti...

Il Papa nell'enciclica al numero 58 dice: "Lo Spirito Santo è l'incessante donarsi di Dio".

5. La Parola di Dio è la prima antenna dello Spirito Santo

Voglio dire: impara a leggere la Parola di Dio implorando lo Spirito; non leggere mai la Parola senza lo Spirito. Nutriti della Parola invocando lo Spirito. Prega la Parola nello Spirito. Quando prendi in mano la Parola, primo: alza l' antenna dell' ascolto dello Spirito; poi prega, prega lo Spirito. E' con la Parola e la preghiera che impari a distinguere la voce dello Spirito.
Il Papa nell'enciclica al numero 25 dice: "Con la forza del Vangelo lo Spirito Santo rinnova costantemente la Chiesa". Vedete, la Parola di Dio è l'antenna costante che rinnova la Chiesa, per cui la Chiesa si collega con lo Spirito Santo.


6. Non cessare di ringraziare lo Spirito per quello che fa per te



La tua vita è un intreccio misterioso e continuo di doni dello Spirito Santo: dal Battesimo fino alla morte. Dalla tua nascita fino alla morte c'è un filo d' oro: i doni dello Spirito; un filo d'oro che percorre tutta la tua vita. Tu percepisci appena alcuni doni, ma devi sforzarti di trovarne tanti. E dei doni che percepisci comincia a ringraziare.

Il Papa nell'enciclica al numero 67 dice: "Davanti allo Spirito io mi inginocchio per riconoscenza".


7. Il maligno copia dallo Spirito e fa di tutto per contrastare la sua opera



Satana è la scimmia di Dio, copia da Dio. Anche lui manda le sue ispirazioni, anche lui manda i suoi messaggi, manda i suoi messaggeri.

Certe volte, quando aprite i mass media c'è il messaggero che vi aspetta, ma la potenza dello Spirito Santo sbaraglia con un soffio Satana. Basta affidarci a Lui totalmente e prontamente; poi vinciamo qualunque seduzione di Satana se siamo ben legati allo Spirito Santo.

Incontro sempre più persone che sono impaurite di Satana: non c'è da aver paura di Satana perché abbiamo lo Spirito Santo. Quando ci leghiamo allo Spirito Santo, Satana non può più nulla. Quando invochiamo lo Spirito Santo, Satana è bloccato. Quando sulle persone imploriamo lo Spirito Santo Satana è inefficace.

Il Papa nell'enciclica al numero 38 ha scritto: "Satana, il perverso genio del sospetto, sfida l'uomo a diventare l'avversario di Dio". 

8. Un’ offesa frequente allo Spirito è non rapportati a Lui come persona

Insisterò sempre su questo punto, perché noi non trattiamo lo Spirito Santo come una persona.
Eppure Gesù ci ha affidati a Lui e ha detto che "Vi insegnerà ogni cosa, vi ricorderà quello che vi ho detto", ci accompagnerà, ci convincerà sul peccato, ci strapperà cioè dal peccato.

Gesù ci ha affidati a Lui e ha detto che è il nostro sostegno, il nostro maestro, eppure molto spesso noi non ci rapportiamo a Lui come una persona viva, viva che vive in mezzo a noi. Lo consideriamo una realtà lontana, sfuggente, irreale.

Il Papa ha detto queste bellissime parole, al numero 22 dell'enciclica: "Lo Spirito è non solo un dono alla persona ma è la Persona dono". La Persona che si fa dono, il donarsi incessante a Dio.

E allora abituatevi a cominciare sempre la giornata dicendo: "Buongiorno, Spirito Santo", che è vicino a voi, in voi, e a terminare la giornata dicendo: "Buonanotte Spirito Santo", che è in voi e che guida anche il vostro riposo.


9. Gesù ha promesso che il Padre dà lo Spirito a chiunque lo chiede

Non ha detto che il Padre dà lo Spirito a chi lo merita; ha detto che dà lo Spirito a chi lo chiede. Allora bisogna chiederlo con fede e con costanza.
Il Papa al numero 65 dell'enciclica dice: "Lo Spirito Santo è il dono che viene nel cuore dell'uomo insieme con la preghiera".

10. Lo Spirito è l’Amore di Dio effuso nei nostri cuori

Più viviamo nell'amore, più viviamo nello Spirito Santo. Più seguiamo il nostro egoismo più ci allontaniamo dallo Spirito Santo. Però lo Spirito non si arrende mai, continuamente ci stimola nell'amore.
Il Papa nell'enciclica dice: "Lo Spirito Santo è Persona-Amore, in Lui la vita intima di Dio si fa dono".
Mi dona incessante la Sua vita intima, perché l'amore di Dio effuso nei nostri cuori è lo Spirito Santo.

- Padre Andrea Gasparino -
Fonte: Scuola di Preghiera a cura di Padre Gasparino
un pò di biografia: http://leggoerifletto.blogspot.it/2011/03/padre-andrea-gasparino-biografia.html





Fra le meraviglie del mondo e l'angoscia dei cuori umani, lo Spirito annodò questo legame che chiamasi fede.

- Lanza del Vasto -





Abbiamo sete dello Spirito Santo o abbiamo un'inconsapevole timore di esso? Noi avvertiamo che se lo Spirito Santo viene, non può lasciare le cose come le trova. 
Tutto quello che lo Spirito Santo tocca, lo Spirito Santo cambia! 
La nostra preghiera per ricevere lo Spirito Santo a volte assomiglia alla preghiera di Agostino prima della sua conversione.: "Donami la castità e il dominio di me, ma non subito."
Siamo tentati di dire, "Vieni Spirito Santo....ma non ora".

- padre Raniero Cantalamessa -



...La grazia dello Spirito Santo, non è qualcosa che possiamo meritare o conquistare: possiamo solamente riceverla come puro dono. 
L'amore di Dio può effondere la sua forza solo quando gli permettiamo di cambiarci dal di dentro. 
Noi dobbiamo permettergli di penetrare nella dura crosta della nostra indifferenza, della nostra stanchezza spirituale, del nostro cieco conformismo allo spirito di questo nostro tempo, solo allora possiamo permettergli di accendere la nostra immaginazione e plasmare i nostri desideri più profondi.

- papa Benedetto XVI -  
alla GMG di Sidney, 20 luglio 2008




“Chiunque parlerà contro il Figlio dell’Uomo, gli sarà perdonato;
ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato”. (Luca 12,8-12)







Buona giornata a tutti. :-)



giovedì 25 luglio 2019

Vieni Spirito Santo, invocazioni

Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.

O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell'anima.

Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.

Sii luce all'intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.

Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.

Luce d'eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore.

Sia gloria a Dio Padre,
al Figlio, che è risorto dai morti
e allo Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli.

Amen


Invocazione allo Spirito Santo




“Vieni o Spirito di Amore, e rinnova la faccia della terra; fa che torni tutto ad essere un nuovo giardino di grazie e di santità, di giustizia e di amore, di comunione e di pace, così che la Santissima Trinità possa ancora riflettersi compiaciuta e glorificata.
Vieni, o Spirito di Amore, e rinnova tutta la Chiesa; portala alla perfezione della carità, dell’unità e della santità, perché diventi oggi la più grande luce che a tutti risplende nella grande tenebra che si è ovunque diffusa.



Vieni, o Spirito di Sapienza e di intelligenza, ed apri la via dei cuori alla comprensione della verità tutta intera. 
Con la forza bruciante del tuo divino fuoco sradica ogni errore, spazza via ogni eresia, affinché risplenda a tutti nella sua integrità la luce della verità che Gesù ha rivelato.



Vieni, o Spirito di Consiglio e di Fortezza, e rendici coraggiosi testimoni del Vangelo ricevuto. 
Sostieni chi è perseguitato; incoraggia chi è emarginato; dona forza a chi è imprigionato; concedi perseveranza a chi è calpestato e torturato; ottieni la palma della vittoria a chi, ancora oggi, viene condotto al martirio.



Vieni, o Spirito di Scienza, di Pietà e di Timor di Dio, e rinnova, con la linfa del tuo divino Amore, la vita di tutti coloro che sono stati consacrati con il battesimo, segnati del tuo sigillo nella confermazione, di coloro che si sono offerti al servizio di Dio, dei Vescovi, dei Sacerdoti, dei Diaconi, perché possano tutti corrispondere al tuo disegno, che in questi tempi sta realizzando, nella seconda Pentecoste da tanto tempo invocata e attesa”.



Buona giornata a tutti. :-)