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venerdì 1 agosto 2014

Vieni con me - Rabindranath Tagore -


Vieni come sei, non indugiare
a farti bella.
Se le trecce dei capelli sono
sciolte, se la riga non è dritta,
se i nastri della veste sono
slacciati, non badarci.
Vieni come sei, non indugiare
a farti bella.
Vieni in fretta, sull'erba,
a passi veloci.
Se la rugiada scioglie la rossa
pittura dei tuoi piedi,
se i bracciali con le campanelle
s'allentano alle tue caviglie,
se cadono le perle della tua
collana non badarci.
Vieni in fretta, sull'erba,
a passi veloci!
Non vedi quante nuvole
oscurano il cielo! Stormi di gru
si levano in volo dall'altra
riva del fiume
e raffiche improvvise di vento
passano veloci sulla brughiera.
Il gregge impaurito corre verso
gli ovili del villaggio.
Non vedi quante nuvole
oscurano il cielo?
Invano accendi la lampada della tua toilette,
il vento la sbatte e la spegne.
Chi potrebbe dire che le tue
palpebre non sono tinte
di ombretto nero?
I tuoi occhi sono più oscuri
delle nuvole minacciose.
Invano accendi la lampada
della tua toilette per prepararti.

Vieni come sei, non indugiare
a farti bella.
Se la ghirlanda non è bene
intrecciata, che importa?

- Rabindranath Tagore - 

(traduzione di P. Marino Rigon)



Con una fronda di mirto giocava
ed una fresca rosa,
e la sua chioma
le ombrava lieve e gli omeri e le spalle.

(Archiloco)




Immagine: William Lockwood (1862 - 1914), "Loves me, loves me not"
  
Qualcuno mi ha segretamente
lasciato in mano un fiore d'amore.
Qualcuno mi ha rubato il cuore
e l'ha sfogliato in cielo.
Io non so se l'ho trovato o se vado
a cercarlo ovunque e se c'è un tremore
di gioia o di pena.

- Rabindranath Tagore - 




























Buona giornata a tutti :-)


venerdì 7 febbraio 2014

Se vuoi riempire la tua brocca - Rabindranath Tagore -

Se vuoi riempire la tua brocca, vieni, vieni al mio lago.
L'acqua bagnerà i tuoi piedi e ti mormorerà
il suo segreto.
La traccia della pioggia vicina è già sulla sabbia,
le nuvole sono basse sulla linea azzurra
degli alberi come i folti capelli sopra i tuoi occhi.
Conosco bene il ritmo dei tuoi passi:
batte nel mio cuore.
Vieni, vieni al mio lago, se devi riempire la tua brocca.

Se vuoi startene oziosa e sedere indolente,
lasciando che la tua brocca galleggi nell'acqua,
vieni al mio lago.
Il declivio erboso è verdeggiante, i fiori di campo
sono innumerevoli.
I pensieri voleranno via dai tuoi occhi neri
come gli uccelli dal loro nido.
Il velo ti cadrà ai piedi,
vieni, oh vieni al mio lago, se vuoi sedere indolente.

Se vuoi interrompere il tuo gioco e tuffarti
nell'acqua, vieni, vieni al mio lago.
Lascia il tuo mantello azzurro sulla riva.
L'acqua azzurra, nascondendoti, ti coprirà.
Le onde si alzeranno in punta di piedi
per baciarti il collo e mormorare ai tuoi orecchi.
Vieni, oh vieni al mio lago, se vuoi tuffarti
nell'acqua.

Se vuoi essere folle e cercare la morte in acqua,
vieni, vieni al mio lago.
E' freddo e profondo.
E' scuro come un sonno senza sogni.
Nei suoi abissi sono uguali le notti e i giorni,
e i canti sono silenzio.
Vieni, vieni al mio lago, se vuoi darti
in braccio alla morte.

 - da Il Giardiniere -


"La ninfa di Düssel", Edward Steinbruck

Lei è vicina al mio cuore
come il fiore alla terra.
Lei è dolce come il sonno che viene
per il corpo stanco.

Rabindranath Tagore


Joseph-Charles Francère, "Silfide"

Quando a sera l'anfora
Del giorno si vuota,
viene gettata nella corte
delle stelle.
La notte la purifica nel buio
Affinché possa riempirsi ancora
Della nuova ambrosia
Dell'aurora. 

Rabindranath Tagore



Immagine: Édouard Bisson (1856 - 1939)

Non partire, mio amore, senza avvertirmi.
Ho vegliato tutta la notte e ora i miei occhi
sono pesanti di sonno.
Ho paura di perderti mentre dormo.
Non partire, amore mio, senza avvertirmi.

Mi sveglio e stendo le mani per toccarti.
Ti sento e mi domando: «E un sogno?»
Oh, potessi stringere i tuoi piedi col mio cuore
e tenerli stretti al mio petto!
Non andartene, mio amore, senza avvertirmi.

- da Il Giardiniere -




Buona giornata a tutti :-)








domenica 26 gennaio 2014

I miei occhi - Rabindranath Tagore -


I miei occhi ricevono
la tranquillità del cielo,
ed ecco che sento passare
in me ciò che sente
un albero le cui foglie,
semiaperte come coppe,
straripano di luce.

Un pensiero torna
frequentemente
nel mio cuore,
come questa bruma
che sfiora i prati,
mescolandosi al mormorare dell’acqua,

agli stanchi sospiri
della brezza.


Immagino d’avere già 
vissuto nell’infinito
delle cose di questo mondo 
e che, a questo infinito,
ho dato i miei amori 
e i miei dolori.

- Rabindranath Tagore -


Fonte: Da Petali sulle Ceneri




Quando mi passò accanto velocemente,
l'orlo della sua veste mi sfiorò.
Dall'isola sconosciuta d'un cuore
venne improvviso un respiro caldo di primavera.
Fu un tocco fugace che svanì
in un momento come il petalo di un fiore reciso
trasportato dall'aria.
Ma si fermò sul mio cuore come un sospiro
del suo corpo, come un sussurro dell'anima.

Rabindranath Tagore




Nettare e gioia prendono forma nella Donna
Hanno sollevato inquiete onde per conquistare
Il maschio, fiero nel suo isolamento.

(da Donna, in Canti e poesie)



Il mio cuore, uccello del deserto, 
ha trovato il suo cielo nei tuoi occhi.
Essi sono la culla del mattino, 
essi sono il regno delle stelle.
I miei canti si perdono 
nella loro profondità. 
Lascia che io spazi in quel cielo, 
nella sua solitaria immensità.
Lascia che io squarci le sue nuvole 
e stenda le ali al suo sole.

- Rabindranath Tagore -


Buona giornata a tutti :-)













mercoledì 4 dicembre 2013

Mondi sconfinati - Rabindranath Tagore -

I bambini si incontrano 
sulla spiaggia di mondi sconfinati. 
Su di loro l’infinito cielo 
è silenzioso, l’acqua s'increspa. 
Con gridi e salti si incontrano i bambini 
sulla spiaggia di mondi sconfinati. 
Fanno castelli di sabbia 
e giocano con vuote conchiglie. 
Con foglie secche intessono barchette 
e sorridendo le fanno galleggiare 
sull’immensa distesa del mare. 
I bambini giocano sulla riva dei mondi. 
Non sanno nuotare, 
non sanno gettare le reti. 
I pescatori si tuffano a pescare 
le perle dal fondo del mare, 
nelle navi viaggiano i mercanti, 
mentre raccolgono i bambini 
sassolini che poi gettano via. 
Non cercano tesori nascosti, 
non sanno gettare le reti. 
Il mare si increspa di mille sorrisi, 
e la spiaggia dolcemente risuona. 
Le onde che portano la morte 
cantano ai bambini nenie senza senso, 
come fa la madre 
quando culla la sua creatura. 
Il mare gioca coi bambini, 
e la spiaggia dolcemente risuona. 
S'incontrano i bambini 
sulla riva di mondi sconfinati. 
Vaga la tempesta 
per il cielo dai molti sentieri, 
naufragano navi 
nell'acqua dai molti sentieri, 
la morte in giro e giocano i bambini. 
C'è un grande convegno di bambini 
sulla spiaggia di mondi sconfinati.



(Rabindranath Tagore)
Fonte: Gjntali



La vita trova la sua ricchezza nelle sfide del mondo e il suo valore nelle sfide dell'amore.

- Rabindranath Tagore -


Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa.
Se hai un sogno tu lo devi proteggere.
Quando le persone non sanno fare qualcosa
lo dicono a te che non la sai fare.
Se vuoi qualcosa, vai e inseguila.
Punto.  

(dal film “La ricerca della felicità”)



La vita si arricchisce di ogni gesto d'amore donato.

Tagore



La natura, quando vuole comunicare con noi, 
non trovando altro modo, 
riempie il nostro animo di ritmi e melodie! 

- Tagore -




Ritornate alle vostre consuete attività solo dopo esservi inginocchiati ai suoi piedi. 
Dio versi sul vostro capo la sua benedizione: vi dia pace. 

- Tagore  -


sabato 16 novembre 2013

Svegliati, alzati! - Rabindranath Tagore -


Svegliati, alzati! 
All'alba la luce stessa di Dio viene a rompere il nostro sonno. 
Il sonno profondo di tutta la notte si rompe in un momento. 
Ma chi può spezzare le illusioni della sera? Come potrò togliere dall'animo l'involucro magico che il lavoro e le preoccupazioni del lungo giorno hanno gettato su di esso e condurlo in mezzo alla pace pura e tranquilla? 
Tutto il giorno, come un ragno, in diverse maniere, ci ha avvolto con reti molto vaste, una rete dopo l'altra. L'Onnipotente, l'Eterno è stato messo da parte. Tagliate tutte queste reti, come potrò risvegliare lo spirito in mezzo all'infinito? 
Svegliati, alzati! 
Il giorno con lavori vari, con preoccupazioni ed attrazioni innumerevoli cerca di legarci stretti da tutte le parti: cerca di alzare un muro tra la mia anima e l'universo. 
Così, se noi non risvegliamo la nostra attenzione, se non usiamo questa formula magica: Svegliati, alzati... 
Se non risuona ogni momento questa voce dentro l'anima, in mezzo a tutte le mille vicende della giornata, un nodo dopo l'altro, un laccio dopo l'altro esse ci legheranno e ci renderanno insensibili. Allora non ci sarà alcuna forza di volontà che possa distoglierci dalla nostra inerzia.
Pensiamo che quanto ci lega da tutte le parti sia la verità e non avremo più fede nelle verità pure e passate, non ci passerà neppure per la mente di sospettare della nostra situazione. Perciò in mezzo al frastuono dei vari affari di ogni giorno si alzi dalle profondità del nostro animo, nello strumento che ha una sola corda, il richiamo: Svegliati, alzati!

(Rabindranath Tagore)
Fonte: Santinicheton, 
1 dicembre 1908



“Ogni uomo è una parte di me, perché io sono parte e membro del genere umano.  
Ogni uomo fa parte del mio stesso corpo, perché noi tutti siamo membra dell’Universo. 
Quello che faccio viene fatto per gli altri, con loro e da loro: quello che essi fanno è fatto in me, da me e per me. 
Ma ad ognuno di noi rimane la responsabilità della parte che egli ha nella vita dell’intero corpo”.


(Padre Thomas Merton – da “Nessun uomo è un’isola”)



Ogni giorno porta con sé una sorpresa, ma possiamo vederla, udirla o sentirla quando essa giunge solamente se l’aspettiamo. Non dobbiamo avere paura di accogliere la sorpresa di ogni giorno, sia che essa ci venga come un dolore o come una gioia. Essa aprirà un nuovo spazio nel nostro cuore, un luogo in cui possiamo accogliere nuovi amici e celebrare in modo più pieno la nostra umanità condivisa.


(Henry Nouewen)



È sopraggiunta la nuvolaglia della svogliatezza, della caduta d'interesse. 
Sono scesi acquazzoni di tristezza, con la netta sensazione di trovarti legato. E, per completare, ti ha teso l'agguato una spossatezza che nasce da una realtà più o meno oggettiva: tanti anni di lotta..., e sei ancora così indietro, così lontano. 
Tutto questo è necessario, e Dio vi fa assegnamento: per conseguire il «gaudium cum pace» la vera pace e la vera gioia, dobbiamo aggiungere alla convinzione di essere figli di Dio, che ci riempie di ottimismo, il riconoscimento della nostra personale debolezza. 

(Solco, 78)



Buona giornata a tutti :-)

giovedì 12 settembre 2013

Alle porte della vita - Rabindranath Tagore -

Mi è sconosciuto il momento 
in cui arrivai 
alle porte della vita 
nella grande casa 
di questo mondo strano. 
Neppure conosco quale forza 
mi abbia fatto fiorire nel seno 
di questo mistero immenso, 
a mezzanotte, 
come un bocciolo nella vasta foresta. 

Tuttavia quando all'aurora, 
alzata la testa 
aperti gli occhi 
vidi il mondo 
coperto d'azzurro 
vestito di raggi d'oro, 
vidi la terra 
coperta di gioia e dolore, 
allora in un attimo 
lo sconosciuto mistero infinito 
mi è apparso 
come il seno di una madre, 
tanto conosciuto, tutto mio. 

La paurosa forza 
informe, incomprensibile, 
si è rivelata 
immagine della madre.

 
Rabindranath Tagore


“Gesù sta al centro di tutto, assume tutto 
e si fa carico di tutto, 
tutto soffre.
E’ impossibile colpire 
un qualunque essere 
senza colpire Lui, 
è impossibile umiliare qualcuno o annientarlo, 
senza umiliare Lui, 
maledire o assassinare 
uno qualsiasi, 
senza maledire o uccidere Lui"

- Léon Bloy -



«I bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli; i bambini perché porteranno avanti la storia, gli anziani perché trasmettono l'esperienza e la saggezza della loro vita» (n. 447). 
Questo rapporto, questo dialogo tra le generazioni è un tesoro da conservare e alimentare!


Papa Francesco: Angelus/L'ora di Maria Venerdì, 26 luglio 2013






Concedi ch’io possa sedere
per un momento al tuo fianco.
Le opere cui sto attendendo
potrò finirle più tardi.
Lontano dalla vista del tuo volto
non conosco né tregua né riposo
e il mio lavoro
diventa una pena senza fine
in un mare sconfinato di dolori.
Oggi l’estate è venuta
alla mia finestra
con i suoi sussurri e sospiri,
le api fanno i menestrelli
alla corte del boschetto in fiore.
Ora è tempo di sedere tranquilli
a faccia a faccia con te
e di cantare la consacrazione
della mia vita
in questa calma straripante e silenziosa. 

Rabindranath Tagore




Donami il supremo conforto dell’amore

O Divino, donami il supremo conforto dell'amore
questa è la mia preghiera.
Il conforto che mi permetterà di parlare e agire,
secondo la tua volontà
e di abbandonare ogni cosa
per non essere abbandonato da me stesso.
Fortificami nei pericoli
e aiutami a percorrere i cammini difficili del sacrificio quotidiano.
Donami la suprema confidenza dell'Amore, questa è la mia preghiera.
La confidenza nella vita che cambia la debolezza in forza,
la sconfitta in vittoria.
Innalzami, perché la mia dignità,
accettando l'offesa, disdegni di renderla.

Rabindranath Tagore (induista)




Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it








giovedì 22 agosto 2013

Ma è il mio cuore amore mio - Rabindranath Tagore -

I tuoi occhi m'interrogano tristi. 
Vorrebbero sapere i miei pensieri 
come la luna che scandaglia il mare. 
Dal principio alla fine ho denudato 
la mia vita davanti ai tuoi occhi, 
senza nulla celarti o trattenere. 
Ed è per questo che non mi conosci. 
Se fosse soltanto una gemma, 
la romperei in cento pezzi 
e con essi farei una catena 
da mettere attorno al tuo collo. 
Se fosse soltanto un fiore, 
rotondo e piccolo e dolce, 
lo coglierei dallo stelo 
per metterlo nei tuoi capelli. 
Ma è il mio cuore, mia diletta 
Dove sono le sue spiagge e il suo fondo? 
Di questo regno tu ignori i confini 
e tuttavia sei la sua regina. 
Se fosse solo un momento di gioia 
fiorirebbe in un facile sorriso, 
lo potresti capire in un momento. 
Se fosse soltanto un dolore 
si scioglierebbe in limpide lacrime, 
rivelando il suo più intimo segreto 
senza dire una sola parola. 
Ma è il mio cuore, amore mio. 
Le sue gioie e i suoi dolori 
sono sconfinati, e infiniti 
i suoi desideri e le sue ricchezze. 
Ti è vicino come la tua stessa vita, 
ma non puoi conoscerlo interamente.

(Rabindranath Tagore)





“Senza pensarci, Francisco la attrasse a sé e gli cercò le labbra. Fu un bacio casto, tiepido, lieve, tuttavia ebbe l’effetto di una scossa tellurica nei loro sensi. 
Entrambi percepirono la pelle dell’altro prima mai così precisa e vicina, la pressione delle loro mani, l’intimità di un contatto anelato fin dagli inizi del tempo. 
Li invase un calore palpitante nelle ossa, nelle vene, nell’anima, qualcosa che non conoscevano o che avevano del tutto scordato, perché la memoria della carne è fragile. 
A dire il vero fu appena un bacio, la suggestione di un contatto atteso e inevitabile, ma entrambi erano sicuri che quello sarebbe stato l’unico bacio che avrebbero potuto ricordare sino alla fine dei loro giorni, e fra tutte le carezze l’unica che avrebbe lasciato una traccia sicura nelle loro nostalgie.”


— D’amore e d’ombra, Isabelle Allende




Lo guardavo, e provavo un vivo piacere nel guardarlo, un piacere gradevole anche se intenso: oro puro con una punta di acciaio di agonia, come il piacere che prova un uomo che sta per morire di sete e sa che il pozzo a cui è arrivato trascinandosi è avvelenato, eppure si china e beve a piene mani.

Charlotte Brontë
(Jane Eyre)



E adesso, di nuovo, voglio te,
voglio la tua totale attenzione,
la tua biancheria
che scivola giù in fretta
e resta appesa a un piede,
e nella mia testa niente
se non essere dentro
l’unico luogo
che non ha un dentro
e non ha un fuori.

- Leonard Cohen - 


Buona giornata a tutti. :-)