Se vuoi riempire la
tua brocca, vieni, vieni al mio lago.
L'acqua bagnerà i
tuoi piedi e ti mormorerà
il suo segreto.
La traccia della
pioggia vicina è già sulla sabbia,
le nuvole sono
basse sulla linea azzurra
degli alberi come i
folti capelli sopra i tuoi occhi.
Conosco bene il
ritmo dei tuoi passi:
batte nel mio
cuore.
Vieni, vieni al mio
lago, se devi riempire la tua brocca.
Se vuoi startene
oziosa e sedere indolente,
lasciando che la
tua brocca galleggi nell'acqua,
vieni al mio lago.
Il declivio erboso
è verdeggiante, i fiori di campo
sono innumerevoli.
I pensieri
voleranno via dai tuoi occhi neri
come gli uccelli
dal loro nido.
Il velo ti cadrà ai
piedi,
vieni, oh vieni al
mio lago, se vuoi sedere indolente.
Se vuoi
interrompere il tuo gioco e tuffarti
nell'acqua, vieni,
vieni al mio lago.
Lascia il tuo
mantello azzurro sulla riva.
L'acqua azzurra,
nascondendoti, ti coprirà.
Le onde si
alzeranno in punta di piedi
per baciarti il
collo e mormorare ai tuoi orecchi.
Vieni, oh vieni al
mio lago, se vuoi tuffarti
nell'acqua.
Se vuoi essere
folle e cercare la morte in acqua,
vieni, vieni al mio
lago.
E' freddo e
profondo.
E' scuro come un
sonno senza sogni.
Nei suoi abissi
sono uguali le notti e i giorni,
e i canti sono
silenzio.
Vieni, vieni al mio
lago, se vuoi darti
in braccio alla
morte.
- da Il
Giardiniere -
"La ninfa di Düssel", Edward
Steinbruck
Lei è vicina al mio cuore
come il fiore alla terra.
Lei è dolce come il sonno che viene
per il corpo stanco.
Rabindranath Tagore
come il fiore alla terra.
Lei è dolce come il sonno che viene
per il corpo stanco.
Rabindranath Tagore
Joseph-Charles
Francère, "Silfide"
Quando a sera l'anfora
Del giorno si vuota,
viene gettata nella corte
delle stelle.
La notte la purifica nel buio
Affinché possa riempirsi ancora
Della nuova ambrosia
Dell'aurora.
Rabindranath Tagore
viene gettata nella corte
delle stelle.
La notte la purifica nel buio
Affinché possa riempirsi ancora
Della nuova ambrosia
Dell'aurora.
Rabindranath Tagore
Immagine: Édouard Bisson (1856 - 1939)
Non partire, mio
amore, senza avvertirmi.
Ho vegliato tutta
la notte e ora i miei occhi
sono pesanti di
sonno.
Ho paura di
perderti mentre dormo.
Non partire, amore
mio, senza avvertirmi.
Mi sveglio e stendo
le mani per toccarti.
Ti sento e mi
domando: «E un sogno?»
Oh, potessi
stringere i tuoi piedi col mio cuore
e tenerli stretti
al mio petto!
Non andartene, mio
amore, senza avvertirmi.
- da Il
Giardiniere -
Buona giornata a tutti :-)
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