Visualizzazione post con etichetta Kolbe Massimiliano Santo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Kolbe Massimiliano Santo. Mostra tutti i post

venerdì 15 agosto 2014

Preghiera per l’Assunzione della Beata Vergine Maria, preghiera, storia, dogma – Pio XII -


O Vergine Immacolata, Madre di Dio e Madre degli uomini,
noi crediamo nella tua assunzione in anima e corpo al cielo,
ove sei acclamata da tutti i cori degli angeli e da tutte le schiere dei santi.
E noi ad essi ci uniamo per lodare
e benedire il Signore che ti ha esaltata sopra
tutte le creature e per offrirti l'anelito della nostra devozione
e del nostro amore.
Noi confidiamo che i tuoi occhi misericordiosi
si abbassino sulle nostre miserie
e sulle nostre sofferenze; che le tue labbra sorridano alle nostre gioie
e alle nostre vittorie;
che tu senta la voce di Gesù ripeterti per ciascuno di noi:
Ecco tuo figlio.
E noi ti invochiamo nostra madre e ti prendiamo, come Giovanni, per guida,
forza e consolazione della nostra vita mortale.
Noi crediamo che nella gloria, dove regni vestita di sole e coronata di stelle,
sei la gioia e la letizia degli angeli e dei santi.
E noi in questa terra, ove passiamo pellegrini, guardiamo verso di te,
nostra speranza;
attiraci con la soavità della tua voce per mostrarci un giorno,
dopo il nostro esilio, Gesù, frutto benedetto del tuo seno, o clemente,
o pia, o dolce Vergine Maria.

(papa Pio XII)



Signore, Padre Santo, Dio onnipotente ed eterno, noi Ti ringraziamo e Ti benediciamo perchè la Vergine Maria, Madre di Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, è stata assunta nella Gloria del Cielo.
In Lei primizia e immagine della Chiesa, hai rivelato il compimento del mistero di salvezza e hai fatto risplendere per il tuo popolo, pellegrino sulla terra, un segno di consolazione e di sicura speranza.
Tu non hai voluto che conoscesse la corruzione del sepolcro Colei che ha generato il Signore della vita. Amen.

(Dal prefazio dell'Assunzione)




15 agosto: Assunzione Beata Vergine

La solennità dell'Assunzione di Maria deriva dalla liturgia locale di Gerusalemme; nel VI secolo era già diffusa in tutta la chiesa bizantina. 
Nel corso del VII secolo viene accolta dalla liturgia romana sotto diversi nomi: Dormitio, Pausatio, Natalis.
Il 1° novembre 1950 Pio XII definì l'Assunzione di Maria dogma di fede e, per conseguenza, ristrutturò la liturgia del giorno. L'Assunzione è l'unica festa mariana dotata di una messa per la sera della vigilia. 
Il senso e contenuto teologico di tale solennità è espresso nella bolla Munificentissimus Deus: "L'Augusta Madre di Dio...fu innalzata in anima e corpo alla celeste gloria". 
Maria è entrata, unica tra tutte le pure creature umane, in anima e corpo nella beatitudine del cielo.
La Lumen Gentium la presenta in questi termini: "L'Immacolata Vergine, preservata immune da ogni macchia di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena fu assunta alla celeste gloria in anima e corpo" (n. 59). 

La liturgia vede in Maria la Donna di cui parla S. Giovanni. 

Donna misteriosa, al centro della lotta tra le potenze delle tenebre e il Messia. Anch'essa insidiata insieme al Figlio; anch'essa vincitrice con Lui perché sostenuta da Dio. Ci troviamo qui di fronte ai motivi centrali della festività: la vittoria di Maria sul peccato e sull'inferno; la partecipazione attiva ala lotta di Cristo e alla sua vittoria. La gioia di questa festa, pertanto, è la gioia della vittoria, del coronamento, la gioia dell'esultanza della Pasqua. E' lo stesso mistero del mattino di Pasqua di risurrezione che si realizza in Maria. La stessa vittoria alla quale Lei ha dato la sua attiva, personale e piena collaborazione. 

Assunta perchè Immacolata 
L'Assunzione è il coronamento e il maturarsi in Dio di una situazione in cui Maria si è stabilita con la sua Concezione Immacolata, progredita e giunta ad una pienezza singolare con la divina maternità. La divina maternità ha realizzato in Maria un perfezionamento di tutto il suo essere. Tutto ciò evidentemente ha conferito ancora bellezza e preziosità al corpo di Maria, reso capace di un'unica circolazione vitale col Figlio di Dio, fatto uomo. Tra Lei e il Verbo fatto carne, per nove mesi, c'è stato un interscambio vitale, che mentre formava il Figlio, perfezionava e arricchiva della sua santità la Madre. 

Assunta perchè Madre di Dio pienamente conforme a Cristo 
L'Assunzione è il coronamento e il maturarsi in Dio di una situazione in cui Maria si è stabilita con la sua Concezione Immacolata, progredita e giunta ad una pienezza singolare con la divina maternità. La divina maternità ha realizzato in Maria un perfezionamento di tutto il suo essere. Tutto ciò evidentemente ha conferito ancora bellezza e preziosità al corpo di Maria, reso capace di un'unica circolazione vitale col Figlio di Dio, fatto uomo. Tra Lei e il Verbo fatto carne, per nove mesi, c'è stato un interscambio vitale, che mentre formava il Figlio, perfezionava e arricchiva della sua santità la Madre. 

L'Assunzione di Maria, speranza e ideale della Chiesa 
In Maria si è rivelato il compimento del mistero della salvezza. Come infatti avrà compimento? 
Nella risurrezione e glorificazione definitiva di tutta la persona umana. Sarà, questo compimento, la pasqua definitiva e perfetta della Chiesa, perché glorificazione anche del corpo. Gesù lo aveva affermato; ma con l'Assunzione di Maria le parole e il mistero di Cristo si evidenziano in una maniera che aiuta la fede e le certezze del popolo dei credenti. Sicchè, celebrando l'Assunzione, la speranza cristiana si fortifica e il cuore dei credenti si riempie di consolazione. 
E' in questo contesto spirituale che si capisce il linguaggio esultante che riempie e dà fisionomia alla celebrazione liturgica. La seconda antifona dei primi vespri afferma: "La porta del paradiso è stata chiusa a tutti a causa di Eva e per mezzo di Maria è stata di nuovo spalancata". 
Aggiunge ancora sicurezza alla nostra fede, perché si compie nell'ambito di una pura creatura. 
Ci dice quale sia il nostro destino. Quella gloria che oggi esalta davanti al cielo e alla terra Maria Santissima, è quanto Dio ha preparato per i suoi figli. Di quella stessa gloria brillerà il corpo di ognuno. 
Maria assunta in cielo è veramente la speranza e l'ideale della Chiesa.

Fonte: Missionarie dell’Immacolata Padre Kolbe



Santo e glorioso è il corpo della Vergine Maria

I santi padri e i grandi dottori nelle omelie e nei discorsi, rivolti al popolo in occasione della festa odierna, parlavano dell'Assunzione della Madre di Dio come di una dottrina già viva nella coscienza dei fedeli e da essi già professata; ne spiegavano ampiamente il significato, ne precisavano e ne approfondivano il contenuto, ne mostravano le grandi ragioni teologiche. Essi mettevano particolarmente in evidenza che oggetto della festa non era unicamente il fatto che le spoglie mortali della beata Vergine Maria fossero state preservate dalla corruzione, ma anche il suo trionfo sulla morte e la sua celeste glorificazione, perché la Madre ricopiasse il modello, imitasse cioè il suo Figlio unico, Cristo Gesù.
San Giovanni Damasceno, che si distingue fra tutti come teste esimio di questa tradizione, considerando l'Assunzione corporea della grande Madre di Dio nella luce degli altri suoi privilegi, esclama con vigorosa eloquenza: «Colei che nel parto aveva conservato illesa la sua verginità doveva anche conservare senza alcuna corruzione il suo corpo dopo la morte. Colei che aveva portato nel suo seno il Creatore, fatto bambino, doveva abitare nei tabernacoli divini. Colei, che fu data in sposa dal Padre, non poteva che trovar dimora nelle sedi celesti. Doveva contemplare il suo Figlio nella gloria alla destra del Padre, lei che lo aveva visto sulla croce, lei che, preservata dal dolore, quando lo diede alla luce, fu trapassata dalla spada del dolore quando lo vide morire. Era giusto che la Madre di Dio possedesse ciò che appartiene al Figlio, e che fosse onorata da tutte le creature come Madre ed ancella di Dio».
San Germano di Costantinopoli pensava che l'incorruzione e l'assunzione al cielo del corpo della Vergine Madre di Dio non solo convenivano alla sua divina maternità, ma anche alla speciale santità del suo corpo verginale: «Tu, come fu scritto, sei tutta splendore (cfr. Sal 44, 14); e il tuo corpo verginale è tutto santo, tutto casto, tutto tempio di Dio. Per questo non poteva conoscere il disfacimento del sepolcro, ma, pur conservando le sue fattezze naturali, doveva trasfigurarsi in luce di incorruttibilità, entrare in una esistenza nuova e gloriosa, godere della piena liberazione e della vita perfetta».
Un altro scrittore antico afferma: «Cristo, nostro salvatore e Dio, donatore della vita e dell'immortalità, fu lui a restituire la vita alla Madre. Fu lui a rendere colei, che l'aveva generato, uguale a se stesso nell'incorruttibilità del corpo, e per sempre. Fu lui a risuscitarla dalla morte e ad accoglierla accanto a sé, attraverso una via che a lui solo è nota».
Tutte queste considerazioni e motivazioni dei santi padri, come pure quelle dei teologi sul medesimo tema, hanno come ultimo fondamento la Sacra Scrittura. Effettivamente la Bibbia ci presenta la santa Madre di Dio strettamente unita al suo Figlio divino e sempre a lui solidale, e compartecipe della sua condizione.
Per quanto riguarda la Tradizione, poi, non va dimenticato che fin dal secondo secolo la Vergine Maria viene presentata dai santi padri come la novella Eva, intimamente unita al nuovo Adamo, sebbene a lui soggetta. Madre e Figlio appaiono sempre associati nella lotta contro il nemico infernale; lotta che, come era stato preannunziato nel protovangelo (cfr. Gn 3, 15), si sarebbe conclusa con la pienissima vittoria sul peccato e sulla morte, su quei nemici, cioè, che l'Apostolo delle genti presenta sempre congiunti (cfr. Rm capp. 5 e 6; 1 Cor 15, 21-26; 54-57). Come dunque la gloriosa risurrezione di Cristo fu parte essenziale e il segno finale di questa vittoria, così anche per Maria la comune lotta si doveva concludere con la glorificazione del suo corpo verginale, secondo le affermazioni dell'Apostolo: «Quando questo corpo corruttibile si sarà vestito di incorruttibilità e questo corpo mortale di immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata ingoiata per la vittoria» (1 Cor 15, 54, cfr. Os 13, 14).
In tal modo l'augusta Madre di Dio, arcanamente unita a Gesù Cristo fin da tutta l'eternità «con uno stesso decreto» di predestinazione, immacolata nella sua concezione, vergine illibata nella sua divina maternità, generosa compagna del divino Redentore, vittorioso sul peccato e sulla morte, alla fine ottenne di coronare le sue grandezze, superando la corruzione del sepolcro. Vinse la morte, come già il suo Figlio, e fu innalzata in anima e corpo alla gloria del cielo, dove risplende Regina alla destra del Figlio suo, Re immortale dei secoli.

Dalla Costituzione Apostolica «Munificentissimus Deus» di Pio XII, papa
(AAS 42 [1950], 760-762. 767-769)




Buona Festa dell'Assunta a tutti :-)





domenica 8 dicembre 2013

Preghiere all'Immacolata Concezione -


Preghiera all'Immacolata Concezione

Santa Maria, Madre di Dio,
 
conservami un cuore di fanciullo,
 
puro e limpido come acqua di sorgente.
 
Ottienimi un cuore semplice 
che non si ripieghi ad assaporare le proprie tristezze: 
un cuore magnanimo nel donarsi, 
facile alla compassione; 
un cuore fedele e generoso, 
che non dimentichi alcun bene 
e non serbi rancore di alcun male.



«Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'etterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se' a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra ' mortali,
se' di speranza fontana vivace.
Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz' ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre.
In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate.

XXXIII° Canto del Paradiso – Dante Alighieri


"Consacriamoci totalmente all’Immacolata, 
affinché Ella voglia servirsi di noi 
quali strumenti per salvare e santificare le anime! 
Conquistiamo i cuori a Lei,
perché dove Ella entra, 
ivi penetra pure la grazia divina 
e a questa seguirà la salvezza e la santificazione".

San Massimiliano M. Kolbe


Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it






giovedì 24 ottobre 2013

Ve lo dico nel suo nome - Kolbe Massimiliano Santo -

Uno dei testi più belli che si trovano tra gli scritti di S. Massimiliano M. Kolbe: una lettera che egli invia il 13 aprile del 1933 ai suoi figli in Giappone dalla nave che lo sta portando in patria per delle faccende. Da questa lettera, trasuda la follia d'amore che il Santo aveva verso l'Immacolata e il tenero amore che aveva non solo verso i suoi confratelli, ma verso tutte le anime. 
È un testo che commuove, e allo stesso tempo infonde fiducia nell'amore della Vergine, spingendo decisamente le anime piccole a consacrarsi a Lei. Maria!

Miei Cari,
Non ho fatto in tempo a spedire questa lettera da Shanghai, perciò aggiungo ancora qualcosa qui a Hong Kong.
La testa non mi funziona, mi duole, non ho dormito bene, perciò non scrivo molto. Ho parlato con don Wieczorek riguardo ai fratelli che dovranno passare di qui. Se non partirà da Hong Kong andrà a prenderli alla nave. Don Siara non sta più a Hong Kong. 

Pomeriggio.
Sono già stato da don Wieczorek e l'ho pregato di andare incontro al nostro quartetto, che arriverà qui il 25 IV, cioè fra 12 giorni. Ho fatto un breve sonnellino, perciò la testa è un po' più fresca. Solo adesso mi sono ricordato della richiesta di fr. Severino a proposito degli articoli di apertura. 

Senza dubbio l'Immacolata stessa dirigerà le cose in modo tale che, se non arriverà nulla da parte mia, sarà bene ugualmente, anzi forse sarà anche meglio. Mando l'articolo di apertura per giugno, ma non è troppo tardi? Preghiamo affinché l'Immacolata divenga al più presto possibile... la Regina del mondo intero, perché ci sono ancora tanti pagani, tanti poveri peccatori.

Inoltre, con il Suo aiuto, ripetiamoLe che per Lei siamo disposti a tutto, ad ogni fatica, sofferenza, umiliazione, alla morte per fame o per qualche altra causa, ma solamente con il Suo aiuto, perché da soli noi non possiamo assolutamente far nulla.Qualche volta mi preoccupo per voi, ma mi consolo pensando che l'Immacolata si ricorda di voi assai di più, senza paragone, di quanto io possa immaginare, mentre voi, da parte vostra, desiderate con tutto il cuore di lasciarvi condurre da Lei liberamente.
Sto pensando perché, invece di raccontare le vicende del viaggio, ritorno continuamente all'Immacolata e all'amore verso di Lei, ma voi, amatissimi Figli, mi comprendete, perché siete di questo medesimo spirito. 

Carissimi Figli, nelle difficoltà, nelle tenebre, nelle debolezze, negli scoraggiamenti ricordiamoci che i paradiso... il paradiso... si sta avvicinando. Ogni giorno che passa è un intero giorno in meno di attesa.
Coraggio, dunque! Ella ci attende di là per stringerci al Cuore.
Inoltre, non date retta al diavolo, qualora volesse farvi credere che il paradiso esiste, ma non per voi, perché, anche se aveste commesso tutti i peccati possibili, un solo atto di amore perfetto lava tutto al punto tale che non ci rimane neppure un'ombra. 
Carissimi Figli, come desidererei dirvi, ripetervi quanto è buona l'Immacolata, per poter allontanare per sempre dai vostri piccoli cuori la tristezza, l'abbattimento interiore o lo scoraggiamento. La sola invocazione “Maria”, magari con l'anima immersa nelle tenebre, nelle aridità e perfino nella disgrazia del peccato, quale eco produce nel Suo Cuore che tanto ci ama! E quanto più l'anima è infelice, sprofondata nelle colpe, tanto più questo Rifugio di noi poveri peccatori la circonda di sollecita protezione. 
Ma non affliggetevi mai se non sentite tale amore. Se volete amare, questo è già un segno sicuro che state amando; ma si tratta solo di un amore che procede dalla volontà.
Anche il sentimento esteriore è frutto della grazia, ma non sempre esso segue immediatamente la volontà. Vi potrà capitare, miei Cari, un pensiero, quasi una mesta nostalgia, una supplica, un lamento...: “Chissà se l'Immacolata mi ama ancora?”.
Figli amatissimi!
Lo dico a tutti insieme e a ciascuno in particolare nel Suo nome, notate bene, nel Suo nome: Ella ama ciascuno di voi, vi ama assai e in ogni momento senza alcuna eccezione.
Questo, carissimi Figli, ve lo ripeto nel Suo Nome. 
E dite questa stessa cosa a quei quattro che giungeranno subito dopo la presente lettera. 

Vostro

Padre Massimiliano M. Kolbe


























"La guarigione completa e radicale è la "salvezza". 
In verità, la lebbra che realmente deturpa l'uomo e la società è il peccato; sono l'orgoglio e l'egoismo che generano nell'animo umano indifferenza, odio e violenza. 
Questa lebbra dello spirito, che sfigura il volto dell'umanità, nessuno può guarirla se non Dio, che è Amore. Aprendo il cuore a Dio, la persona che si converte viene sanata interiormente dal male".

(Benedetto XVI, Angelus, 14 ottobre 2007)




Atto di consacrazione della famiglia alla Vergine SS. della Mercede

Dègnati, o dolcissima Vergine della Mercede, di visitare con il tuo divin Figlio, questa casa che da oggi in poi è tua; e ricolma i fortunati tuoi figli che vi abitano delle celesti grazie e dei singolari favori che costantemente concedi alle famiglie consacrate al tuo tenero cuore di Madre.
Tu stessa, o Sovrana Redentrice degli schiavi, hai manifestato che desideri e vuoi regnare nelle famiglie. Perciò questa famiglia tutta, ascoltando la tua voce, risponde premurosa alla tua chiamata e contrariamente all’abbandono e all’indifferenza di tante famiglie, ti proclama, o carissima Madre della Mercede, sua amabile Regina e ti consacra interamente le sue gioie, le sue fatiche, le sue tristezze, il suo presente ed il suo avvenire.
Benedici dunque i presenti, benedici gli assenti, benedici anche o amorosa Madre, i nostri cari defunti. Prendi dimora in questa tua casa, te ne supplichiamo per gli acerbissimi dolori che soffristi ai piedi della croce; stabilisci in essa il tuo dolce regno ed il dominio della tua carità e del tuo amore, della tua bontà e delle tue misericordie.
Vieni, o Signora, e regna in questa casa; vieni e comanda in essa come Madre, come Regina, come Padrona. Tutto qui è tuo, tutto ti appartiene.
Allontana tutto ciò che ti disgusta, correggi tutti i difetti che vedi in essa, ispira in essa l’amore casto e l’osservanza delle sante leggi, infondi in tutti i suoi membri lo spirito di fede e di pietà, di fortezza e di purezza.
Fa, o Signora, che la mansuetudine, la pazienza, l’umiltà, il distacco ed il disprezzo per le folli vanità, e tutte le altre virtù che furono tue prerogative, formino anche la delizia di questa famiglia.
Aprici, o Signora, il tuo dolce manto di Madre e come in un’arca di salvezza custodisci sotto di esso tutti i componenti di questa famiglia che sono tuoi fino alla vita eterna.
Viva sempre amata, benedetta e glorificata tra noi la Vergine SS. della Mercede, unitamente al cuore vittorioso di Gesù. Amen



photo:Immaculada Concepción Fray Juan Sánchez Cotán (Orgaz (Toledo), 1560 - Granada, 1627) Entre 1617 y 1618



Prayer of invocations to Mary in time of  temptations



Haste, my Mother, run to help me; 
Mother, haste, do not delay; 
See from Hell the envious serpent 
Comes my trembling soul to slay. 

Ah! his very look affrights me, 
And his cruel rage I fear; 
Whither fly, if he attacks me? 
See him, see him coming near! 

Lo! I faint away with terror, 
For if yet thou dost delay, 
He will dart at me his venom; 
Then, alas! I am his prey. 

Cries and tears have nought availed me, 
Spite of all I see him there; 
Saints I call till I am weary. 
Still he stands with threatening air. 

Now his mighty jaws are open, 
And his forked tongue I see; 
Ah! he coils to spring upon me,
Mother! hasten, make him flee. 

Mary! yes, the name of Mary 
Strikes with dread my cruel foe; 
Straight he flees as from the sunbeam 
Swiftly melts the winter's snow. 

Now he's gone; but do thou ever 
Stay beside me, Mother dear; 
Then the hellish fiend to tempt me 
Never more will venture near. 



Buona giornata a tutti :-)

www.leggoerifletto.it











martedì 28 maggio 2013

preghiere per Maria -



ITALIANO-Ave Maria, piena di grazia, il Signore é con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto é il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

SPAGNOLO – Dios te salve, María, llena eres de gracia, el Señor es contigo. Bendita tú eres entre todas las mujeres, y bendito es el fruto de tu vientre, Jesús. Santa María, Madre de Dios, ruega por nosotros pecadores, ahora y en la hora de nuestra muerte. Amén.


PORTOGHESE - Avé Maria, cheia de graça, o Senhor é convosco. Bendita sois vós entre as mulheres, e bendito é o fruto do vosso ventre, Jesus.

Santa Maria, Mãe de Deus, rogai por nós pecadores, agora e na hora da nossa morte. Amen.


INGLESE – Hail Mary, full of grace, the Lord is with thee. Blessed art thou among women, and blessed is the fruit of thy womb, Jesus. Holy Mary, Mother of God, pray for us sinners, now and at the hour of our death.


FRANCESE – French Ave Maria: Je vous salue, Marie pleine de grâces, le Seigneur est avec vous. Vous êtes bénie entre toutes les femmes et Jésus, le fruit de vos entrailles, est béni. Sainte Marie, Mère de Dieu, priez pour nous pauvres pécheurs, maintenant et à l'heure de notre mort. Amen.


MALTESE - Sliem Ghalik Marija bil-grazzja mimlija, il- Mulej Mieghek, imbierrka fost in-nisa u mbierek il-front Tieghek . Quddiesa Marija Omm Alla,itlob ghalina midinbin,issa u fis-siegha tal-mewt taghna, Croato – Croatian Ave Maria:Zdravo, Marijo, milosti puna, Gospodin s tobom, blagoslovljena ti među ženama i blagoslovljen plod utrobe tvoje, Isus.

Sveta Marijo, Majko Božja, moli za nas grešnike sada i na času smrti naše. Amen



“S. Bernardo scrive: 
Ecco due prodigi che debbono riempire cielo e terra di stupore. 
È una cosa prodigiosa vedere la maestà suprema di un Dio abbassarsi ad umiliarsi al punto di ubbidire ad una donna: prodigio di umiltà che non ha esempio: «Quod Deus foeminae obtemperet, humilitas absque exemplo». Ed è una cosa ammirabile, senza pari, vedere una donna elevata a tale grado da avere il diritto di comandare a Dio. «Et quod Deo foemina principetur, sublimitas sine socio».
«È qui, dice S. Pier Damiani, che ogni creatura deve entrare in un profondo e rispettoso silenzio, e tremare alla vista di tanta meraviglia, senza osare ad alzare gli occhi, per guardare l'altezza sublime di tale dignità e l'immensità di tale potenza».”

Estratto di: San Giovanni Eudes. “Il Cuore ammirabile della SS. Madre di Dio.”




La Madonna fa proprio questo con noi, ci aiuta a crescere umanamente e nella fede, ad essere forti e non cedere alla tentazione dell’essere uomini e cristiani in modo superficiale, ma a vivere con responsabilità, a tendere sempre più in alto.

Papa Francesco 4 Maggio 2013




Vergine tutta Santa - Padre Massimiliano Kolbe



Vergine immacolata, 
scelta tra tutte le donne 
per donare al mondo il Salvatore, 
serva fedele del mistero della Redenzione, 
fà che sappiamo rispondere 
alla chiamata di Gesù 
e seguirlo sul cammino della vita 
che conduce al Padre. 

Vergine tutta santa, 
strappaci dal peccato 
trasforma i nostri cuori. 

Regina degli apostoli, 
rendici apostoli! 

Fà che nelle tue sante mani 
noi possiamo divenire strumenti docili 
e attenti per la purificazione 
e santificazione del nostro mondo peccatore. 
Condividi con noi la preoccupazione 
che grava sul tuo cuore di Madre, 
e la tua viva speranza 
che nessun uomo vada perduto. 

Possa, o Madre di Dio, 
tenerezza dello Spirito Santo, 
la creazione intera celebrare con te 
la lode della misericordia 
e dell’amore infinito. 


(S. Massimiliano Kolbe)



Preghiera della sera

Signore, mio Dio,
io ti ringrazio che hai portato a termine questo giorno;
io ti ringrazio che hai dato riposo al corpo e all'anima.
La tua mano era su di me e mi hai protetto e difeso.
Perdona tutti i momenti di poca fede
e tutte le ingiustizie di questo giorno
e aiutami a perdonare tutti coloro che sono stati ingiusti con me.
Fammi dormire in pace sotto la tua protezione
e preservami dalle insidie delle tenebre.
Ti affido i miei cari,
ti affido il mio corpo e la mia anima.
Dio sia lodato il tuo santo nome.



Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it










mercoledì 20 marzo 2013

Ai margini della strada -


Sono qui, Signore Gesù,
al margine della strada,
senza strada.

Vedo altri sfrecciare davanti a me,
e tutti mi appaiono felici e sicuri di sè;
io invece non vedo che nebbia e foschia.

I miei passi, però, cercano le tue orme da seguire;
il bene e il male sono nel mio cuore che,
senza tregua, cerca, chiede e chiama.

Ravviva in me tutto ciò che è addormentato,
tutto ciò che languisce,
tutto ciò che muore di tristezza
e donami un pieno d'entusiasmo.

Desidero essere il tuo discepolo
e imparare da Te, Maestro.
Signore, sono debole, incostante.
Insegnami a fermarmi da Te
per “fare il pieno” e poi ripartire;
e Tu precedimi e spianami un po' il cammino:
allora arriverò là dove Tu vuoi!





Ogni caduta, anche se gravissima e ripetuta, serva a noi sempre e solamente come gradino verso una perfezione più alta. Per questo soltanto, infatti, l'Immacolata permette una caduta per guarirci dall'amor proprio, dalla superbia, per condurci all'umiltà e per renderci in tal modo più docili alle grazie divine.

- San Massimiliano Kolbe -




Il cammino con chi non è degno dei tuoi passi è cammino su foglie secche …

Sciuperà le tue scarpe lasciando solo orme di pioggia nell’ anima.

Dolori d'amore, 1899
 William Adolphe Bouguereau


È cattiva la gente che non ha provato il dolore...
Perché quando si prova il dolore,
non si può più voler male a nessuno.

- Carlo Cassola -





































La vera disabilità è quella dell'anima che non comprende.... 
Quella dell'occhio che non vede i sentimenti...... Quella dell'orecchio che non sente le richieste di aiuto... 
Solitamente, il vero disabile è colui che, additando gli altri, ignora di esserlo.

- Gladys Rovini, Appoggiati a me - 
















Buona giornata a tutti. :-)