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lunedì 23 dicembre 2013

Il vero senso del Natale - Edith Stein -


Per permeare tutta una vita umana di vita divina, non basta inginocchiarsi una volta all’anno davanti alla mangiatoia lasciarsi prendere dall’incanto della notte santa. A questo scopo bisogna stare quotidianamente in contatto con Dio per tutta la vita, …
So bene che ciò apparirà a molti un’esigenza troppo radicale. …
Abbiamo tempo per tante cose inutili: per leggere ogni genere di libri, riviste e quotidiani futili, per bighellonare da un caffé all’altro e passare quarti d’ora e mezzore a chiacchierare per la strada, tutte ‘distrazioni’ in cui sprechiamo e disperdiamo tempo e energie. Non ci è proprio possibile riservare ogni mattina un’ora, in cui non ci distraiamo, ma ci raccogliamo, in cui non ci logoriamo, ma accumuliamo energia per poi affrontare col suo aiuto i nostri compiti quotidiani?
Ma naturalmente ci vuole di più di una semplice ora del genere. Essa deve animare tutte le altre, sì da rendersi impossibile “lasciarci andare”, foss’anche solo momentaneamente… Così succede anche nei rapporti quotidiani col Salvatore. ..
Diventiamo sempre più sensibili nel discernere ciò che gli piace e gli dispiace. Se prima eravamo tutto sommato molto contenti di noi, ora le cose cambiano. Troveremo che molte cose sono cattive e nei limiti del possibile le cambieremo.
E scopriremo alcune cose che non possiamo ritenere belle e buone, e che pur risulta tanto difficile cambiare. Allora diventiamo a poco a poco molto piccoli e umili, pazienti e indulgenti verso le pagliuzze presenti negli occhi altrui, perché abbiamo da fare con la trave presente nei nostri.
E infine, impariamo anche a sopportarci nella luce inesorabile della presenza di Dio e ad affidarci alla sua misericordia, che può venire a capo di tutto ciò che si fa beffe delle nostre forze.
Lungo è il cammino per passare dall’autocompiacimento del “buon cattolico”, che “compie i suoi doveri”, legge un “buon giornale”, “vota nella maniera giusta”, ecc., ma per il resto fa come gli piace, ad una vita che si lascia guidare per mano da Dio ed è caratterizzata dalla semplicità del bambino e dall’umiltà del pubblicano. Chi però l’ha imboccato una volta, non lo rifà più a ritroso.


(Edith Stein)




Avvicinandosi il Natale, viene da pensare: se Lui ha fatto la sua storia con noi, se Lui ha preso il suo cognome da noi, se Lui ha lasciato che noi scrivessimo la sua storia, almeno lasciamo, noi, che Lui ci scriva la nostra storia. Quella è la santità: ‘Lasciare che il Signore ci scriva la nostra storia’. 
E questo è un augurio di Natale per tutti noi. Che il Signore ti scriva la storia e che tu lasci che Lui te la scriva. Così sia!”.

 Papa Francesco, omelia a Santa Marta nel giorno del suo compleanno 17 dicembre 2013



Auguri per un Santo Natale da papa Benedetto XVI

«Il saluto che corre in questi giorni sulle labbra di tutti 
è “Buon Natale! Auguri di buone feste natalizie!”. 
Facciamo in modo che, anche nella società attuale, 
lo scambio degli auguri non perda il suo profondo valore religioso, e la festa non venga assorbita 
dagli aspetti esteriori, che toccano le corde del cuore. 
Certamente, i segni esterni sono belli e importanti,
purché non ci distolgano, ma piuttosto ci aiutino a vivere
il Natale nel suo senso più vero, 
quello sacro e cristiano,
in modo che anche la nostra gioia 
non sia superficiale, ma profonda». 


(Papa Benedetto XVI nell'Udienza Generale 
del 21 dicembre 2011, Aula Paolo VI, Vaticano)


Natale di Gesù, festa della fiducia e della speranza, che supera l’incertezza e il pessimismo. E la ragione della nostra speranza è questa: Dio è con noi e Dio si fida ancora di noi! Ma, pensate bene a questo: Dio è con noi, e Dio si fida ancora di noi! Ma, è generoso questo Padre Dio, eh? Dio viene ad abitare con gli uomini, sceglie la terra come sua dimora per stare insieme all’uomo e farsi trovare là dove l’uomo trascorre i suoi giorni nella gioia e o nel dolore. Pertanto, la terra non è più soltanto una “valle di lacrime”, ma è il luogo dove Dio stesso ha posto la sua tenda, è il luogo dell’incontro di Dio con l’uomo, della solidarietà di Dio con gli uomini. 

Papa Francesco,18 dicembre 2013 Udienza Generale


"Nel Natale noi incontriamo la tenerezza 
e l’amore di Dio che si china sui nostri limiti, 
sulle nostre debolezze, 
sui nostri peccati e si abbassa fino a noi.”

Papa Benedetto XVI

Buona giornata a tutti. :-)







mercoledì 8 maggio 2013

La Pace


Conducimi dalla morte alla vita, dalla menzogna alla verità.
Conducimi dalla disperazione alla speranza, dalla paura alla verità.
Conducimi dall’odio all’amore, dalla guerra alla pace.
Fa’ sì che la pace riempia i nostri cuori, il nostro mondo, il nostro universo.

Non costruisco la pace…
quando non apprezzo lo sforzo e la virtù degli altri; quando pretendo l’impossibile, quando sono indifferente al bene e al male degli altri.

Non costruisco la pace…
quando lavoro per due per poter comprare e mantenere il superfluo, mentre c’è chi non trova lavoro e non ha il necessario, l’indispensabile per vivere.

Non costruisco la pace…
quando non perdono, quando non chiedo scusa, quando non faccio il primo passo per riconciliarmi, anche se mi sento offeso o credo di aver ragione.

Non costruisco la pace…
quando lascio solo chi soffre e mi scuso dicendo:
« Non so cosa dire, cosa fare, non lo conosco ».

Non costruisco la pace…
quando chiudo la porta del cuore, quando chiudo le mani e la bocca, e non faccio niente per unire, conciliare, scusare.

Non costruisco la pace…
quando rispondo: «non ho tempo» e tratto il prossimo come uno scocciatore, un rompiscatole.

Non costruisco la pace…
quando mi metto volentieri e di preferenza dalla parte di chi ha potere, ricchezza, sapienza, furbizia, anziché dalla parte del debole, dell’indifeso, del dimenticato, dalla parte di colui il cui nome non è scritto sull’agenda di nessuno.

Non costruisco la pace…
quando non aiuto il colpevole a redimersi.

Non costruisco la pace…
quando taccio di fronte alla menzogna, all’ingiustizia, alla maldicenza, alla disonestà, perché non voglio noie.

Non costruisco la pace…
quando non compio il mio dovere sia nel luogo di lavoro che verso i miei familiari.

Non costruisco la pace…
quando sfrutto il mio prossimo in stato di dipendenza, inferiorità, indigenza, malattia.
Non costruisco la pace…
quando rifiuto la croce, la fatica.

Non costruisco la pace…
quando dico no alla vita.

Non costruisco la pace…
quando non mi metto in ginocchio per invocarla, per ottenerla, per viverla.

Allora quando costruisco la pace ?
Quando al posto
del " no " metto un " si "

Quando al posto
del rancore, metto il perdono.

Quando al posto
della morte, metto la vita.

Quando al posto
dell’io, metto Dio.

La pace è un tuo dono, Signore. Per ottenerla occorre pregare, amare, soffrire, pagare di persona, scomparire. Solo tu, Signore, puoi farmi il dono di poter pregare, amare, soffrire, pagare di persona, scomparire.
Da solo non ce la faccio.
Aiutami.
Eccomi o Signore. Fammi seminatore di pace. Signore, donaci la tua pace.




Serviamo la pace solo se abbiamo davvero capito che possiamo assumerci delle responsabilità anche esitando o tacendo, se stimiamo i politici solo quando si dimostrano veri uomini in tutte le situazioni e non banali rappresentanti del nostro egoismo e quando sospettiamo dei politici che ci danno troppo ragione, confermando la nostra opinione. 
Avremo la beatitudine promessa dal Vangelo agli operatori di pace, quando combatteremo per la libertà nostra e per quella degli altri, e impareremo, piano piano, a sentire nostra l'ingiustizia commessa non solo verso noi stessi, ma anche verso gli altri.

- Karl Rahner - 


Marines receive Communion on Iwo Jima, 1945...

La parola ebraica «shalom» non è soltanto una bellissima e concisa formula di saluto, la più breve dopo l'italiano «ciao» – no, è l'espressione di saluto più bella che esiste al mondo, perché «shalom» significa «pace». Che cosa significhi «ciao» me lo sono fatto spiegare da amici italiani: significa «ciao». Il fatto che il più bel saluto di pace sulla terra lo si trovi in un popolo che, fin dai suoi inizi, si è sempre trovato in un più o meno permanente stato di guerra, può anche essere visto come un'ironia del destino. I pappagalli israeliani lo trovano particolarmente fastidioso. 

- Ephraim Kishon - 


Non vi può essere convivenza umana senza un ethos mondiale delle nazioni; non vi può essere pace tra le nazioni senza la pace tra le religioni; non vi può essere pace tra le religioni senza il dialogo tra le religioni.

- Hans Küng - 

8 maggio – Maria Vergine del Cenacolo

Fioretto

Oggi ti dedicherai in modo speciale alla preghiera personale e comunitaria. Se possibile parteciperai al cenacolo di preghiera che si tiene nella tua parrocchia o altrove, per condividere con i fratelli l’esperienza della contemplazione dei divini misteri, pregando in modo speciale la Vergine Santa.





martedì 23 aprile 2013

La speranza - Karl Rahner -

Signore,
questa esistenza io l'accetto,
e l'accetto in speranza.

Una speranza

che tutto comprende e sopporta,
una speranza che non so mai
se la posseggo davvero.
Una speranza
che nasce al mio profondo,
una speranza totale
che non posso sostituire
con angosce inconfessate e cose possedute.
Questa speranza assoluta
io me la riconosco e voglio averla:
di essa devo rispondere
come del compito più grande
della mia vita.
Io so, Signore,
che essa non è un'utopia,
ma viene da te,
nasce da te e abbraccia tutto
e tutto comprende come promessa
che l'umanità arriverà
alla pienezza di vita
e ogni uomo potrà davvero
non vergognarsi d'essere uomo.

(Karl Rahner)


Preghiera per custodire la Fede

"Signore custodisci la mia fede, falla crescere,
che la mia fede sia forte, coraggiosa,
e aiutami nei momenti in cui – come Pietro e Giovanni – 
devo renderla pubblica.
Dammi il coraggio.
Che il Signore ci aiuti a custodire la fede,
a portarla avanti, ad essere, noi, donne e uomini di fede.
Così sia”.

Papa Francesco


Non occorrono molti bagagli per mettersi in viaggio nella vita....basta amare!!

- Michel Quoist -




Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota. 
Come il libro ha bisogno di ogni parola. 
Come la casa ha bisogno di ogni pietra. 
Come l'oceano ha bisogno di ogni goccia d'acqua. 
Come la messe ha bisogno di ogni chicco. 
Come l'annuncio del vangelo ha bisogno di martiri 
L'umanità intera ha bisogno di te, qui dove sei, 
unico, e perciò insostituibile.

(Padre Michel Quoist)





Preghiera per la sera

In te, santo Signore,
noi cerchiamo il riposo
dall'umana fatica,
al termine del giorno.
Se i nostri occhi si chiudono,
veglia in te il nostro cuore;
la tua mano protegga
coloro che in te sperano.
Difendi, o Salvatore,
dalle insidie del male
i figli che hai redenti
col tuo sangue prezioso.
Amen



Buona giornata a tutti. :-)

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giovedì 22 novembre 2012

Donaci i suoi frutti - Karl Rahner -

Donaci, o Signore, in una parola il tuo Spirito,
i suoi frutti, che secondo l'apostolo sono:


I'amore, la gioia, la pace,la pazienza, la mitezza, la bontà, la fiducia, la dolcezza, la modestia, la confidenza (Gal 5, 22).

Se possederemo questo Spirito e i suoi frutti,
allora non saremo più servi della legge, ma liberi figli di Dio.

Allora lo Spirito esclamerà in noi: Abbà, Padre amato.

Allora Egli intercederà per noi con gemiti inenarrabili.

Allora Egli sarà unzione, sigillo e caparra della vita eterna.

Allora sarà la sorgente dell'acqua indefettibile che pullula nel cuore e zampilla nella vita eterna e sussurra: Su, torna al Padre!

(Karl Rahner)
Fonte: "Preghiere" di K. Rahner




«Durante un periodo oscuro della mia vita,
ho passato molto tempo a pregare ma il cielo era come di bronzo.
Mi sembrava che Dio fosse scomparso,
lasciandomi solo con le mie prove e i miei pesi. 
Era una notte buia per l’anima mia. 
Scrissi allora a mia madre per parlarle del mio problema. 
Non dimenticherò mai la sua risposta: 
“Figlio mio, sovente Dio si ritira per mettere alla prova la nostra fede. 
Egli vuole che tu gli dia fiducia anche nell’oscurità. 
Ora, figlio mio, tendi la tua mano nella nebbia e vedrai che la sua mano sarà lì per afferrarti”»

- Billy Graham -



... Quando ti abbandonerai sul serio nel Signore, imparerai a contentarti di ciò che avviene, e a non perdere la serenità se le faccende, malgrado tu abbia messo tutto l’impegno e i mezzi opportuni ... non riescono secondo i tuoi gusti...
Perché saranno «riuscite» come sarà parso conveniente al Signore.

(San Josemaria Escrivà)






L’amore consiste non nel sentire che si ama, ma nel voler amare.
Quando si vuole amare, si ama;
quando si vuole amare al di là di tutto, si ama al di là di tutto.
- Charles de Foucauld -

Buona giornata a tutti. :-)

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