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martedì 3 marzo 2015

Amici... - Vinicius De Moraes -

Ho amici che non sanno quanto sono miei amici.
Non percepiscono tutto l'amore che sento per loro né quanto siano necessari per me.
L'amicizia è un sentimento più nobile dell'amore. Questo fa sì che il suo oggetto si divida tra altri affetti, mentre l'amore è imprescindibile dalla gelosia, che non ammette rivalità.
Potrei sopportare, anche se non senza dolore, la morte di tutti i miei amori, ma impazzirei se morissero tutti i miei amici!
Anche quelli che non capiscono quanto siano miei amici e quanto la mia vita dipenda dalla loro esistenza...
Non cerco alcuni di loro, mi basta sapere che esistono. Questa semplice condizione mi incoraggia a proseguire la mia vita. Ma, proprio perché non li cerco con assiduità, non posso dir loro quanto io li ami. Loro non mi crederebbero.
Molti di loro, leggendo adesso questa "crônica" non sanno di essere inclusi nella sacra lista dei miei amici. Ma è delizioso che io sappia e senta che li amo, anche se non lo dichiaro e non li cerco.
E a volte, quando li cerco, noto che loro non hanno la benché minima nozione di quanto mi siano necessari, di quanto siano indispensabili al mio equilibrio vitale, perché loro fanno parte del mondo che io faticosamente ho costruito, e sono divenuti i pilastri del mio incanto per la vita.
Se uno di loro morisse io diventerei storto.
Se tutti morissero io crollerei.
E' per questo che, a loro insaputa, io prego per la loro vita.
E mi vergogno perché questa mia preghiera è in fondo rivolta al mio proprio benessere. Essa è forse il frutto del mio egoismo.
A volte mi ritrovo a pensare intensamente a qualcuno di loro. Quando viaggio e sono di fronte a posti meravigliosi, mi cade una lacrima perché non sono con me a condividere quel piacere...
Se qualcosa mi consuma e mi invecchia è perché la furibonda ruota della vita non mi permette di avere sempre con me, mentre parlo, mentre cammino, vivendo, tutti i miei amici, e soprattutto quelli che solo sospettano o forse non sapranno mai che sono miei amici.
Un amico non si fa, si riconosce.

di Vinicius De Moraes



Io cerco la persona che sia capace di amare l’altro senza per questo punirlo, senza renderlo prigioniero o dissuaderlo; cerco questa persona del futuro che sappia realizzare un amore indipendente dai vantaggi o svantaggi sociali, affinché l’amore sia sempre fine a se stesso e non solo il mezzo in vista di uno scopo.


Carl Gustav Jung a Sabina Spielrein



Ogni relazione si deve basare sulla fiducia, a partire dalle relazioni di amore, fino a tutte le altre. 
Se si vive una vita basata sulla fiducia nell’altro, si vive più pienamente e si riescono a sviluppare le nostre e le altrui potenzialità.

- Roberto Mancini -




L'amore e l'amicizia hanno tre cose in comune:

Nascono dallo stesso seme:''La stima"
Crescono sotto la stessa luce: "Il rispetto"
E per vivere hanno bisogno della stessa linfa: "Esserci"

G. Donadei




Buona giornata a tutti. :-)






sabato 10 gennaio 2015

Dio non è autore del male - frère Roger di Taizé -

Alcuni si dicono: se Dio esistesse, non permetterebbe le guerre, l'ingiustizia, la malattia, l' oppressione, neppure per un solo essere umano; se Dio esistesse impedirebbe all'uomo di commettere il male.
Quasi tremila anni fa il profeta Elia si reca un giorno nel de­serto per ascoltare Dio. Si scatenano gli elementi: dapprima un uragano, poi un terremoto ed infine un fuoco violento Ma Elia capisce che Dio non si trova nello scatenarsi degli elementi na­turali. Tutto poi si placa ed Elia percepisce Dio nel mormorio d'una brezza leggera. Ed è colpito da questa toccante realtà: la voce di Dio si trasmette all'uomo spesso in un soffio di silenzio.
È una delle prime volte della storia in cui si registra questa limpida intuizione: Dio non terrorizza nessuno con mezzi vio­lenti. Dio mai è autore del male, dei sismi naturali, delle guerre, delle disgrazie terrene.
Né la sofferenza, né la miseria degli uomini sono volute da Dio.
Dio non  s'impone. Ci lascia liberi di amare o di non amare, di perdonare o di rifiutare il perdono. Ma Dio non assiste mai pas­sivamente al dolore degli esseri umani. Soffre con l'innocente, vittima d'una prova incomprensibile, soffre con ciascuno. C'è  un dolore di Dio, c'è una sofferenza del Cristo. 

- Frère Roger di Taizè -





Un pensiero di pace - Anna Marinelli

Io la Pace la penso così,
come una terra immensa,
senza frontiere,
senza confini:
una terra feconda
che produca frumento
per tutte le bocche,
una terra allietata
da chiari corsi d'acqua.

Io la pace la penso così,
come un abito azzurro;
azzurro come il manto della nostra Madre Maria,
azzurro come le speranze
di tutti i popoli oppressi,
azzurro come un cielo senza confini spaziali,
azzurro come lo sguardo della Natura
quando era immersa nel giardino dell'Eden,

Io la pace la penso così,
come un padre che ama, che guida, che corregge,
che raduna dalle varie lontananze
il suo gregge,
chiama per nome ogni figlio e ogni figlia,
perché la Chiesa è come una famiglia.

Io la Pace la penso così e voi?

- Anna Marinelli -





Siamo nati una volta, due non è possibile nascere: tu, che non disponi del domani, rinvii l'occasione dell'oggi: e intanto la vita ci sfugge, e ciascuno di noi, senza essere mai padrone di un'ora, muore.

- Epicuro -




L'uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. 
Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano rischi. [...] 
Se invece si sottomette a un'autorità, allora può sperare che l'autorità gli dica quello che è giusto fare, e ciò vale tanto più se c'è un'unica autorità – come è spesso il caso – che decide per tutta la società cosa è utile e cosa invece è nocivo.

- Erich Fromm -






Buona giornata a tutti. :-)
















lunedì 10 novembre 2014

La vita è come una partita a scacchi - Tommaso Notarstefano

La vita è come una partita a scacchi;
assaporeremo il condimento dei successi e degli insuccessi,
conosceremo il sapore delle vittorie e delle sconfitte,
apprezzeremo il gusto delle gioie e dei dolori,
conosceremo il significato del sacrificio e della sofferenza,
daremo estro e senso ad una combinazione creativa,
vedremo i nostri sbagli e cercheremo di porvi rimedio,
sprigioneremo la nostra fantasia e il nostro talento,
misureremo la nostra pazienza e la nostra crescita,
sopporteremo con più serenità il peso della fatica,
miglioreremo il nostro carattere, mossa dopo mossa,
comprenderemo l'importanza del nostro tempo,
di quello consumato e di quell'altro rimasto a disposizione.

A fine partita non saremo più dei dilettanti allo sbaraglio, diventeremo dei Maestri di vita e d'arte, saremo perfetti, pieni di virtù e di nuove conoscenze, per questo siamo stati chiamati sin dall'inizio dell'eternità a scoprire questo gioco, per essere pronti a insegnare e a trasmettere agli altri, quelli che verranno dopo di noi, i valori e gli ideali della grande bellezza della nostra vita.

Solleveremo il calice per brindare alla felicità e alla vittoria!

- Tommaso Notarstefano - 
da "Il gioco universale"


Dipinto: ( Michael Cheval)

“È decisivo che l’uomo sia orientato verso l’infinito. È il problema essenziale della sua vita. Quanto più un uomo corre dietro ai falsi beni e quanto meno è sensibile a ciò che è essenziale, tanto meno soddisfacente è la sua vita. 
Si sentirà limitato, perché limitati sono i suoi scopi. 
Se riusciamo a capire e a sentire che già in questa vita abbiamo un legame con l’infinito, i nostri desideri e i nostri atteggiamenti mutano...
Se possiede un granello di saggezza, deporrà le armi e chiamerà l’ignoto con il più ignoto, ignotum per ignotius, cioè con il nome di Dio.»

- Carl G. Jung - 

Da: Ricordi sogni riflessioni, pp. 413-414




La felicità non dipende dal verificarsi di determinate condizioni. Al contrario, determinate condizioni si verificano come risultato della felicità.

- Neal Donald Walsch -




Non possiamo essere egoisti, non possiamo essere che una preda. L’avaro è divorato dall’oro, il libertino dalla donna, il santo da Dio. Il problema non sta nel concedersi o nel rifiutarsi, ma nel sapere a chi ci si dona.

- Gustave Thibon -

Da:”Il pane di ogni giorno”
Morcelliana, Brescia 1949, p. 13



Buona giornata a tutti :-)