lunedì 30 maggio 2022

L'angelo e il maiale - Omraam Mikhaël Aïvanhov

Gli esseri umani giungono sulla terra per fare un lavoro, ma quanti se ne ricordano? La maggior parte assomiglia a quell'angelo che, si dice, volle conoscere che cosa fosse la vita sulla terra. 
Per meglio studiarla prese la forma di un maiale. L'esistenza gli sembrava magnifica, deliziosa... 
Mangiava le ghiande e un cibo saporito chiamato pastone. 
Si era sposato con un'incantevole scrofa ed era circondato da una quantità adorabile di maialini. 
Mio Dio, che felicità! Non era più in grado di distogliersi da una simile felicità.
I suoi amici, in alto, cominciarono a preoccuparsi: il tirocinio durava molto più del previsto. Gli inviarono dei messaggi, ma niente da fare!... 
Alla fine si dissero che l'unica soluzione era di accelerare il momento in cui sarebbe stato trasformato in prosciutto.
Il maiale fu quindi sgozzato e, quando l'angelo uscì da quella pesante forma, fu stupefatto di essersi perso in quello stato così a lungo e ringraziò i suoi fratelli di averlo liberato. 
Ebbene, spesso tali avventure accadono anche agli uomini. 
Si addentrano così profondamente nella materia che il Cielo è obbligato ad inviare loro qualche forte scossa per rompere le loro forme e liberare il loro spirito.

- Omraam Mikhaël Aïvanhov - 

Lotta di Giacobbe con l'Angelo


"Le peggiori difficoltà e le peggiori sofferenze, per l'uomo, cominciano nel momento in cui egli crede di essere il solo padrone del proprio destino, che non esistano né Provvidenza né entità luminose per guidarlo e sostenerlo. 
Così taglia tutti i legami con il Cielo, e allora non è più un figlio di Dio al riparo dalle preoccupazioni. 
Non appena smette di fare affidamento sul Padre e sulla Madre celesti, tutte le sofferenze incominciano ad abbattersi su di lui, e si sente solo. 
Egli deve capire che è colpa sua: il Cielo non lo ha abbandonato; è lui che ha abbandonato il Cielo. 
Per risolvere i vostri problemi, per essere sempre aiutati, nutriti e illuminati, non dovete mai tagliare il legame con il Cielo, perché il Cielo non lascia mai che un suo figlio pianga in solitudine."

-Omraam Mikhaël Aïvanhov - 
Pensieri Quotidiani- Prosveta edizioni


Buona giornata a tutti :-)







Nessun commento: