Vuoi giudicare! Ebbene, tu hai a
disposizione un tribunale che offre molti vantaggi e non espone a condanna
alcuna.
Fa` sedere come giudice al tribunale della coscienza la tua ragione e
qui presenta tutte le tue colpe.
Esamina i peccati della tua anima ed esigi un
esatto rendiconto, chiedendole:
- Perché hai osato fare questo o quest`altro? -
Ma
se l`anima evita di considerare le proprie colpe e indaga, invece, e giudica
quelle altrui, dille:
- Non ti giudico per i peccati altrui, né delle loro colpe
tu devi giustificarti. Che ti importa se quel tale è malvagio? Ma tu, perché
hai commesso questo e quel peccato? Difenditi, non accusare; bada a te stessa e
non ai fatti altrui. -
A tale angustia tu devi sottomettere continuamente la tua
anima.
Ogni giorno convoca questo tribunale e fa` presente alla tua anima il
fiume di fuoco, il verme velenoso e gli altri tormenti dell`inferno.
Non
permetterle di presentare come giustificazione il fatto che il diavolo le sta
accanto, né di rispondere con impudenza che è lui che viene a cercarla, che le
tende insidie e la tenta.
Rispondile che, se essa non vuole, tutti gli artifici
del demonio sono vani e inefficaci. E se la tua anima si scusa ancora,
adducendo che è congiunta al corpo, che è rivestita di carne, che vive nel
mondo e abita su questa terra, rispondile che tutti questi sono pretesti e
sotterfugi.
Falle presente che altri uomini come lei vestiti di carne hanno
dimorato in questo mondo, sono vissuti sulla terra e tuttavia hanno brillato
per la loro virtù.
Anch`essa, quando compie qualche azione buona, agisce così,
pur essendo rivestita di carne.
Se essa di nuovo replica che il tizio l`ha
fatta incollerire, rispondile che è in suo potere non adirarsi e che spesso ha
saputo reprimere l`ira.
Se dice ancora: la bellezza di quella donna mi ha
colpito, ribatti che poteva tuttavia dominarsi.
Portale l`esempio di coloro che
furono vittoriosi. Procura che nessuno sia presente e ti disturbi quando
esamini e giudichi così la tua anima. Ma come i giudici deliberano ritirandosi
dietro a una cortina, così anche tu, invece di cortine, ricerca un luogo e un
momento di quiete.
Ed esigi un severo rendiconto anche delle piccole colpe, in
modo da essere sicuro di non cadere nelle grandi.
Se sei costante nel fare
questo ogni giorno, allora comparirai con fiducia davanti all`altro tribunale
che farà tremare tutti. In questo modo Paolo si è purificato, e perciò
affermava:
Se da noi stessi ci giudicassimo, non saremmo giudicati (1Cor
11,31).
- San Giovanni Crisostomo -
Commento al Vangelo di san Matteo
Ritessi la nostra fede
Signore, riconoscerti significa
amarti.
Tutto esiste grazie a te:
sii lodato per questa meraviglia!
Insegnaci la delicatezza e il rispetto
dei nostri fratelli.
Tu scruti il nostro cuore
e ne conosci i limiti e le barriere.
Non ignorare le nostre ferite segrete,
sorridi delle nostre fantasie.
Tu sei il Dio del perdono,
sei il Signore ricco di misericordia.
Insegnaci a camminare con umiltà
sulle vie della riconciliazione.
Un popolo avanza verso di te:
colma le sue lacune, ritessi le sue lacerazioni,
affinché ti possa servire in spirito e verità
con un amore che cerca di imitare il tuo.
- Pierre Griolet -
Buona giornata a tutti. :-)
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