Educare un figlio
non è facile,
perché il cuore si mette in mezzo
tra il sentimento che vorrebbe proteggerlo
e la necessità di educarlo.
Non desideri che lui soffra,
ma devi dargli aiuto nel modificare sé stesso.
Non ti hanno insegnato a fare il genitore
quindi vai a tentoni...
i tuoi ricordi del passato bambino
ti aiutano...
ma non bastano a farti capire la diversità tra te e lui.
Cosa quindi conviene insegnargli?
Non tanto un mestiere,
perché lavorerà come meglio potrà,
per quanto la società di domani potrà offrirgli...
ma il tuo dovere è donargli l'onestà e l'umiltà
aborrendo il denaro come atto primario
della sua giovane vita.
Deve realizzare la sua crescita
e per farlo ha bisogno di calma e tranquillità,
quindi non stare lì a piangere miseria
...ma incoraggialo a far bene
quel che può fare.
I principi sono quelli donatici da Gesù
e non altri...
la misericordia, la bontà, l'amore e l'umiltà
...il primariato della famiglia che nega l'egoismo.
Quindi non confonderti cosa devi fare con lui,
perché il tuo compito di genitore
e di portarlo a Dio
e niente altro...
ti sembra poco o facile?
Provaci.
perché il cuore si mette in mezzo
tra il sentimento che vorrebbe proteggerlo
e la necessità di educarlo.
Non desideri che lui soffra,
ma devi dargli aiuto nel modificare sé stesso.
Non ti hanno insegnato a fare il genitore
quindi vai a tentoni...
i tuoi ricordi del passato bambino
ti aiutano...
ma non bastano a farti capire la diversità tra te e lui.
Cosa quindi conviene insegnargli?
Non tanto un mestiere,
perché lavorerà come meglio potrà,
per quanto la società di domani potrà offrirgli...
ma il tuo dovere è donargli l'onestà e l'umiltà
aborrendo il denaro come atto primario
della sua giovane vita.
Deve realizzare la sua crescita
e per farlo ha bisogno di calma e tranquillità,
quindi non stare lì a piangere miseria
...ma incoraggialo a far bene
quel che può fare.
I principi sono quelli donatici da Gesù
e non altri...
la misericordia, la bontà, l'amore e l'umiltà
...il primariato della famiglia che nega l'egoismo.
Quindi non confonderti cosa devi fare con lui,
perché il tuo compito di genitore
e di portarlo a Dio
e niente altro...
ti sembra poco o facile?
Provaci.
Si narra che in Francia, ai tempi della
ghigliottina, un giovane veniva scortato fin sul patibolo passando tra due ali
di folla.
Ad un certo punto, vide sua madre tra la folla e chiese di poterle
parlare. Glielo concessero e lui rivolto, alla madre, le disse: "Mamma, la
colpa è la tua...se mi avessi insegnato a comportami onestamente, a seguire le
regole del vivere civile quando ero ragazzino, adesso non mi troverei
qui"....
" ...Allora l'educatore è combattente sempre, è la
madre trafitta dal male di suo figlio che però non demorde mai, non riesce a
dire " Basta non mi interessa" qualsiasi cosa accada, fino all'ultimo
respiro, di là dall'ultimo respiro suo figlio è suo figlio e ci crede e spera e
lotta perchè qualcosa possa accadere, qualcosa lo possa riprendere.
L'insegnante è uguale, l'alunno che ti fa disperare, proprio il più duro di
tutti, è quello di cui dici: " Non ti mollo fino all'ultimo minuto dell'ultima ora di scuola del 12 giugno, tu sei
mio e io sono qui per te e non cedo.
Poi sarà quel che vorrai tu, quel che la
tua libertà ti consentirà di essere, ma io sono qui fino all'ultimo secondo
dell'ultimo minuto dell'ultima ora di lezione.
L'adulto, l'educatore, non può mai dire " Ormai è
tardi!"
(da Franco Nembrini "Di padre in figlio,Conversazioni sul rischio di educare")
Un papà e il suo bambino camminavano sotto i portici di
una via cittadina su cui si affacciavano negozi e grandi magazzini. Il papà
portava una borsa di plastica piena di pacchetti e sbuffò, rivolto al bambino.
"Ti ho preso la tuta rossa, ti ho preso il robot trasformabile ti ho preso
la bustina dei calciatori... Che cosa devo ancora prenderti?".
"Prendimi la mano" rispose il bambino.
"Prendimi la mano" rispose il bambino.
Custodiscimi
Signore
Signore,
resta con me in questo giorno
e anima le mie azioni
le mie parole e i miei pensieri.
resta con me in questo giorno
e anima le mie azioni
le mie parole e i miei pensieri.
Custodisci i miei
piedi
perché non passeggino oziosi,
ma mi portino incontro alle necessità degli altri.
perché non passeggino oziosi,
ma mi portino incontro alle necessità degli altri.
Custodisci le mie
mani
perché non si allunghino per fare il male
ma sempre per abbracciare e aiutare.
perché non si allunghino per fare il male
ma sempre per abbracciare e aiutare.
Custodisci la mia
bocca
perché non dica cose false o vane
e non parli male del prossimo;
ma sempre sia pronta a incoraggiare tutti
e benedire te, Signore della vita.
perché non dica cose false o vane
e non parli male del prossimo;
ma sempre sia pronta a incoraggiare tutti
e benedire te, Signore della vita.
Custodisci il mio
udito perché non perda tempo
ad ascoltare parole vuote e falsità
ma sia sempre pronto ad accogliere
il tuo misterioso messaggio
per compiere, anche oggi, la tua volontà.
ad ascoltare parole vuote e falsità
ma sia sempre pronto ad accogliere
il tuo misterioso messaggio
per compiere, anche oggi, la tua volontà.
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