Le nuvole passan portate dal vento,
sparisce l’azzurro in un solo momento;
le gocce di pioggia picchiettano sottili
sui tetti, le auto, i giardini e i cortili.
Gli ombrelli ora mostrano i loro colori
Aperti a corolla, bellissimi fiori
Di questa stagione che autunno si chiama,
mentre l’estate pian pian s’allontana.
La pioggia è un’amica: le piante hanno sete,
la terra e le foglie l’accolgono liete
e già stan pensando a mutare il vestito:
che il verde diventi marrone sbiadito,
oppure arancione, o giallo sgargiante,
o senape, ocra o rosso fiammante!
Sapete l’autunno è un sapiente pittore,
trasforma in regina la foglia che muore,
che appare alla gente stupenda e truccata,
poi lascia il suo rame e con mossa studiata
volteggia nell’aria, farfalla morente,
uscendo di scena nel vento pungente.
sparisce l’azzurro in un solo momento;
le gocce di pioggia picchiettano sottili
sui tetti, le auto, i giardini e i cortili.
Gli ombrelli ora mostrano i loro colori
Aperti a corolla, bellissimi fiori
Di questa stagione che autunno si chiama,
mentre l’estate pian pian s’allontana.
La pioggia è un’amica: le piante hanno sete,
la terra e le foglie l’accolgono liete
e già stan pensando a mutare il vestito:
che il verde diventi marrone sbiadito,
oppure arancione, o giallo sgargiante,
o senape, ocra o rosso fiammante!
Sapete l’autunno è un sapiente pittore,
trasforma in regina la foglia che muore,
che appare alla gente stupenda e truccata,
poi lascia il suo rame e con mossa studiata
volteggia nell’aria, farfalla morente,
uscendo di scena nel vento pungente.
Un tempo era d'estate
Un tempo era d'estate,
era a quel fuoco, a quegli ardori,
che si destava la mia fantasia.
Inclino adesso all'autunno
dal colore che inebria,
amo la stanca stagione
che ha già vendemmiato.
Niente più mi somiglia,
nulla più mi consola,
di quest'aria che odora
di mosto e di vino,
di questo vecchio sole ottobrino
che splende sulle vigne
saccheggiate.
Vincenzo Cardarelli (1887 - 1959)
Come d'autunno si
levan le foglie
l'una appresso
dell'altra, fin che 'l ramo
vede alla terra
tutte le sue spoglie,
similmente il mal
seme d'Adamo
gittansi di quel
lito ad una ad una,
per cenni come
augel per suo richiamo.
Così sen vanno su
per l'onda bruna,
e avanti che sien di là discese,
anche di qua nuova schiera s'auna.
e avanti che sien di là discese,
anche di qua nuova schiera s'auna.
(Dante
Alighieri)
Così come in autunno cadon
le foglie l'una appresso all'altra per tornare a fare di nuovo parte della
terra, similmente quell'amaro "seme
d'Adamo" seme dell'Umanità
si getta nel baratro del nulla. L'una dopo l'altra ricadono le anime, come
uccelli al richiamo dello specchietto del cacciatore. Così quelle anime
annullate vanno sull'onda tetra della morte e prima che siano discese, già una
nuova schiera s'aduna - poiché numerosissime sono queste anime volontariamente
votate all'autodistruzione.
- Dante Alighieri -
(Inferno, III, 112-120)
Buona giornata a tutti :-)
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