Danzate, ovunque voi siate, dice Dio,
perché io sono il Signore della danza:
io guiderò la danza di tutti voi.
Dovunque voi siate,
io guiderò la danza di tutti voi.
Io danzavo
il primo mattino dell’universo,
io danzavo circondato dalla luna,
dalle stelle e dal sole,
disceso dal cielo danzavo sulla terra
e sono venuto al mondo a Betlemme.
Io danzavo per lo scriba e il fariseo,
ma essi non hanno voluto seguirmi;
io danzavo per i peccatori,
per Giacomo e per Giovanni,
ed essi mi hanno seguito
e sono entrati nella danza.
Io danzavo il giorno di sabato,
io ho guarito il paralitico,
la gente diceva che era vergogna.
Mi hanno sferzato
mi hanno lasciato nudo
e mi hanno appeso ben in alto
su una croce per morirvi.
Io danzavo il Venerdì,
quando il cielo divenne tenebre.
Oh, è difficile danzare
con il demonio sulle spalle!
Essi hanno sepolto il mio corpo
e hanno creduto che fosse tutto finito,
ma io sono la danza
e guido sempre il ballo.
Essi hanno voluto sopprimermi
ma io sono balzato ancora più in alto
perché io sono la Vita
che non può morire:
e io vivrò in voi e voi vivrete in me
perché io sono, dice Dio,
il Signore della danza.
- Sidney Carter -
La presenza del Signore - Martin Buber
Alla festa della Letizia della Torah i discepoli di
Baalshem si divertivano in casa del loro maestro; danzavano e bevevano e si
facevano venire sempre nuovo vino dalla cantina. Dopo qualche ora la moglie del
Baalshem entrò nella camera di lui e disse: “Se non smettono di bere, tra poco
non avanzerà più vino per la santa consacrazione del sabato.”
Egli rispose ridendo: “Dici bene. Va’ dunque e dì loro di smettere.”
Quando la donna aprì la porta del tinello, vide i discepoli che danzavano in
cerchio e intorno al cerchio danzante correva fiammeggiando un anello di fuoco
azzurro.
La presenza del Signore.
Allora prese ella stessa un boccale nella destra e un boccale nella sinistra e, allontanando la serva, corse in cantina, per ritornare subito con i recipienti pieni.
Allora prese ella stessa un boccale nella destra e un boccale nella sinistra e, allontanando la serva, corse in cantina, per ritornare subito con i recipienti pieni.
- Martin Buber -
Il suonatore di violino - Martin Buber
Il nipote di Baalshem, Rabbi Moshe Hajim, racconta:
“L’ho sentito raccontare da mio nonno: ‘Un suonatore di violino suonava un
giorno con tanta dolcezza che tutti coloro che lo sentivano si mettevano a
danzare, e chi soltanto giungeva nel cerchio della musica, era preso anche lui
nella danza.
Ed ecco venirsene un sordo che non sapeva nulla di musica; e ciò
che vide gli sembrò un comportamento da pazzi, senza senso e senza gusto.”
- Martin Buber -
Buona giornata a tutti. :-)
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