O Deità eterna, o eterna Trinità, che, per l’unione con la divina natura, hai fatto tanto valere il sangue dell’Unigenito Figlio! Tu, Trinità eterna, sei come un mare profondo, in cui più cerco e più trovo, e quanto più trovo, più cresce la sete di cercarti. Tu sei insaziabile; e l’anima, saziandosi nel tuo abisso, non si sazia, perché permane nella fame di te, sempre più te brama, o Trinità eterna, desiderando di vederti con la luce della tua luce.
Io ho gustato e veduto con la luce
dell’intelletto nella tua luce il tuo abisso, o Trinità eterna, e la bellezza
della tua creatura. Per questo, vedendo me in te, ho visto che sono tua
immagine per quella intelligenza che mi vien donata della tua potenza, o Padre
eterno, e della tua sapienza, che viene appropriata al tuo Unigenito Figlio. Lo
Spirito Santo poi, che procede da te e dal tuo Figlio, mi ha dato la volontà
con cui posso amarti.
Tu infatti, Trinità eterna, sei creatore e io
creatura; e ho conosciuto – perché tu me ne hai data l’intelligenza, quando mi
hai ricreata con il sangue del Figlio – che tu sei innamorato della bellezza
della tua creatura.
O abisso, o Trinità eterna, o Deità, o mare
profondo! E che più potevi dare a me che te medesimo? Tu sei un fuoco che arde
sempre e non si consuma. Sei tu che consumi col tuo calore ogni amor proprio
dell’anima. Tu sei fuoco che toglie ogni freddezza, e illumini le menti con la
tua luce, con quella luce con cui mi hai fatto conoscere la tua verità.
Specchiandomi in questa luce ti conosco come
sommo bene, bene sopra ogni bene, bene felice, bene incomprensibile, bene
inestimabile. Bellezza sopra ogni bellezza. Sapienza sopra ogni sapienza. Anzi,
tu sei la stessa sapienza. Tu cibo degli angeli, che con fuoco d’amore ti sei
dato agli uomini.
- Santa Caterina da Siena -
(Cap. 167, Ringraziamento alla Trinità: libero adattamento; cfr. ed. I. Taurisano, Firenze, 1928. II, pp. 586-588)
Io vorrei che l’inferno fosse distrutto, o almeno che nessuna anima, di qui in avanti, vi scendesse. Se, salva l’unione della tua carità, io fossi posta sulla bocca dell’inferno per chiuderla sì che nessuno vi potesse entrare, sarebbe per me cosa graditissima, perché così si salverebbero tutti i miei prossimi.
- Santa Caterina da Siena -
La carità è quel dolce e santo legame, che lega l’anima
col suo creatore: ella lega Dio nell’uomo, e l’uomo in Dio.
- Santa Caterina da Siena -
Noi siamo immagine tua, e tu immagine nostra
per l`unione che hai stabilito fra te e l`uomo, velando la divinità eterna con
la povera nube dell`umanità corrotta di Adamo. Quale il motivo? Certo l`amore.
Per questo amore ineffabile ti prego e ti sollecito a usare misericordia alle
tue creature.
- Santa Caterina da Siena -
Santa Caterina da Siena scrivente sec. XVII (terzo decennio) Rutilio Manetti, (Siena, 1571-1639) |
O Dio, pazzo d'amore!
Non ti bastò incarnarti,
ma volesti anche morire!
Vedo che la tua misericordia
ti costrinse a dare anche di più all'uomo,
lasciandogli te stesso in cibo.
E così noi deboli abbiamo conforto,
e noi ignoranti smemorati
non perdiamo il ricordo dei tuoi benefici.
Ecco, tu dai il tuo cibo ogni giorno all'uomo,
facendoti presente nell'eucaristia
e nel corpo misterioso della tua chiesa.
Chi ha fatto questo ?
La tua misericordia.
- Santa Caterina da Siena -
Buona giornata a tutti. :-)