Santa Maria, donna del riposo, accorcia le nostre notti
quando non riusciamo a dormire.
Come è dura la notte senza sonno!
È una pista senza luce, su cui atterrano tenebrosi
convogli di ricordi, e da cui decollano stormi di incubi che stringono il
cuore.
Mettiti accanto a noi quando, nonostante i sedativi,
non ce la facciamo a chiudere occhio, e il letto più morbido diventa una
tortura, e dalla strada i latrati del cane sembrano dar voce ai gemiti
dell'universo, e dalla torre dell'orologio i rintocchi scendono sull'anima come
colpi di maglio, e i secondi scanditi dal pendolo del corridoio non si sa bene
se vogliano farti compagnia, o ricordarti l'inarrestabile corsa del tempo, o
dilatare il supplizio delle ore che non passano mai.
Sorveglia il riposo di chi vive solo.
Allunga nei vecchi i sipari del sonno, corti e leggeri
come veli di melagrana.
Tonifica il dormiveglia di chi sta in ospedale sotto un
pianto di flebo.
Rasserena l'inquietudine notturna di chi si rigira nel
letto sotto un pianto di rimorsi.
Acquieta l'ansia di chi non riposa perché teme il
sopraggiungere del giorno.
Rimbocca gli stracci di chi dorme sotto i ponti.
E riscalda i cartoni con cui la notte i miserabili si
riparano dal freddo dei marciapiedi.
Santa Maria, donna del riposo, vogliamo pregarti per
coloro che annunciano il Vangelo.
Qualche volta li vediamo stanchi e sfiduciati, e
sembrano dire come san Pietro: «Abbiamo faticato tutta la notte, ma non abbiamo
preso nulla».
Ebbene, fermali quando la generosità pastorale li porta
a trascurare la loro stessa persona.
Richiamali al dovere del riposo.
Allontanali dalla frenesia dell'azione.
Aiutali a dormire tranquilli.
Non indurli nella tentazione di ridurre le quote minime
di sonno, neppure per la causa del Regno.
Perché lo stress apostolico non è un incenso gradito al
cospetto di Dio.
Pertanto, quando nel breviario recitano il Salmo 126,
mettiti a cantarlo con loro, e calca la voce sui versetti in cui si dice che è
inutile alzarsi di buon mattino o andare tardi a riposare la sera, perché «ai
suoi amici il Signore dà il pane nel sonno».
Capiranno bene, allora, che tu non li esorti al
disimpegno, ma a rimettere tutto nelle mani di colui che dà fecondità al lavoro
degli uomini.
Santa Maria, donna del riposo, donaci il gusto della
domenica.
Facci riscoprire la gioia antica di fermarci sul
sagrato della chiesa, e conversare con gli amici senza guardare l'orologio.
Frena le nostre sfibranti tabelle di marcia.
Tienici lontani dall'agitazione di chi è in lotta
perenne col tempo.
Liberaci dall'affanno delle cose.
Persuadici che fermarsi sotto la tenda, per ripensare
la rotta, vale molto di più che coprire logoranti percorsi senza traguardo.
Ma, soprattutto, facci capire che se il segreto del
riposo fisico sta nelle pause settimanali o nelle ferie annuali che ci
concediamo, il segreto della pace interiore sta nel saper perdere tempo con
Dio.
Lui ne perde tanto con noi. E anche tu ne perdi tanto.
Perciò, anche se facciamo tardi, attendici sempre la
sera, sull'uscio di casa, al termine del nostro andare dissennato.
E se non troviamo altri guanciali per poggiare il capo,
offrici la tua spalla su cui placare la nostra stanchezza, e dormire finalmente
tranquilli.
- don Tonino Bello -
Il Signore è
difficile vederlo; ma non è impossibile sentirlo. E io vi auguro che ne
sentiate la presenza, oltre che nella riscoperta di un rapporto più personale
con Lui, anche nel calore di una solidarietà nuova, nel fremito di speranze
audaci, nel rischio di scelte coraggiose coltivate insieme.
- don Tonino Bello -
Scendete dall’albero della sicurezza, dove vi siete arrampicati come Zaccheo,
sulla strada della condivisione con i problemi della gente: è lì che si può
vedere Gesù che passa.
- don Tonino Bello -
Capaci di comprensione e di perdono, di accoglienza e
di sorriso, di lacrime e di ebbrezze, disponibili all’ascolto e all’attesa, al
credito e al compatimento, all’indulgenza e all’incoraggiamento, pronti a
scommettere e a ricominciare, a parlare linguaggi della povertà e a non
scandalizzarsi per le miserie altrui, a capire le lentezze e ad accelerare i
segni della speranza. Esperti in umanità! Uomini fino in fondo, anzi fino in
cima! Perché essere uomini fino in cima, senza fermarsi a mezzacosta, significa
non solo essere santi come Lui, ma capire che il calvario è l’ultima tappa di
ogni scalata, e che la croce non è la sconfitta dell’uomo, ma la vetta gloriosa
di ogni carriera!
- don Tonino Bello -
«Non contristate la vostra
vita...! Al Risorto non è lecito stare se non in piedi...!»
«Grazie per questa vicinanza,
che mi fa sentire il vostro calore, il vostro affetto.
Io, per parte mia, non posso
fare altro che ripagarvi con la mia preghiera e col mio sacrificio.»
Vi voglio bene...!
Vostro + don Tonino
Preghiera alla
Madre silenziosa
Maria silenziosa,
che tutto immaginasti
senza parlare,
oltre ogni visione umana,
aiutami ad entrare
nel mistero di Cristo
lentamente e profondamente,
come un pellegrino arso di sete
entra in una caverna buia
alla cui fine oda un lieve correr d'acqua.
Fa' che prima di tutto m'inginocchi
ad adorare,
fa' che poi tasti la roccia fiducioso,
e m'inoltri sereno nel mistero.
Fa' infine ch'io mi disseti
all'acqua della Parola
in silenzio
come Te.
Forse allora, Maria,
il segreto del Figlio Crocifisso
mi si rivelerà
nella sua immensità senza confini
e cadranno immagini e parole
per fare spazio solo all'infinito.
(+Cardinale John Henry Newman)
Maria silenziosa,
che tutto immaginasti
senza parlare,
oltre ogni visione umana,
aiutami ad entrare
nel mistero di Cristo
lentamente e profondamente,
come un pellegrino arso di sete
entra in una caverna buia
alla cui fine oda un lieve correr d'acqua.
Fa' che prima di tutto m'inginocchi
ad adorare,
fa' che poi tasti la roccia fiducioso,
e m'inoltri sereno nel mistero.
Fa' infine ch'io mi disseti
all'acqua della Parola
in silenzio
come Te.
Forse allora, Maria,
il segreto del Figlio Crocifisso
mi si rivelerà
nella sua immensità senza confini
e cadranno immagini e parole
per fare spazio solo all'infinito.
(+Cardinale John Henry Newman)
Buona giornata a tutti :-)