Visualizzazione post con etichetta preghiera del mattino. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta preghiera del mattino. Mostra tutti i post

venerdì 2 gennaio 2015

Il mondo rovesciato -

Nel granaio di una fattoria, in campagna, vive il pipistrello Bastiano. 
Di notte, Bastiano, vola sulla fattoria orientandosi con il suo udito sensibilissimo e, di giorno, si riposa stando a testa in giù, appeso per i piedi a una trave del granaio. Questa sua, curiosa abitudine gli è valsa il soprannome di "Bastian contrario".Così lo chiamano tutti gli abitanti della fattoria.
- Bastian contrario, sei proprio un bell'originale! - gli dicono i topolini che abitano nel granaio, incuriositi dal bizzarro comportamento del loro lontano parente.
- Bastian contrario, si può sapere com'è il mondo visto rovesciato? - gli domanda una topina.
- È molto più diritto di quanto non immagini! - è la strana risposta del pipistrello.
Da qualche giorno, però, Bastiano non attira più l'attenzione degli abitanti della fattoria, perché sono tutti interessati a un'altra cosa. Al fatto che l'usignolo che vive sull'olmo, al centro del cortile, ha smesso di cantare. Nessuno ode più il suo canto melodioso e tutti si sentono molto tristi.
- La vita, nella fattoria, non è più la stessa da quando l'usignolo ha smesso di cantare! - osserva il cavallo.
- Sì, prima, quando il lavoro finiva e a ciascuno restava solo il peso della propria fatica, il canto dell'usignolo ci sollevava e leniva i nostri cuori, ora invece, la sera, c'è un senso di oppressione nell'aria - dice la mucca.
Anche l'usignolo è triste e questa mattina si è rifugiato nel granaio perché è stanco di sentirsi chiedere in continuazione: «Perché non canti più?».
Credendo di essere solo nel granaio, l'usignolo dà sfogo, alla sua amarezza:
- Hanno un bel coraggio, tutti quanti, a venirmi a chiedere perché non canto più! Possibile che non capiscano che la colpa è soltanto loro? Sono stanco di sgolarmi senza una parola di ringraziamento! Perché, devo essere sempre io a rallegrare la vita degli altri, quando nessuno sembra preoccuparsi di rallegrare la mia? Ma adesso lo vedranno; non canterò più una sola nota in questa fattoria, vedremo se incominceranno a capire, e a ringraziare!
- Forse dovresti incominciare a ringraziare tu - lo interrompe una voce che sembra provenire dall'alto.
L'usignolo solleva il capino e vede il pipistrello Bastiano appeso alla trave.
- Ah... ci sei anche tu... - dice l'usignolo imbarazzato - io credevo di essere solo, per questo mi sono sfogato così... Comunque - riprende con sicurezza - lascia che ti dica che la tua osservazione è proprio stupida... o forse non mi hai ascoltato bene...
- Ti ho ascoltato benissimo, invece - dice il pipistrello - e ripeto la mia osservazione: forse dovresti incominciare a ringraziare tu.
- Ma questo è assurdo! - replica l'usignolo con vivacità. - E' esattamente il contrario del buon senso. Insomma, tu vorresti propormi, oltre al danno, anche le beffe! Andare a ringraziarli, per che cosa, poi?
- Perché ti stanno a sentire...
- Ah, questa è bella! Scommetto che tu sei quel tipo, del quale ho sentito parlare, che tutti chiamano Bastian contrario!
- Sono proprio io e, se mi starai a sentire un pochino, forse ti insegnerò qualcosa di nuovo. Ti ho detto che devi incominciare a ringraziare tu e ciò significa che devi metterti dalla parte del torto. Il che non è poi tanto sbagliato, se ci pensi bene. Vedi, la tua tristezza non nasce dal fatto che gli altri non ti ringraziano, ma dal fatto che non ti ringraziano nel modo che tu ti aspetti. Ma, se ci rifletti bene, il fatto che tutti riconoscano che la loro vita era trasformata dal tuo canto è il più bel ringraziamento, per te. 
Vedi, gli altri donano a loro modo, sei tu che non sai ricevere...
- Ma questo è il mondo rovesciato! - esclama l'usignolo - Ringraziare quando si aspetta di essere ringraziati! Però, anche se mi costa, devo riconoscere che c'è qualcosa di vero nelle tue parole, allora voglio provare a fare come dici tu.
L'usignolo è tornato sul ramo dell'olmo e ha ripreso a cantare.
E il suo canto dice così:
- Grazie, amici miei, perché mi state a sentire. Grazie perché accogliete il mio canto. Io credevo di consolarvi ed eravate voi che mi consolavate.
Credevo di aiutarvi ed eravate voi che mi aiutavate. Credevo di avere bisogno del vostro grazie, mentre eravate voi che avevate diritto al mio. Grazie, amici miei, per tutto questo, grazie!
Mai il canto dell'usignolo era stato più melodioso. Perché l'uccellino ha vinto se stesso dimenticato le sue pretese per rispondere alle richieste dei suoi amici che volevano il suo canto. E la presenza silenziosa di tutti gli abitanti della fattoria sotto l'olmo, le lacrime che scorrono sul muso mansueto della mucca sono il ringraziamento più bello per l'usignolo. Il quale non si stanca di dire a tutti che il grazie più grande deve andare a Bastian contrario che lo ha aiutato a capovolgere la sua situazione.
E così, adesso, c'è sempre qualcuno che fa capolino nel granaio per chiedere consiglio a Bastiano.
Anzi, quando c'è qualche problema nella fattoria tutti dicono: «Andiamo da Bastiano perché ci aiuta a capovolgere questa situazione».
E Bastiano dice a uno:
- Forse dovresti incominciare a perdonare tu...
E a un altro:
- Forse l'unica cosa da fare è non fare nulla...
E a un altro ancora: - se vuoi essere il primo, sii l'ultimo; se vuoi essere amato, ama; se vuoi essere compreso, comprendi; se vuoi essere ascoltato, ascolta; se vuoi essere esaltato, umiliati; se sei nelle tenebre, parla agli altri della luce.
E a poco a poco, tutti incominciano a vedere le cose come le vede Bastiano, cioè rovesciate.
Che è spesso l'unico modo per vederle veramente diritte.
E l'unico modo per dare un senso a cose che a volte sembrano esserne prive.
Perché, rovesciare le cose, significa non guardarle più con il nostro occhio, non misurarle più con il nostro metro, che si chiama egoismo, ma guardarle con gli occhi degli altri e misurarle con il metro del prossimo che è la carità.
Perché, rovesciare le cose, significa avere compreso che esistono pensieri che non assomigliano ai nostri pensieri, che esistono delle vie che non sono le nostre vie.
Ma sono le uniche vie che conducono alla Pace.




Non uscire fuori di te, rientra in te stesso; la verità sta nell'intimo dell'anima umana.

- Sant'Agostino d'Ippona -





Pietà quanta se ne vuole, ma non lodate le cattive azioni: date loro il nome di male.

- Fedor  Dostoevskij - 





Io credo che Dio ha creato l’uomo perché aveva bisogno di una musica diversa, perché la musica che fanno gli uomini nessun Angelo del Cielo la poteva comporre. Perché nessun Angelo nasce, piange, soffre, ama, spera e infine muore. L’uomo sì. Perché l’abisso delle lacrime di un uomo in una mattina d’inverno solo Dio le conosce e le raccoglie nella sua mano…
E generano una musica bellissima.

- don Francesco Bigatti -





Non fare a nessuno ciò che non piace a te. Da' il tuo pane a chi ha fame e fa' parte dei tuoi vestiti agli ignudi. Chiedi il parere ad ogni persona che sia saggia e non disprezzare nessun buon consiglio. In ogni circostanza benedici il Signore e domanda che ti sia guida nelle tue vie e che i tuoi sentieri e i tuoi desideri giungano a buon fine.

- Tb 4, 15a-16a.18-19a -




Per tua misericordia, Signore,
oggi inizio un nuovo anno.
Esso si aggiun­gerà agli altri della mia vita
e accresce­rà la mia santificazione e la tua gloria.
Rinnovo, Signore,
la mia conformità ai tuoi divini voleri:
donami l'aiuto del­la tua grazia
perché io porti frutti di buone opere.
Rimetto nelle tue mani la salute del corpo,
il successo delle mie iniziative,
la preservazione dai mali.
Il Tuo Sangue prezioso
mi difenda da ogni insidia del Maligno

e mi conce­da di vivere nella libertà dei figli di Dio.



Buona giornata a tutti. :-)


 

Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it

seguimi sulla mia pagina YouTube e... iscriviti:

https://www.youtube.com/channel/UCyruO4BCbxhVZp59h8WGwNg






venerdì 31 maggio 2013

La felicità è un viaggio - Crystal Boyd -


Siamo convinti che la nostra vita sarà migliore quando saremo sposati, quando avremo un primo figlio o un secondo.
Poi ci sentiamo frustrati perché i nostri figli sono troppo piccoli per questo o quello, e pensiamo che le cose andranno meglio quando saranno cresciuti.
In seguito siamo esasperati per il loro comportamento da adolescenti.
Siamo convinti che saremo più felici quando avranno superato questa età.


Pensiamo di sentirci meglio quando il nostro partner avrà risolto i suoi problemi, quando cambieremo l’auto, quando faremo delle vacanze meravigliose, quando non saremo più costretti a lavorare.
Ma se non conduciamo una vita piena e felice ora, quando lo faremo?
Dovrete sempre affrontare delle difficoltà di qualsiasi genere.
Tanto vale accettare questa realtà e decidere di essere felici, qualunque cosa accada.


Una delle mie citazioni preferite ha per autore Alfred Souza:

“Per tanto tempo ho avuto la sensazione che la vita sarebbe presto cominciata, la vera vita! Ma c’erano sempre ostacoli da superare strada facendo, qualcosa di irrisolto, un affare che richiedeva ancora del tempo, dei debiti che non erano stati ancora regolati, in seguito la vita sarebbe cominciata. Finalmente ho capito che questi ostacoli erano la mia vita.”

Questo modo di percepire le cose mi ha aiutato a capire che non c’è un mezzo per essere felici, ma che la felicità è il mezzo.

Di conseguenza, gustate ogni istante della vostra vita, e gustatelo ancora di più perché lo potete dividere con una persona cara, una persona molto cara per passare insieme dei momenti preziosi della vita, e ricordatevi che il tempo non aspetta nessuno.

E allora smettete di pensare di finire la scuola, di tornare a scuola, di perdere 5 kg, di prendere 5 kg, di avere dei figli, di vederli andare via di casa.
Smettete di aspettare di cominciare a lavorare, di andare in pensione, di sposarvi, di divorziare.
Smettete di aspettare il venerdì sera, la domenica mattina, di avere una nuova macchina o una casa nuova.
Smettete di aspettare la primavera, l’estate, l’autunno o l’inverno.
Smettete di aspettare di lasciare questa vita, di rinascere nuovamente, e decidete che non c’è momento migliore per essere felici che il momento presente.


La felicità e le gioie della vita non sono delle mete, ma un viaggio.
Un pensiero per oggi:
Lavorate come se non aveste bisogno di soldi.
Amate come se non doveste mai soffrire.
Ballate come se nessuno vi guardasse.

(Daisaku Ikeda)                        

Fonte: da “Midnight Muse” di Crystal Boyd © 1998


L’uomo è come un viandante che, attraversando i deserti della vita, ha sete di un’acqua viva, zampillante e fresca, capace di dissetare in profondità il suo desiderio profondo di luce, di amore, di bellezza e di pace. Tutti sentiamo questo desiderio! E Gesù ci dona quest’acqua viva: essa è lo Spirito Santo, che procede dal Padre e che Gesù riversa nei nostri cuori.

Papa Francesco Udienza Generale Mercoledì, 8 maggio 2013



La vita è come una scatola di cioccolatini : non sai mai quello che ti capita.
da "Forrest Gump"


 Ricorda che non ottenere quel che si vuole, può essere talvolta un meraviglioso colpo di fortuna.

- Dalai Lama -


Ti auguro una giornata Speciale, Unica, come poche.
Una di quelle giornate che cominciano col sorriso 
e terminano con la serenità.
Una di quelle che inaspettatamente ti porta 
quel qualcosa che attendi da tanto tempo.
Una di quelle così rare e preziose 
da diventare uno dei tuoi ricordi più belli.
Ti auguro che oggi le tue ali ti portino 
esattamente dove tu desideri andare! 

Buona giornata :-)

www.leggoerifletto.it



sabato 16 aprile 2011

Preghiera del mattino - don Luigi Giussani -

Cercare di vivere, alzandomi tutte le mattine,
vincendo con la mia risposta la paura dell'essere,
la paura del vivere;
cercando di fare tutte le cose bene, nel miglior modo possibile,
come se Lui fosse lì a guardarmi;
correggere e lasciarmi correggere e quando sono stato cattivo,
provare dolore, un dolore acuto che tende a diventare lieto,
chissà come: tutto questo si chiama, in termini monastici che ripetono San Paolo, "Fare tutto per la gloria di Cristo, perché Cristo sia conosciuto nel mondo".
Tutto è, tutto io farò, tutto io cercherò di fare, "per la gloria di Cristo":
ti chiedo, o Dio, di rendermi capace di risponderti in tutti i momenti della mia vita, perché quel che faccio, misteriosamente, serva alla gloria di Cristo, perché Gesù sia riconosciuto per quello che è, perché Tu, o Dio diventato uomo, sia riconosciuto, così che "pur vivendo nella carne - come ognuno di noi - io vivo nella fede del Figlio di Dio, il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me".

(don Luigi Giussani)




Don Luigi Giovanni Giussani (Desio, 15 ottobre 1922 – Milano, 22 febbraio 2005) sacerdote e teologo, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione. Negli anni 1969-1970 il movimento giovanile da lui creato prese il nome di Comunione e Liberazione e don Giussani e assunse la guida. L’ 11 febbraio 1982  il Pontificio Consiglio per i Laici riconobbe la Fraternità di Comunione e Liberazione. Don Luigi Giussani ne guidò la Diaconia Centrale. Fu creato Monsignore da Giovanni Paolo II nel 1983 con il titolo di Prrelato d’onore di Sua Santità. Sei anni dopo, nel 1989, contribuì in maniera determinante alla costituzione del Banco Alimentare, iniziativa di assistenza ai più bisognosi.  Morì a Milano il 22 febbraio 2005 e fu sepolto del Famedio del Cimitero monumentale di Milano.



Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it