Non appena ti alzi dopo aver dormito, subito,
in primo luogo, la tua bocca renda gloria a Dio e intoni inni spirituali e
salmi, poiché la prima cosa, di cui lo spirito si occupa fin dall’aurora,
continua a essere macinata nella mola per tutto il giorno, sia grano, sia
zizzania.
Perciò sii sempre il primo a gettarvi dentro il grano, prima che il
tuo nemico vi getti la zizzania. (N 592/43)
Questo detto dei Padri vale non solo per i
monaci, bensì per ogni cristiano. Mette in risalto quanto sia importante per noi l’inizio della giornata.
Non dovremmo semplicemente precipitarci a capofitto nel nuovo giorno.
Non dovremmo pensare per prima cosa
agli appuntamenti che abbiamo o alle nostre necessità oppure ai conflitti in cui ci
troviamo implicati.
Il primo pensiero deve andare a Dio.
Ma non
dovremmo permettere che rimanga soltanto nel pensiero.
Anche con la bocca dovremmo
pronunciare una preghiera o intonare un canto. Certo questo non si può fare facilmente in un appartamento
preso in affitto, senza disturbare i vicini. Ma una silenziosa parola della
Bibbia che pronunciamo ad alta voce solo per noi, ci fa sicuramente del bene.
Non deve essere per forza un salmo o una parola, potrebbe essere un gesto con
cui rendiamo onore a Dio.
Per me, un buon rituale del mattino è alzare in alto
le mani e benedire il nuovo giorno con tutto ciò che mi capiterà di vivere
oggi.
Allora è la benedizione che caratterizza la mia giornata e non la paura
di qualche difficile colloquio che devo fare o di un conflitto che oggi nuovamente
mi tocca sopportare.
Il detto dei Padri paragona il primo pensiero
che facciamo al mattino con il riempire la macina del mulino.
Ciò che getto nel mulino per prima cosa,
verrà macinato per tutto il giorno.
I primi pensieri con cui ci affaccendiamo al mattino, continuano a
passarci nella mente per tutto il giorno.
Per tale motivo fa parte dell’igiene spirituale aver buoni
pensieri al mattino.
A questo riguardo non si tratta di manipolare
noi stessi e darci ad intendere che vogliamo vedere tutto in luce positiva.
Con i «buoni
pensieri» il detto dei Padri indica piuttosto la preghiera. Dovremmo rendere onore a Dio.
Dovremmo alzare lo
sguardo verso Dio e collocarlo al centro della nostra vita. Oppure dovremmo
intonare inni devoti, che ci faranno compagnia per tutto il giorno come un
ritornello dentro l’orecchio. Ma non devono essere per forza canti religiosi,
possono essere canzoni allegre.
Conosco persone che al mattino sotto la doccia
cominciano a cantare quello che in quel momento viene loro in mente.
In ogni
caso ciò produce effetti più salutari per quelle persone, più di quanto avviene
se si preoccupano solo delle difficoltà che il nuovo giorno presenta e di come
riuscire a superarle.
Siamo noi i responsabili di come iniziare la giornata.
Sono necessari allora dei buoni rituali che ogni mattina ci procurino gioia.
I
rituali creano un tempo sacro. E questo tempo sacro appartiene a noi.
Il
mattino ci appartiene. E quando i primi minuti della nuova giornata grazie alla
nostra iniziativa ricevono una forma del tutto personale, tutto il giorno
diventa nostra proprietà, tutto il giorno viene santificato.
I rituali ci
mettono anche in contatto con lo spazio sacro che sta dentro di noi e in cui il
mondo non ha alcun accesso, e sul quale non può esercitare alcun potere.
Questo ci dà una sensazione di libertà e
distensione, che ci accompagna lungo tutta la nuova giornata.
Se al mattino gettiamo nella macina del
mulino buoni pensieri, alla sera raccogliamo la buona farina del grano con cui possiamo impastare il pane.
Sarà questo che ci nutre e ci dà forza.
Se invece fin dal mattino gettiamo zizzania dentro la macina
del mulino, alla sera ne ricaveremo al massimo del caos, che manderà un cattivo
odore. E non ci nutre affatto.
Al contrario, alla sera ci tocca ancora la
fatica di eliminare tutta l’erba cattiva che è stata macinata.
- Padre Anselm Grün -
Buon Dio, ti ringrazio
per questo nuovo giorno.
Non mi sento ancora del tutto
sveglio per affrontare tutto ciò
che mi sarà richiesto di fare oggi.
Confido però che tu stenda su di me
la tua mano protettrice
e mi dia lo slancio necessario
per il nuovo giorno.
Restami vicino, oggi,
affinchè compia i passi giusti.
Affinchè capisca che cosa mi è d’aiuto oggi
e come posso impegnarmi per la vita.
Aprimi la vita.
Fammi entrare in contatto con la vita,
con me stesso,
ma anche con le persone che incontro.
Togli il velo che talvolta copre
la mia vita, facendomi vegetare.
Voglio vivere da sveglio,
con tutti i sensi.
Voglio gustare la bellezza della vita.
Voglio contribuire a far sì che
per i miei amici oggi sia un giorno
più bello, colorato e allegro.
Benedicimi, perché oggi possa essere
una benedizione per gli altri.
- Anselm Grün -
Buona giornata a tutti. :-)