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sabato 3 settembre 2011

Maestro insegnaci a pregare – Padre Andrea Gasparino -

"Si potrebbe dire che nella preghiera comandano tre pulsanti. Impara a pregare chi è capace di maneggiare i tre pulsanti.
Il primo pulsante è l’umiltà, che vorrei descrivere così: far la verità in noi come primo atto della preghiera.
Mettersi davanti a Dio come si è, non come si vorrebbe essere: fare la verità, fare il punto della nostra situazione con molta concretezza, con molta sincerità anche rude, profonda, senza mezze misure, toglierci le maschere, presentandoci a Dio come siamo…
Non aver paura di perdere tempo in questa operazione di avviamento… non è avviamento è già vera preghiera, infatti è già amore.
Gli altri due pulsanti sono: aprirsi all’amore di Dio e amare.
..Accorgersi dell’amore di Dio per te.
Direi che è il pulsante decisivo: se è forte la convinzione che Dio ti ama personalmente, sinceramente, costantemente, fedelmente; se è forte la convinzione che Dio ti ama anche se tu non rispondi (ma bada dev’essere una convinzione profonda, non un’idea peregrina che ti passa in testa); se tu sei proprio persuaso dell’amore di Dio per te, allora la preghiera parte sola senza sforzi.
Dio mi ama!
Ecco il punto di fuoco della preghiera, ma deve essere un punto di fuoco che cambi in fuoco il tuo rapporto con lui.
Le persone con la preghiera fiacca o malata non hanno ancora capito che Dio le ama…
Dovete lottare con tutte le forze per costruire in voi questa convinzione.
Non bastano pochi sforzi.. Capire che Dio ci ama è come entrare nel profondo di Dio, nel cuore di Dio.. Ogni pagina della scrittura è una scuola dell’amore di Dio, ma chi non impara a leggere nell’amore rimane analfabeta dell’amore.
Chi non fa questo sforzo rimane solo un turista dell’amore…
Poi viene il terzo pulsante: amare! Come si ama nella preghiera? E’ difficile dirlo. Forse tutto sta in una cosa semplicissima, tutto sta nell’imparare a offrirci a Dio..
Il cammino della preghiera dovrebbe consistere in questi tre passaggi:

Parlare  (preghiera vocale)
Ascoltare (preghiera di ascolto)
Rispondere  (preghiera di amore)….

“La preghiera è un bene sommo,
è una comunione intima con Dio,
deve venire dal cuore,
deve fiorire continuamente,
giorno e notte.
E’ luce dell’anima,
vera conoscenza di Dio,
mediatrice tra Dio e l’uomo;
è un desiderare Dio,
è un amore ineffabile
prodotto dalla grazia divina” (San Giovanni Crisostomo)

(Padre Andrea Gasparino)
tratto da “Maestro insegnaci a pregare”, Andrea Gasparino. Ed. Elledicì
http://leggoerifletto.blogspot.com/2011/03/padre-andrea-gasparino-biografia.html



Buona giornata a tutti. :-)





domenica 3 luglio 2011

Signore, ricordati dei preti – Padre Andrea Gasparino -

Signore,
donaci dei preti nuovi plasmati su di te.
Preti adatti al mondo di oggi,
che resistono a tutti gli sbandamenti e a tutte le mode.
Preti pieni di Spirito Santo,
preti innamorati di te, dell’Eucaristia, della Parola.
Preti spezzati alla preghiera.
Preti che non guardano l’orologio quando stanno davanti a te,
preti capaci di pregare di giorno e di notte,
capaci come Gesù di passare anche le notti in preghiera.
Preti che insegnano a pregare.
Preti appassionati dei giovani, dei poveri, degli ultimi.
Preti rotti a tutte le carità,
che sanno accogliere il drogato, il carcerato, la ragazza che abortisce, l’omosessuale, la coppia sfasciata,
capaci di tenerezza e di misericordia per tutte le disperazioni del mondo di oggi.
Signore,
mandaci dei preti da battaglia,
umili,
senza storie per la testa,
umili e fedeli alla chiesa,
che insegnano ad amare la chiesa,
correggendo su se stessi i mali della chiesa,
che si puntano il dito addosso prima di puntarlo sulla chiesa.
Mandaci preti senza storie borghesi,
allenati al sacrificio,
che sanno parlare ai giovani di sacrificio,
che vivono la povertà evangelica,
che sanno dividere tutto quello che hanno con il povero.
Mandaci preti aggiornati con una teologia dagli scarponi ferrati che sa resistere alle mode di pensiero e ai compromessi mondani.
Preti che non si aggiogano al carro di chi la sa più lunga dei Vescovi e del Papa.
Mandaci preti di punta,
preti creativi,
dal cuore grande come il cuore di Cristo,
instancabili nell’insegnare,
nel guidare, nel formare.
Preti costanti, resistenti, tenaci.
Mandaci preti profeti,
forti e umili che non si scandalizzano di nessuna miseria umana.
Mandaci preti che si sentano peccatori come noi,
fedeli e fieri del loro celibato,
preti limpidi che portino il Vangelo stampato nella loro vita più che nella loro parola.
Signore,
donaci il coraggio di chiedere preti santi e di meritarli un poco almeno con la preghiera umile, costante e coraggiosa.
Maria,
madre dei preti,
madre della chiesa,
aggiungi tu quello che manca a questa preghiera e presentala a Cristo per noi.
Amen.


Padre Gasparino in una delle prime missioni,
per saperne di più: http://www.gianbanet.com/centromissionari





Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it




sabato 2 luglio 2011

Padre Andrea Gasparino - biografia

 
“La preghiera e l’amore ottengono l’ impossibile” . Questa frase è scritta sulla tomba di padre Andrea Gasparino, sacerdote missionario e maestro dello Spirito, (1923,  26 settembre 2010). Nel dopoguerra prese a cuore la miseria sociale ed economica di tanti orfani che vivevano in strada.
Decine di giovani abbandonati a se stessi, grazie a padre Gasparino trovano rifugio  in un piccolo spazio in provincia di Cuneo, che dal 1951 porta  il nome di "Città dei Ragazzi".
All'opera della comunità si unirono nel 1955, le sorelle consacrate, Negli anni ’60 il sogno di padre Gasparino si avvera con l'estensione dell'attività missionaria nei Paesi  più poveri del mondo. La prima missione in Brasile, poi in Asia, in Africa nell’Est europeo come la Russia e l’Albania. Aprì altre missioni in  Corea, Madagascar, e poi in Kenya, Etiopia, Bangladesh, Hong Kong.
Padre Gasparino ha retto per più di 50 anni la scuola di preghiera per giovani  nella “Città dei Ragazzi” dove generazioni di giovani hanno imparato da lui uno stile di vita, essenziale, coerente,  rigoroso, impregnato di preghiera e di testimonianza. E’ fondatore del Movimento Contemplativo Missionario “P. De Foucauld”.
Le fraternità del Movimento sono piccole comunità monastiche di fratelli e di sorelle che vivono in mezzo ai poveri negli slums, fra i baraccati, nei lebbrosari, condividendo la vita dei poveri e testimoniando il primato della preghiera.
Attualmente il Movimento è diffuso in Europa (Italia, Inghilterra, Russia, Albania); In Africa (Madagascar, Kenya, Etiopia); in Asia (Bangladesh, Hong Kong) e in America Latina (Brasile).
La sede di formazione del Movimento è a Cuneo, in corso Francia 129.

Dalla sua esperienza spirituale e missionaria sono nati numerosi libri (ultimo in ordine di uscita "La preghiera di semplicità", edito da Elledici) ormai largamente conosciuti e apprezzati in tutta Italia, che offrono un metodo per imparare a pregare e ad esercitare la cosiddetta “preghiera del cuore”, cioè la preghiera profonda nella quale l’uomo e Dio si incontrano e nel silenzio si amano.
Nel 1990 il riconoscimento ufficiale da parte della Santa Sede come “Movimento contemplativo Missionario P. de Foucauld”.
Oggi la Comunità è composta da una decina di sacerdoti e da 120 tra fratelli e sorelle consacrati, in 35 fraternità sparse nel mondo. Ne è responsabile da alcuni anni don Pino Isoardi.


Ecco qualche riflessione, Padre Gasparino diceva:
  • "Se volete capire la Madonna non rompetevi il capo dietro le astruserie di certi teologi: prima datevi a Lei, poi le pagine del Vangelo avranno una luce così abbagliante che non farete più fatica a conoscerla, amarla a farla amare".
Dal libro "Il segreto della gioia. Come trovarla e come viverla", Ed. Paoline, 2003
  • "Impara a ridere dei tuoi fallimenti e delle tue paure, non ne proverai più paura e sarai stimato dagli altri."
  • "Ciò che ci teniamo nascosto dentro diventa veleno e ci fa del male: più siamo segreti, più diventiamo malati.”
  • “Con la gioia tutti i doveri diventano più tollerabili e anche piacevoli: è con un po’ di olio che  entra negli ingranaggi della macchina.”
  • “Il perfezionista si porta addosso un male tremendo: la predisposizione alla depressione”.
  • “Il più grande ostacolo nel comunicare ce lo portiamo dentro, è il nostro orgoglio.”
  • “Impara a non perdere tempo dietro le mancanze degli altri e non meravigliarti delle tue.”
  • “La carica di gioia che ci viene dall’essere docili a Dio è capace di eliminare qualunque amarezza della vita.”
  • “La gioia è sempre insidiata dagli sbarramenti: chi non si attrezza non dà consistenza alla propria gioia”.
  • “Non confondiamo il piacere con la gioia. Il piacere non ci migliora, la gioia ci migliora sempre.”
  • “Vestire di gioia un dovere non costa; un dovere vestito di gioia non pesa più.”
Dal libro Richiami del deserto, Paoline 2001

  • “Chi prega non può venire a patti con il disordine, sa armonizzare bene ogni cosa”.
  • “Una mente contorta e uno spirito sofferente possono influenzare il fisico sino a farlo ammalare”.
  • “Impara a ridere dei tuoi fallimenti e delle tue paure, non ne proverai più paura e sarai stimato dagli altri.”
  • “La difficoltà può diventare gioia solo quando riusciamo a farla diventare gioia per Dio, e avviene quando riusciamo a trasformarla in atto di amore a Lui.”
  • “La più bella scuola di gioia è aprire gli occhi sui doni che Dio ci fa.”
  • “Le croci sono necessarie come il pane per la nostra vita perché ci ridimensionano, ci portano alla realtà dei nostri limiti, ci mettono faccia a faccia davanti a  Dio."
per saperne di più: http://www.gianbanet.com/centromissionario/



Buona giornata a tutti. :-)