“Non sarà l’attività che salva il mondo, ma la grazia;
non saranno coloro che operano solo esteriormente, ma i santi!”.
“Via sia la persuasione che in questi apostolati della
stampa si richiede maggior spirito di sacrificio e pietà più profonda...
Salvare, ma prima salvarci! Occorrono dei santi che ci precedano in queste vie
non ancora battute e in parte neppure indicate.
Non è affare da dilettanti, ma
di veri apostoli. Cercare perciò i lumi necessari presso il tabernacolo; e le
grazie di perseveranza per una universale mediazione di Maria Assunta in
cielo”.
“Per la fede vediamo in tutti gli uomini delle anime a
cui siamo debitori di verità, di edificazione, di preghiera. Per la fede si
vedono negli uomini dei compagni di viaggio verso l’eternità e se ne deducono i
doveri di mutuo aiuto”.
“Tutti dobbiamo sentire l’umanità, la Chiesa e lo spirito
universale di San Paolo...”.
“Portare al mondo Gesù, Via, Verità e Vita. Non assorbire
lo spirito del mondo, ma dare lo spirito di Gesù Cristo”.
“Molte nazioni sono povere perché mancano di Gesù Cristo.
Nuove generazioni si affacciano alla vita. Il mondo sarà salvo solo se accoglierà Gesù così com’è”.
“Tutto sta qui. Vivere Gesù Cristo, Via, Verità e Vita, e
fare la carità del Cristo a quelle popolazioni che ne sono prive e affamate
assieme, dando di fatto il Cristo totale: Via, Verità e Vita.
Così che i nostri
possono dire: «Non abbiamo né oro né argento» (cfr At 3,6); vi diamo invece ciò
che abbiamo: Gesù Cristo, la sua dottrina, la sua morale, i mezzi di grazia e
di vita soprannaturale”.
- Beato Giacomo Alberione –
Il
vero intralcio alla Provvidenza – ripeteva il Beato – è il peccato, che è un ostacolo
diretto per la santificazione e per le vocazioni e un ostacolo indiretto per i
bisogni materiali e lo sviluppo delle opere.
La sua convinzione era che se si
fosse più santi, ci sarebbero più frutti spirituali e temporali. E, per lui, il
peccato si poteva tenere lontano mettendo ogni diligenza nei quattro settori
della vita paolina: nella pietà, nello
studio, nell’apostolato e nella povertà, le quattro ruote del cosiddetto “carro
paolino”. Se una qualsiasi di queste ruote non funziona, il carro si ferma.
L’impegno è far girare in armonia queste ruote e far camminare speditamente il
carro della missione apostolica.
- Beato Giacomo Alberione -
da: Anima e corpo per il Vangelo, San
Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) 2005, p. 213.
Un’altra
testimonianza della sua fiducia in Dio è il cosiddetto Patto o Segreto
di riuscita.
In questa preghiera, indirizzata a Gesù, Divin Maestro, si legge tra
l’altro: «Promettiamo e ci obblighiamo: a cercare in ogni cosa […] nella vita e
nell’apostolato, solo e sempre, la tua gloria e la pace degli uomini.
E
contiamo che da parte tua voglia darci spirito buono, grazia, scienza, mezzi di
bene. Moltiplica […] i frutti del nostro lavoro spirituale, del nostro studio,
del nostro apostolato, della nostra povertà. Non dubitiamo di te, ma temiamo la
nostra incostanza e debolezza».
- Beato Giacomo Alberione -
Editore
e apostolo del nuovo millennio, p. 189
Fu la totale consacrazione che Maria fece di sè a Dio, a
meritarle l’unione così intima con lui, sino a divenire la Madre sua, la
corredentrice, la dispensatrice, la dispensiera dei suoi tesori.
Anch’io ho
fatto la totale offerta di me a Dio, per avere in cambio il dono della
fecondità spirituale nel mio apostolato.
Più sarò di Dio, più Iddio sarà mio, e
più opererà per mezzo di me, rendendo efficace l’opera mia.
Fu profondamente
sincera e sentita la mia offerta?
- Beato Don Giacomo Alberione -
Buona giornata a tutti. :-)