Così,
rimango in te,
passeggio a lungo per le tue braccia e le tue gambe,
salgo fino alla tua bocca, mi affaccio
all’orlo dei tuoi occhi,
ti giro intorno al collo,
ti scendo lungo la schiena,
cambio rotta per percorrere i tuoi fianchi,
ricomincio da capo,
riposo sul tuo costato,
guardo le nuvole che ti passano sulle labbra rosse,
saluto gli uccelli che ti attraversano la fronte,
e se chiudi gli occhi anch’io li chiudo
e dormo alla tua ombra come se fosse estate
per sempre,
amore,
pensando vagamente
al mondo inquietante
che si stende – impossibile – dietro il tuo sorriso.
rimango in te,
passeggio a lungo per le tue braccia e le tue gambe,
salgo fino alla tua bocca, mi affaccio
all’orlo dei tuoi occhi,
ti giro intorno al collo,
ti scendo lungo la schiena,
cambio rotta per percorrere i tuoi fianchi,
ricomincio da capo,
riposo sul tuo costato,
guardo le nuvole che ti passano sulle labbra rosse,
saluto gli uccelli che ti attraversano la fronte,
e se chiudi gli occhi anch’io li chiudo
e dormo alla tua ombra come se fosse estate
per sempre,
amore,
pensando vagamente
al mondo inquietante
che si stende – impossibile – dietro il tuo sorriso.
- Angel Gonzàles -
Fonte: da "Parola su parola"
Lei rise. E lui pensò che non c’era lavoro più importante,
più
gratificante, del riuscire a farla ridere ancora.
- Helen Simonson -
- Helen Simonson -
Painting: Nancy Eckels, Return to red
Spengimi gli occhi:
ti vedrò lo stesso.
Riempimi gli orecchi: posso sentirti.
E senza piedi ti cammino ancora a fianco.
E senza bocca posso ancora scongiurarti.
Spezzami le braccia ti abbraccerò col cuore con una mano.
Strappami il cuore: e mi batterà il cervello.
E se spegni anche il fuoco nella mente
allora ti porterò nel sangue.
Riempimi gli orecchi: posso sentirti.
E senza piedi ti cammino ancora a fianco.
E senza bocca posso ancora scongiurarti.
Spezzami le braccia ti abbraccerò col cuore con una mano.
Strappami il cuore: e mi batterà il cervello.
E se spegni anche il fuoco nella mente
allora ti porterò nel sangue.
- Rainer Maria Rilke -
La Vita è uno strano regalo,
all’inizio lo si sopravvaluta, si crede di aver ricevuto la vita eterna. Dopo
lo si sottovaluta: lo si trova scadente, troppo corto, si sarebbe quasi pronti
a gettarlo.
Infine ci si rende conto che
non era un regalo era solo un prestito.
Allora, si cerca di
meritarlo.
- Eric Emmanuel Schmitt
-
Buona giornata a tutti. :-)
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